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Autore: game over_    07/04/2013    4 recensioni
Tratto dalla storia:
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Mi sentii osservato, e non mi impegnai nemmeno a girare la testa, sapevo che lei aveva visto.
-Perchè non mi odi?- mormorai, continuando a guardare quel corpo ormai morto davanti ai miei occhi.
Lei era immobile, a pochi passi da me.
Aveva la possibilità di scappare eppure non lo faceva.
-Non ci riesco.- la sentii avanzare di qualche passo, incerta.
Aveva provato il mio repentino cambio di umore sulla sua pelle, e non volevo farle ancora del male.
Non di nuovo.
-Devi odiarmi.- mi morsi il labbro, stringendo i pugni lungo i fianchi. -Devi farlo perchè solo così ti salverai!- urlai, sicuro che in quel vicolo buio e desolato non mi avrebbe sentito nessuno.
Anche se, il pensiero di essere sentito da qualcuno non mi importava per niente.
-No!- non urlò, era una supplica. Si avvicinò sfiorandomi il braccio.
Si posizionò davanti a me e fui attratto come una calamita a puntare i miei occhi nei suoi.
-Sei tu la mia salvezza.-
Ed era così ridicola quella frase, che per un momento credetti mi stesse prendendo in giro.
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[Fanfiction,Sovrannaturale,Fantasy,Fluff.*
Zayn troverà la pace proprio quando tutto si farà difficile.]
Genere: Fantasy, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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can you image that love so strong?
Two.
 





La partita non era ancora iniziata e tra gli spalti c'era poca gente.
Giusto le fidanzate o i familiari dei giocatori.
Guardai la squadra dei miei avversari, alcuni ragazzi si allenavano nella loro porta, facendo goal schifosamente facili, altri erano poggiati alle ringhiere, parlando con qualcuno che era venuto a vederli.
Tempo sprecato, li avremmo battuti.
Mi sentii toccare la spalla, non ci volle molto per capire di chi si trattasse.
-Allora, sei pronto?- 
Mi voltai a guardarlo. Un sorriso stampato in faccia e i capelli aggiustati con un po' di gel, ne sentivo la puzza nauseante.
Indossava la maglia della squadra e dei pantaloncini intonati.
-E lo chiedi? Certo Lou.- gli sorrisi e cominciai a riscaldarmi, correndo lungo la linea di fondocampo.
Mi affiancò tenendo il mio passo. -Se vinciamo offro a tutti la birra.- rise.
Mi sfuggì un sorriso pensando all'ultima volta che Louis ci aveva offerto una birra.
Era finita che quasi tutti i componenti della squadra erano finiti sbronzi a dormire sul portone di casa e qualcuno era riuscito ad abbordare una bella ragazza.
Io avevo semplicemente ottenuto una deliziosa cena.
-E se andassimo a casa tua a festeggiare, per una volta?- domandai guardandolo.
-Mh, sarebbe una buona idea. Ma non posso..- 
Lo guardai corrucciando le sopracciglia.
Stavo per chiedergli il perchè, quando il fischietto impertinente dell'allenatore ci annunciò che la partita stava iniziando.
 
Era stata abbastanza facile. Eravamo veloci almeno tre volte più di loro.
Ovviamente io mi ero contenuto. Se avessi voluto avrei fregato la palla a quegli spacconi di Cambridge e li avrei messi sotto di un sacco di punti.
Avevamo vinto, come tutte le volte.
L'ultimo a segnare fu Louis, grazie alla sua velocità e astuzia era riuscito ad ingannare il caposquadra avversario e a segnare.
Lo persi totalmente di vista quando i nostri compagni di squadra gli corsero incontro abbracciandolo ed esultando.
Mi diressi affannato verso le panchine. 
Mi passai l'estremità della maglietta sulla fronte per asciugare quelle goccioline di sudore che erano scivolate dalla mia fronte, quando un luccichio familiare mi colpì.
