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Autore: xedwardslips    03/04/2013    0 recensioni
Nuova città, nuova scuola. Un incontro per caso, anzi uno scontro. Due sguardi si osservano, sarà amore o solo curiosità?
Alice Banson si è appena trasferita a Londra e il suo primo giorno di scuola si imbatte in Zayn Malik, ragazzo dolce e davvero bello.
Tra i due nascerà qualcosa?
Genere: Demenziale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di leggere, mi scuso davvero il ritardo con cui ho aggiornato ma ho avuto un periodo di merda. spero che qualcuno la leggerà ancora e come sempre i pensieri di Alice sono in corsivo...Buona lettura<3


La mattina dopo, Alice si svegliò all'improvviso e appena mise a fuoco la situazione, cacciò un urlo.
Zayn, accanto a lei, si svegliò a quell'urlo e guardò la ragazza confuso.
«Perché stai urlando come una disperata?» mugugnò Zayn con la voce impastata dal sonno.
«No, perché cazzo sono nel tuo fottuto letto?» urlò lei.
«Ehi ehi, calmati, non ti ricordi di quel che è successo ieri?» Domandò lui sfiorandole la guancia con la mano, ma lei si spostò.
«Non mi ricordo nulla, non abbiamo...No?» domandò lei.
Zayn rise davvero tanto e scosse la testa.
«Davvero non ti ricordi? Sei venuta da me, eri spaventata, stavi piangendo, mi hai detto che avevi bisogno di aiuto e ti ho fatto entrare» spiegò lui alzandosi dal letto, per poi sbadigliare.
«Ah, ora ricordo...Grazie p-per quello c-che ha-ai fatto» disse lei fissando il vuoto.
«Figurati» rispose Zayn abbozzando un sorriso.
«Che ore sono?» domandò Alice alzandosi anch'essa dal letto.
«Le otto e dieci»
«Porca puttana, le lezioni cominciano fra cinque minuti» 
«Lo so, meno male che siamo vicini all'altro edificio»
«Tu puoi fare anche a tempo, ma io devo tornare in camera mia a prepararmi, cazzo»
«Fallo qui, ho tutto quello che ti serve»
«Davvero? Anche il mio fottuto rossetto rosso?»
Zayn entrò nel bagno e uscì con un beauty che traboccava di trucchi.
«Cosa mi dici ora?»
«Che sei gay» concluse lei per poi prendere il beauty e lo controllò.
«Ma no, sono di Chanel»
«Ah sì, Chanel amoricino, scusa» ammise lei ridendo. «E che mi dici per i vestiti?»
«Cosa preferisci? Vestito o gonna e maglietta? O forse completo da cheerleader?» disse lui, facendole l'occhiolino.
«Non provarci con me, pensa a Chanel amoruccio» mugugnò Alice ridacchiando. «Dove trovo i vestiti?»
«Di fronte a te, terzo cassetto dall'alto» le sorrise Zayn per poi andarsene in cucina.
Alice si avvicinò al cassetto, aprendolo e poté ammirare una vasta gamma di vestiti, forse della sua taglia.
Era evidente che Chanel era rimasta con Zayn davvero tante volte. Alice fece due più due e fece un verso schifato. Zayn, dalla cucina, rise. «Adesso l'hai capito?» urlò lui.
«Fate schifo, davvero» urlò ancora più forte lei.
Alice entrò velocemente in bagno, si lavò in tempi record, indossò uno dei vestiti di Chanel e si truccò.
 
