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Autore: Lou_    12/04/2013    7 recensioni
"Si, è da folli. È terribile innamorarsi. Soprattutto se si tratta di una nevrotica come te."
"Ehi ma io non sono nevrotica!"
"Ti appeno detto che ti amo e tu hai sentito solo la parola 'nevrotica' ".
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Epilogo
(Take me home)




Era passato un anno esatto.
!2 mesi, 365 giorni, 8760 ore, minuto più, minuto meno.
Emelie Stuart aprì gli occhi lentamente, sentendo una leggera e calorosa presenza accanto a sé.
Impiegò pochi secondi a realizzare la situazione.
Lei, Zayn Malik, anniversario, oggi.
Sorrise solo al pensiero e si voltò, trattenendo a stento il fiato di fronte al suo ragazzo, con i capelli scompigliati, una leggera peluria sul mento, e il suo sguardo.
Ci si sarebbe persa dentro a quello sguardo.
Era così accogliente, familiare.
Se possibile, sorrise ancora di più, sbadigliando leggermente e appoggiando la fronte al busto di Zayn, il quale sorrise a quel gesto e la strinse a sé con le braccia, per poi baciarle il capo.
Emelie rabbrividì di piacere; lui la strinse ancora di più a sé.
- ‘’Buongiorno principessa” sussurrò Zayn con voce roca, schiarendo quindi la gola.
La bionda arrossì leggermente, baciando quindi ogni centimetro di pelle che aveva davanti.
- ‘’Giorno” mugugnò quindi, dopo una pausa.
- ‘’Credo che non mi alzerò dal letto oggi, a patto che tu resti qui con me” commentò con tono dolce il moro, carezzandole la schiena nuda con delicatezza.
Emelie avrebbe risposto che anche lei non si sarebbe più alzata da quel letto, da quelle braccia, che a dir la verità nella sua vita non aveva mai voluto più fortemente qualcosa di quello, ma i pensieri nella sua testa si aggrovigliarono e vennero interrotti da una suoneria degli ACDC decisamente invadente, chiassosa e orribile a parere della ragazza, che appuntò sbuffò.
Zayn Malik storse quindi il naso, imprecando a bassa voce e stampando ancora un bacio tra i capelli biondo cenere di Emelie, quindi si avvicinò al suo comodino con fatica, allungando un braccio e prendendo appena in tempo la chiamata.
Emelie si sentì nuda senza quelle bracci attorno al suo busto; si mise quindi a pancia in su, sospirando e passandosi una mano tra i capelli.
Oggi, ricordò poi, esattamente un anno fa, Zay mi è venuto a recuperare in Italia insieme a quegli scapestrati.
Oggi, pensò sorridendo come una stupida, esattamente un anno fa, ho ripreso a vivere, lasciando mia madre vivere la sua vita, e io la mia. Anche se ammetto che non è stato facile convincerla…
 
 

‘’… Emelie strinse con più forza la mano di Zayn, di fronte a sua madre che, imbestialita, le gridava contro che per lei non sarebbe più esistita, che la stava deludendo per l’ennesima volta, che non l’avrebbe mai più potuta rivedere.
La bionda, di fronte a quello schiaffo morale, sentì gli occhi farsi lucidi, l’ansia in lei crescere, la voglia di scappare impellente.
Ma Zayn rise amaramente, interrompendo lo sfogo della signora Stuart e facendola voltare, con occhi di fuoco, verso quest’ultimo.
- ‘’E tu che hai da ridere? Hai distrutto una famiglia già a pezzi.” Commentò quindi acida, dando poi loro le spalle e abbandonando il salotto della casa per dirigersi in cucina.
- ‘’Rido – iniziò calcando bene la parola e facendo quindi voltare la donna – perché lei non va al di là della sua vita, signora. Sua figlia, parlo ipoteticamente, potrebbe anche fare scelte diverse dal vivere sempre attaccata al culo della madre” concluse gesticolando con la mano libera.
Qui Emelie arrossì imbarazzata, trattenendo un risolino.
Era questo il ragazzo con cui aveva scelto di stare.
Era questo il ragazzo che la stava proteggendo.
Era questo il ragazzo che aveva scelto di amare.  “
 
