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Autore: Didi e Lulina92    27/10/2007    3 recensioni
Harry Potter torna a Little Whinging dopo un sesto anno decisamente fuori dal comune. Davanti a sè ha una vacanza e un settimo anno altrettanto burrascoso. Cosa è accaduto tra alcuni Serpeverde e il bambino sopravvissuto? Quali sono le loro intenzioni? Cosa ha in mente Silente? Nuovi intrighi e amori sono la base di questa storia e la rendono interessante. Il ritorno della storia da noi già una volta postata ma con cambiamenti radicali. Il primo capitolo è uguale ma il resto della storia è cambiato,compresi i parings. Buona lettura! E diteci cosa ne pensate.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 Prima parte

Un sorriso sincero apparve sulle labbra del bambino sopravissuto, quando la sua migliore amica si precipitò da lui per abbracciarlo felice.

- Quelli dell’ ordine erano venuti a cercarti ma tu eri scomparso, abbiamo temuto il peggio, poi i genitori di Ron, quelli di Hanna e altri sono stati feriti e noi abbiamo pensato che anche…-

-Hei, calma Herm. Prendi fiato Ok? A me non è successo niente non preocc…-

-Harry!- Ron entrò nella camera seguito da tutti gl’ altri. -Dio, dove cavolo ti eri cacciato? Silente era andato a prenderti ma non ti ha trovato.- Il migliore amico di Harry sembrava piuttosto arrabbiato considerando le sue orecchie che si erano tinte di un color Magenta.

-Lo so.-

-COSA?! Tu sapevi che Silente ti sarebbe venuto a prendere e non ti sei fatto trovare?-

- Avevo immaginato che qualcuno dell’ Ordine sarebbe venuto.- Gli rispose Harry tranquillo. Ron era esattamente il contrario; non sapeva se doveva essere scioccato o arrabbiato così restò in mezzo alla stanza senza dire una parola.

-La casa era in perfetto ordine e per questo abbiamo pensato che non potevi essere preso da Mangiamorte. Ma noi eravamo preoccupati comunque.- Disse Ginny sedendosi vicino a lui sul letto. Harry fece un grosso sospiro. Sarebbe stata dura, molto dura.

- Mi dispiace di avervi fatto preoccupare, ma avevo i miei motivi…- Ron sbuffò. Lo sguardo di tutti si posò su di lui.

- I tuoi motivi… A quanto pare noi non dobbiamo essere più veramente importanti per te visto che non hai neanche più voglia di parlare con noi dei tuoi problemi. Anzi preferisci avere segreti.- Nella voce di Ron si poteva sentire la delusione. Per Harry fu come un pugno nello stomaco.

- Io sono qua ora per spiegarvi. Risponderò a tutte le vostre domande a patto che quello che discuteremo ora rimanga tra noi. Che lo approviate o no.- Un attimo di silenzio. Uno ad uno tutti annuirono. Harry si alzò dal letto tirò fuori la bacchetta e con un sorrisino disse:

- Tenetevi forte. LA CASA!- Una luce intensa esplose dalla bacchetta e inondò la camera . Quando la luce si affievolì i ragazzi erano spariti.

______________________

Ecco, aveva fatto il primo passo. Li aveva portati alla Casa. Gli altri erano probabilmente in biblioteca o da qualche altra parte. Si girò e osservò le espressioni dei suoi amici. Tutti si guardavano in giro a bocca aperta. Luna era l’ unica, assieme ad Anthony che aveva mantenuto l’ espressione di sempre. Infatti fu lei la prima a porgli la domanda che in quel momento era certo frullasse in tutte le teste dei suoi amici.

- Dove siamo?- chiese Luna.

Harry sorrise.

- Benvenuti alla Casa.-

-La Casa? Perché ci hai portato qui?- Domandò Anthony.

-Per poter spiegarvi meglio.- Pausa.

- D’ accordo- Si intromise Hermione che aveva notato che il suo migliore amico non sapeva come iniziare.- Iniziamo noi. Sapevamo già da tanto che ci nascondevi qualcosa. È veramente venuto il momento di vuotare il sacco Harry. Almeno fallo per la nostra amicizia.-

- Ma senti che discorso sentimentale. Complimenti Granger hai superato te stessa.- Harry si portò una mano sul viso. Non era possibile che ogni volta Draco dovesse complicargli le cose. Guardò i suoi amici; erano sotto schock.

