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Autore: Caleido    09/04/2013    0 recensioni
Ed eccomi qui. Mi chiamo Hana. No, non "Hannah" o "Hanna" o simili. Hana. In giapponese vuol dire "fiore". E mia madre ha una passione per il Giappone. E' lì che lei e mio padre si sono conosciuti. Nessuno dei due è giapponese, se ve lo steste chiedendo. (...) Comunque, questo non ci interessa. Io mi chiamo Hana e ho sedici anni. Quest'anno io e la mia famiglia, che oltre a me e ai miei sopra citati genitori comprende mio fratello minore Peter (niente nome giapponese per lui), un gatto di nome Toulouse e due criceti dagli originalissimi nomi di Cricio e Criceta, ci siamo trasferiti nell'Ohio. E oggi è stato il mio primo giorno al liceo McKinley. Per essere stato un primo giorno non è stato poi così male. Io non sono una delle persone più espansive del mondo, capiamoci. Non rivolgo la parola e se mi viene rivolta rispondo a monosillabi. (...) Non trovavo la mia classe di storia, così ho chiesto indicazioni a una ragazza. E' stata molto carina. Si chiama Marley. Mi ha accompagnata alla classe, e abbiamo chiacchierato un po'. Mi ha chiesto se vorrei far parte del Glee club.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ryder Lynn, Ryder Lynn, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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GIORNO 1: nuovo liceo, nuove persone da spaventare
 
Ed eccomi qui. Mi chiamo Hana. No, non "Hannah" o "Hanna" o simili. Hana. In giapponese vuol dire "fiore". E mia madre ha una passione per il Giappone. E' lì che lei e mio padre si sono conosciuti. Nessuno dei due è giapponese, se ve lo steste chiedendo. Mia madre è metà americana, del New Jersey, e metà neozelandese. Mio padre è mezzo canadese dal lato francese e mezzo irlandese. Comunque, questo non ci interessa. Io mi chiamo Hana e ho sedici anni. Quest'anno io e la mia famiglia, che oltre a me e ai miei sopra citati genitori comprende mio fratello minore Peter (niente nome giapponese per lui), un gatto di nome Toulouse e due criceti dagli originalissimi nomi di Cricio e Criceta, ci siamo trasferiti nell'Ohio. E oggi è stato il mio primo giorno al liceo McKinley. Per essere stato un primo giorno non è stato poi così male. Io non sono una delle persone più espansive del mondo, capiamoci. Non rivolgo la parola e se mi viene rivolta rispondo a monosillabi. Non so perché. Non è che la gente non mi piaccia. E quando entro in confidenza parlo e straparlo fino a dare la nausea a me e a chi mi ascolta. Ma il punto è proprio la confidenza. Non la do facilmente. Ma mi sono sforzata di non fare l'orso bruno, dato che sarebbe stato controproducente. Ho pensato di iscrivermi a qualche attività pomeridiana. Ma non ho idea di che cosa frequentare, non c'è nessun corso che mi ispiri e non sono una tipa atletica. Niente sport o cheerleading per me. Perciò per oggi ho passato. Ma torniamo al perché la giornata non è stata male. Non trovavo la mia classe di storia, così ho chiesto indicazioni a una ragazza. E' stata molto carina. Si chiama Marley. Mi ha accompagnata alla classe, e abbiamo chiacchierato un po'. Mi ha chiesto se vorrei far parte del Glee club. Ma io non so cantare (non è timidezza la mia, sono proprio stonata come due pentole che sbattono l'una contro l'altra) né ballare (coordinazione zero patacca, grazia meno uno, elasticità... non ne parliamo nemmeno). Quindi l'ho ringraziata, ma proprio non avrei posto lì. Ci siamo dette che ci saremmo viste per pranzo. E così abbiamo fatto. Mi ha presentato i suoi amici, tutti membri del Glee club, e ho iniziato a parlare con Marley di Hunger Games, che lei ha adorato. Al mio solito ho iniziato a fare confronti con i romanzi distopici classici, da Orwell a Huxley a Golding, citando Dick e altre distopie moderne. Ho spiazzato la poveretta. E con lei tutti gli altri. Ho sentito gli sguardi perplessi su di me e ho immaginato bocche spalancate anche senza vederle. Ma poi Artie, il ragazzo sulla sedia a rotelle, mi ha risposto. Abbiamo iniziato a discutere della distopia di Orwell e a confrontare il genere con quello apocalittico. E' un ragazzo molto simpatico. Mi sono trovata davvero bene a parlare con lui. C'era confronto intellettuale. Quindi ho guadagnato qualche amico. Anche gli altri sono simpaticissimi. Mi hanno detto che nel club sono di più. In quel momento però c'erano solo Marley, Jake (il suo ragazzo, un gran figo color cappuccino), Artie, Sugar (una ragazza che soffre della sindrome di Ansperger) e Unique (che in realtà è un ragazzo e temeva che io mi spaventassi o facessi battute cattive per il fatto che veste da donna. Che follia! E' così dolce!).
Quindi sono soddisfatta. Non è stata affatto male come prima giornata. Certo è sempre stata una "prima giornata", in cui ho dovuto girare per corridoi nuovi e infilarmi in classi nuove con insegnanti nuovi e compagni di classe nuovi. Essere convocata nell'ufficio del preside il mio primo giorno non è stato proprio il massimo. Ha letto la mia cartella e ha visto che nella mia vecchia scuola ho vinto un sacco di premi per saggi di diversa natura. Dice che sarebbe un onore per il McKinley avere una studentessa che si distingue per reali meriti accademici, e non perché è una cantante o una cheerleader. Si aspetta grandi cose da me. Anzi, se proprio voglio darmi da fare subito, tra tre settimane c'è una gara di saggi sulla letteratura latina. Sempre se non è un disturbo. Per puro caso la lì presente professoressa Campbell insegna latino, e sarebbe felice di avermi nella sua classe di livello avanzato e darmi una mano con il saggio. Ma niente pressioni.
Amen, ho stretto la mano alla prof, infilato il modulo di partecipazione nella borsa e sono tornata in classe, dove i miei compagni mi hanno guardato come si guarda una rana che si sta per dissezionare, con un misto di spavento e atroce curiosità.
Ho sospirato e mi sono seduta. Il mio regno del terrore continua.




Nota dell'autore: Salve a tutti eventuali lettori! Questa è la prima storia che pubblico, quindi mi scuso per la pessima impaginazione ma non ho ancora dimestichezza con la trasformazione in HTML (HTML, giusto?) e dubito che la acquisirò in un futuro molto prossimo data l'incompetenza con questo genere di cose.
Attendo i vostri commenti prima di aggiungere altro, oltre evitare di sproloquiare adesso. Spero la storia vi possa piacere!
P.S. Se tutto va bene dovrei pubblicare un capitolo alla settimana. Magari di più quando sarà estate.

   
 
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