Voltai lo sguardo osservando tra la folla, Jamila era seduta sugli spalti con un libro chiuso tra le mani e guardava la squadra esultare. 
Seguii il suo sguardo, Louis.
Puntava su di lui e il suo sorriso segnava che evidentemente non era felice soltanto per la vittoria della squadra.
Guardai sul suo petto, il lungo medaglione scendeva dal suo collo e si posava in perfetto contrasto con la sua maglia bianca.
Non avevo ancora accennato nulla a Niall dell'amuleto, ma ero intento a riprendermelo. Al più presto.
Afferrai l'asciugamano e me la posai dietro il collo, mi posizionai esattamente davanti alla ringhiera dove sedeva lei e poggiai le mani su di essa.
Si accorse di me, rivolgendomi un sorriso. -Ciao Zayn.-
Alzai il mento in segno di saluto, il suo odore era inebriante.
Una sola goccia del suo sangue sarebbe stato paragonabile a mille e mille litri degli altri umani di cui mi cibavo.
-Ti ho visto giocare, sei sorprendentemente veloce.- fece una smorfia e si alzò, arrivando a superarmi d'altezza.
Il vantaggio che lo scalino le permetteva la faceva sentire realizzata.
Sorrisi. -Mi hai guardato giocare?- lessi sorpresa nei suoi occhi, ma non si scompose.
-Sei nella squadra, sono stata attenta alla partita. Tutto quì.- sorrise e si aggiustò la borsa sulle spalle. -Perchè non sei a festeggiare?- indicò con il mento la squadra che ancora gioiva e esultava. 
La guardai negli occhi, e sorrisi.
-Preferisco la pace e il silenzio.- 
Prima che riuscisse a dire altro, mi sentii toccare sulla spalla e il fiato corto di Louis mi arrivò alle orecchie chiaro e forte.
-Hey!- si rivolse a lei. -Vi conoscete?- alternò gli occhi da me a lei, e quello che ottenne fu un sì poco deciso e insicuro.
-Allora, andiamo a festeggiare?- domandai prendendo la sua asciugamani dalle panchine. Glie la lanciai ed aprii la piccola porticina che portava dagli spalti al parcheggio.
Sentivo lo sguardo di Jamila addosso.
Arrivammo in poco tempo all'auto.
-Ma come Louis?..mi avevi detto che saresti restato con me stasera.- pronunciò tristemente lei, guardando Louis.
Con la coda dell'occhio lo vidi baciarle la guancia. -Infatti resterò con te..in discoteca.-
Louis aprì la macchina e si posizionò al posto del guidatore. Mi sedetti accanto a lui e Jamila si sedette dietro.
La sentii sospirare. 
Lou mise in moto, facendo manovra per uscire dal parcheggio.
-Andiamo Je, ti piace uscire, e stasera puoi approfittarne e tornare tardi.- accennò ad un sorriso e giudò l'auto fino al traffico della città.
La sentii sospirare. -Va bene, ma non ti ubriacare troppo.- lo avvertì seria e Louis rise.
-Dovrei dirlo a te,Je.-
 
Avevo passato tutta la serata a guardare i miei compagni ubriacarsi fino allo svenimento, standomene sullo sgabello del bar e sorseggiando la mia birra.
Aveva uno strano effetto su di me quell'alcholico.
Se prendevo la birra i miei occhi diventavano più scuri, quasi neri come il buio della notte, e il mio istinto omicida si risvegliava per ogni essere umano di sangue A positivo che mi passava davanti.
Per questo non sgarravo mai, e quelle volte che lo facevo, mi risvegliavo in un'altra città, con due o tre ragazze nude accanto a me.
E quelle ragazze erano state uccise, ovviamente.
La cosa bella dell'essere un omicida spietato, era che i miei morsi e lei mie tracce venivano cancellate.
Totalmente.
Non c'era mai nessuna prova, nè un morso, un graffio o segno che fossi stato io.