«Che lezione hai adesso, Alice?» domandò Zayn chiudendosi la porta alle sue spalle e controllando che il corridoio fosse libero.
Alice aprì il foglio delle sue lezioni e lesse 'McGuire' e non potè fare a meno di ridere, ricordando la scena del giorno prima.
Zayn fece lo stesso per poi ammettere che anche lui aveva la stessa materia.
«Cazzo, il progetto» mugugnò Alice, irritata.
«Spiegagli cosa è successo» disse Zayn guardandola negli occhi. Lei si voltò dall'altra parte, facendo finta di non aver sentito. Zayn la prese per un polso e le lanciò un'occhiata, per poi lasciarla subito, aveva un livido violaceo nel polso e l'espressione di Alice era di dolore.
«Scusa» disse Zayn abbassando la testa.
«E' tutto okay perché prima di tutto quello che è successo, abbiamo fatto il progetto quindi dovrei essere tranquilla, credo»
Raggiunsero l'aula del professor McGuire in ritardo.
Zayn bussò alla porta e i due entrarono mano per la mano, proprio come durante tutto il tragitto fatto di corsa.
Tutta la classe li guardò ed Alice abbassò lo sguardo in contemporanea a Zayn per poi lasciarsi la mano in un nano-secondo.
«Malik, Banson, siete in ritardo di dieci minuti, dal preside, subito» urlò il professore.
«Non si scaldi tanto» gli rispose Zayn.
«Come si permette di usare quel tono con me?» urlò il professore.
«Beh, l'ho fatto» disse Zayn, beffandosi del professore.
«Basta Zayn, andiamo, non voglio altri guai» disse Alice.
La bionda rivolse lo sguardo verso la classe, esattamente in quel banco. Lui era lì, con a fianco un'altra ragazza, si scambiarono degli sguardi, poi spostò lo sguardo su Zayn che si era rilassato.
Il ragazzo la prese per un polso e l
a bionda fece una faccia dolorante, gemendo dal dolore per poi andarsene, seguita dal moro.
In corridoio, Zayn la raggiunse e si fermò davanti a lei e la fece fermare.
«Mi dispiace per prima, io...io me ne dimentico di quello che quello stronzo ti ha fatto»
«E' tutto okay» sussurrò Alice sorridendo.
Fece altri tre passi poi si appoggiò su degli armadietti, perdendo i sensi.
Zayn corse verso di lei e la prese in braccio a mo' di sposa, per poi portarla in infermeria.
 

 
 Alice aprì delicatamente gli occhi e si ritrovò nell'infermeria della scuola, in un lettino bianco con i polsi avvolti in bende bianche. Si guardò attorno e trovò Zayn seduto in una sedia intento ad osservarla.
«Ehy» disse Zayn sorridendole, alzandosi.
«Che è successo?» domandò Alice ricambiando il sorriso.
«Sei svenuta in mezzo al corridoio prima e ti ho portato in infermeria»
«Insomma, quante altre volte mi dovrai salvare ancora la vita?»
«Tutte le volte che sarà necessario»
La ragazza arrossì involorantiamente e Zayn se ne accorse e per far finta di niente, cambiò argomento. 
«Come ti senti?»
«Molto meglio, grazie» rispose Alice sorridendo.
«Mi hanno chiesto se è necessario che io chiami i tuoi genitori, ma non sapevo che rispondere»
A quelle parole, una lacrima scese sulla guancia della ragazza che subito il moro tolse con un dito.

«Sicura di stare bene?»
«Sì sì, dì che sto bene e di non chiamare mia madre, non vorrei allarmarla con tutti i problemi che abbiamo già» commentò alla fine Alice sospirando.
«Hai voglia di seguire le lezioni?»
«No, ho solo voglia di dormire»
«Ti riaccompagno in camera»
«No Zayn non ce n'è bisogno, sei stato fin troppo disponibile»
«Non era una domanda» Il ragazzo la prese dolcemente in braccio e lei si accucciolò sul suo petto. «Forza, andiamo»




Zayn la adagiò dolcemente sul letto e la ragazza lo guardò negli occhi.
Era impossibile che quel ragazzo fosse così dolce e protettivo nei suoi confronti, era sicura che fosse per uno scopo secondario, ma aveva le idee confuse.
Hope le aveva detto che con lei aveva fatto lo stronzo, ma con Alice era completamente diverso.

«Hope» sussurrò Alice sedendosi sul letto.
Zayn, che stava andando via, si girò e la guardò stranito.

«Hai detto qualcosa?»
«Se per caso trovi Hope, le dici di venire da me, per favore?»
«Chi è Hope?»
«Oh, lo sai benissimo» rispose Alice alzando un sopracciglio.
Pff, come se non lo sapesse, glielo si leggeva negli occhi che sapeva chi fosse quella ragazza, è impossibile dimenticarsi di Hope.

«Va bene, va bene, se la incontro, le dico di venire qua»
«Grazie ancora Zayn» 
«Figurati» rispose il ragazzo, andandosene.




