Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: costpost    09/04/2013    1 recensioni
«Sam, io e tuo padre partiamo, andremo dai nostri amici francesi a Parigi per una settimana. Ormai sei grande e sei in grado di cavartela da sola per una settimana, poi Anne è stata gentilissima e ha detto che per qualsiasi cosa la puoi chiamare e che se vuoi potrai stare anche a casa loro, dato che tu ed Harry andate a scuola insieme e siete amici.»
Rimasi alcuni istanti immobile.
Sarei dovuta stare una settimana dai vicini?
Vi starete chiedendo chi erano i vicini..
La famiglia Styles.
Quindi, riavvolgiamo il nastro.
Sarei dovuta stare una settimana dai vicini?
Harry?
Harry Styles?
Una settimana!?

Perchè a me, che cosa ho fatto di male?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Vuoi restare a cena, Sam?»
«nono, tranquilla.»
«ma sei da sola a casa..»
«Jess, veramente non importa, sono venuti anche i tuoi nonni, non voglio disturbare.»dissi giocando con la sedia girevole su cui ero accasciata, accanto alla scrivania di Jess.
«Non disturbi affatto!» ribattè.
«Jess te lo ripeto, non importa.» risi.                                         
Jess era una delle persone più testarde che avessi mai conosciuto, quando si impuntava su una cosa era pressoché impossibile farle cambiare idea. Fortunatamente con me la maggior parte delle volte non funzionava dato che anche io non ero da meno.
«Sei veramente una testona!» rise, buttandosi sul letto della sua camera.
La guardai scuotendo la testa.
Restammo alcuni minuti in silenzio finchè non sparò uno delle sue solite baggianate.
«Vai a cena da Styles ‘sta sera?»ridacchiò maliziosa, sapendo di infastidirmi.
Sorrisi falsamente, gettandole la mia felpa addosso.
«Non pensarci nemmeno.»risposi.
Fece un sorrisetto impertinente, prima di scoppiare a ridere.
«Che cos’hai da ridere?» chiesi sbuffando.
«Mi fate ridere, vi prendete sempre in giro e non concludete una conversazione senza litigare.. Ma alla fine secondo me finirete per stare insieme.»
«Che cosa ti sei fumata?!» esclamai incredula.
Io e Styles?!
Non esiste.
Saremmo stati come.. Cane e gatto, come nord e sud, come Tom e Jerry.
Completamente due poli opposti.
«Com’è che si dice? Gli opposti si attraggono..»
«Io e Styles siamo due opposti che non si attrarranno mai, fidati.»
«se lo dici tu..» disse poco convinta.
Restammo a trastullarci e oziare ancora per un po’.
Casa di Jess era praticamente diventata la mia seconda casa.
Mi invitava spesso a casa sua, e altrettanto spesso restavo da lei a cena o anche a dormire.
Non facevamo mai niente di così speciale, ci rilassavamo..
Guardavamo un bel film, oppure parlavamo per ore e ore stese sul letto della sua camera.
Gli argomenti dei nostri discorsi variavano considerevolmente. Passavamo dal tempo, fino a commentare quanto fosse brutta Brittany Evans (la ragazza più desiderata della scuola) con quel culo rifatto che si ritrovava.
 