Hermione sentì il suo sguardo freddo posato su di lei e rabbrividì prima ancora di avere il tempo di pensare al fatto che Malfoy furetto si trovasse nella stessa stanza di Harry, la stanza che egli aveva prescelto per raccontargli finalmente segreti personali di cui aveva desiderato tanto esserne al corrente.

Ti dona il verde, Mezzosangue

Un’ altro brivido. La ragazza scosse velocemente la testa come per voler scacciare pensieri inopportuni dalla mente e dovette usare violenza su se stessa per riuscire finalmente a staccare gli occhi dal biondo diavolo che scendeva con eleganza gl’ ultimi scalini della grande scala che era alla destra del camino nell’angolo. Sentì Harry sospirare.

- Ci sono problemi?- Potter si girò e guardò il suo ex-peggior nemico. Lui ghignò e gli diede un foglio in mano senza però mai staccare lo sguardo da Hermione.

-L’ho trovato.- Harry sorrise dimenticandosi completamente dei suoi amici che in quel momento rischiavano seriamente di avere un attacco di cuore. Solo Luna, Anthony ed Hermione avevano la solita espressione stampata in viso.

- L’ Herin ma certo! Perché non ci siamo arrivati prima?!- Esclamò felice Harry leggendo velocemente e con entusiasmo il foglio che gli aveva dato Draco.

- Ho preparato una prova giù nel laboratorio, ma sinceramente non sono sicuro che funzioni. Perciò se vuoi testarla, Potter, dimmelo prima. Almeno ho tempo di preparare l’antidoto.-

- Il Veritaserum è…-

-… pronto da sei giorni. Ne ho fatto abbastanza prima che tu abbia da ridire ancora.- Ci fu una pausa. Malfoy con tutta la calma del mondo si accese una sigaretta e ne porse una a Potter. – Ne avrai bisogno.- disse sbrigativamente indicando con un occhiata fugace gli spettatori del re

-Quando hai finito vieni di sotto.- aggiunse. Si voltò e a passi misurati si avvicinò a una porticina vicino alle scale che per metà era nascosta da una tenda.

- Alex si è già svegliata?- Lo fermò Potter prima che potesse sparire del tutto.

- È con Blaise e Daphne. Sono andati tu- sai- dove.- Harry annuì e Draco chiuse la porta.

-Che- ci- fa- qua- Malfoy?- Scandì Ron appena il biondino fu sparito. La differenza tra i suoi capelli e il suo viso era difficilmente riconoscibile.

- Sedetevi- disse tranquillamente Il ragazzo sopravissuto. Il suo viso era tornato serio. Guardò per un momento la sigaretta che aveva tra le dita, poi spostò lo sguardo su i suoi amici che si erano seduti sulle comode poltrone del salotto. Solo Luna, Hanna e Anthony erano ancora in piedi. Harry inarcò un sopraciglio.

- Noi …ecco… forse è meglio che…- Incominciò Hanna arrossendo.

- Non vi avrei portato qui se non era importante che anche voi sapeste e se non mi fidassi di voi.- la interruppe Harry accendendosi con noncuranza la sigaretta. “ Dio, assomiglio ogni giorno più a Malfoy” Pensò facendo una smorfia, non solo per l’ affermazione ma anche perchè non era abituato a fumare. Dopo aver preso un paio di tiri, ricominciò ad osservare i ragazzi davanti a lui.

- Che cosa ti sta succedendo Harry?- Chiese con un sussurro tremante Hermione.

Harry fece un grosso respiro e si appoggiò a un bracciolo di una poltrona vuota.

- Domani mi sposo.-

Aveva lanciato la bomba. Il silenzio era calato nella stanza. 9… sapeva che non lo avrebbero preso per uno scherzo, il suo viso era troppo serio per essere una battuta …8 … Hermione sbiancò leggermente…7… il volto di Ron passò dal rosso a un violetto che avrebbe fatto morire di invidia persino Vernon Dursley … 6… Hanna era arrossita e ora sorrideva…5… il suo migliore amico diventò bianco come un cencio… 4… Ginny lo osservava ancora come se fosse stato un alieno…3…2…u…

-Auguri!- Lo sguardo di Harry si spostò velocemente su Luna che lo guardava con un sorriso sulle labbra come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ci aveva messo meno del previsto.