Se non qualche livido.
Era una cosa a mio vantaggio, e ne facevo buon uso.
Guardai la massa di gente che si agitava in pista davanti ai miei occhi, e sentivo un urgentissimo bisogno di cibarmi.
Portai ossessivamente la birra alla bocca per non concentrarmi sulla fame ed alzai il gomito, riempendomi di birra fino al midollo.
-Zayn,- mi voltai, Louis aveva  un'aspetto davvero poco gradevole e le sue braccia circondavano le spalle di due ragazze. -devo chiederti di portare Jamila a casa tua, stasera.-
Scossi la testa.
Un'umana a casa mia, di notte, dopo una sbronza, senza che io non la uccida? Impossibile.
-Louis sai come la penso.-
Sbuffò. -Questa roba del 'non tradirò mai Alyse' devi levartela dalla testa Zayn.- 
Schioccai la lingua sul palato, ingurgitando un'altro po' di liquido. 
-Andiamo amico, solo una notte. Domattina la passerò a prendere e fine della storia, non ne sentirai più parlare.- 
Lo guardai per qualche secondo.
Una notte.
Una notte sarebbe bastata per ottenere quello che volevo?
Probabilmente no.
Non si sarebbe disfatta di quel medaglione così velocemente. Dovevo indurla a darmelo.
Doveva fidarsi di me.
Alla fine annuì, ricevendo uno dei migliori sorrisi di Louis. 
-Dov'è?- domandai, lasciando la birra sul bancone e alzandomi in piedi.
-Chi?- domandò piegando la testa da un lato.
-Jamila, dov'è?-
Sembrò risvegliarsi. Alzò le spalle. -L'ho vista uscire poco tempo fa..dovresti sbrigarti prima che..-
Nemmeno il tempo di lasciarlo finire la frase che ero già partito alla ricerca di Jamila.
Mi catapultai fuori dal locale, mi guardai attorno nella notte fredda, ma le uniche figure che scorgevo erano le guerdie di sicurezza davanti alla discoteca.
Rientrai, questa volta diretto verso il retro. 
Piegai la maniglia e spinsi con forza la porta, sembrava che qualcuno ci si fosse poggiato sopra. 
I miei occhi si puntarono su un ragazzo, biondo, con una capigliatura grezza e una miriade di tatuaggi sul collo, intento a sfilare bramosamente la maglia di una ragazza.
Guardai meglio, Jamila.
Non mi ci volle molto per capire che fosse ubriaca,sentivo la puzza di alchol a sovrastare il suo buonissomo odore.
Cosa positiva, almeno quella notte ero sicuro che non l'avrei ammazzata.
Strattonai con poca delicatezza il ragazzo. -Levati dalle palle.- mi misi davanti alla ragazza, prendendole il viso tra le mani.
Il contatto tra la mia pelle normale e la sua accalzata mi fece venire i brividi. 
-Stai bene?- domandai, passandole una mano sulla fronte.
Non che mi importasse più di tanto di lei, volevo essere sicuro che stesse bene se non volevo una capo sgridata da parte di Louis.
Annuì con gli occhi socchiusi. -Che ci fai qui Zayn Malik?- la sua voce tremava. Non era totalmente ubriaca, ma abbastanza da non distinguere me da quell altro ragazzo con il quale stava pomiciando prima, poichè si avvicinò pericolosamente alle mie labbra.
Mi allontanai, tenendola sempre in mio possesso. -Ti porto a casa mia.-
Qualcuno mi pizzicò la spalla, e non molto amichevolmente. 
Mi voltai alterato. 
-Hey, non hai visto che c'ero prima io?- il tipo alzò un braccio stringendo la mano a pungno.
Prima che potesse colpirmi, una mia spinta fu sufficente a mandarlo per terra.
La sentii sobbalzare sorpresa. -Zayn! Chiedi subito scusa a...- si stava scervellando per ricordare il nome del ragazzo, ma evidentemente la sua mente era offuscata da troppe cose.