 

A quel pensiero Emelie rise sommessamente, portando le mani dietro la testa. In sottofondo la voce di Zayn le faceva da ninnananna. Non lo stava ascoltando, era troppo impegnata nei suoi ricordi.
E dopo quella litigata, Dio mio, quante cose sono cambiate…
 

 
“… Emelie camminava orgogliosa accanto a Zayn, non mollandogli la mano e mantenendo un sorriso ebete sul volto: era stato il miglior litigio che avesse mai avuto, forse perché finalmente aveva vinto, ottenendo qualcosa di concreto.
Zayn dal canto suo accelerò il passo, mordendosi il labbro, con lo sguardo rivolto altrove.
Emelie stava dietro ai suoi passi a fatica, pensando ora a cosa sarebbe successo.
- ‘’Zay?” chiese timidamente, facendo rallentare il moro, che volse lo sguardo verso di lei.
- ‘’Mmh?” chiese in risposta, distratto.
- ‘’Cosa…cosa pensi di fare ora?” riprese lei, mordendosi il labbro e cercando una risposta negli occhi color nocciola che aveva davanti.
Lui sorrise, felice, facendo sorridere anche lo sguardo.
A Emelie parve più bello che mai.
- ‘’Pensavo – riprese a camminare lentamente, combaciando le dita della mano destra con quelle della bionda - … tu cosa vuoi davvero, Emelie Stuart? Cosa pretendi dalla tua vita?” a questo punto si era fermato nel bel mezzo del marciapiede, la poca gente che passava li ignorava, stanca della giornata o presi dalla loro vita.
La sera stava calando, lasciando sorgere stelle luminose e limpide, creando un’atmosfera quasi irreale.
Emelie corrugò la fronte a quelle parole, fermandosi davanti a lui e lasciandogli la mano.
- ‘’Cosa intendi scusa?”
- ‘’Sai cosa intendo. Se lasci davvero tua madre, non vivrai magari più nel lusso di una villa in Italia. Io non posso darti tutte le comodità che avevi qui, non so neanche se troverai un vero lavoro stando a Bradford… è questo quello che vuoi davvero?” Zayn parlò con tono serio, preoccupato. Il suo sguardo profondo mise per un attimo Emelie in soggezione.
La ragazza rimase a osservarlo quindi con una espressione indecifrabile in volto, le braccia incrociate al petto.
- ‘’Se ti chiedi queste cose… forse non mi hai mai conosciuta davvero. Capiresti che quello che voglio è solo sentirmi accettata davvero da qualcuno, non la possibilità di cagare soldi a piacimento. Tu sei quello che voglio adesso, e quello che vorrò sempre” la decisione coon cui pronunciò quelle parole sorprese Emelie, e fece addolcire lo sguardo di Zayn che, prendendola quindi per la vita, la avvicinò con leggerezza a sé.
Emelie poteva sentire il respiro di Zayn sulle sue labbra ora.
- ‘’Speravo tanto che lo dicessi” quindi le posò un lungo bacio sulle labbra, chiudendo gli occhi e assaporando il momento.
Emelie sorrise sulle labbra del moro, quindi lo guardò divertita.
- ‘’Cosa c’è” chiese lui con un sussurro, appoggiando la sua fronte su quella della bionda e sorridendo.
- ‘’Non è che potessi poi tornare indietro dopo tutto quello che le hai detto… sei stato cattivo” la ragazza si lasciò quindi scappare un risolino.
Zayn roteò gli occhi al cielo, prendendo per mano la bionda e riprendendo a camminare verso l’hotel in cui stavano i loro amici.
- ‘’Sono un bad boy, pensavo lo avessi capito” entrambi scoppiarono a ridere, finalmente liberi.
 


