Capitolo 1
La missione
I flashback
sono i sogni, quando ricorda Neji è in grassetto, quando ricorda Tenten normale
Entrambi
si agitavano nei reciproci letti e ciascuno nella reciproca abitazione, lontani
tra loro qualche chilometro; ma sentivano e vedevano le stesse cose.
Tenten:
BASTA!
Neji:
BASTA!
Sebbene
si trovassero in luoghi diversi e lontani tra loro, per poco non si sentirono
con quelle urla.
Tenten:
era solo…
Neji:
…un incubo
Entrambi
avevano il fiatone e respiravano a fatica.
Tenten
guardò la sveglia e vide che erano appena le tre del mattino.
Poggiò la testa sul cuscino sospirano e non riuscì a chiudere occhio tutta la notte. Neji non era messo meglio ed era pure
stanco per l’estenuante allenamento del pomeriggio precedente.
Neji
+ Tenten: perché questo sogno?
***
Tenten
arrivò alle pendici del bosco per l’allenamento; aveva occhiaie
grossissime e si reggeva a stento in piedi, incontrò lo sguardo attonito
di Rock Lee e di Gai sensei.
Gai:
TENTEN! Buon giorno! Oggi è un giorno perfetto per allenarci
e far valere i nostri spiriti giovani!
Tenten
si limitò a sbadigliare senza dire nulla.
Lee:
su Tenten! Non diventerai mai una brava ninja se continui
a sbadigliare!
Tenten
guardò Lee storto e poi gli tirò un pugno in testa.
Tenten:
PIANTALA DI ASSILLARMI CON QUESTA FRASE!
Lee
si avviò vicino Gai sensei massaggiandosi il
bernoccolo che aveva in testa.
Lee:
T.T maestro Gai…ma che
prende oggi a Tenten? Io non le ho mai detto una frase del genere!
Gai:
le donne sono fatte così o mio pupillo! È nell’indole di
una donna fare cose senza motivo! E purtroppo è così sia in
giovinezza che in vecchiaia!
Tenten:
-_-^
Neji
arrivò in quel momento con aria più assonnata di Tenten.
Neji:
…giorno
Gai:
BUON GIORNO NEJI! Oggi è un giorno perfetto per allenarci e far valere i
nostri spiriti giovani!
Neji:
si…si…la conosco l’antifona
Gai:
T.T
Neji
si stiracchiò i muscoli sbadigliando e attirando l’attenzione di
Lee, che si fece molto pensieroso.
Pensieri
di Lee: ma che hanno oggi quei due? Sembra che non chiudano occhio da
più tempo di Gaara!
Gai:
comunque iniziamo ad allenarci! DOBBIAMO MANTENERE FORTI I NOSTRI SPIRITI
GIOVANI!
Gai
fece il classico sorriso brillante e l’ok con
il dito. Lee sorrise e portò una mano rigida all’altezza della
fronte.
Lee:
SIGNORSÌ!
Neji
e Tenten sbadigliarono l’ennesima volta ed alzarono solo il pugno in aria
con la testa bassa.
Neji
+ Tenten: evviva…YAWN!
L’entusiasmo
dei due era paragonabile, almeno in cifre, a meno 294 milioni e quella di Gai
a…294 milioni ma senza il meno.
Passò
qualche ora e l’allenamento era, come sempre, estenuante e faticosissimo.
I tre ninja non si erano neanche fermati a riposare o
mangiare per il pranzo. È inutile dire che Neji era di
gran lunga più stanco del solito.
Gai:
per oggi può bastare!
Tenten
si lasciò cadere sul prato esausta, era il
tramonto e i pochi raggi di sole rimasti erano sufficienti a farla sentire
rilassata e a suo agio. Si sdraiò a terra tirando un lungo sbadiglio e
chiuse gli occhi beata.