La sollevai dai fianchi, prendendola in braccio.-Ti porto a casa.-
Le mie braccia erano strette attorno alla sua schiena e il suo respiro sul mio collo era rilassante.
Uscii velocemente dal locale, non badando nemmeno a salutare i miei compagni di squadra e mi diressi verso l'auto.
Era poco distante dal parcheggio e, pensandoci, non avevo la minima idea di come avrebbe fatto Louis a tornare a casa, dato che eravamo arrivati insieme.
Il tragitto discoteca-casa era stato leggero e silenzioso. 
Jamila sembrava essersi addormentata e il suo collo scoperto  dai capelli emanava un forte odore che mi invadeva il cerevello.
Avevo bisogno di quel sangue, non sarei riuscito ad aspettare altro tempo.
Parcheggiai l'auto nel vialetto difronte casa, scesi e mi avvicinai al suo sportello.
L'aprii e dovetti prenderla al volo, altrimenti sarebbe caduta sull'asfalto. -Jamila,svegliati.- pronunciai, sollevandola.
Le feci posare i piedi per terra, ma le sue gambe cedevano. 
Chiusi con forza lo sportello dell'auto e misi le chiavi in tasca. 
-Jamila..- la richiamai, facendo fatica a tenerla in braccio.
Non che fosse pesante.
Ma averla così, abbandonata su di me, con il sangue che le scorreva nelle vene era qualcosa di indescrivibile.
La puzza d'alchool era svanita non appena eravamo usciti dalla discoteca e le cose per me si mettevano più difficili.
La sentii mugugnare qualcosa, poi i suoi occhi si posarono su di me.
Feci qualche passo indietro, per lasciarle aria.
-Che ci faccio qui?- domandò guardandosi attorno.
Sospirai. -Andiamo, hai bisogno di un letto.- la guidai fin dentro casa. 
-Mi spieghi perchè sono qui? E dov'è Louis?- 
Le sue domande mi frullavano nella testa e la sua voce mi rimbombava nel petto. 
-Devi dormire qui stanotte. E' casa mia.-
La guardai, sfilandomi la giacca e posandola sull'attaccapanni. Aveva gli occhi leggermente rossi e sgranati per la mia affermazione.
-Devo..dormire con te?-
-Beh c'è un divano in salotto. Non è molto comodo, ma se vuoi te lo cedo.-
Cominciai a salire le scale, sicuro che mi stesse seguendo.
-Cosa?- strillò indignata. -Dovresti essere tu a dormire sul divano!-
Risi. -Non intendo abbandonare il mio materasso,- varcai la soglia della stanza e mi sfilai la maglia senza problemi. -sei tu l'intrusa.-
Sbuffò. -Intrusa? Se non volevi che venissi potevi anche rifiutare di portarmi  casa tua. Dov'è Louis?!-
Mi voltai, inchiodandola tra la parete e il mio corpo.
I nostri nasi si sfioravano, la sua nuca era attaccata al muro,così come la sua schiena.
Le mie mani erano posate ai lati della sua testa e i miei occhi fissi nei suoi. 
-Primo: -sussurrai.- Non strillare, mi irriti. Secondo: Louis ha deciso di passare una serata senza problemi, e ti ha affidata a me. Non fare la bambina capricciosa e adeguati.-
Mi staccai lentamente da lei, e la sentii riprendere a respirare.
-Se ti fa schifo dormire tra le mie stesse lenzuola c'è il divano, o il pavimento. A te la scelta.-
Mi sfilai il pantalone e mi stesi sul letto, chiudendo gli occhi.
Feci un respiro profondo, prima di udire dei passi incerti verso l'altra parte del letto. -C'è..qualcosa che posso mettere per dormire?-
La sua voce era flebile, e sembrava intimorita.
Aveva paura di una mia reazione simile.