 
Emelie sospirò, tornando alla realtà con l’ennesimo sorriso sulle labbra.
E poi abbiamo preso la mia vecchia casa di Bradford, grazie anche all’aiuto di Louis e Harry, ricchi sfondati come ogni gay che si rispetti. Devo ammettere che in fondo questo posto mi era mancato… certo, ha avuto bisogno di qualche modifica, qualche mobile in più… ma Zayn c’era in quei momenti, c’è sempre stato.
Emelie interruppe il filo dei suoi pensieri, non sentendo più Zayn in sottofondo parlare.
Si voltò quindi di scatto, prendendosi un colpo nel vedere il moro osservarla quasi incantato.
Arrossì imbarazzata, tirandosi le coperte fin sopra il mento e facendo ridere il ragazzo.
- ‘’Sei bellissima quando pensi, hai gli occhi sognanti e sorridi sempre” commentò divertito lui, prendendo il bordo del lenzuolo e scoprendo il viso della ragazza, per vederne la reazione.
Inutile dire che arrossì ancora di più, sorridendo debolmente e schiarendosi la gola.
- ‘’Chi era al telefono?” tentò di cambiare discorso lei, facendo scuotere la testa a Zayn, che mollò la coperta e fece per alzarsi.
- ‘’Cambio di programma principessa, oggi ho il turno fino a tardi” iniziò distaccato, grattandosi la testa e mettendosi in piedi.
Emelie non nascose la sua delusione, pensando che avrebbe trascorso l’anniversario in compagnia del suo ragazzo.
- ‘’Ma come! Non puoi dire a Rob di sostituirti? Volevo stare un po’ con te…” iniziò quindi sconsolata.
Zayn si mise di fronte al letto a guardarla, dispiaciuto.
- ‘’Lo so amore, rimanderemo dai” provò a convincerla, dirigendosi quindi verso la cucina.
-“Cosa vuoi per colazione?” quasi gridò il moro dall’altra stanza.
Emelie, rassegnata, iniziò a recuperare le forze per alzarsi dal materasso.
- ‘’Caffé….forte!” quindi sbuffò, sempre più contrariata.
 
 
 
 

Emelie gridò un’imprecazione contro il suo cellulare, sbuffando nervosa e lasciandosi cadere sul divano.
- ‘’Non posso neanche deprimermi per l’anniversario con la mia migliore amica! Cazzo hanno da fare tutti oggi?” si sfogò da sola, allungandosi verso il telecomando e accendendo la televisione su un canale a caso.
Vorrà dire che mi regalerò qualcosa da sola, come le zitelle sempre sole della casa accanto.
Sbuffò nuovamente, e si trattenne dall’avere una crisi isterica nel girare appena in tempo la televisione su un canale che trasmetteva la scena di un bacio appassionato tra una coppia.
-‘’Oh, questa è una congiura!” grugnì contrariata, pigiando quindi con forza il tasto per spegnere l’apparecchio e, dando un veloce sguardo alla sua borsa appesa all’ingresso, si decise ad uscire.
Fuori c’è un bel sole, l’unica cosa che mi può rallegrare ora.
Commentò triste osservando il cielo fuori dalla finestra del salotto.
 
 
 