Tenten:
finalmente è finita
Quando
riaprì gli occhi, Tenten guardò Neji. Lui era visibilmente stanco
e si reggeva a malapena in piedi, ma non voleva sedersi, rilassarsi o mostrare
di essere esausto, c’era pur troppo l’orgoglio di mezzo. Lee invece
era fresco come una rosa e continuava a saltare e a dare calci da un albero ad
un altro urlando per la gioia.
Lee:
forza ragazzi! IN PIEDI! Dobbiamo essere felici di tutto quanto!
Neji:
ma che avrà questo qui da essere sempre tutto contento?
Lee:
-_- ti ho sentito Neji! E poi io non sono sempre
contento! Per esempio…
Tenten
+ Neji: NON CI INTERESSA!
Lee:
T.T
Gai:
FORZA LEE! VISTO CHE SEI COSÌ CARICO FAMMI 30 FLESSIONI!
Lee:
solo trenta?
Gai:
sei giovane! E devi goderti questa energia più che puoi! COME FACCIO IO!
I
due si fecero l’Ok Gai-Lee e andarono via
canticchiando inni alla giovinezza e saltellando.
Tenten
e Neji erano rimasti soli.
Anche
se non lo dava mai a vedere, Tenten era innamorata da sempre di Neji e il dubbio
che fosse ricambiata o no l’assaliva ogni volta che lo vedeva anche solo
respirare; ma lei era un ninja, e i ninja non possono trasmettere le proprie emozioni in
nessuna circostanza: paura, felicità, tristezza, odio, o
amore…Neji in questo era quasi un esperto. Era sempre freddo e
distaccato, parlava poco e solo se necessario e quasi sempre diceva la parola
“destino” perché credeva che ogni uno abbia già
scritto il proprio futuro e che non si potesse cambiare. Ma era “quasi”
un esperto, perché trasmetteva sempre odio e rabbia dai suoi occhi
bianchi, simbolo del clan Hyuga, occhi che potevano
vedere ogni cosa che l’occhio umano non può vedere, questa
abilità era chiamata Byakugan.
Neji
si sfiorò il coprifronte con sopra il simbolo
di Konoha e pensò di nuovo al suo incubo
FLASHBACK
???: sei assolutamente inutile! Sai che ce ne facciamo del tuo Byakugan? Sei solo uno della casa
cadetta! Una nullità!
FINE
FLASHBACK
Neji,
seppure stanco e con il respiro affannoso, tirò un pugno ad un albero
facendolo quasi smuovere e cadere qualche foglia.
Tenten
se ne accorse e decise di provare a parlargli.
Tenten:
tutto bene Neji?
Neji
si voltò con lo sguardo carico di rabbia verso la compagna, nel vedere
il suo sguardo stanco, ma allo stesso tempo rilassato e piuttosto contento, si
calmò e si rigirò di scatto.
Neji:
si Tenten, è solo stanchezza
Tenten
si alzò e arrivò dietro di lui.
Tenten:
c’è qualcosa di cui vuoi parlare?
Neji
non si smosse nonostante il fiatone rispose secco e deciso.
Neji:
no
Tenten
stava per posare la mano sulla spalla di Neji ma
sentire la voce di Rock Lee che chiamava lei e Neji fece cadere la sua
attenzione altrove.
Lee:
NEJI! TENTEN!
Lee
arrivò davanti a loro ansimando per la corsa che aveva fatto e si
fermò a riprendere fiato.
Neji:
calmati Lee! Riprendi fiato e dicci che succede!
Lee:
L’Hokage…puff…
vuole vederci…pant… tutti e tre
Neji:
sai che vuole?
Lee
fece di no con la testa.
Lee:
ha detto solo che è urgente
Tenten
e Neji iniziarono a correre verso l’ufficio di Tsunade
e Rock Lee li raggiunse poco dopo. Gai Maito era
già li ad aspettarli.
Tsunade: eccovi ragazzi
I
tre ninja si posizionarono davanti l’Hokage sull’attenti.