«Dimmi che quello che stai dicendo è tutto una bugia» commentò alla fine Hope con gli occhi lucidi.
«Lo vorrei tanto» disse Alice sospirando.
Hope la avvolse in un abbraccio e la bionda singhiozzò ancora.
Si sentiva a pezzi, distrutta, usata, sporca, sull'orlo di piangere, pronta ad urlare, senza forze.

«Mi dispiace» disse ad un certo punto Alice.
«Perché?»
«Ti ho dato una nuova immagine di Harry, insomma tu lo vedevi in modo diverso...»
«Non ti preoccupare, se solo si azzarda ad avvicinarsi ancora a te, giuro che gli stacco le palle a morsi e non è di certo una bella cosa»
La risata delle due ragazze riecegiò nella stanza e un sorriso spuntò nel viso di Alice.

«Ehi, ti va di uscire stasera e poi rimanere a dormire da me, tanto domani non ci sono lezioni» propose Hope all'improvviso.
«Mi farebbe davvero piacere» rispose Alice sorridendole.
«Bene, se non sbaglio c'è una festa di un mio amico questa sera e sarebbe fantastico se venissi anche tu, è davvero simpatico e carino»
«Oh, non sto cercando un fidanzato, Hope» disse Alice per poi scoppiare a ridere.
«Sei già fidanzata?» domandò sorpresa.
«No no» rise ancora. «Diciamo che fino ad abituarmi alla nuova scuola, non cerco un fidanzato, stop. Tu invece?»
«Io sono single, ma ho avuto un paio di ragazzi precedentemente»
«Oh beh, se per quello anche io, ma ho chiuso con i ragazzi, davvero»
«Va bene, meglio non toccare l'argomento ragazzi» disse Hope con un sospiro. «Piuttosto, hai un vestito per la festa?»
«Oh io non mi metto quelle cose. Io odio i vestiti»
«Ah, io non lo sapevo» disse Hope ridendo. «Quindi, cosa metti?»
«Io pensavo, visto che sta facendo davvero caldo, ad una canotta, un paio di short e i tacchi, tu che dici?»
«Oh sì, va bene. Io invece sono indecisa fra due vestiti, mi dai una mano?»
«Certo»
Le due ragazze lasciarono la stanza 17 per spostarsi alla 82, quella di Hope.






«Tu mi vuoi dire che sei la vicina di stanza di Zayn» disse Alice sbiancando.
«Già» rispose Hope roteando gli occhi al cielo. «E devi sentire i rumori la notte, beh stanotte lo sentirai con le tue orecchie»
«Oddio» disse Alice ridendo.
«Che cazzo ridi, insulsa vicina?» Una voce profonda si diffuse nel corridoio e l'immagine di Zayn Malik si affacciò fuori dalla porta 81. 
«Ciao vicino del cazzo» lo salutò Hope.
«Ciao Alice» il moro si rivolse alla bionda che gli sorrise. «Ciao Zayn» disse Alice osservandolo.
Era a torso nudo, con un paio di pantaloncini neri a vita bassa. Era davvero muscoloso e aveva un tatuaggio a forma di cuore un po' sopra l'elastico dei boxer, che spiccavano dai pantaloncini.

«La tua ragazza ti ha costretto a tatuare il vostro amore, Malik?»
«Parli del cuore? No, non è per lei. Non sarei così coglione da fare qualcosa per una ragazza, soprattutto la mia ragazza»
«Non hai un cuore» brontolò Alice.
«Parli proprio tu, che sei la finezza in persona»
«Hey fatti i cazzi tuoi, non hai nessuno fottuto motivi di dirmi qualcosa, quindi taci»
«Oh sentitela, Miss Non Toccatemi Se No Vi Insulto Ma Prima Piango Un Sacco»
Okay, Zayn stava davvero esagerando, ma come si permetteva a dirmi queste cose, anzi non ne aveva proprio il diritto. Fino a stamattina si era preso cura di me come se fosse mio padre e adesso addirittura mi insulta. Non so nemmeno perché sto perdendo tempo per essergli amica, non ne vedo il motivo.
«Penso che tu stia esagerando davvero» si intromise Hope mentre si avvicinava a Zayn con tono di sfida.
«Amore ma perché ci metti tanto?» Ed una seconda faccia spuntò dalla stanza 81.
Chanel con la camicia di Zayn che le stava come vestito e i capelli visibilmente a fanculo.

