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Autore: SailorMercury84    06/04/2013    5 recensioni
Ami viveva la sua vita basandosi sullo studio e sull'affetto delle sue amiche, credendo che ciò le bastasse per essere una persona serena. Poi un giorno arrivò Lui, e qualcosa, nella sua quotidianità cambiò, forse per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ami/Amy, Taiki | Coppie: Ami/Taiki, Mamoru/Usagi, Rei/Yuichiro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Un incontro atteso.
 
 
Qualcuno bussò alla grande porta in legno del tempio, e Rei, corse ad aprire per accogliere gli ospiti.
Minako fece l'occhiolino ad Ami, che sembrava splendere di luce propria: le amiche le avevano inserito fra i capelli una mollettina luccicante, e le avevano messo in risalto l'azzurro degli occhi con un pò di kajal e del mascara. Si sentiva strana in quelle vesti, ma ad essere onesta con se stessa, si piaceva con quel look, anche se non lo sentiva suo. 
 
- Sono loro! -
 
Usagi si strinse al suo Mamoru, che era arrivato poco prima, in compagnia dell'amico Moran.
 
- Benarrivati ragazzi! -
 
Rei sorrise agli ospiti, e li invitò ad entrare. Gli occhi di Minako brillarono quando vide il ragazzo che tanto aspettava e che le si stava avvicinando:
 
- Ciao Minako... -
 
Il cuore le stava esplodendo nel petto, si sentì salire le lacrime dalla commozione nel vederlo finalmente di fronte a se: era passato un anno, eppure si sentiva innamorata come il primo giorno. Non si fece scrupoli e diede sfogo alla sua felicità buttandogli le braccia intorno al collo:
 
- Bentornato Yaten!!! -
 
Non sapeva nemmeno lui il perché, ma si sentì più felice di quanto immaginasse nel vedere la chioma bionda di Mina, e ricambiò istintivamente l'abbraccio caloroso per poi ritrarsi imbarazzato.
Nel contempo, il resto del gruppo e gli ospiti si salutarono e procedettero con le presentazioni, in quanto i tre fratelli non erano venuti da soli, ma con loro c'erano anche la principessa Kakyuu, la ragazza di Seiya, Evelyn, ed un'altra ragazza con i capelli corvini raccolti in lunga coda, proprio come i Three Lights.
Ami si avvicinò con fare timido verso Taiki, era talmente emozionata e ansiosa, che le sembrava quasi di non riuscire a respirare. Per un attimo esitò, prima di toccargli un braccio per destare la sua attenzione, e si sentì morire dalla gioia per via di quel breve contatto, così reale. Lui era veramente lì di fronte ai suoi occhi, aveva immaginato tante volte di vederlo, e aveva sperato così tanto che lui tornasse, che in quel momento desiderò con tutte le sue forze che quello non fosse un sogno, che non si sarebbe svegliata trovandosi sola nella sua stanza buia. Gustò quel momento come fosse eterno, e finalmente il suo sguardo si illuminò, quando lui finalmente si voltò verso di lei.
 
- Ami, quanto tempo! -
 
Nemmeno il tempo di rispondere, ed Ami si ritrovò stretta in un abbraccio che le fermò il respirò per un attimo, se avesse potuto avrebbe pianto dalla gioia, ma la sua riservatezza glielo impedì. Il cuore correva come un cavallo in corsa, e poteva sentirne ogni battito sin dentro alle orecchie. Chiuse per un attimo  gli occhi lasciandosi abbandonare dall'aroma di quel profumo speziato e legnoso che solo lui portava. Prima di poter ricambiare quell'abbraccio che le sembrò eterno, ma che in realtà durò meno di un minuto, Taiki si allontanò da lei, tenendole però le mani ben salde sulle spalle e guardandola negli occhi fino a farla arrossire:
 
- Sei davvero bellissima! Sei diventata veramente bella! -
 
E poi tornò al suo sguardo serioso di sempre, come se si fosse reso conto di essersi lasciato troppo andare. E fu in quel momento che un brivido percorse la schiena della guerriera, quando la ragazza dai capelli corvini avvolse un braccio di Taiki con le mani e si strinse più vicina a lui, guardando Ami con sospetto. Fu Taiki a prendere di nuovo parola:
 
 
- Ah, ehm... Ti presento Ruri, anche lei è di Kinmoku. -
 
E Ruri le porse la mano, continuando la sua presentazione, esponendo ad Ami, ciò che il ragazzo aveva omesso di dire:
 
