Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: ssaragravity    04/04/2013    1 recensioni
Blaine è uno studente ligio al dovere che ha un grande sogno: entrare in una grande università americana. Per fare questo intraprende qualsiasi attività extrascolastica, fino a decidere di partire per svolgere tre settimane in Francia, in uno scambio culturale. Le paure sono molte, le preoccupazioni troppe.
dal Capitolo 1
L’assolo che lo aveva fatto rabbrividire non poteva che essere di Kurt Hummel, il cantante, attore e ballerino più affermato del momento che aveva fatto breccia nel cuore di Blaine. [...] Blaine non aveva molte certezze su cosa avrebbe fatto in futuro, ma una cosa la sapeva bene: avrebbe continuato ad amare Kurt Hummel.

Due mondi paralleli che potrebbero non incontrarsi mai. Oppure...
[Fanboy!Blaine e Superstar!Kurt]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Capitolo 2 - “On my own”

 
“Kurt, tra cinque minuti devi uscire di casa, l’autista ti sta già aspettando. La tua agenda di oggi prevede una conferenza stampa sul nuovo album, una riunione con i discografici alle ore dodici, poi tua madre mi ha chiesto se poteva vederti nel pomeriggio, ma Josh mi ha detto che c’è una nuova corografia da imparare insieme alle ragazze e mi ha specificato di dirti che non puoi assolutamente mancare”.
“Goldie*, dì a mia madre che non ho tempo, sono una persona impegnata, e tu dovresti saperlo meglio di me! A Josh dì che arriverò il prima possibile, non so a che ora finirà quella benedetta riunione con i discografici. Come sto? Troppo serio?” Kurt uscì dal bagno della sua stanza e improvvisò una piccola sfilata per la sua agente: inutile dire che era perfetto con ogni tipo di abito, dal più formale al più sportivo, ma Goldie pensò che smoking e cravatta per una conferenza stampa fossero eccessivi. La ragazza lo guardò con disappunto, sia per il ritardo immenso che era ormai di routine, sia per fargli capire che doveva cambiarsi e indossare qualcosa di più casual e comodo, dato che l’artista sarebbe dovuto stare fuori di casa tutto il giorno. Kurt rientrò nel bagno roteando gli occhi e sbattendo rumorosamente la porta: quell’outfit aveva richiesto ore e ore di lavoro durante la notte precedente e non poterlo indossare lo mandava su di giri. Nel frattempo, l’agente tirò fuori dalla cabina armadio una grossa borsa blu, che appoggiò sul letto e riempì rapidamente con tutto il necessario per il lavoro in sala prove del pomeriggio. Lo fece senza peso, come da routine, e si fece scappare un sorriso: Goldie era una ragazza semplice ed umile, che si era fatta strada nello showbiz da sola, senza raccomandazioni, sfruttando queste due caratteristiche come punto di forza; si prendeva cura di Kurt da ormai due anni ed era diventata come una sorella per il ballerino, si interessava di lui in ogni momento e riusciva a donargli tutte le attenzioni che potevano mancare ad un ragazzo che vive fuori casa per molto tempo, lontano dalla famiglia e dai propri affetti. La ragazza entrava nella sfarzosa casa di Kurt di prima mattina, sempre in anticipo rispetto alla sua sveglia, salutava domestiche e giardinieri per nome, si serviva la colazione con tranquillità come se fosse a casa propria e andava a svegliare Kurt: ogni giorno era nuovo e pieno di impegni, ma Goldie non si faceva mai mancare la professionalità e l’ondata di affetto con cui quotidianamente riempiva il cuore di Kurt. Lo accompagnava in tutti i suoi impegni e la sera tornava con lui e con il suo autista a casa dell’attore, fermandosi spesso per cena. L’unico lato di Kurt che non amava seguire era quello dell’attore festaiolo, sempre presente ad ogni party di Hollywood: l’avevano deciso di comune accordo, senza però neanche comunicarselo. Nonostante ci fosse chimica e intesa tra i due, Goldie non amava indagare nella vita privata di Kurt, e il ragazzo era sicuramente restio a parlarne. Ovviamente si era presentato qualche episodio in cui l’artista aveva dovuto confessare i sentimenti che lo stavano sconvolgendo o in cui aveva dovuto sfogarsi per qualche spiacevole inconveniente nella sua vita amorosa: Goldie lo aveva pazientemente ascoltato, lo aveva coccolato e lo aveva messo a letto dopo avergli preparato una tazza di tè caldo. Tutto questo le aveva riempito il cuore, e aveva realizzato davvero che era quella la strada che avrebbe dovuto percorrere nella sua vita, al servizio e con l’amicizia di Kurt.
Il ragazzo uscì dopo qualche minuto dal bagno. Goldie rassettò frettolosamente tutto il necessario per la giornata e si avviò a caricare la maestosa Navigator di Kurt, seguita poco dopo dal cantante. I due presero il vialino della villa di Kurt e uscirono dalla proprietà,  dedicandosi mente e cuore alla nuova giornata che quella frenetica vita riservava loro.