-COSA!?!?- Un urlo rimbombò per la casa. Un Ronald Weasley bianco come un morto osservava il suo migliore amico, o meglio tentava di non guardarlo come se avesse Piton davanti in pigiama che gli diceva che era in punizione, cioè incapace di sapere se sentirsi arrabbiato, scioccato o prendere la situazione come una presa in giro.

- Domani mi sposerò- ripeté il moro.

- E con chi di grazia?!? Cioè, non stai dicendo sul serio vero?-

-Mai stato più serio in vita mia.-

- Ma… Hermione digli qualcosa!- La bruna chiuse gl’ occhi e sospirò. Lei e Ron avevano avuto molte ipotesi su cosa stesse nascondendo il loro migliore amico ma mai e poi mai avevano pensato che lui volesse sposarsi.

- È lei vero?- chiese poi. Harry la guardò senza capire. -Quella ragazza dai capelli scuri che incontravi sempre la sera tardi nei corridoi con Malfoy.-

-Da quanto lo sapevate?-

-Di Malfoy? Da quattro mesi circa.-

-È lei.- Harry fece una pausa e spense la sigaretta con fare disgustato in un portacenere sopra il camino.

- Harry noi non siamo contrari che tu ti sposi. L’ unica cosa è che ci siamo restati male che tu non ce l’ hai detto.- Fece Ginny non spostando lo sguardo dalle punta delle scarpe, sempre tentando di riprendersi dallo shock.

-Non è tutto,vero?- Harry sorrise. Hermione aveva un intuito infallibile. Sospirò. Poi scosse la testa.

- Il suo nome è Alexis White.-

- La discendente dei White. Ma è una famiglia di Mangiamorte.- Hermione era sorpresa.

- Si. Suo padre è uno dei nove.- Gli occhi di tutti si allargarono. I nove erano i Mangiamorte preferiti di Voldemort. Tra loro c’ erano soltanto discendenti di famiglie antichissime, con il sangue purissimo e naturalmente tanto ricche quanto malvagie. Pochi potevano affermare di essere sicuri della loro esistenza ancora meno sapevano della loro identità. Anche tra le file del Oscuro Signore si sussurrava di loro come se fossero delle leggende.

- Uno dei nove?- Chiese Hanna, che non capiva visto che non aveva mai avuto a che fare con gli affari dell’Ordine.

-Uno dei preferiti di Voldemort. Te li puoi immaginare come i nove demoni più potenti al servizio del diavolo. Non mostrano mai la loro vera faccia. Ai nostri occhi sembrano mangiamorte normali, ma quando tolgono la maschera… Comunque si diceva che fosse solo una leggenda.- Le spiegò Ginny per poi rivolgersi a Harry.- O sbaglio?-

Il moro scosse la testa.

- L’ Ordine sa esattamente chi siano i preferiti.- Appena ebbe finito la frase si morse la lingua. “Merda” gli passò per la mente.”Mi è scappato. Va beh, prima o poi l’avrebbero dovuto sapere.”Tutti rimasero a bocca aperta.

- L’Ordine sa?!?!- Ginny e Ron lo guardavano con gli occhi e la bocca spalancati. Hermione lo guardava anche lei sorpresa. Poi scosse la testa.

- Non è possibile che l’Ordine sappia. Neanche l’altra sera quando ne abbiamo parlato avevano affermato di non essere certi neanche della loro esistenza.- Harry abbassò lo sguardo sul fuoco, davanti a lui apparvero le scene del loro penultimo allenamento.

-Flashback-

-Athern- Una sfera di debole luce azzurra si materializzò tra le sue mani si diresse con velocità impressionante, come se sapesse esattamente quello che dovesse fare,verso la ragazza mora.

-Orsen- Un Aura dorata si creò attorno a lei. Quando la sfera si scontrò contro quella nebbiolina d’oro la terra tremò e un rombo scosse l’aria mentre la sfera invertiva il suo percorso e si avvicinava velocemente al mandante. Questo alzò tranquillamente una mano come se avesse tutto il tempo del mondo.

-Noir- Mormorò. Un buco nero si creò sul palmo della sua mano ed la sfera ne venne risucchiata. Il buco si richiuse.

