Dopo la sconfitta di Lord Voldemort, Harry, Ron e Hermione decisero di ritornare ad Hogwarts per recuperare l’anno che avevano saltato. Il viaggio in treno fu uguale ai soliti a parte per il fatto che tutti li guadavano con gli occhi spalancati. La situazione non cambiò quando entrarono nella Sala Grande. Si sedettero al tavolo di Grifondoro e tutti li salutarono, ma furono presto interrotti da una voce familiare che chiedeva il silenzio. I tre alzarono la testa e videro che Piton era in piedi al centro della tavolata degli insegnanti.
-Ma quello è…- iniziò Harry.
-…il posto del Preside- terminò per lui Hermione.
-Oh mio Dio, non so se riuscirò a sopravvivere un anno intero con Piton come Preside- disse Ron scuotendo la testa.
-Concordo pienamente- ammise il Ragazzo-Che-E’-Sopravvissuto-Di-Nuovo. Hemione li zittì e i due la guardarono stupiti.
-Vuoi davvero ascoltare il suo discorso?- chiesero in coro, ma la ragazza non rispose perché stava fissando il Preside che chiedeva per la seconda (e ultima) volta il silenzio.
-Ai nuovi studenti benvenuti, ai vecchi bentornati. Io sono il Preside, il professor Piton. I più vecchi di voi mi conosceranno per essere stato il terrore dei Sotterranei…-.
A questo molti studenti sorrisero e annuirono.
-…comunque adesso ho allargato i miei orizzonti e presto diventerò il terrore di tutta la scuola-
dopo questa affermazione molti ragazzi si guardarono timorosi.
-Non vi preoccupate- disse il Preside vedendo le loro facce. –Era uno scherzo…forse-.
A questo punto nessuno riuscì più a contenersi e tutti si misero a ridere.
-Bene…- disse Piton battendo le mani. –Che lo Smistamento abbia inizio-.
Mentre la professoressa McGranitt preparava lo sgabello e il Cappello per la cerimonia Harry, Ron e Hermione cominciarono a parlare.
-Chi l’avrebbe mai detto che Piton avesse un senso dello humor?-disse Harry stupito.
-Ma quale senso dello humor? Secondo me non stava affatto scherzando- ribatté Ron.
-Ah, smettetela voi due. È sempre stato un ottimo insegnante, quindi non vedo perché non può essere un Preside altrettanto bravo- disse Hermione esasperata.
-Buon insegnante? Mi ha insegnato più cose il Principe Mezzosangue che…-. Harry capì quello che aveva appena detto e non riuscì a finire la frase.
-Ah, vedi. Era lui il Principe Mezzosangue. Quindi ti ha pur sempre insegnato- disse Hermione soddisfatta.
-Mpfh…-.
Lo Smistamento durò più del solito, ma il banchetto era, come sempre, squisito. Quando finalmente anche il dolce sparì dalla tavola, Piton diede gli ultimi avvisi.
-Sono lieto di presentarvi il professor Lupin…- disse indicando un uomo con dei vestiti un po’ malandati. -…che ha accettato di prendere la cattedra di Difesa Contro Le Arti Oscure. Mentre il professor Lumacorno…- disse indicando un uomo un po’ più grassottello. -…insegnerà Pozioni e sarà anche il Capo di Serpeverde. Ricordo a quelli del primo anno che l’accesso alla Foresta è severamente proibito. Inoltre non sarà possibile entrare nell’ultima porta a destra del corridoio del terzo piano-.
-Chissà che cosa ci sarà nascosto- disse Ron a bassa voce ai suoi due amici.
-L’ultima volta che non potevamo entrare in una stanza, c’era dentro un cane a tre teste che sorvegliava la Pietra Filosofale- disse Harry con un ghigno.
-Ah, dimenticavo…- aggiunse il Preside dopo qualche attimo di silenzio. –Per quelle teste di legno che non l’abbiano ancora notato, abbiamo qui con noi il signor Potter, il signor Weasley e la signorina Granger che hanno deciso di unirsi a noi per affrontare l’ultimo anno-.
-Ecco che Piton ritorna sé stesso- disse Harry sorridendo.
-Ora andate a dormire. Domani la colazione sarà alle 7:00 e le lezioni inizieranno alle 8:00. I vostri orari vi saranno dati domani mattina-.
E con questo tutti si alzarono e se ne andarono nella loro Sala Comune. Quando ormai si era fatto tardi e nella Sala di Grifondoro c’era soltanto il trio, Harry chiese curioso:
-Cosa pensate che ci sia in quella porta?-
-Sinceramente non lo so. Ma non credo che sia qualcosa di pericoloso perché altrimenti avrebbero chiuso tutto il corridoio, no?- disse Ron guardando il fuoco.
-Che ne dici se…- chiese Potter a Ron, ma Hermione, avendo capito quello che voleva dire, lo guardò arrabbiata.
-Harry, no! Hai sentito quello che ha detto il Preside. Potresti essere espulso-
-Non ti preoccupare Hermione. Stavo solo scherzando-
-Lo spero bene. Bhè ragazzi, io vado a dormire. Ci vediamo domani mattina-
-Buonanotte Hermione- dissero in coro i due. Quando la ragazza entrò nel dormitorio Harry e Ron si guardarono e annuirono. Il Ragazzo-Che-E’-Sopravvissuto-Di-Nuovo corse in camera, prese il Mantello dell’Invisibilità e la Mappa del Malandrino, raggiunse il suo amico e insieme andarono al terzo piano. Dopo aver controllato che nessuno era nei paraggi entrarono nella stanza proibita. Harry si stupì di quello che vide: era lo Specchio delle Brame.
-Perché Piton non vuole che entriamo qui, insomma che cosa c’è di pericoloso in questo specchio?- chiese Ron curioso.
-Una volta Silente mi ha detto che molti hanno perso la ragione standoci davanti- rispose Harry fissando lo specchio. Dopo cinque minuti di silenzio Ron chiamò il suo amico.
-Ehi, Harry. Dobbiamo andare. Se Mrs Purr arriva siamo nei guai-.
Potter annuì e insieme tornarono nel dormitorio per riposarsi.