Un brusio di voci all’interno della casa fecero corrugare la fronte a Emelie che, perplessa, facendosi largo tra sacchetti vari pieni di vestiti, trovò le chiavi nella sua borsa e si apprestò ad aprire.
Ora sento anche le voci…sono le sei, Zayn sarà ancora in giro…
Un buio inquietante le si mostrò davanti, e Emelie, che avendo visto molti horror in televisioni sapeva per esperienza che le bionde al buio facevano una brutta fine, cercò a tentoni con le dita il pulsante per la luce, non trovandolo.
La porta dell’ingresso si chiuse per un colpo di vento, cancellando anche quella poca luce fioca che le faceva da guida.
Sconsolata appoggiò i sacchetti a terra, trovò l’appendiabiti e appese la sua borsa, quindi, inghiottendo la saliva a fatica, iniziò a camminare per la casa, cercando una possibile fonte di luce.
Il brusio di voci di poco prima si fece più intenso, e ad Emelie fece crescere l’ansia; il suo cuore cominciò a battere più forte.
Cazzo cazzo cazzo…
Le luci della sala, dove si trovava Emelie, si accesero improvvisamente, mostrando dei festoni attaccati alle pareti, cibo in abbondanza sul tavolo davanti la tv… e Niall, Rory, Liam, Louis e Harry in un angolo lontano, che sghignazzavano divertiti.
Emelie quasi non corse loro incontro per pestarli a dovere.
Si portò quindi le mani alla bocca, notando che i suoi amici si allontanavano lasciando il passaggio libero a Zayn che, vestito piuttosto elegante (a modo suo), le si avvicinò con sguardo gioioso.
Emelie si morse il labbro, sorridendo per la sorpresa.
- ‘’Sei un idiota! Pensavo dovessi lavorare, che ti fossi dimenticato dell’anniversario, che la mia amica mi avesse abbandonato, che fossi uno sbadato, stupido scemo, che…” alle loro spalle, Rory sussurrò qualcosa come ‘eccola che ricomincia’ mentre gli altri tre ridevano della scena.
Zayn roteò gli occhi al cielo, facendo sorridere Emelie, e, preso un respiro profondo e ignorando gli insulti della ragazza, si avvicinò a lei, sussurrandole all’orecchio.
- ‘’Non avrei mai potuto dimenticarmi di questo giorno. Stupida. Esattamente un anno fa, ho capito mi quanto fossi innamorato di te, quanto potessi fare pazzie per te… anche se devo ammettere che sei stupendamente nevrotica”
- ‘’Io non sono nevrotica”
Zayn sospirò divertito.
- ‘’Ti ho appena detto che ti amo e tu hai sentito solo la parola ‘nevrotica’”
Emelie rise leggermente, stringendosi nelle spalle.
- ‘’Siamo ancora qui a parlare davvero? Dopo che ti sei messo tutto elegante? Baciami”
- ‘’Sempre ai suoi ordini”
Zayn quindi reclinò la testa e la baciò nel modo più dolce e casto possibile, perché c’erano i loro amici che osservavano la scena, perché era un giorno importante, perché l’amava.
Dei fischi dietro di loro fecero ridere entrambi.
Emelie sentì un brivido attraversarle il corpo, arrossì dolcemente e in quel momento realizzò che per tutta una vita aveva cercato una casa, una dimora stabile in cui vivere, essere amata, quando questa invece era introvabile, perché stava tutta nel ragazzo che aveva davanti.
- ‘’Zay…” sussurrò quindi, staccandosi di malavoglia.
Zayn rimase a guardarla curioso.
- ‘’Si?”
- ‘’Sono finalmente a casa” 





Seraaaaa :'(
E' finita la storia, ebbene si.
Spero vi sia piaciuta, non immaginate quanto mi sia piaciuta scriverla.
Siete state fantastiche, dalla prima all'ultima, a recensire e sostenermi anche solo con la lettura, davvero, non sapete quanto ve ne sia grata C.C
Fatemi sapere che ne pensate di questa storia, è il momento giusto! ahahah :)
Che dire, lo so che ho fatto ritardo assurdo, anche per chi per caso (?) segua le mie altre storie, non vi preoccupate, non me ne sono idmneticata. è che è un periodo piuttosto pesante a scuola.
Detto ciò, di cui non frega nada a nessuno ahahah
Attendo i vostri possibili scleri ahahah vi giuro vi adoro quando li fate.
Un bacione e ci vediamo per chi vuole alle altre storielle(?)
Vi adoro,
Lou_

  
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