-Methril- Gli occhi blu della ragazza si aprirono di scatto, mentre sussurrava l’ incantesimo con le braccia tese davanti a lei. Per Harry fu come essere schiacciato a terra sotto una mandria di elefanti. L’ aria gli venne schiacciata fuori dai polmoni con violenza e per pochi minuti pensò che sarebbe morto per mancanza di ossigeno. Poi tutto passò come era venuto. Solo il suo corpo indolenzito gli ricordava la potentissima onda d’ urto che lo aveva appena colpito. Ora però doveva reagire subito, prima che Al sarebbe stata in grado di finire la preparazione mentale per il prossimo incantesimo. Svuotò velocemente la testa senza neanche rialzarsi.

-Fer- sussurrò.

Alexis appena sentì la potente energia sopra di lei alzò di scatto lo sguardo. Giusto in tempo per vedere materializzarsi dal nulla una pioggia di fiammelle che cadeva rovente verso di lei. Prima ancora che la prima fiammella le si avvicinasse e che lei ebbe il tempo di pronunciare un incantesimo una sfera di ghiaccio si creò attorno a lei come un iglù di diamante protettiva. Quando si dissolse, le fiammelle erano sparite e accanto alla porta era appoggiato un biondo dai lineamenti freddi ma eleganti che tranquillamente fumava la sua sigaretta.

-Draco-

-Alex-

-Hai bisogno?- Chiese la mora sorpresa di vederlo. A quell’ ora i Serpeverde avevano l’allenamento di Quidditch. Lui non rispose. Con tutta calma continuò a fumare. Dopo un minuto di silenzio voltò lo sguardo verso il giovane Grifondoro che rialzatosi si stava avvicinando incuriosito dal comportamento del ex-nemico.

- Potter quanto saresti pronto a sacrificare per la pace?-

-Fine Flashback-

-Harry!- Harry si riscosse improvvisamente da propri ricordi.

-Scusate.- Disse in tono pacato.

- Harry si può sapere che hai?- Era stato Neville a parlare. Fino a quel momento era stato in silenzio, ma ora il suo tono di voce era piuttosto preoccupato.

- Non stavo parlando dell’ Ordine della Fenice.- Disse spostando il suo sguardo di nuovo sul fuoco.

Potter quanto saresti pronto a sacrificare per la pace?

Sentiva gli sguardi sorpresi e confusi dei suoi amici su di se. Così continuò:

- All’ incirca quattro mesi fa alcuni Serpeverde ed io decidemmo di fondare un nuovo ordine. Sotto ordine di Silente ci eravamo già trovati per allenarci anche se sono sicuro che il preside non avesse idea che noi avremmo potuto arrivare a questo punto.- Il silenzio calo per un paio di minuti nella stanza. Poi Harry continuò. –I nostri allenamenti cominciarono già in Ottobre circa tre giorni dopo la notte in cui molti mangiamorte erano riusciti a scappare da Akzaban. Ricordate? Quegli allenamenti erano pensati per potenziare la nostra difesa che in quel momento era catastrofica. Molto presto però notammo tutti che allenandoci assieme potevamo elevare il nostro livello. Così decidemmo di trovarci anche al di fuori degli allenamenti, lontano dagl’ occhi di Piton.-

-Il Professor Piton?- Chiese Anthony.

-Era ed è il nostro tutore. Per quanto mi sia costato ammetterlo Piton è un mago molto capace e potente. Non solo in Pozioni. Comunque, cominciammo ad incontrarci nei sotterranei. Là avevamo scoperto una stanza simile a quella delle Necessità. Ci incontravamo durante la notte io uscivo di nascosto dal dormitorio con il mantello dell’ invisibilità e loro usavano il passaggio segreto che si trova nella stanza di Malfoy. Durante i nostri incontri studiavamo, duellavamo e praticavamo gli incantesimi insegnateci da Piton. Così imparammo velocemente.-

-Un giorno Silente ci chiamò nel suo ufficio. Era il…-

-Il 20 Novembre.- Tutti si girarono verso la porta dove ora vi erano tre figure vestite in mantelli blu notte. I capi coperti dai cappucci.- Era il 20 Novembre. Mi sorprende che non te ne ricorda.- ripeté una delle tre figure con una voce tranquilla.

