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Autore: meggislarry_    16/04/2013    2 recensioni
La vita che non sappiamo come affrontarla..
Questa non è solo per voi, l'ho scritta per incoraggiare anche me stessa...
La vita non è un incubo, anche solo piccoli coraggi possono cambiartela..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una bambina, una bambina di 7 anni...
Hai visto qualcosa nella vita?
No, non penso...
Avrai visto l'amore di tua madre, di tuo padre e di tuo fratello.
Ma non hai mai visto nulla oltre quelle quattro mura che ti circondano, che ti imprigionano in una stupida stanza, anche se sanno che ti sarà impossibile sopravvivere.

Svegliati, ti prego non continuare a dargli ascolto.
Eri una bambina, com'era possibile che sentissi una voce ribelle dentro di te.
Forse perchè quel mattino avevi sentito il dottore, che dopo averti detto che saresti guarita, è uscito a parlare con tua mamma, e capisti che era tutto falso, che ra una bugia, una vita non vera.

Il dottore aveva detto che ti restavano 6 giorni, e se ne sono acorti troppo tardi, e se restavi a letto tutto il tempo forse il tempo si sarebbe prolungato.
Ma che senso aveva?
Ormai la tua vita era segnata, e non da te, da un essere sovrumano.

Stranamente non avevi paura.
Ti sentivi rilassata, senza pensieri in più nè nulla.
Pensi che sia la cosa migliore morire senza aver visto nulla nel mondo, non ti sarebbe mancato proprio nulla, e non avresti avuto nostalgia di quello che hai vissuto.

Senti le grida di tua mamma che piange disperata, come se quello potesse allungare la tua vita.
Impossibile.
Quello che ti infettava dalla nascita era impossibile distruggerlo.
Anche se ti avevano fatto perdere i capelli, lui restava nel tuo corpo, nel tuo cervello.
Il cancro.

Quella sera ti avevano permesso di guardare la tv, come avrebbero fatto negli ultimi giorni della mia vita.
Cercavano di farti pentire dei pensieri di sta mattina, ma non ci sarebbero riusciti.
Non cambiava la tua vita una scatola di plastica e vetro, con qualche cavo all'interno.

Ti sedetti a gambe incrociate sul letto.
Quando all'improvviso senti la porta aprirsi, sobbalzi dallo spavento.
Era tuo fratello di 10 anni.
Voleva stare con te, e infatti si sedette accanto a te sul letto.
"Che fai sorellina?" chiese con un sorrisino.
Sapevi che era falso, così gli chiedi :"Tutto bene?"
"No."tornò serio, e le sue labbra carnose formarono una riga non molto sottile, al posto di quel sorriso, che anche se falso, ti rassicurava.
"..." non gli rispondi,aspetti che sia lui a parlarti.
"Ho origliato i dottore, e so che tu..:" non riuscì a finire la frase.Il tuo viso si trasforma da preoccupazione, a dolore nel vedere tuo fratello così. 
Poi in rimorso, e in fine in rabbia.
Ti  metti in piedi sul letto e gli urli:"Non ho bisogno della tua pietà, se sei venuot qui per compatirmi allora vai via!"
Lui non alza la testa, si vede che non si sorprese della tua reazione, d'altronde è tuo fratello.
"Non sono qui per questo,"disse piano" E non sono scappato di casa per sentirti urlarmi contro.!" ora alzò lui la voce, ma non tanto.
Era scappato di casa.
L'aveva fatto per me...
ti accasciai sul letto così violentemente, che saresti caduta se lui non ti avesse preso un braccio e buttarmi sul suo corpo.
"Vieni con me" sussurrò con il sorriso che ti mancava da mesi.

Sorridi pure te."Dove andaimo?" chiedi con gli occhi chiusi dalle sue manine.
"shhhh... sorpresa!"
"uufa" sorridi.
passate delle scale, un lungo corridoi, almeno è quello che conta... altri due scalini, ad ogni passo ti batte forte il cuore.
vi fermate.

"Eccociii" urlò tuo fratello
Apri gli occhi appena in tempo per vedere un fuoco d'artificio lanciarsi verso il nero del cielo
Era bellissimo....
Guardi tuo fratello che ti fissa con un soorriso soddisfatto.

finito questo spettacolo, dove vedere quelle luci che si apronoin cielo, ti fanno senire libera, come se per arrivare laggiù, ne vale la pena di fare sacrifici, per essere grandi, bisogna usare sacrificio, e fiducia...
le uniche cose che ti erano rimaste, e  che avevo già affidato al bambino accanto a te.
Quella sera fu emozionante, vedeste un bambino nascere, la vita ricrearsi e contiuare..
queste immagini ti fecero capire che la vita anche se è stata cortra, è stata stupenda, e ti ricorderai per sempre degli amori a te affidati, come hai fatto tu copn tuo fratello.

La mattina dopo fu la più devastante.
La malattia prese il soppravvetno troppo presto, e tutto finì.
Il sonno profondo ti si cosparge addosso mentre sorridi, ripensando alla sera prima.

Era giunto il momento di dire addio a quell'odio, quel disprezzo che avevi ritenuto la cosa giusta....
Ora amavi ciò che ti stava attorno, e non volevi lasciarlo.

Una cosa, la sera prima pregasti dio che ci fosse un'aldilà, così avresti contiuato a sorvegliare le lacrime che tua mamma stava versando, e verserà per te.
Per aiutare tuo papà ad andare avanti e di non abbandonarsi, o cadere in depressione.
Pregasti che tuo fratello non si sarebbe mai dimenticato di quella serata.
Ma anche se non l'avessi chiesto a Dio il tuo fratellone non se sarebbe mai dimenticato.

Ti amava, anzi ti ama ancora troppo, come tu l'hai amato.

Nessuno avrebbe mai pensato che una bambina di 7 anni potesse chiedere a Dio queste cose, fin troppo grandi e intelligenti per la sua età.

Addio piccola....


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ragazzeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee questa è la fineee!! vi è piaciuta??? ditemiiii!! sono pronta con la rete ad accumulare tutto.!!+ù
 baciiiii e notteeeee x
  
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