«Ciao Allison» disse Chanel rivolgendosi a Alice che scoppiò a ridere.
«Non mi chiamo Allison, mia cara» ridacchiò Alice guardando Zayn che le sorride.
Questo ragazzo è più fuori di testa di me. Prima fa il dolce, poi mi tratta male e adesso addirittura mi sorride?

«Oh, Avril, non succede niente» continuò Chanel mentre una mano di Zayn finiva nel suo fondoschiena.
«Okay vi lascio alle vostre "cose". Divertitevi» gracchiò Alice per poi entrare da Hope, che la aspettava già lì.
Alice si chiuse la porta alle spalle e sprofondò nel pavimento, sospirando.

«Oh no, io la conosco quell'azione. La faccio pure io quando ho appena parlato con un ragazzo che mi piace. Ma certo, ti piace Zayn. Ma non giocare con il fuoco, hai visto quanto è lunatico, stronzo e donnaiolo. E poi non metterti contro Chanel, non è una bella nemica, e non voglio essere amica di una che tutti prenderanno in giro.» gracchiò Hope velocemente.
«Ehy ehy, frena. Primo: calmati. Secondo: lui non mi piace. Terzo: bell'amica che saresti»
«Non ti credo, insomma ho visto come lo guardi»
«Lo guardo come una normale ragazza guarda un normale ragazzo, stop»
«Vabbè...» sbuffò Hope per poi ridere «Certo che Chanel non ci ha proprio azzeccato con il nome, è proprio stupida»
«Oh non pensareche sia stupida, fa finta di esserlo. In realtà è una vipera»
«Io mi chiedo come Zayn faccia a sopportarla e contemporaneamente a stare con lei»
«Infatti Harry durante quel poco che abbiamo parlato, mi ha detto che Zayn la tradisce ma anche lei non sia da meno»
«Non ci credo»
«Beh credici» commentò alla fine Alice ridendo.





Mancava circa un'ora alla festa ed Alice si stava finendo di preparare in camera dell'amica, mentre Hope era ancora sotto la doccia, qualcuno bussò alla porta.
Alice andò ad aprire, sotto comando di Hope e rimase alquanto scioccata.

«Che ci fai qui tu?» domandò Harry alzando un sopracciglio.
«No, che ti fai tu qui?»
«Piccola, lo sai che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda» continuò lui toccandole i capelli ma la bionda si spostò, tremante.
«Non chiamarti piccola»
«Oh andiamo piccola volevo farti divertire»
«Davvero? Indovina? Non mi sono divertita, per niente»
«E dai, sei l'unica ragazza che non si è divertita con me, non va bene, ti farò diver» Non lo lasciò finire che cacciò un urletto di paura e aggiunse. «No, ti prego, insomma cosa ti ho fatto?»
«Piccola, tu devi essere mia, mia e basta»
«Hai qualche problema con Alice» Ed eccolo di nuovo, il suo salvatore.
L'aveva salvata anche questa volta, chissà cosa sarebbe successo che, ancora una volta, Zayn non fosse intervenuto.
Alice sospirò, mentre nel suo viso si curvava un sorriso.
Beh, era felice di vedere Zayn, felice di non dover sopportare il riccio per un altro secondo, e felice perché l'aveva salvata, ancora, come sempre del resto.

«Ehy amico, stavamo solo discutendo»
«Beh, stalle lontano, il più lontano possibile» ringhiò Zayn mentre la sua mascella si irrigidiva, così come i suoi pugni.
Alice era certa che se non fosse intervenuta si sarebbe picchiati di fronte ai suoi occhi e decise di aiutare la situazione.