Aprii gli occhi, girando la testa per guardarla: i suoi piedi nudi si toccavano,stendendosi sul parquet. Le sue mani si torturavano e un ciuffo di capelli le copriva gli occhi.
Senza dire nulla mi avvicinai all'armadio e vi estrassi un pantaloncino ed una maglia della Hollister. Erano i miei vestiti, ed ero sicuro che il suo odore sarebbe rimasto impresso.
Se solo Niall sentisse il suo odore, non si farebbe scrupoli a farla fuori. 
-Ecco.- posai gli indumenti sul letto. -Vuoi cambiarti nel bagno?- 
Annuì, afferrando quello che le avevo dato. 
Le indicai una porta confinante con la camera e la vidi entrarci e chiudercisi dentro.
Mi risdraiai nel letto, cercando di prendere sonno e a non pensare al fatto che tra poco tempo avrei dovuto condividere il letto con un umana.
Di nuovo.
Avrei sentito del sangue pompare nelle vene, avrei sentito il suo profumo, la sua presenza.
Di nuovo.
Qualcuno avrebbe di nuovo occupato quel posto vuoto da un po' di tempo.
Di nuovo, mi sarei sentito vivo.
-Zayn..- 
Dovretti voltare lo sguardo verso di lei. La maglia le andava larga, come avevo pensato, e il pantalone aveva i lacci annodati più volte.
Le gambe lunghe erano seminude, e mi trovai a pensare a quanto fosse bella.
-..Dove li metto?- ci misi un po' a capire che si riferiva ai vestiti che teneva in mano, e le indicai una scrivania vicina al letto.
I suoi piedi camminarono verso la scrivania, per poi arrivare ai piedi del letto. Mi guardava imbarazzata.
Aveva capito che non le conveniva sfuriare contro di me. 
-Posso dormire con te?-
Era così innocente e dolce, indifesa. 
Annuì facendomi scappare un mezzosorrisetto. Il suo corpo minuto si intrufolò nelle coperte che la avvolsero ermeticamente.
Si rannicchiò su se stessa, dandomi le spalle. 
Sentivo calore, e la insana voglia di abbraciarla ed essere abbracciato.
Mi mancava ricevere amore, mi mancava tanto.
Passai tanto di quel tempo a pensare ad Alyse, a Jamila e a quello che mi mancava che non mi accorsi che l'amuleto di Niall era ancora al suo collo.

Sarebbe stato presto mio, dovevo solo trovare il modo di farmelo dare.









zayns corner.



Sera bellezze :)
Sono tornata con il secondo capitolo :*
La parte finale è la mia preferita, indubbiamente.
Jamila capisce che Zayn è un ragazzo strano, quasi pericoloso se vuole, e decide di non sfidarlo ulteriormente.
Zayn d'altra parte cerca amore. Cerca quell'amore che gli è stato sottratto brutalmente (più avanti vedremo come) e in un certo senso, sembra cercare affetto da lei, vero?
Ma lei sarà capace di dargli quell'amore?
Lui sarà capace di amarla veramente?
O ci saranno dei problemi, delle complicazzioni in mezzo ad impedirlo?
Mmmh.
(??)
Mi sento una di quelle tipe che narrano i trailer dei film. OuO
Approposito di trailer... stavo guardando alcuni trailer di alcune fanfiction bellissime mdsbgsdj
Queste ragazze sono bravissime e ci mettono tanto amore. aaw c':
Chissà com'è sentirsi dire:"Hey, ho fatto il trailer della tua storia!" 
Wow dev'essere fantastico..**
Va beh, lasciamo stare, lol
Io non mi dilungo troppo.
Ringrazio tutte le belissime anime che hanno recensito la mia storia, quelle che l'hanno seguita e che si trovano a leggere questo spazio autrice :*
Vi chiedo solo di farmi sapere cosa ne pensate in una recensione, eh? Me lo fate questo regalo? :))
A cinque recensioni continuo,
un baicone,
#G 
   
 
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