Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: meggislarry_    05/04/2013    2 recensioni
La vita che non sappiamo come affrontarla..
Questa non è solo per voi, l'ho scritta per incoraggiare anche me stessa...
La vita non è un incubo, anche solo piccoli coraggi possono cambiartela..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hey ragazze, spero stiate leggendo questo...
Come vi ho già detto nell'introduzione, non voglio impressionarvi ne nulla, queste sono storie, prese da persone, a cui sono successe veramente. Possono succedere ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo e istante che noi possiamo passarlo a ridere, o a insultare, e a criticare persone che noi nemmeno sappiamo della loro vita...



___
 
Se sei un ragazzo, o una ragazza, non c'è differenza...
In una casa dove i tuoi litigano quasi ogni sera.
Tuo padre si azzarda ad alzare le mani su tua madre.
Che rimane ferma sul pavimento, una mano sulla guancia, e le lacrime a rigarle le guance.
Una sera, come le solite.
In una stanza, tu e tua sorella.
Le prendi un foglio per distrarla.
La fai disegnare.
Ma un urlo ti paralizza accanto a lei, alzi all'improvviso la testa con gli occhi più aperti del solito.
"mmmm..:..." senti accanto a te.
E' tua sorella che si tappa le orecchie.
Un altro grido. Era tua madre.
Incurvi la schiena per cercare di separarti il più possibile da quella voce, da quei lamenti doloranti.
Una persona che tira su col naso. Ti giri e vedi tua sorella con le guance rosse e luccicanti dalle lacrime.
Ti arrabbi come al solito, non sopporti quel rumore, quei sentimenti che si spezzano, si distruggono sotto rumori, versi struggenti.
Alzati, fallo, sii coraggioso, guarda lo sguardo di tua sorella, sofferente, senti tua madre, cerca di trattenere il dolore per non farvelo sentire anche a voi.
La voce che ti pulsava come sempre nella mente... ogni sera.. non la smetteva.
Ma c'era qualcosa di strano. Sta sera è più forte insistente.
Non aspettare domani, per poi vedere gli occhi gonfi, e stanchi di pianto di tua mamma, la donna che ti ha cresciuto, la donna che ti ha insegnato a vivere, a soppravvivere alla maggior parte delle avversità... Pensa a lei che ora sta soffrendo, a lei che ti da ogni mattina il coraggio, con un sorriso, inizialmente tirato, ma poi vero.
Come le sue parole, come la sua voce, pensa a lei e alla piccola che ti sta accanto, che soffre come te, o anche più.
Perchè è troppo piccola per poter affrontare quell'uomo che lei chiama mostro, mentre tu grande, non hai il coraggio, la forza per andare avanti.

Ti alzi facendo rumore con la sedia. La piccola alza lo sguardo verso di te, con occhi imploranti e speranzosi, ti comunica due cose che tu speravi di non dover vedere mai in nessuno: -paura che tu ti faccia male, incertezza se fermarti o no, non vuole che tu vada.
-Fiducia speranza, che tu possa fermarle tutto il dolore che le scorreva nelle vene.
Esci correndo. Vai in cucina e ..... sotto lo sguardo sorpreso dei tuoi genitori, spingi tuo padre lontano dal corpo disteso a terra di tua madre.
Dopo un primo momento di incertezza, mentre tu aiuti tua madre a rialzarsi, porgendole una mano, tuo padre si avventa contro di te e stringe le mani attorno al tuo collo saldamente, imprecando.
Tua madre grida, si spaventa. La tua vista si offusca, ma all'improvviso senti che le mani sciolgono la presa.
Sbatti più volte le palpebre. E vedi ciò che l tua mente ricostruirà come un flashback.
Tuo padre svenuto. Tua madre con il vaso di ceramica cinese in mano, rotto.
Tua mamma lo aveva colpito per salvarti la vita.
Lascia cadere il vaso, allarga le braccia e corre verso di te. Ti abbraccia forte e tu ricambi.
Senti una manina tirere la camicia, abbassi lo sguardo e vedi tua sorella. Doveva aver visto tutto...
La prendi in braccio , le dai un bacino sulla guancia, e le sussurri "E' tutto finito ora... shhh.. è tutto finito" continui quando la vedi piangere.
"Chiama la polizia, immediatamente, mamma" dici guardandola negli occhi rossi" Dovevamo farlo prima..."
Vieni sospeso dalla tua stessa sorpresa, nel vedere che tua mamma non ti condraddiceva, anzi annì decisa, e zoppicante andò a prendere il telefono.
Dopo un quarto d'ora le luci rosse e blu filtrano dalle tende della porta-finestra della cucina.
E' realmente tutto finito... Alzarsi e avere la forza e il coraggio che non si ha mai avuti, anche se si è distrutti in mille pezzi, è la cosa più reale e viva che si può fare, per dimostrare che tu ci sei, e che non sei invisibile... Per dire a tutti che sei come gli altri, anche se molto più forte, grazie alla fatica, all'esperienza, e... Alla tua vita
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: meggislarry_