Tutti mi guardarono con due occhi grandi come uova di struzzo, così mi affrettai a rispondere.
IO: era di mio padre... forse potrà servire.
Entrai e dopo cinque minuti uscii dalla stanza con mio fratello: pagai la cauzione per metà perchè il distintivo di mio padre, che era un maresciallo, aveva servito a qualcosa.
IO: ora andiamo a casa.
Quando uscimmo dal dipartimento mi resi conto che non c'erano più posti in macchina, allora chiamai un taxi.
F: vuoi che venga con te?
IO: no... grazie...
F: adesso non ti arrabbiare!
IO: perchè devi sempre fare così? Sophia ha fatto la sua scelta!
F: ma Michael la usa, la maltratta!
IO: lo so, e l'abbiamo già denunciato, però perchè allora Sophia ha ritirato le accuse? Perchè?
Ha fatto la sua scelta e ormai non possiamo fare più niente! Se cambierà idea la nostra porta è sempre aperta e tu lo sai bene!
F: non capisci niente!
IO: e invece capisco benissimo, so che ci stai male ma sono stanca di venirti a prendere dalla polizia e pagarti la cauzione perchè fai a botte con quel tizio!
F: nessuno ti ha chiesto di farlo!
IO: lo faccio perché sono tua sorella e...
F: SMETTILA! NON NE POSSO PIÙ DI TE, HAI ROTTO CON IL TUO FARE DA BRAVA RAGAZZA! IO STO BENE COSÌ E LA PROSSIMA VOLTA LASCIAMI PURE DAI CARABINIERI!
Lo guardai sbalordita, non sapendo se era ubriaco o meno, poi d'un tratto si fermò ad alzò una mano al cielo.
IO: picchiami se ne hai il coraggio!
Mi preparai al dolore, chiusi gli occhi ma niente, non accadde niente; quando riaprii gli occhi vidi che Zayn gli aveva messo una mano sul braccio e i ragazzi gli si avvicinarono.
Z: non farlo.
Abbassò il braccio, mi fissò per un attimo e poi corse in macchina, Zayn lo seguì e quando salì in macchina vidi che iniziarono a parlare.
EL: tutto ok tesoro?
IO: s-sì!
EL: vuoi che qualcuno venga con te in taxy?
IO: nono! Tranquilla! Grazie!
In quel momento arrivò il taxi e saltai in macchina, dopo aver dato le indicazioni al taxista mi sistemai nel sedile e piano piano qualche lacrima mi scese lungo le guance.