- Piacere, sono la ragazza di Taiki! Spero diventeremo buone amiche, sò che ti piace studiare, quindi avendo questa passione in comune, sono sicura che  ci troveremo bene! -
 
- Già, ne sono certa! -
 
Bastò questa risposta scontata a concludere la presentazione, ed Ami sfoggiò il suo sorriso migliore, mentre dentro di sè si sentiva morire. Era come se un'accetta le avesse frantumato il cuore, e questa volta le lacrime che gli occludevano persino la gola senza poter uscire, erano diventate amare e lancinanti come tanti piccoli aghi sotto la pelle. Si sentì stupida e sciocca ad essersi lasciata convincere di indossare quell'abito e di farsi truccare, a cosa era servito? Pensò che era proprio vero che solo nello studio poteva trovare conforto: lo studio la aiutava a non pensare a niente, ma solo a concentrarsi per un obiettivo e a dare davvero il meglio di sè stessa. Solo lo studio. Niente altro. Sì, c'erano le amiche, l'affetto, la battaglia, ma non era la stessa cosa. Quando studiava poteva esprimersi al meglio, poteva rifugiare la sua mente e il suo animo eternamente e apparentemente debole, poteva nascondere la sua timidezza. Studiare  la renderva sicura di sé, e se riceveva il massimo dei voti, era una soddisfazione personale talmente gratificante, che si sentiva spronata a dare ancora di più. 
Mentre briciole di dolore le si spargevano dentro allo stomaco, Seiya ed Evelyn si avvicinarono ad Ami per salutarla. Lei sorrise alla nuova fidanzata di Seiya, notando che se non fosse stato per i capelli castani e mossi, sarebbe stata il ritratto di Usagi: le somigliava impressionantemente, aveva persino gli odango come lei. 
 
- Piacere Evelyn! -
 
- Tu devi essere Ami, mi hanno parlato di te! Seiya dice che sei un genio dello studio, come Taiki! -
 
Di nuovo il suo nome, e di nuovo quelle fitte al cuore. Avrebbe voluto fare un sorriso di circostanza, ma il fisico stesso glielo impediva; quel magone in gola saliva e scendeva in attesa di esplodere. Capì che doveva allontanarsi almeno qualche minuto, per potersi riprendere e magari dare sfogo al suo dispiacere, così la ragazza dal caschetto blu, fece per recarsi verso la toilette, sotto gli sguardi fugaci e preoccupati delle amiche. Furono Usagi e Rei a seguirla, e poco prima di varcare la soglia della toilette, nel corridoio buio, le due amiche la chiamarono sottovoce, ma la ragazza si fermò soltanto, rimanendo di spalle:
 
- Cosa c'è? -
 
Fu in un lampo che le due ragazze capirono e si piazzarono di fronte ad Ami che repentinamente si portò le mani sul volto per coprire i suoi occhi. Usagi e Rei decisero di farla entrare comunque nella toilette, per non destare sospetti, e si chiusero con lei nella stanza. Usagi le circondò le spalle con un braccio e la guardò preoccupata:
 
- Ami... mi dispiace... -
 
La guerriera mostrò finalmente i suoi occhi colmi di lacrime e al contempo tutta la fragilità del suo cuore spezzato. Anche Rei si avvicinò e le asciugò il viso con un pezzetto di carta, osservandola con dispiacere:
 
- Sò che hai tanto atteso questo momento, e adesso che è arrivato, lui ha un'altra... Non so come dirti di riprenderti adesso... Se non ti senti di procedere con la cena, puoi andare nella mia stanza a riposarti, agli altri dirò che hai un forte mal di testa e che hai bisogno di riposo... Dimmi tu cosa vuoi fare... -
 
- Non lo so, io... -
 
Sospirò profondamente e proseguì:
 
- Mi sento così stupida... Probabilmente il mio è sempre stato un amore platonico... Come potevo pensare che anche lui dopo un anno, ancora pensasse a me... Mi sono persino truccata, mi sento talmente ridicola! -
 
