08/04/2013
3 recensioniViolet
1. My name is Violet and I have got purple hair
1. My name is Violet and I have got purple hair
Il fastidiosissimo suono della sveglia mi fa aprire gli occhi in una fredda mattinata di settembre. Qui a Londra fa sempre fresco, l'aria non è mai calda...l'Italia mi manca un po' anche per questo.
Mi alzo svogliatamente dal letto stiracchiandomi rumorosamente. Mi è sempre difficile svegliarmi presto la mattina, forse perchè a casa mia dormivo sempre fino a mezzogiorno. Quelli sì, che erano bei tempi.
Entro in bagno e, sbadigliando, mi pettino i capelli viola stando attenta a non farmi del male. La mattina ho sempre dei nodi che fanno invidia ai nodi dei nodi nodosissimi. Non so se avete capito, i miei dannati nodi sono grandi come il mio pugno.
Quando finisco di strapparmi tutti i capelli che ho in testa posso finalmente truccarmi. E' la cosa che preferisco fare, anche se al mattino non da molti frutti: linea di eye-liner storta, mascara sul naso e burro cacao sulla guancia.
Dopo essermi struccata innumerevoli volte finalmente sono presentabile, almeno spero. Quindi corro in camera, indosso un paio di jeans a caso e la mia maglietta dei Power Rangers. Infine, metto le solite converse bianche tutte rovinate e sono pronta.
Prima di uscire preparo la borsa per gli allenamenti di calcio e controllo la mia collezione di sigarette messa in bella vista nella vetrinetta del salotto.
Prendo giacca, borsa e chiavi ed esco dalla imponente casa lasciatami in eredità da mia zia.
Dopo dieci minuti di camminata finalmente arrivo al bar in cui lavorerò per il resto di quest anno: il Little Spoon.
Prendo un lungo respiro, per farmi coraggio, ed entro di botto quasi tirando la porta in faccia ad una donna che sta uscendo.
«Oh, mi perdoni!» esclamo dispiaciuta portandomi una mano alla bocca.
La signora sembra molto innervosita quindi mi lancia uno sguardo di fuoco mugugnando un 'che modi!' e se ne va.
Io faccio spallucce avanzando un po' impaurita verso il bancone che sarà mio compagno di avventure per un po'.
Una donna sulla trentina si gira verso di me. Capelli rossi, occhi verdi ed un bellissimo sorriso.
«Lei dev'essere la signora Smith!» esclamo esibendo uno dei miei migliori finti sorrisi.
La donna si avvicina per poi porgermi la mano da stringere «Chiamami Jennifer -sorride- E tu devi essere Viola!» esclama indicandomi i capelli.
Rido appena, annuendo. Mi è sempre piaciuto il mio nome, così ho voluto fare qualcosa che non tutte hanno il coraggio di fare: tingermi i capelli di viola. Questa sono io, e nessun'altra. E' la mia firma..
«Allora, Viola, tu ti occuperai di servire ai tavoli. Devi sapere che questa caffetteria è molto affollata sia la mattina prima dei scuola, sia il pomeriggio dopo scuola. Tra poco tempo arriverà una ragazza ad aiutarti ma per ora devi fare sia il turno mattutino, sia quello pomeridiano. Ok?» sorride per la centesima volta porgendomi un vassoio.
Annuisco sorridendole a mia volta. Afferro il vassoio mentre vedo entrare un gruppo di cinque ragazzi nel locale. Il primo che riesco a vedere bene in viso è alto, ha la pelle scura, i capelli neri e gli occhi color caramello. Poi ne noto uno riccio, con gli occhi che somigliano a due smeraldi rarissimi. Il suo sorriso fa invidia al signor sorriso. Il terzo è anche lui altro, ha i capelli castani e gli occhi dello stesso colore. Ha un'espressione dolce. Il quarto è bassino e biondo, palesemente tinto. Ha gli occhi azzurri come il mare. Poi, appena mi giro per cercare il quinto, il suo sguardo mi cattura. Degli occhi azzurri, bellissimi e frizzanti non vogliono lasciare i miei marroni. Squoto la testa e poi mi soffermo sui suoi capelli così castani e perfetti.
Vengo svegliata da quella visione da un piccolo calcio da parte di Jennifer «Loro sono i nostri clienti migliori, vedi di essere gentile. Vai, presentati e chiedi loro le ordinazioni. Hanno scuola tra poco!»
Prendo il vassoio e mi avvicino insicura, deglutendo pesantemente «Buongiorno, io sono Viola, la nuova cameriera, che cosa volete che vi porti?» cerco di reggere i loro sguardi.
Il riccio curva le labbra in un sorriso «Piacere, io sono Harry.»
«Zayn!» dice il moro con un cenno della mano.
«Liam!» continua mr sguardo dolce.
«Niall!» dice il biondo tinto.
Infine, mr sguardo magnetico, con la sua voce tremendamente perfetta si presenta «Louis, ma se vuoi, puoi chiamarmi Lou.»
Sorrido, probabilmente divento rossa, ma non mi importa.
«Allora ragazzi, cosa ordinate?»
Liam si fa avanti «Cinque cappuccini da portare via, grazie.»
Faccio di sì con la testa andando a preparare quello che mi hanno chiesto. Appena ho finito, porto tutto al tavolo. Insieme allo scontrino.
Loro lasciano i soldi e mi salutano con dei semplici 'ciao Viola!' e dei cenni con la mano.
Se Londra è piena di ragazzi così belli...allora è il posto fatto apposta per me.
Woah!
Eccomi quii! Con un'altra storia diversissima dalla precedente. Spero proprio che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Se volete datemi il vostro parere.
La vostra idiotissima scrittrice, Ciapi <3