- E chi ha detto che non me ne ricordassi?- sul viso di Harry era spuntato un sorriso di sfida. La figura appoggiò i pacchi che aveva in mano per terra, vicino alla porta, e con passo aggraziato si avvicinò silenziosamente alla poltrona di Harry. Si chinò e lui ghignò.

-Come posso dimenticarmi il giorno in cui la mia vita ha cominciato ad andare a quel paese?- Con una mano le sfilò il cappuccio e finalmente tutti la poterono vedere in viso. I suoi occhi blu lo osservavano tranquillamente ma avevano un qualcosa di pericoloso, come un serpente dormiente pronto ad attaccare. I capelli bruni erano legati con un fermaglio d’ argento a forma di drago dietro la nuca. Sul suo viso, dai tratti eleganti ma semplici vi era un espressione di pace e tranquillità.

-Secondo me dovresti stare attento a come parli se non vuoi dover obbligare il tuo cervello a ricordasi un'altra data.- Gli sussurrò lei avvicinando ancora il viso al suo.

-E quale di grazia?-

-Quella del giorno in cui il mio buon senso tornerà a farsi sentire.-

-È una minaccia?-

-Un consiglio.-

-Serpe-

-Fino alle unghie dei piedi tesoro.- Si erano completamente dimenticati degl’altri. Lei si rialzò e andò ad appendere il mantello all’appendiabiti.

- Che le avete fatto per farla diventare così nervosa?- Si rivolse Harry a Daphne e Blaise, che come se niente fosse si erano seduti al grande tavolo che si trovava nella sala, su cui avevano cominciato a distribuire i loro acuisti. Dalle grandi buste uscirono alimentari, libri, stoffe, pergamene, piume, inchiostro, calderoni, ingredienti per pozioni di tutti i tipi, semi, piante magiche, medicamenti,coperte, vestiti, 14 Firebolt platinum e altrettante uova. Come la borsa di Mary Poppins.

-…Burrobirre, tè, caffè, vino, wisky… hai preso lo champagne vero?- Blaise neanche prese nota della domanda del grifone.

- Si.- La bionda si accese una sigaretta.

-Bene, non so cosa farei senza champagne. E poi fra un po’ dobbiamo festeggiare l’ incarcerazione di Alex.- Harry sollevò una sopraciglia mentre continuava ad ascoltare i cinguettio del serpeverde.- Allora dove eravamo rimasti,… ah ecco, pergamene; si ce ne sono abbastanza due,quattro, otto, dieci, dodici,quattordici pacchi da mille per cinque metri. Bastano vero? Si hai ragione forse no, tanto dobbiamo tornarci domani.- Continuò lui con voce piena di entusiasmo senza aspettare alcuna risposta dalla ragazza.- Piume; ho comprato tutte quelle che avevano, perciò non dovrebbero venire a meno. E poi la commessa mi ha addirittura fatto uno sconto. Gentile vero? Ah, il sapone. Ho scelto essenza di vaniglia va bene? Ma certo che va bene. Poi…-La pazienza, o noncuranza di Daphne Greengass era impressionante. Una persona normale si sarebbe già strappata tutti i capelli e avrebbe tentato di tagliarsi le vene almeno dieci volte pur di non dover restare più di un minuto con Blaise Zabini nella stessa stanza, dopo che egli era tornato da una sfrenata giornata di shopping.

-Avete svaligiato Diagon Alley?- Chiese Harry avvicinandosi al tavolo.

-Dovevamo pur fare qualcosa no?- Lo guardò Zabini come se fosse la cosa più chiara del mondo. Pochi sanno che il Serpeverde numero due ha un grande difetto;lo shopping compulsivo.

Harry Potter lo guardò un po’ stupito. Non si era ancora abituato alle stranezze che il Serpeverde possedeva. Il suo sguardo si posò poi sulle uova. Quattordici bellissime uova, ognuna di un colore diverso erano in bella vista sul tavolo di noce.

- Le avete trovate!- esclamò

-Abbiamo faticato parecchio per averle. Al per poco non decapitava quel perverso di cassiere.- lo informò la bionda.

-Le ha fatto qualcosa?- L’ espressione e la voce di Harry cambiò nel giro di un secondo, diventando gelida e minacciosa. Hermione per la prima volta ebbe paura di lui. Appena aveva sentito il cambiamento un brivido poco piacevole le era corso lungo la schiena. Anche Ron, Ginny, Neville stentavano a riconoscerlo. Hanna, Luna ed Anthony guardavano il Grifondoro con sorpresa. Finalmente Daphne, che per niente preoccupata dal brusco cambiamento di umore continuava a fumare, scosse la testa.