Così dicendo, Ami sprofondò il suo viso nella spalla di Usagi che l'abbracciò insieme a Rei: le due amiche non poterono fare altro che consolarla, si sentivano impotenti di fronte a quella realtà amara, nessuno si sarebbe aspettato che Taiki tornasse sulla Terra con una fidanzata, e si pentirono di non aver mai pensato ad una simile eventualità, dando per scontato che lui fosse ancora libero per Ami, perché se solo ci avessero pensato, avrebbero potuto mettere in guardia la loro amica che al momento si ritrovava il cuore in frantumi. La guerriera di Mercurio sciolse l'abbraccio per voltarsi verso il lavandino e guardare con orrore allo specchio il suo viso ridotto ad una maschera per via del trucco ormai scioltosi e spalmatosi sino alle guance umide. Senza dire nulla si lavò il viso energicamente, e quell'acqua fredda che le pungeva la pelle le diede sollievo, le sembrò di rinascere. Rei si avvicinò a lei con un asciugamano, mentre la ragazza chiudendo l'acqua, la guardò con gratitudine:
 
- Grazie Rei... -
 
Si asciugò il viso e si compiacque di essere tornata almeno esteticamente, la stessa di sempre. Non avrebbe mai più accettato di usare cosmetici. Guardò le due amiche e le prese per mano:
 
- Siete uniche... vi voglio bene, grazie di tutto. Non so come abbiate capito che io per Taiki... sì... che io provassi un sentimento per lui... Ma grazie per il vostro appoggio. -
 
- Anche noi ti vogliamo bene Ami, e ormai ti conosciamo alla perfezione, tutte noi avevamo capito che ti piaceva!  -
 
Le disse Usagi con un sorriso, e così le tre si strinsero di nuovo in un abbraccio. Poi Ami si distaccò e si rivolse a Rei:
 
- Accetto volentieri di rimanere nella tua stanza Rei... Non me la sento di passare la serata con loro, scusatemi... -
 
- Ma di cosa! Sono stata io a proporti l'idea, immaginavo che non te la sentissi... Dai, stai tranquilla, ci pensiamo noi. -
 
Rei le accarezzò una guancia, dopodiché le tre ragazze uscirono dalla toilette. Usagi si diresse verso la sala da pranzo per dare la notizia agli ospiti, circa il "mal di testa" di Ami, mentre Rei accompagnò l'amica nella sua stanza:
 
- Ho un futon in più, te lo stendo accanto al mio, se vuoi stanotte puoi dormire qui... -
 
- Non lo so... non ho niente con me, nè pigiama, nè spazzolino, e mi mancano i miei libri... -
 
- Per quello nessun problema, posso prestarti un mio pigiama, forse dovrei avere uno spazzolino nuovo di riserva, e per i libri... beh, ho solo libri di magia e profezie, oppure dei romanzi d'amore. Magari non sono il tuo genere, ma meglio di niente! -
 
Così dicendo, Rei prese alcuni libri da uno scaffale e li poggiò sul suo futon:
 
- Ecco, vedi se ti interessa qualcosa, intanto ti preparo il futon! -
 
- Se mi dici dove prendere l'occorrente, lo farò da sola! Grazie Rei... sono contenta di rimanere qui stanotte. -
 
- Anche io sono contenta che mi farai compagnia... E poi, se non ci aiutiamo fra di noi! Ora vado di là, altrimenti si chiederanno che fine abbiamo fatto, anche se Usagi li avrà già informati. -
 
- Va bene... grazie ancora. -
 
La mora strizzò un'occhio ad Ami, le mostrò dove prendere le coperte per il futon, e la lasciò da sola nella sua camera.
 
 
Nel contempo, il resto del gruppo si era mostrato dispiaciuto per l'improvvisa mancanza di Ami alla cena, e Taiki si mostrò sinceramente risentito della cosa. 
Yaten si era seduto accanto a Minako e non appena la ragazza si distraeva, lui non perdeva tempo per osservare quel bel viso. Ne era affascinato, semplicemente incantato.
 
- Cosa c'è? -
 
Minako si sentì osservata e si girò verso Yaten con aria interrogativa, così il ragazzo rispose:
 
- Niente niente. Credo che in settimana torneremo ad essere compagni di scuola sai? -
 
- Wow!!! No cioè... sono contenta! -
 
Yaten sorrise, e Minako arrossì per poi girarsi verso Makoto che l'aveva chiamata dandole un colpetto sulla spalla per dirle sottovoce cosa era successo in realtà ad Ami; anche lei era stata da poco informata da Rei.
Dall'altra parte del tavolo, Usagi osservava con imbarazzo la ragazza accanto a sé, accorgendosi dell'estrema somiglianza con Evelyn.
 
