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Autore: Bale    18/04/2013    1 recensioni
"E’ incredibile. Sono passati talmente tanti anni che quasi avevo rimosso dalla mia mente la storia con lui. Eppure sembra non essere passato nemmeno un giorno. Ci comportiamo normalmente, come sempre. Come allora"
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ho tagliato i capelli. Corti. Cortissimi.

Avevo bisogno di cambiare, di rompere con la mia vita precedente.

E’ passata ormai una settimana da quando Edoardo si è presentato a casa mia e io sto ancora male. Valeria dice che ho bisogno di una vacanza, io credo, invece, di aver solo bisogno di ritornare alla mia vita, a quella di tutti i giorni. Stavo bene prima di rivederlo e starò bene di nuovo.

Non so nemmeno se lui è ancora qui a Siena e non mi importa. Devo proseguire lungo il mio sentiero a testa alta.

Torno a casa di corsa, evitando con cura di passare davanti al suo ristorante.

Mi chiudo il portone alle spalle e sento il cellulare squillare.

Edoardo ha provato a chiamarmi soltanto una volta in questi giorni, poi ha rinunciato.

Non ha saputo darmi la risposta che volevo, non può darmi nient’altro.

Recupero il telefono e rispondo senza guardare il nome sul display.

-Tesoro?-

E’ Valeria.

-Ciao-   esordisco   -Indovina cosa ho appena fatto?-

Lei tace. Io proseguo.

-Ho tagliato i capelli! Corti!-

Lei tace ancora. Io m’incupisco. Ho un brutto presentimento.

-E’ successo qualcosa?-   chiedo dopo diversi istanti di silenzio.

-A dire il vero sì-

Getto a terra la borsa e mi tolgo le scarpe con la mano libera. Mi dirigo in camera da letto e mi butto sul letto ancora sfatto.

-Che succede?-   chiedo dopo essermi messa comoda.

-Edoardo ha rotto il fidanzamento con Rosita-

Le sue parole giungono del tutto inaspettate. Non so come reagire, cosa pensare. Spalanco la bocca e resto lì immobile.

-Ne parla tutto il paese da tre giorni almeno-

Io sono ancora pietrificata dalla notizia.

-La cosa peggiore è che le voci dicono sia colpa tua. La vecchia fiamma, il primo amore. Credo sia stata Rosita a mettere in giro questa voce-

Dopo diversi secondi di apnea ricomincio a respirare.

-Perché me lo dici con quel tono da funerale? Sai bene che non m’importa nulla dell’opinione della gente-

Valeria sospira ed io capisco che probabilmente la vera brutta notizia deve ancora arrivare.

-Edoardo è scomparso-   dice infine con tono indecifrabile.

Sembra quasi uno di quei messaggi registrati dei call center.

-Come?-   chiedo con la voce rotta dalla sorpresa.

-Pare che abbia lasciato Rosita quando era ancora lì a Siena, poi è sparito. Non risponde al cellulare. I muratori non lo vedono da giorni e il locale è quasi pronto-

-La sua famiglia non sa dov’è?-

Valeria tace per qualche secondo, poi risponde:

-Pare di no-

Mi sento svuotata. Non posso fingere che non m’importi più nulla di lui. Io lo amo, nonostante tutto il male che mi ha fatto.

Metto giù il telefono senza dire altro e, dopo aver recuperato la borsa dal pavimento ed essermi infilata di nuovo i sandali, esco di casa di nuovo.

Attraverso Piazza del Campo di corsa e nemmeno io ne conosco bene il motivo.

Raggiungo il ristorante, ma trovo tutto chiuso. Nessuna traccia dei muratori e nemmeno di Edoardo.

Scappo via di nuovo, vagando senza meta. Mi chiedo in quale albergo alloggi, ma non credo proprio di trovarlo lì. I suoi genitori ci avranno già provato.

Mi ritrovo di nuovo in Piazza senza neanche accorgermene e proseguo la discesa fino a ritrovarmi a Piazza del Mercato. Raggiungo il ristorante dove io e lui abbiamo mangiato la prima sera, ma è ancora troppo presto per la cena. Non c’è nessuno.

Mi lascio cadere su una panchina, disperata. Ho il fiatone.

Mentre cerco di riprendermi, qualcuno mi arriva alle spalle. Il mio cuore accelera i battiti. Credo abbia capito prima di me di chi si tratta.

-Non mi dire che stavi cercando me-

Mi volto di scatto e lo vedo.

Ha la barba lunga e le occhiaie. Sembra stanco, trasandato.

-Ti cercano tutti!-   esclamo indignata.

-Non m’importa-   risponde lui sedendosi accanto a me   -L’importante è che mi abbia cercato tu-

Lo guardo e non capisco. Ha mandato a monte il matrimonio? Allora perché non ha risposto alla mia domanda quando era sul pianerottolo di casa mia?

-Ho sentito tutto-   mi dice all’improvviso senza guardarmi negli occhi.

Io continuo a guardarlo con aria confusa.

-Parlo della chiacchierata tra te e Rosita-

Finalmente alza lo sguardo e i suoi occhi incontrano i miei. Mi perdo per un attimo in quel verde tanto intenso.

-Perché non hai risposto alla mia domanda quel giorno sul pianerottolo?-   domando d’istinto.

Lui sorride. Ha il sorriso più bello del mondo.

-Perché ti amo-

La sua risposta non mi convince. Mi allontano da lui e lo guardo in cerca di qualcosa di più convincente.

-Avevo già mandato a monte il matrimonio quando sono venuto da te-   spiega poi.

Io spalanco la bocca.

-E perché non me lo hai detto?-

-Perché tu avresti aperto la porta e mi avresti baciato. So che mi ami ancora-

Capisco sempre meno ciò che lui sta dicendo.

-E tu non volevi? Mi ami o no?-

Non riesco proprio a comprendere.

-Ti amo ed è per questo che non volevo-

Mi alzo dalla panchina.

-Ho bisogno di un bicchiere d’acqua-   dico facendomi aria con le mani.

Lui si alza a sua volta e mi poggia le mani sui fianchi. E’ dietro di me. Sento il suo respiro profumato di menta e chiudo gli occhi per assaporarlo.

-Ti ho fatto troppo male. Tu meriti qualcuno che sappia renderti felice-

Riapro gli occhi e comprendo. Mi ama, ma non crede di essere alla mia altezza?

-Questo dovrei giudicarlo io-   rispondo voltandomi a guardarlo.

Lo bacio. Lo faccio meccanicamente, quasi involontariamente.

E’ un bacio leggero e delicato come una carezza.

-Io credo di volere te-   sussurro prima di riprendere a baciarlo.


   
 
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