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Autore: Maggie_Koala    20/04/2013    2 recensioni
Dal settimo capitolo :
- Che vuoi sapere , maledetta traditrice ?
- Tutto : la tua infanzia , il perché sei entrata nella Spirale di Sangue…Vedi un po’ tu .
- Che cosa ti interessa della storia della mia vita ?
- Miei affari .
Mi guardò in cagnesco , ma cominciò a raccontare...

Buongiorno ! Sono nuova di qui e questa è la mia prima fanfiction sulla coppia più bella di Huntik : DantexZhalia ! La storia comincia subito dopo la Sconfitta della Spirale di Sangue , e Zhalia riesce ancora a stento a credere che Dante sia ritornato...Succederà qualcosa ?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dante Vale, Lok Lambert, Sophie Casterwill, Zhalia Moon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Huntik - Una nuova vita'
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                                                                      ***
Ero dispersa nel vuoto più assoluto : non vedevo altro che bianco davanti e non c’ era nessuna forma di vita .
Ad un certo punto sentì dietro di me un rumore e mi girai di scatto : c’ era una bambina , di circa 10 anni , seduta di fronte a un fuoco verde chiaro . La bambina era totalmente concentrata sulle punte del fuoco che danzavano continuamente , saltando o abbassandosi  a loro piacimento .
Alzò lo sguardo e mi notò .
- Ciao – mi disse amichevolmente – come ti chiami ?
Una domanda banale per una della sua età .
- Zhalia – risposi – E tu ?
- Il mio nome ? Non me l’ ho ricordo ; ma ‘Zhalia’ mi piace molto .
Mi avvicinai e mi sedetti di fronte a lei .
- Da quanto tempo sei qua ?
- Da molto , molto tempo , tanto che non me l’ ho ricordo più .
Continuava a guardarmi i capelli ,con aria sognante .
- Perché mi fissi i capelli ?
- Anche mia madre ce li aveva come i tuoi , mentre mio padre ce li aveva di  un rossiccio , come i miei …
Presi un colpo : suo padre aveva i capelli rossi ?! Ma anche …
- Gli occhi da chi li hai presi ?
- Da mia mamma : marroni con un leggero riflesso ambrato, però a me si vede molto di più il riflesso . Invece papà li aveva proprio ambrati …
Mi sentì svenire : anche io avevo i suoi occhi , e lui ce li aveva ambrati…
- Che ne è stato dei tuoi genitori ? – chiesi , mentre il mio cuore batteva all’ impazzata.
- Non so bene dove si trovino ora , ma mi ricordo che continuavano a litigare , sempre più spesso…
- Sai anche il perché ?
- Mamma aveva sempre avuto un carattere molto tagliente , ma papà si era innamorato di lei perché sapeva che era dolce in fondo . Ma in quegli ultimi tempi mamma era sempre più trova , si isolava sempre di più e a papà non piaceva . Sapeva che aveva avuto un infanzia difficile , perché era orfana , ma non capiva molto il motivo di questo suo comportamento . Mamma era sempre più nervosa e lei e papà  litigavano per niente . Io non ce la facevo più e …
Il fuoco sussultò , per poi tornare calmo , come prima .
- Ed ora eccomi qua . Ma tu , adesso voglio sapere la tua storia adesso .
Mi prese alla sprovvista : ero stata molto intenta a seguire la storia , tanto che questa domanda mi fece sobbalzare .
- Sei proprio sicura ? Non è una storia molto bella.
- Sì , sono sicura . Racconta .
Mi aspettavo un’ altra reazione , tipo che prendesse paura , ma non ci feci molto caso e gliela raccontai .
Quando ebbi finito mi guardò ancora per un secondo con aria sognante , per poi riconcentrarsi sulle fiamme del fuoco .
- Non è stata una bella vita all’ inizio , eh ?
- No , proprio un’ inferno .
La guardai meglio : sembrava che i suoi occhi fossero persi completamente nel vuoto .
- Però poi hai incontrato quell’ uomo ; come si chiama ?
Caddi quasi all’ indietro : come faceva a sapere di Dante ? Io non l’ avevo minimamente menzionato nella mia storia .
Mi sorrise docilmente , come se capisse quello che pensavo .
- Sei sorpresa perché non mi avevi detto di questo uomo , vero ? Io non ti conosco , ma percepisco  le tue emozioni e le tue sensazioni .
Mi sorprese molto questa dichiarazione : ecco perché aveva una faccia triste quando raccontavo la mia storia ; sapeva come mi ero sentita in quel momento .
- Si chiama Dante .
- ‘Dante’… è anche questo un bel nome ; mi ricorda qualcuno di familiare .
La guardai sbigottita : ma allora … Come poteva essere che …
Alzò la testa in alto , come per guardare un cielo invisibile , poi mi riprese a fissare
- Sai , mia madre aveva un problema come il tuo .
- E quale sarebbe ? – domandai con un tono di sfida .
- Anche lei non sapeva cosa scegliere : non sapeva se avrebbe fatto bene a continuare ad avere un carattere tagliente anche se aveva una famiglia o diventare docile . Pensava che papà l’ avrebbe smessa di amare se non fosse stata più come un tempo . Non sapendo cosa scegliere decise di cominciare ad evitare le persone , anche quelle a cui teneva di più . Ma non risolse niente , e le cose sai già come andarono .
Mi morsi il labbro inferiore : e così sarebbe stato il mio futuro se non avessi preso una decisione . Di colpo mi feci prendere dall’ ansia : cosa dovevo fare ?
- La cosa giusta – mi disse la bambina .
Si era alzata e si era avvicinata a me , silenziosa come un gatto . Mi alzai anche io e le chiesi :
- E quale sarebbe la cosa giusta da fare ?
- Io non lo so – mi rispose lei – ma tu troverai la risposta , ne sono sicura . Basta scegliere .
Si buttò addosso a me e avvinghiò le sue braccia attorno alla mia vita ; mi lasciò totalmente di stucco , ma non provai altro che affetto per lei . Dopotutto anche lei aveva sofferto moltissimo , e sapevo di chi era la colpa …
L’ abbracciai anche io , sopraffatta dai sensi di colpa ; una lacrima mi scivolò sulla guancia , cadendo a terra dopo aver segnato tutto il suo percorso sul mio viso .
 - Ti voglio bene , mamma.
-Ti voglio bene anche io .
Quando ci staccammo mi guardò con aria supplichevole .
- Il futuro non sarà più come prima , vero ?
- Certo .
Mi chiese un’ altra domanda dopo un poco di silenzio .
- Io esisterò ?
Le spettinai affettuosamente i capelli prima di risponderle
- Certo , figlia mia .
La mia vista si fece sempre più sfocata e l’ ultima cosa che riuscì a scorgere fu il sorriso felice di mia figlia .
E il sogno finì .
                                                                     ***
  
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