-Sai com’ è… un maschio in astinenza con la lingua troppo lunga.-

- Che per pochissimo ha rischiato di non averla più.- si intromise Alexis avvicinandosi al tavolo. Il suo fidanzato la osservò un momento con aria seria mentre lei prendeva della frutta per portarla in cucina. In fine con un sospiro si riconcentrò sulle uova, cominciando ad osservarle attentamente.

Così concentrato nel suo intento non notò che i suoi amici ( Herm e co.) si erano avvicinati e ora ammiravano la quantità smisurata degli acquisti.

- Mio dio. Ma perché avete comprato così tante cose?- sfuggì ad Hermione in un sussurro.

- Sta per incominciare una guerra, Miss Granger. Non vorrà mica essere impreparata, vero? Dovremo passare un lungo periodo lontano da tutti e da tutto. E poi… dopo gli studi, o allenamenti, come preferisci chiamarli, non avremo più occasione di andare a fare la spesa come farebbe ogni persona. Comunque sarà molto difficile occuparsi di comprare qualsiasi cosa, visto che saremo cacciati dai mangiamorte e dal caro vecchio zio Voldy.- le rispose Blaise cinguettando tranquillo. Gli occhi della ragazza si spalancarono di sorpresa.

- Che intendi dire? Harry? Cosa significa?-

Il moro,ancora chino sulle uova non rispose subito. Chiuse gli occhi e pensò come poteva spiegare il tutto nel modo più tranquillo possibile.

- Significa quello che ha detto Blaise, Herm.- Si sollevò e la guardò negli occhi – In questo istante non vi trovate in una casa qualsiasi, ma nella base dell’ ordine del dragone. Vi ho portato qui per raccontarvi di Alex, pregarvi di venire al mio matrimonio, che si terrà domani, e . . . ecco vi vorrei chiedere se sareste pronti ad aderire all’ ordine ed a trasferirvi qui.-

______________________

Ronald Billius Weasley non si era mai sentito così stanco in vita sua. Appoggiò in stancamente la testa sullo schienale del divano e chiuse gli occhi, cercando di richiamare tutte le cose che erano successe nel giro di poche ore. Hanna, Anthony, Neville e Luna; I suoi genitori e i suoi fratelli feriti dopo uno scontro con i mangiamorte; La paura per la scomparsa del suo migliore amico; La casa; Il matrimonio di Harry e la sua richiesta di entrare a fare parte di un nuovo ordine. Era troppo. Decisamente troppo per uno che ha vissuto in tranquillità per tutta la sua vita (se non si prendono in considerazione le “avventure” avute con Harry ed Hermione a partire dal primo anno di Hogwarts).

- Tu che ne pensi?-

Quando riaprì gli occhi incontrò quelli altrettanto stanchi dei suoi amici.

- Sinceramente non so che dirvi. Io. . .non lo so. . .- La sua migliore amica osservava le fiamme del camino di uno dei grandi salottini tetri di Grimmauld Place. Erano tornati da poco e il pendolo suonava in quel momento mezzanotte.

- Io ci sto! - la voce di Hermione si diffuse nella stanza.

-Cosa?!- Ginny la guardò incredula. Non era da Hermione Granger buttarsi così senza aver fatto almeno dieci liste con i pro e i contra.

- Ho annunciato che accetterò la proposta di Harry. Entrerò a fare parte del nuovo ordine!- affermò decisa alzandosi in piedi. – E voi?- La bella Grifondoro vide i suoi amici guardarsi per capire cosa avrebbero fatto gli altri.

-Ok- annunciò Luna tranquillamente.

-Herm credo di poter dire che tutti vorremmo accettare la proposta di Harry. Però devi prendere in considerazione che noi no possiamo sparire così come ha fatto lui. Cioè.. i nostri genitori ci cercherebbero. E poi questo nuovo ordine dovrebbe rimanere segreto da quel che ho capito. Perciò non è che ci farebbe comodo aver i mangiamorte e l’ intero ordine della fenice alle calcagna…

A meno che noi non troviamo un modo, o meglio una scusa per andarcene da qui ed andare alla Casa,… beh io non vedo come noi possiamo entrare a far parte dell’ ordine. Harry ci ha chiaramente spiegato che se accettiamo, dovremo andare a vivere alla Casa.- disse Ginny

-Ricorda anche che a settembre inizierà il nuovo anno. Non credo che alla nonna farebbe piacere se io non mi diplomassi.- aggiunse Neville scoraggiato. Per un momento calò il silenzio nel salottino.