Appena uscii da casa di Jess un tuono mi fracassò i timpani.
Ottimo.
Si sarebbe messo a piovere e io dovevo farmi tutta la strada da casa di Jess a casa mia a piedi.
Mi strinsi nel cappotto, mettendo le mani in tasca per cercare di riscaldarmi.
Era già buio e i vicoli scuri che affiancavano la via dove stavo camminando non erano certamente rassicuranti, per questo velocizzai il passo.
Ad un tratto sentii il rumore del motore di un’auto dietro di me, stava rallentando.. si accostò lentamente al marciapiede.
Ok, mi stavo cagando sotto dalla paura.
«Sam!» riconobbi dalla voce che era Zayn.
Tirai un sospiro di sollievo.
«Dio, mi hai fatto prendere un colpo!»
Lo vidi ridere mentre si sporgeva dal finestrino.
Aveva un sorriso veramente bello.
Perché non lo avevo mai notato?
«Vuoi un passaggio?»domandò.
«No grazie, vado a piedi.»
«Andiamo Sam, sta piovendo.. non ho mica intenzione di ucciderti! E’ soltanto un passaggio.»
Mi arresi e lo ringraziai salendo in macchina.
«Allora, da dove venivi?»
«Sono stata a casa di Jess, tu invece dove stavi andando?»
«Vado a cena a casa di Niall.»
Annuii poco interessata.
Nessuno fiatò più, si creò il cosiddetto ‘’silenzio imbarazzante’’e lo assicuro.. è veramente imbarazzante.
«Senti Zayn, mi dispiace per oggi. Sono stata un po’ scortese è che.. certe volte tu sei così petulante.» sospirai, interrompendo quel silenzio.
Ridacchiò, lanciandomi un’occhiata per poi continuare a guardare la strada.
«Che cos’hai da ridere?» chiesi spazientita.
«Niente niente, ho riso perché per la prima volta in tutta la sua vita Sam Perker si è scusata.. e anche perché mi hai appena definito ‘’petulante’’, bhè comunque non fa niente..»
Abbassai la testa non sapendo come rispondere, iniziai a fissarmi le scarpe che tutto ad un tratto divennero estremamente interessanti.
Non era vero che non mi scusavo mai.
Ok, forse ero un po’ orgogliosa però sempre nei limiti.
Per il resto del viaggio in macchina nessuno dei due disse più una parola.
Dopo poco arrivammo davanti casa mia, così aprii lo sportello per scendere ma Zayn mi ritirò dentro la macchina facendomi ritrovare a pochi centimetri dal suo viso.
«Non ti sei dimenticata qualcosa?» mi sussurrò all’orecchio.
Sentii il suo respiro caldo sul collo e arrossii leggermente.
«N-no.» cercai invano di non balbettare.
«Non mi dai neanche un bacetto? Ti ho portata fino a casa, direi che sia un ottimo modo per ringraziarmi.»
«Sei sempre il solito!»roteai gli occhi e appoggiai le mani sul suo petto con l’intenzione di allontanarlo, ma non si mosse di una virgola.
«Sto aspettando..» sussurrò ancora.
Rassegnata posai un bacio sulla sua guancia e uscii dall’auto.
«Buona serata, Sam!» sorrise beffardo.
Mi voltai, come al solito aveva sempre quel suo sorriso perfetto sulle labbra.
Sorriso perfetto?!
Ok, Sam.. stai delirando, è ora di mangiare.
Rientrai in casa e salii al piano di sopra per cambiarmi, indossai un paio di pantaloni della tuta e una felpona per stare comoda e raccolsi i capelli in una coda disordinata. Poi mi diressi in cucina per prendere qualcosa da mangiare.
Aprii il frigo e restai a guardarlo per ore, non trovando niente che mi soddisfava.
Alla fine optai per un panino, tanto era l’unica cosa che ero in grado di prepararmi.
Addentai il mio cibo, stravaccandomi sul divano e accendendo la tv.
Una sessantenne dalla chioma bionda e folta sorrideva allegramente e mi consigliava di comprare il suo miracoloso smacchiatore. Cambiai canale imprecando.
Un barboso film del 400 a.C., mi stupii che non fosse in bianco e nero. Sbuffai più forte di prima.
Andai avanti e indietro per i canali senza trovare qualcosa da guardare per delle persone sane di mente.
Dopo essermi slogata un dito riuscii finalmente a trovare qualcosa di decente.
E dopo neanche un secondo squillò il mio cellulare.
Dico, ma qualcuno ce l’ha con me?!
Premetti sul tasto verde e risposi.
«Hey Sam, sono Anne.. Vuoi venire a cena da noi? Dato che sei da sola..»
«Oh grazie mille Anne, ma non mi sento molto bene, preferisco restare a casa.. Comunque grazie mille per avermelo chiesto.»
«se non ti senti bene, posso passare li e farti un po’ di compagnia, oppure mando Harry..»
«No, non c’è bisogno, mi fa soltanto un po’ male la testa, non è niente di grave..»
«Ok tesoro, non esitare a chiamarmi se ti senti male! Io sono qui a fianco..» rise.
«Grazie Anne.» ridendo,la ringraziai  per l’ennesima volta prima di riattaccare e continuare a guardare la tv.
Ormai era tardi, e stavo per addormentarmi sul divano quando qualcuno suonò alla porta.
Accidenti! Chi poteva essere a quest’ora e piuttosto..
Che cosa diamine voleva?!
Mi alzai a stento dal divano e svogliatamente andai ad aprire la porta.
«Che cosa ci fai tu qui?!» esclamai guardando la persona che mi ritrovai davanti.
«Ciao anche a te Sam!» rise Harry.
«Te lo ripeto, che cosa ci fai qui Styles?» domandai ancora, già spazientita.
«Mi ha costretto mia madre, ha detto che stavi male.. Bhè non mi fai neanche entrare?»
Mi scansai dalla porta per farlo passare.
«Allora che cos’hai?» chiese guardandosi intorno.
«Mi fa un po’ male la testa.. Ma non è niente di grave, quindi puoi anche andartene.»
«Come sei scontrosa Parker!» disse con il suo solito modo arrogante e impertinente.
«Non sono scontrosa! Ti ho detto solo che puoi anche tornartene a casa dato che non te ne frega niente di quello che faccio o tanto meno di come sto.»disse sull’orlo di una crisi di nervi.
«Okok, calma micetta! Ritira gli artigli.»mi prese in giro.
«Non chiamarmi micetta!» urlai spingendolo verso la porta.
Si girò lentamente appoggiandosi con un braccio allo stipite della porta e si avvicinò al mio viso.
«Buona notte.. micetta.» sussurrò con voce roca l’ultima parola, ammiccando.
Sbattei la porta, appoggiandomi poi ad essa.
Che nervi!
Harry Styles era la persona più irritante e arrogante sulla faccia della terra!









HYAA!
Ciao ragazze, eccomi qui! 
Spero come al solito che questo capitolo vi piaccia.
Volevo ringraziare le ragazze che hanno recensito, e tutte quelle che hanno messo la storia tra le seguite\preferite.
Anche se siete poche, vi voglio dire che sono molto contenta e che mi rendete felicissima!
siete gentilissime e almeno so che c'è qualcuno che caga questa storia. Ahahahah
GRAZIEE ancora a tutte!
Al prossimo capitolo! ;)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: costpost