Titolo:
Il
cavaliere, la morte e il diavolo: Er
Selbst
Categoria:
Drabble
[150 parole]
Rating:
Verde
Genere:
Introspettivo
Avvertimenti:
Nessuno
NdA:
Terza
Drabble incentrata sulla figura di Albrecht
Dürer,
basata sull'ultima – e prima per realizzazione – delle incisioni
a bulino che costituiscono il trittico Meisterstiche,
Il
cavaliere, la morte e il diavolo. La
scelta di scrivere un dialogo fra Dürer
e
la creatura che l'ha ossessionato, ispirandone il cambiamento,
distaccandomi dai modelli precedentemente presentati è intenzionale;
volevo chiudere con un confronto fra i due personaggi, che è anche
una riflessione sugli eventi che hanno portato Albrecht a scegliere
d'abbandonare definitivamente il suo ' maestro', comprendendo quanto
siano illusori i doni che egli gli offre.
Le descrizioni della figura del Cavaliere si rifanno ai significati
delle quattro carte dei Tarocchi [Coppe, Bastoni, Denari e Spade] e
riprendono la figura del Miles Christianus di Erasmo da Rotterdam,
personaggio che qui appare -citato- e che è un pretesto per
sipegare le diverse posizioni e motivazioni delle due figure coinvolte
nel dialogo : anche Albrecht, a modo suo, è un cavaliere ed il
Diavolo cerca un'ultima volta d'offrirgli il Tempo.
Questa
lunga Drabble sfora i limiti delle 110 parole, purtroppo il ridurla
ne avrebbe compromesso il significato rischiando di renderla
incomprensibile.
In
ultimo, ho scelto di cancellare le precedenti Drabble - postate
singolarmente - per raccoglierle tutte in un'unica opera, in cui
l'ordine dei capitoletti seguirà quello di realizzazione delle
incisioni; mi scuso con coloro che avevano aggiunto i lavori già
postati nelle storie seguite-preferite e con chi ha commentato per il
casino.
Buona
Lettura!
Il Cavaliere, la Morte, il Diavolo:
Er Selbst
“Il
Cavaliere..” mormora schiudendo le labbra pallide “Simbolo della
materialità di chi serve i Re. Oppure indica l'instabilità d'animo,
la volontà di cambiamento?”
Un nodo mi serra la gola, so
dove vuol giungere con le Sue metafore ed ora rimpiango d'averlo
nuovamente invocato, poiché ad ogni sua parola le mie certezze
vacillano, minacciando di spezzarsi; non rinuncerò a Dio una seconda
volta, né mi farò più tentare dai piaceri del mondo, il mio tempo
volge al termine e la Morte incombe sullo sfondo, incarnandosi in un teschio.
“Forse è il Templare,
difensore del Santo Sepolcro?”
È Erasmo, colui che ha preferito la Fede a Voi.
“È
impuro e il Diavolo lo tenta” ribatto senz'enfasi.
Gli occhi neri dell'Essere
perdono la scintilla che li aveva animati poc'anzi, mutando in scuri
abissi ove annegano vecchie memorie.
“Ha
rifiutato l'eternità abbracciando la morte. Ha scelto Dio”