«Sì è vero» disse con voce tremante. I due ragazzi, che si guardavano in cagnesco, spostarono lo sguardo verso di lei. Si erano dimenticati di Alice.
«Che cosa, piccola?» domandò Harry porgendole un sorriso. Era il primo sorriso, forse reale, che Harry le aveva regalato e doveva ammetterlo, era una di quelle persone a cui le labbra erano state create per sorridere e, quando sorrideva, ci sapeva proprio fare.
«Stavamo soltando discutendo, Zayn smettila di difendermi» continuò la bionda con voce ancora tremante.
«Non voglio creare problemi» le rispose Harry sorridendole, ancora. Poi si avvicinò alla ragazza e le stampò un bacio all'angolo della bocca. «Ci vediamo stasera, fatti bella» le soffiò nell'orecchio per poi andarsene, dando una spallata a Zayn, che s'irritò ancora di più.
«Non dirmi cazzzate, lo so benissimo che non stavate discutendo, vi ho sentiti» le sussurrò Zayn prendendola per un polso. Alice chiuse gli occhi per il dolore. «Scusa, ma sai mi dimentico di cosa lui ti ha fatto» continuò premendo sulla parola 'lui'.
«Però devi smetterla davvero di metterti in mezzo,cazzo, e lasciami quel fottuto polso, mi stai facendo davvero male» Zayn fece come detto e abbassò lo sguardo verso le sue scarpe. C'era rimasto male, lui la voleva soltanto proteggere da lui.
«A proposito, che dovete fare stasera? Io non ti salverò un'altra volta»
«Devo andare ad una festa» brontolò Alice «Con Hope e, a quanto pare, ci sarà anche lui. Tutto qua. Non dobbiamo nè uscire assieme, nè scopare come conigli, porca puttana, Zayn sei assillante.»
«Oh bene, allora addio» ringhiò il moro e se ne andò, lasciando Alice sull'uscio della porta, con gli occhi spalancati.




La musica era davvero altissima ed Alice non ci stava capendo più nulla, era questo ciò che le piaceva di più delle feste. Il caos, lo sballo, il divertimento.
Reggeva in mano un bicchiere contenente un alcolico il cui nome le era ignoto e stava parlando animatamente con un ragazzo biondo, come se ci conoscessero da una vita.

«Comunque, piacere Niall» le allungò la mano il biondo ed Alice la strinse, urlandogli all'orecchio il suo nome.
E proprio in quel momento una mano le circondò il polso e la spinse via, facendola imprecare come non mai.
La figura alta e possente di Harry era accanto a lei. 
«Scusami amico,giù le mani, lei è mia» gridò al biondo che rimase un po' deluso.
«Puoi lasciarmi il polso, porca puttana» Gli gridò Alice all'orecchio.
«Ehy, piccola non ho nessun problema di udito, sento benissimo anche se non urli» E detto questo, le lasciò dolcemente il polso e lo adagiò delicatamente sopra le sue grandi mani.
Osservò tutti i lividi, uno ad uno, e la sua mascella s'irrigì.

«Quando capirai che non sono di tua proprietà?» Continuò Alice, lasciando andare le braccia lungo i fianchi.
E la ragazza cominciò a fare un discorso sul fatto che lei non fosse di nessuno e che proprio lui non doveva dirgli queste cose ma Harry la ignorò.
Era concentrato su quei lividi e pensava e ripensava al male che le aveva procurato.

«Senti piccola ho una cosa da dirti» Mormorò guardandosi le converse. Intrecciò la sua mano con quella di Alice e la portò in giardino, dove regnava il silenzio, anche se la musica era forte anche da fuori.
Alice si fermò di parlare e rimase in silenzio, osservando i suoi ricci che gli cadevano nella fronte.
Harry alzò gli occhi e agganciò lo sguardo a quello della bionda.

«V-volevo dirti c-che mi d-dispiace di averti f-fatto..Beh, q-quello che ho fatto, i-io non credo che tu mi-mi potrai pe-perdonare ma i-io sono dispiacuto, ho v-visto i tuoi lividi e mi s-son sentito davvero p-pentito. Credimi, mi dispiace davvero, io ero incazzato, eri in ritardo di non so quanto tempo, ti sei spostata quando ho provato a baciarti e te ne stavi andando. Ero già irritato di mio e non c'ho visto più»
Alice, titubante, gli si avvicinò e lo abbracciò. Harry rimase un po' sorpreso, insomma nessuno si sarebbe aspettato una reazione di Alice così dolce, ma poi si lasciò trasportare e la strinse forte.




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Hi girls
mi scuso davvero tanto tanto tanto per non aver più scritto.
ma in questi giorni ne ho sentito la necessità ed eccomi qua:3
non so se qualcuna ancora leggerà, ma volevo dedicare questo capitolo
ad una mia amica, Elena(
♥), la mia lettrice, colei che è sempre pronta a leggere
aww, ti voglio bene Ele
♥ bene, adesso scappo, 
ciao bellissime, spero in una vostra recensione
o commento breve:3
vi amuz:*
#Elisa
   
 
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