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Autore: F15    09/04/2013    1 recensioni
Vedi le parole sono, quella strana cosa, che sembrano sempre troppo poche, troppo piccole per descrivere ciò che vuoi dire e quando invece sono troppe, sembrano cancellare il vero significato di ciò che vogliono dire.
Prendi la parola Amore, per esempio, sono cinque lettere che descrivono l'intero mondo, ogni minima interazione è basato su questa piccola parola, vedi descrive il MIO mondo, descrive te.
-> Tratto dal 2°capitolo
«Ed è tutto qua. » concludo sorridendo
«Cosa è tutto qua?» mi guarda perplesso.
«La mia storia, chi sono» dico abbassando lo sguardo «Non c’è nient’altro. Nessuna tragica avventura o storia d’amore» Mi alzo e calcio le onde sulla spiaggia, il mare è calmo ‘piatto come la mia vita’ penso.
«E c’è davvero solo quello? »
Lo guardo interrogativa:«Che cosa ci dovrebbe essere oltre all’amore?»
«Le sue varie forme»
«Sei troppo saggio ragazzo, per i miei gusti» lui mi sorride, mi guarda e per la prima volta in vita mia mi sento importante, sento che c’è qualcosa che non posso perdere. «E tu ragazza, sei molto più di di tutto questo, devi solo crederlo».
NOTE:è la mia prima FF siate buonanimi spero che vi affezionerete a loro quanto me! :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 – Change my Mind

Era davvero surreale le mani tremavano e faticavo a respirare, ero in un apnea costante che durava da giorni o forse mesi? Non me ne accorsi finché non tornai a respirare finché capì che lui era passato oltre, mentre per me era in ogni mio pensiero, non me ne accorsi finché realizzai che avevo bisogno di fare qualcosa, di crearmi un mio percorso e forse magari un giorno le nostre strade si sarebbero incrociate di nuovo.
Lux entrò in camera sbattendo la porta:« Okey ora andiamo, alzati!»
Faccio finta di non averla sentita e mi rigiro sotto le coperte.
«Hai la più pallida idea di che ore siano?» sbottò venendo a tirarmi su le coperte.
«E perché la cosa mi dovrebbe importare?»
«Perché sono le vacanze di natale ed è ....»
«Ecco, appunto, quindi posso dormire quanto voglio» dissi riprendendomi le coperte.
«A mali estremi, estremi rimedi!» spalancò le tende e aprì le imposte che erano chiuse dal giorno dopo natale, ed erano… quanti giorni erano passati?
Mi alzai dal letto precipitandomi a chiudere le finestre:« vuoi prenderti una broncopolmonite?!» dissi strascicando le parole poi mi avvolsi le braccia intorno al corpo per cercare di riacquistare un po’ di calora.
«Mel, è da quando sei tornata da Londra che sei in questo stato, tua madre è preoccupata - alzai gli occhi al cielo e tornai a letto - Sì Mel è preoccupata perché neanche lei sa cosa sta succedendo e a me non hai raccontato proprio nulla, da sempre, e sinceramente mi sto domandando se mi consideri ancora tua amica!» disse sedendosi sul letto accanto a me.
L'abbracciai forte e scoppiai a piangere, un pianto sommesso a singhiozzi, non mi era mai successo di sentirmi così vuota e avevo rinchiuso tutte le mie emozioni dentro a una cassa forte senza sapere come svuotarle: « Scusa» sussurrai appena riuscì a riprendere fiato «E' che Liam, lui... ero convinta di averci finalmente capito qualcosa insomma dell'amore ecco...» tirai sul col naso e siccome Lux non sopportava la cosa si alzò per prendermi un fazzoletto, e in quell'istante quando mi staccai dal suo abbraccio caldo capì quanto avevo sbagliato a non confidarmi con lei.
In breve, tra un singhiozzo e l’altro, le raccontai ciò che era successo e mentre ripercorrevo gli eventi, mi rendevo conto di quanto fossi stata stupida anche solo a sperare di stare con lui.
«E poi? c'è qualcos'altro che ti preoccupa vero?» non sapevo come, ma era riuscita a leggermi dentro, ancora una volta e l'adoravo per questo.
«Tra un mese mi arriva la lettera di ammissione alla scuola di Cinema di Londra, la Lamda, e se sono stata ammessa... non so come fare con la retta e il trasferimento, non posso lasciare la mamma e Meredith da sole qui e... »
« Okey non fasciamoci la testa prima di rompercela, se la lettera arriverà ci penseremo, ora...-prese un respiro profondo come se si stesse concentrando profondamente su qualcosa - facciamo i bagagli e andiamo a Londra!» esclamò.
La squadrai da capo a piedi per tornare a guardarla negli occhi:«Sei fatta per caso?»
Ma quando non mi fece il suo solito sorriso ironico capì che era seria:«Allora sei impazzita del tutto» dissi sdraiandomi nuovamente sul letto.