-Herm, qual’ è la tua idea?- Ron la osservò incuriosito. Lei sorrise.

-Ecco io... Allora, i miei genitori hanno una casa in montagna in svizzera. L’ hanno ereditata da un parente di mia mamma che è mancato poco tempo fa. Noi potremmo dire di voler passare lì tranquillamente le nostre vacanze.- spiegò

-Non saranno mai d’accordo.- scosse la testa Gin.

-Lo saranno se noi gli chiedessimo di imporre delle barriere protettive alla casa. Esse per quanto utili alla nostra sicurezza non permetteranno loro di controllare se noi siamo effettivamente lì o no.-

-E se si dovessero materializzare improvvisamente per un qualsiasi motivo?- lo scetticismo di Ginny non sembrò del tutto smorzato dalla spiegazione dell’ amica.

- Non potrebbero. Le classiche barriere di protezione impediscono la materializzazione di ogni individuo esterno nel giro di 700 m dal centro della casa.- s’ intromise Anthony- Un idea geniale Hermione.- La ragazza arrossi al complimento ma continuò.

-Esatto. Naturalmente dovremo tenere d’occhio la casa, così se ci fosse un emergenza e noi ci dovessimo trovare lì, ne verremmo informati subito.- concluse.

-Sei sicura che funzionerà?- chiese timidamente Hanna che avvolta in una grande coperta era rannicchiata sul divano. La bruna annuì sicura.

-Quello che non capisco è perché Harry ha voluto che anche noi sapessimo. Perché ha deciso di chiedere anche a noi di unirsi al nuovo ordine. Luna, beh lei vi ha aiutato al quinto anno, se non sbaglio. Ma Hanna ed io non abbiamo mai avuto a che fare con il Signore Oscuro, mangiamorte, l’ordine della fenice e Harry. Noi siamo sempre stati lontani da tutte queste storie, fino a che i nostri genitori non hanno deciso di aiutare Silente dalla fine dell’ ultimo anno. Ma anche allora non ci siamo mai immersi in questa faccende.- Osservò il caposcuola di Corvonero.

-Sai non so darti una risposta Anthony. Forse…- Ron scosse la testa- No, non so dirti cosa passa per la testa di Harry.-

Fuori cominciò a piovere. La pioggia picchiettava contro il vetro e quel ticchettio sembrò a tutti come un suono prodotto da tamburi rombanti nel silenzio creatosi da qualche minuto tra i ragazzi. Il fuoco del camino, ormai consumato, cominciò a spegnersi, quando Hermione sussurrò:

-Sareste comunque pronti ad entrare a far parte dell’ ordine del Dragone?.- La Tassorosso e il Corvonero non esitarono.

-Si.-

______________________

-Buongiorno! Allora come sta la nostra bella sposina?- Un mugugno infastidito, proveniente da sotto le coperte del grande letto, avvisò il rompiscatole, che all’ alba delle 6:30 di mattina aveva avuto il coraggio di entrare nei suoi alloggi, che era meglio fare dietrofront.

-Su forza tesoro, alzati.- Una luce accecante avvolse la stanza da letto, dopo che il guastafeste ebbe aperto le tende.- Oggi è il giorno del tuo matrimonio! Forza alzati!- Per poco riuscì a non beccarsi un cuscino volante in faccia.

-Si lo so cara- continuò con voce teatrale- ma prima devi sposarlo, poi puoi divorziare e prendergli tutti i soldi.-

-Blaise ma non puoi almeno misurare le cavolate che dici per favore? È mattina presto. Lasciami dormire.- Fece un insonnolita Alexis. Il ragazzo la guardò. Poi un ghigno gli apparve sulle labbra.

- È passata la Weasley poco fa. A dire il vero è ancora qui. Lei e Potter sono ancora in biblioteca a “parlare”- disse all’improvviso per poi aspettare la sua reazione. Essa non si fece attendere. Uno sbuffo innervosito e la bella mora in piedi davanti a lui, per niente di buon umore.