Neji:
voleva parlarci signora?
Tsunade: si, ho una missione da affidarvi.
La
donna si alzò dalla sedia lentamente.
Tsunade: dovrete recarvi al villaggio della nebbia e incontrare il nostro
contatto. Ha già lavorato con uno dei nostri gruppi migliori, lui vi
darà in seguito ulteriori istruzioni.
La ninja leggendaria arrivò davanti a loro, lasciandosi
alle spalle la scrivania.
Tsunade: domande?
Rock
Lee alzò la mano.
Tsunade: dimmi ragazzo
Lee:
può dirci in cosa consiste la missione?
Tsunade: posso solo dirvi che è un lavoro da fare in incognito e che
c’è il rischio di sporcarsi un po’ le mani…
Lee
sbarrò gli occhi un po’ stupefatto.
Tsunade:…avremmo mandato la squadra che ha svolto la missione
l’altra volta, ma c’è il rischio che vengano
riconosciuti e quindi eliminati prima che la missione sia compiuta.
Tenten:
la squadra a cui vi riferite è il team 7?
Tsunade: esattamente
Neji
deglutì e fece una domanda anche lui.
Neji:
quindi nessuno dovrà capire che siamo del villaggio della foglia
Tsunade: ovviamente
Neji
strinse i pugni cercando di non mostrare la frustrazione che provava
FLASHBACK
???: Uno della casa cadetta!
FINE
FLASHBACK
Tsunade: è tutto, potete andare
I
tre ragazzi uscirono e Neji si allontanò dagli altri. Appena fu solo
diede un colpo fortissimo ad un albero e lo fece quasi cadere.
Neji
però credeva di essere solo.
Tenten:
wow…
Neji
si voltò verso Tenten di scatto.
Neji:
che vuoi?
Tenten:
hai problemi a farti vedere dai ninja della nebbia?
Neji
rimase zitto e trattenne il più possibile la rabbia.
Tenten:
infondo io e Lee saremo sempre vicino a te per aiutarti…
Pensieri
di Neji: controllati Neji…controllati Neji!
Tenten:
e poi sai che con me puoi parlare tranquillamente!
Neji:
piantala!
Tenten
rimase sbigottita.
Neji:
sei insopportabile quando dici queste cose stupide!
Poi ti lamenti che nessun ragazzo ti fila!
FLASHBACK
???:
Non riuscirai mai a farti piacere da un ragazzo! Sei troppo
mascolina e nessuno ti sopporterebbe più di un secondo!
FINE
FLASHBACK
Tenten infatti era evitata da molti ragazzi. Era molto aggressiva
e la sua buona mira, avvolte, era un espediente di fuga per i ragazzi. Gli
unici che le parlavano frequentemente erano Neji e Rock Lee, con cui aveva
instaurato una buona amicizia.
Neji
comunque non voleva ferirla; considerava Tenten come una sorella, forse
più di una sorella. Era l’unica che lo stava ad ascoltare e lo aiutava quando aveva bisogno, anche quando lui non voleva.
Neji non sapeva descrivere ciò che provava per Tenten, ma non voleva
neanche ammettere a se stesso di considerarla più di una compagna di
squadra; e poi era certo che se avesse ammesso qualunque cosa ne sarebbe rimasto
deluso, in ogni caso avrebbe potuto dire di saper mascherare bene le emozioni.
In
questo infatti erano bravissimi entrambi.
Tenten:
scusami…
Ormai
il sole era tramontato, del giorno restavano appena alcune sfumature di
arancione.
Neji:
andiamo a riposare, domani partiremo tutti presto
Tenten:
e che ne sai che io non vorrò fare una sortita?
Neji
la guardò minaccioso.
Neji:
è destino…ma tu dovresti saperlo
Tenten
rimase zitta e volse lo sguardo a terra.
Neji:
notte Tenten
E
si avviò verso casa lasciando Tenten da sola.