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Autore: eli_rogers    12/04/2013    0 recensioni
. Non appena uscì di casa per il suo ultimo primo di scuola si aprì anche la porta della casa accanto e ne uscì un ragazzo alto con un fisico asciutto, indossava una camicia sopra una maglietta bianca e un semplice paio di jeans, ma la cosa che più di tutte la colpì furono i capelli, il ragazzo aveva dei bellissimi capelli ricci; quando lo vide lo riconobbe “Harry!” disse a bassa voce ricordandosi il nome del suo vecchio amico.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pantaloni, maglietta e coda. Jane era pronta per andare a fare jogging come ogni domenica mattina. Uscì dalla porta e una ventata gelida l’accolse, era appena iniziato Novembre e si era dimenticata che in Inghilterra poteva far così freddo. Si fece coraggio e iniziò a correre. Le piaceva correre, le dava la possibilità di pensare liberamente e avere la possibilità di vagare con la mente non le faceva sentire la stanchezza, inoltre era un ottimo metodo per scaricare la tensione. Dopo un’ora passata a correre intorno al vicinato vide Harry intento a sbirciare dentro casa attraverso una finestra “Ei!” lo chiamò “Cosa stai facendo?” “Ah, ciao! Io stavo…uhm…mia mamma ha dimenticato una teglia e…volevo vedere…magari l’hanno presa per sbaglio…” “Tu mi stai dicendo che spiavi dalla finestra per vedere se c’era la teglia di tua mamma?” “Certo! Perché non ci credi?” “Ci credo, ci credo, la cosa che mi stupisce è che tu non abbia suonato il campanello” disse ridendo “Non volevo disturbare” disse a bassa voce Harry guardando la strada “Non avresti disturbato nessuno comunque” aggiunse la mora dirigendosi verso casa seguita dal riccio “I miei sono usciti stamattina presto e io ero fuori a correre. Vuoi entrare a fare colazione?” Gli occhi del ragazzo si illuminarono “Mi farebbe molto piacere” “Accomodati pure” disse lei indicando il tavolo della cucina pieno di ogni ben di Dio “Vado a farmi una doccia veloce. Torno subito”
Harry era pieno, aveva mangiato quasi tutto quello che c’era in tavola quando scese Jane indossando un paio di jeans e un maglioncino asciugandosi i lunghi capelli castani con un asciugamano “Quando ho detto che potevi servirti non intendevo che potevi mangiarti il mondo” osservò la ragazza alquanto sorpresa di tutto il cibo che il riccio era riuscito a mangiare “Avevo solo un po’ fame” “Alla faccia di un po’ di fame!” scoppiò a ridere Jane continuando “Per punizione mi accompagni a fare colazione al bar. Vado ad asciugarmi i capelli” Fu di ritorno dopo una decina di minuti pronta per uscire e si diressero verso un bar in centro.
Jane stava tranquillamente mangiando la sua brioches guardando fuori quando notò qualcuno “Harry! C’è Kate!” disse al ragazzo che si voltò immediatamente. Kate era una loro compagna di scuola, una delle più popolari: capelli biondi, occhi azzurri, alta, magra, intelligente e capo delle cheerleader; Harry aveva una cotta paurosa per lei, ma non riusciva a farsi avanti sebbene fosse considerato uno dei ragazzi più carini della scuola. “Harry, cosa stai facendo qua? Valle a chiedere di uscire!” gli ordinò Jane “Cosa? Sei pazza? Lei esce solo con gli sportivi, sai quelli che fanno sport…” “Harry, so cosa sono gli sportivi, ma quello che tu non sai è che se non vai lì fuori con le tue gambe ci ti trascino io, capito?” “Ok ok, ora vado ma non ti arrabbiare” disse sulla difensiva. Jane lo seguì con lo sguardo controllando che non tornasse indietro per una mancanza di coraggio improvvisa; quando tornò dentro al bar era raggiante “Domani pomeriggio usciamo!” “Cosa ti avevo detto?” rispose la ragazza contenta per lui.

“Posso venire un attimo a casa tua?” Il messaggio di Harry l’aveva spaventata e si chiedeva cosa fosse successo quando suonò il campanello “Mamma è Harry fallo salire!” urlò a sua madre che era andata ad aprire; meno di cinque minuti ed Harry era in camera sua “Cos’è successo? Tutto bene?” chiese lei preoccupata “Non è andata” rispose lui sconsolato “Cosa non è andato?” “L’appuntamento, è stato un disastro! Lei è troppo intelligente per me, non riuscivo ad essere me stesso e continuavo a sparare una cavolata dietro l’altra. Ho mandato tutto a puttane” “Non dire così, magari non era la mossa giusta uscire subito con lei quando a scuola vi parlate a malapena” “Dici?” si intromise lui ironico “Abbiamo sbagliato, ma rimedieremo” disse lei convinta “Domani tu la saluti e inizi a parlare con lei e, mi raccomando, ogni giorno dovrai parlare con lei, così vi conoscete meglio” “Non mi vorrà più parlare dopo oggi” “Smettila di essere così pessimista! Ti avrà preso per il tipo simpatico che sei” gli sorrise per infonderli coraggio “E ricordati che domani devi essere bello bello” “Ma io sono sempre bello bello” disse Harry riprendendosi dal suo stato di depressione “Anche la modestia e tra le tue caratteristiche, vero? Ci vediamo domani!” “A domani! E, Jane?” “Si?” “Grazie” disse il riccio abbracciando l’amica “Figurati” rispose lei con il volto appoggiato alla sua spalla.
  
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