Non tentò di convincermi, semplicemente prese il mio borsone da viaggio e iniziò a riempirlo mettendo dentro tutto ciò che ero solita portare con me, passò dal bagno riempì il beauty e nel frattempo accese la doccia perché l'acqua diventasse calda, poi si affacciò in camera e disse:«E' pronta, muoviti!»
Arrivai in bagno, ma al posto che fiondarmi sotto il getto calda mi accomodai seduta di fianco al termo:«Sei consapevole del fatto che mia madre non mi farà mai venire, vero?».
Scosse la testa come per dire no e poi continuò a lavorare al mio beautycase:«Non preoccuparti ho un piano infallibile » mi rifilò un occhiataccia allora alzai le mani in segno di resa e andai a fare la doccia. E' incredibile quanto sia calmante il getto caldo dell'acqua.
Presi l'accappatoio e andai in camera dove Lux aveva già preparato tutto il necessario per partire:«Lo sai che non mi farà stare via molti giorni».
Mi fece l'occhiolino e sbuffai:«Ho capito, hai già pensato anche a questo» lei annuì con la testa.

Due ore dopo mi trovavo su un treno, direzione? Londra. Esattamente la tecnica che Lux aveva usato per convincere mia madre era ancora un mistero per me l’unica cosa che sapevo è che avremmo alloggiato dalla nonna, o meglio definita da Lux come la vecchia con la scopa.
«Ammettilo era terribile! » disse Lux ricordando la vecchia foto che aveva trovato in solaio quasi un anno prima.
Feci un sorriso forzato, era impossibile non sorridere quando lei era in giro, emanava calore a tutti quelle che le stavano attorno:«Lux era carnevale, è normale che fosse orribile doveva essere una strega non la fata turchina » dissi con la mente che vagava, quand’ero piccola la nonna veniva spesso da noi, poi da quando la mamma si era risposata ogni cosa era cambiata. I rapporti fra loro erano diventati tesi e si vedevano quel tanto che bastava per dire ‘ciao’ le cose erano leggermente cambiate dall’ultima visita.

Arrivammo alla stazione nel cuore della notte e la cosa spaventava Lux quanto me nonostante cercasse di essere serena, prendemmo la metro e una volta scese camminammo fino ad Hammersmith. Ogni volta che tornavo a Londra non riuscivo a fare a meno di guardarmi intorno e scorgere ogni monumento, ogni pezzo di storia nascosto nella città, sembravo un turista alle prime armi, ma la sensazione meravigliosa che mi trasmetteva era davvero unica, chissà se un giorno sarei riuscita a venirci a vivere per sempre, ma non avevamo di certo i soldi per permetterci di cambiare casa.
«Siamo arrivate » sbuffai appoggiando il trolley fuori dalla porta e suonai il campanello, io e mia nonna non avevamo mai avuto un gran rapporto, le volevo bene sì, ma non la vedevo spesso, di solito durante l’estate, ma ormai erano anni che non passavamo del tempo insieme. Escluso per quando ero tornata a Londra il mese prima, mi voltai verso Lux e vidi che estraeva dalla tasca del giaccone il cellulare, quando questo si illuminò la sua faccia s’incupì.
«Lux che succede? » quando la riportai alla realtà ripose il cellulare e mi guardò sorridente.
«Tutto bene, anzi perfetto! » esclamò con fare troppo convinto perché le sue parole fossero davvero reali.
La porta si aprì ed io concentrata con lo sguardo sulla mia amica sobbalzai dallo spavento.
«Tesoro! » esclamò la signora sulla porta «Venite dentro vi starete congelando, tremi come una foglia amore »
Sorrisi l’abbracciai ed entrai, va bene sono una ragazza romantica e con la testa fra le nuvole, ma l’esagerata dose di amore e tesoro che diceva mia nonna mi avevano sempre infastidito.
Dopo le dovute presentazioni ci mostrò la camera in fondo al corridoio del piano terra.
«Vi lascio disfare le valigie e riposarvi sarete distrutte » disse congedandosi. «buonanotte »
«Buonanotte nonna! » poi finalmente chiusi la porta e mi buttai sul letto:«ci credi che ancora mi sto domandando come hai fatto a convincere la mamma? » risi di quella situazione assurda, poi mi accorsi che Lux non mi stava minimamente considerando aveva il cellulare in mano e continuava a scorrere col dito sullo schermo come ad accarezzarlo.
«Che leggi di bello? » il fatto di essere tornata a Londra mi aveva reso euforica, avevo nascosto la tristezza sotto una sottile nebbia di felicità ed ora finalmente dopo giorni stavo sorridendo.
«Nulla » il suo tono era fermo, non traspariva alcuna emozione, il suo dito continuava ad andare su e giù per lo schermo finché non lo strinse più forte e al posto di accarezzarlo iniziò a graffiarlo.
Cercai di strapparglielo dalle mani e capì il motivo per cui stava male quando lessi il nome di Nate ovunque:«Lux lascialo perdere, non ti merita, sta ancora con Abigail e…  »
«Devo solo ringraziare il cielo che almeno lui mi vuole » sbottò scoppiando in lacrime: «Non so dirti se sono innamorata di lui o meno, ma io non mi merito proprio nulla, quindi mi accontenterò di un puttaniere che va con tutte! ».

E poi rimase a singhiozzare sulla mia spalla per tutta la notte.

 

Diario Dell'Autrice

Scusate per quanto è corto questo capitolo, ma ho davvero avuto il blocco dello scrittore o qualcosa di simile, ogni volta che aprivo la pagina di word l'ispirazione se ne andava via, ma forse ora l'ispirazione è tornata e quindi spero di postare presto il nuovo capitolo, anche perché ne ho scritto uno che metterò tra tipo qualche secolo che è bellissimo (la modestia ovviamente u.u ) e ovviamente non vedo l'ora di arrivarci.
A proposito se vi va passate dalla mia One shoot? E' su harry, se vi può interessare :)


A presto
F

   
 
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