*



I genitori di Blaine accompagnarono il ragazzo all’aeroporto.
“Fai il bravo figliolo, ricordati le buone maniere e l’educazione che ti abbiamo insegnato. Saluta cordialmente e ringrazia sempre, rispetta la ragazza e i suoi genitori” disse solennemente il padre. Non era mai stato un tipo apprensivo, ma ogni volta che il figlio doveva imbarcarsi per qualche viaggio diventava estremamente affettuoso e poco incline a lasciarlo andare.
“Amore, tutte le raccomandazioni te le ha già fatte papà. Stai attento, mi raccomando. Parigi è una città grande, ci sono molte persone, la città è caotica e piena di problemi. E soprattutto, segui con costanza i corsi e non farti prendere da strane idee. Ci fidiamo di te pezzettino dolce, mi raccomando”. Ora capiva come mai i suoi genitori stessero così bene insieme: erano esattamente l’uno l’opposto dell’altro, ma andava benissimo così. Sua madre era timorosa per qualsiasi cosa riguardasse suo figlio, ma quando si trattava del suo futuro non vedeva altro che rose e fiori, senza preoccupazioni e inquietudini. Sapeva come lo aveva cresciuto, ed era conscia del fatto che non avrebbe mai tradito la fiducia che loro genitori gli davano.
Blaine salutò i genitori con un lungo abbraccio, un abbraccio che sapeva in piccola parte di addio, in piccola parte di arrivederci, in grandissima parte di Buona fortuna. “L’intraprendere un viaggio non è mai cosa semplice”, concluse nella sua testa. “Fare affidamento su se stessi, sulle proprie forze, sulle proprie capacità, sulle proprie paure”. Gli prese una fortissima fitta all’addome, che rese il respiro difficile e affannato. Non aveva mai avuto di paura volare, anzi, il pensiero di superare chilometri e chilometri in poco tempo osservando l’oceano e i grandi territori lo eccitavano; il terrore che però stesse decidendo della sua vita, del suo futuro, non sapendo se quello fosse realmente un sogno nel cassetto da realizzare,  gli attanagliò lo stomaco e rese difficili altri pensieri. Si avviò per inerzia verso i controlli di sicurezza, che superò rapidamente senza nessun problema, e si diresse svogliatamente verso il gate che aveva già chiamato il suo volo per New York, in cui avrebbe fatto scalo. Si sedette nella sala di attesa, intrattenendosi in quella pausa ascoltando alcune tra le sue canzoni preferite del suo IPod e cercando di calmare il respiro. Alzò gli occhi e si guardò intorno, notando le caratteristiche delle persone che gli sedevano accanto. Amava fare il gioco di immaginare chi fosse e cosa stesse facendo nella sua vita ogni persona che lo circondava: una nonna con una nipotina, che forse la stava riaccompagnando a casa dai genitori dopo un breve soggiorno estivo; un ragazzo vestito casual che fissava ossessivamente lo schermo del suo cellulare, che magari stava aspettando la chiamata della ragazza che sarebbe andata a prenderlo all’aeroporto; un signore che indossava un abito di tutto punto, sul cui biglietto si leggeva chiaramente una priorità d’imbarco, servizio della compagnia aerea che costava molto, quasi sicuramente un manager che rientrava, dopo piccoli affari, nel suo amato loft della sua amata New York, in cui si sarebbe trasferito chiamando un taxi.
 Tutto questo era decisamente divertente e riuscì a portare un po’ di tranquillità nell’animo di Blaine. Si rigirò i documenti in mano per un altro quarto d’ora completo, fino a che lo schermo sopra la sua testa non s’illuminò, indicando l’imbarco prossimo. Una volta salito sull’aereo, si diresse verso il fondo, notando con disappunto che tutti i posti al finestrino erano occupati e terminati. L’anziana signora che prima aveva osservato per tanto tempo intercettò il suo sguardo e sbracciando ed urlando gli comunicò che lei e la nipotina si sarebbero spostate nei posti centrali senza alcun problema. Era il problema di Blaine: ogni persona che gli stava accanto poteva leggere nei suoi occhi e sul suo viso che cosa stesse provando in quel momento e quali fossero i pensieri che gli stavano passando in quel momento per la testa. La signora probabilmente aveva usato questo suo punto debole per comunicare con lui. Prese posto al finestrino e s’infilò le cuffiette negli orecchi, facendo partire a tutto volume una canzone dell’amato Kurt Hummel, che, non si sa in che modo, lo cullò e lo costrinse al sonno.
 


NOTEEE:

*Goldie. Il nome di Goldie non è casuale. Per chi di voi stesse guardando The New Normal (grazie Ryan Murphy per aver creato anche questa serie!), e per chi non lo stesse guardando CORRETE A GUARDARLO, SI TROVANO ANCHE LE PUNTATE IN ITALIANO ORA :D, è proprio a Goldie che mi riferisco, ed è Georgia King che ho in mente. Mi piace troppo, sia come attrice che come personaggio, e credo che sia realmente dolce e tenera. E siccome non è una casualità, staremo (o meglio starete!) a vedere!
 
Il prossimo capitolo parlerà di Blaine. Mi piace molto interiorizzare il personaggio, benchè sia una narrazione in terza persona, perché è bello e lo ritengo molto interessante farvi capire di chi stiamo parlando :D
E voglio ringraziare le ben 2 recensioni (non sapete quanto piacere mi abbiano fatto!), le 8 PERSONE che mi hanno messo tra le storie seguite, la persona che mi ricorda e le ben 2 persone che mi hanno messo tra gli autori preferiti! Tutto questo è molto emozionante, ve lo dico con il cuore! Questa fanfiction è un po' una scommessa anche con me stessa, e vedere che riesco a raggiungere qualcosa è veramente emozionante! Grazie, grazie a tutti!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: ssaragravity