-Probabilmente rode più a te che a me.- Fece la ragazza avviandosi verso la porta del bagno.

-Non credo tesoro.- Il serpeverde si affacciò si affacciò allo stipite.

-Hanno accettato?-

-Immagino di si.-

-Bene.-

-Fatti un bagno veloce. Io vado a prenderti la colazione. Così passo a vedere se il testimone ha già decapitato lo sposo.- cinguettò Blaise.

-Non gli converrebbe. Come hai detto tu prima, devo sposarlo, poi ricevo i soldi.- ghignò lei.

-Allora gli dirò di pazientarsi.- e con un sorriso sparì.

______________________

-A che ora sarà il matrimonio?- Ronald Weasley chiuse la porta dietro di sé ed si avvicinò al diano della sala, che ormai era diventata la loro sede a Grimmauld Place.

-A mezzanotte in punto si comincia.- lo informò la sorella, mentre a fatica spostava un grosso baule da una parte all’ altra della stanza. Il rosso si guardò in giro tentando di identificare gl’ altri tra le cataste di bauli e valige. Hanna e Luna erano sedute tranquille sul divano e giocavano a carte.

-Neville?-

-È in bagno.-

-Herm e Anthony?-

-Sono di sotto a parlare con mamma, papà e l’ ordine. Abbiamo lasciato loro il compito di convincerli visto che ai loro occhi sono i più affidabili e quelli che si cacciano meno nei guai.- gli spiegò la sorella.

-Per Anthony forse è così. Ma per Herm… se sapessero…-

-Ron fa qualcosa di intelligente per la prima volta nella tua vita e aiutami.-

-Ma che diavolo stai combinando?-

-Sto aggruppando tutti i bagagli così il viaggio sarà più semplice.-

-Ah…- Improvvisamente la porta si aprì ed Hermione ed Anthony entrarono nella stanza.

-Allora?-Chiese la rossa. Hermione sbuffò ma rispose:

-Hanno fatto parecchi casini. Cioè, non volevano lasciarci andare da soli ed hanno continuato ad insistere che qualcuno dell’ ordine ci accompagnasse. Per fortuna alla fine siamo riusciti a convincerli che noi saremo abbastanza protetti e che vorremmo stare soli per goderci appieno gl’ ultimi attimi di pace.-

-Praticamente possiamo partire quando vogliamo.- aggiunse il Corvonero.

-Amen.-Fece Ginny un po’ sollevata dalla notizia.

______________________

Dov’ era? Era buio. In quella stanza, ovunque essa si trovasse, era buio pesto. Eppure si era appena alzata. Come era arrivata lì? Blaise l’ aveva obbligata ad alzarsi. Era certa di aver visto fuori dalla finestra della sua stanza il sole splendere. Perché ora era buio? Dove si trovava? Tentò di vedere qualcosa nell’ oscurità. Niente. Solo buio. Un senso di angoscia e di paura la sopraffece. Strizzo ancora gl’ occhi tentando di riconoscere qualcosa.

Finalmente notò una piccola luce in lontananza. Cominciò a camminare verso quella luce prima lentamente, poi sempre più veloce, fino a che si ritrovò a correre.

Quando si fermò aveva il fiatone. La luce era più lontana di quello che aveva previsto. Si trovò davanti ad una candela che fluttuava a un metro da terra nel buio. Sulla cera candida vi erano incise delle rune a lei sconosciute. Inoltre un bellissimo drago, anch’ esso di cera bianca, si arrotolava attorno alla candela.

Alexis sgranò gl’ occhi. La candela aveva la base a forma di ottagono.

-Non è possibile.- sussurrò. Si avvicinò con cautela. La sua mano si approssimò alla testa de drago, ma non fece in tempo a sfiorarla che una mano la fece voltare di scatto. Un urlo si propagò per quel luogo sconosciuto. Il suo.

______________________

Ciao a tutti!

Grazie mille per aver letto la nostra storia. E ringraziamo di cuore Roxy e 8marta8. Ci avete dato la voglia di scrivere questo capitolo un po’ più in fretta. Per il prossimo però ci vorrà un po’ di tempo. Speriamo che questo capitolo vi piaccia.

Buona lettura

Didi e Lulina92

  
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