- Dì un pò Mamo... -
 
Diede una gomitata al suo ragazzo e proseguì sottovoce:
 
- Non ti sembra che Evelyn somigli... -
 
- ... A te! Eccome! -
 
Rispose Mamoru, contento del fatto che Seiya avesse trovato una fidanzata. Aveva notato lo sguardo non di certo indifferente del ragazzo non appena aveva visto la sua Usagi: era certo del fatto che su di lui sortisse ancora un certo effetto, ma riponeva fiducia in lui e nel suo  nuovo rapporto con Evelyn che sarebbe sfociato in un matrimonio. 
 
- Beh? Ti sei incantato? -
 
Usagi diede un'altra gomitata a Mamoru, che era rimasto a fissare Seiya, anche se in realtà era perso nei suoi pensieri.
 
- No tranquilla, ero sovrappensiero. -
 
Così dicendo le schioccò un bacio sull'angolo della bocca, e la bionda sorrise di gioia.
La serata procedette all'insegna di chiacchiere e risate, mentre Ami, nella stanza di Rei, si era cimentata nella lettura di una storia d'amore, poiché non amava di certo i libri di magia, seppur non fosse nemmeno amante dei romanzi. Ma quella storia le strinse il cuore, e divorò pagina dopo pagina: era rimasta colpita dalla copertina di quel libro, dove la silhoutte di una ragazza di profilo sovrastava un paesaggio notturno di New York. Quell'immagine e lo stesso titolo, "Moonlight"* le avevano ricordato la sua amica Usagi, e per questo aveva deciso di dedicarsi a quel libro, prima di iniziarne un altro in cui la copertina invece le ricordava la sua amica Rei, anche se  la ragazza dai lunghi capelli neri dell'immagine era di spalle, e dipingeva su una tela gli occhi verdi di un uomo. "Burning Fire"** era il titolo, e anche in quel caso, non potè non pensare alla sua amica.
 
"Sarei davvero felice se anche io vivessi una storia d'amore..." pensò, mentre la stanchezza stava prendendo possesso delle sue membra che piano piano si accomodavano sempre di più sul morbido futon. Stava quasi per addormentarsi, quando qualcuno bussò alla sua porta. Aprì gli occhi di soprassalto per poi domandare:
 
- Sei tu, Rei? -
 
Ma dall'altra parte rispose una voce maschile:
 
- No, sono Taiki. Posso entrare? -
 
Le prese lettermente un colpo e sobbalzò mettendosi seduta sul futon, sentendo di nuovo il cuore a mille. Con la voce quasi tremante rispose:
 
- Sono in piagiama, non so... -
 
- Per favore, devo chiederti una cosa, poi me ne vado. -
 
Sentendosi messa alle strette, nonostante il panico e la paura di vederlo entrare con Ruri al suo fianco, non potè far altro che concedergli di entrare. Si alzò dal futon, e con i piedi coperti solo dai calzini, si avvicinò alla porta aprendola:
 
- Prego... -
 
Taiki esitò e poi entrò, mentre Ami, contenta di vederlo da solo, lasciò comunque la porta della stanza aperta nel caso Ruri lo cercasse.
 
- Hai davvero il mal di testa? -
 
Un brivido le percorse la schiena, ma non si fece intimorire, e con tono di difesa rispose:
 
- Sì, certo. Sei venuto per chiedermi questo? -
 
- No. Questa è stata una domanda in più, sai ormai penso di conoscerti bene, e non me la racconti giusta. Ma questo è un tuo problema, se e quando vorrai mi dirai la verità, per adesso devo chiederti un favore molto importante. -
 
Un favore a lei? Che cosa poteva fare Ami per lui? E di così importante poi? Mentre mille pensieri, emozioni e paure le scuotevano mente e anima, Taiki irruppe quel silenzio per fare la sua richiesta, una richiesta che mai si sarebbe aspettata di sentire.
 
 
Note e commenti.
*Moonlight: storia scritta da MissDemy.
** BurningFire: storia scritta da EllieMarsRose.
Sono le mie storie con i personaggi di Sailor Moon preferite, perciò ho voluto fare questo piccolo omaggio alle autrici :)
 
Ed eccoci al secondo capitolo! Come dicevo nelle note dello scorso capitolo, non date nulla per scontato! Che effetto fa la nuova fidanzata di Taiki, Ruri? E spero di avervi lasciato con un pò di curiosità con la parte finale del capitolo, non so se nessuno riuscirà a pensare cosa Taiki abbia chiesto ad Ami... Hihihi! Grazie per le recensioni e per la lettura, i vostri commenti sono sempre graditi ^^
A presto!
SailorMercury84
   
 
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