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Autore: babygirlLucy    10/11/2007    3 recensioni
Verity è una vampira. Una vampira che si è innamorata di qualcuno che non potrà mai avere, perchè andrebbe contro tutte le regole. Riuscirà a trovare l'amore che cercava o è impossibile? Commentate!!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Wow, adesso sono davvero emozionata

Wow, adesso sono davvero emozionata! Signore&signori, ecco a voi il capitolo 3! Spero che vi piaccia… vorrei dedicarlo alla mia compagna di banco, Linda… eheh, la mia gemellina mancata! Beh comunque… finalmente scoprirete la storia di Verity… è un po’ così… ma spero che non vi faccia troppo schifo! Beh ovviamente se vi fa schifo, ditemelo e smetto subito di scrivere…

Aspetto tanti commentini!

Baci, Lucy!

 

 

V- Tua nonna aveva ragione, Georg. Non sono leggende. Mi comportavo davvero così.

B- Vi dispiace renderci partecipi?

V- Oh… scusateci. Non è la prima volta che le persone mi usano come minaccia. E molti conoscono i miei modi di uccidere, assolutamente inconfondibili. Dopo aver bevuto quasi tutto il sangue della mia vittima la poggio a terra delicatamente e canto per lei fino a quando non è morta, tenendo la sua mano. Molte volte sono stata costretta a cantare fino all’alba. Il fatto è che canto sempre la stessa canzone da circa 300 anni.

B- T-Tu hai 300 anni??

V- Sì, anno più o anno meno. Me li porto bene, lo ammetto.

Gu- Pazzesco.

T- Cosa, Gus?

Gu- Ce ne stiamo qui a parlare della sua vita come se niente fosse, quando lei è… è un’assassina!

V- Hai ragione, Gustav, sono un’assassina. Ma è anche vero che non l’ho scelto io di uccidere per mangiare, per quanto possa sembrare cinico. So di essere un’assassina e non sai quante volte ho desiderato morire per questo. Non sai quante volte ho desiderato che Jean quella sera mi avesse semplicemente ucciso invece di trasformarmi. Non sai quante volte ho rimpianto di essere uscita dal mio adorabile palazzo da duchessina quella maledetta sera. Non sai quante volte ho rimpianto di aver litigato con la mia famiglia quell’ultima sera perché non volevo sposarmi. Hai tutto il diritto di odiarmi, Gustav, davvero, non te ne faccio una colpa, anzi! Hai assolutamente ragione a chiamarmi assassina! Ero una ragazza nobile come tante altre, mi sarei dovuta sposare presto, ma non volevo! Così sono scappata di casa quella sera, con la complicità di una serva. Vagavo sola per la città ed era freddo… davvero freddo. Jean, che era già un vampiro, mi trovò e mi trasformò. Non è come dicono i film o i libri. Quando muori non provi niente… solo malinconia perché anche se dura un attimo hai tutto il tempo per dare addio al mondo. Quando mi sono risvegliata non ero più io. La mia pelle da bianca era diventata pallida, i miei occhi erano diventati freddi e le mie labbra erano rosse come il sangue senza che avessi fatto nulla. Cominciai a vagare per l’Europa seminando il panico, il terrore e la distruzione. Perché volevo che tutti si sentissero come mi sentivo io. Vuota e sola. A noi vampiri è concessa l’immortalità, ma non ci è concesso l’amore… è una vita lunga, ma sola. Ed è il vampiro che ti trasforma a fare la scelta per te. Immortalità o amore? Solitudine o mortalità? Mi sono meritata il timore di tutta l’Europa, vampiri compresi. I clan facevano a gara per avermi, ma i capostipiti non mi amavano perché ero indomabile e davo retta solo alla mia voglia di distruzione. Mi sono meritata i soprannomi più crudeli e sono diventata l’Angelo della Morte, l’Angelo della Notte, la DarkLady, la Ice Queen e via dicendo. Finchè un giorno non decisi di tornare a casa… dove tutto era iniziato. Rincontrai Jean a Parigi, la sua città natale, proprio nel periodo che più di tutti mi rendeva insofferente: il Natale. Mi chiese di tornare da lui, dalla mia vera famiglia, quella a cui lui apparteneva. I BloodAngels. Il clan di vampiri più sofisticato ed elegante che il mondo abbia mai conosciuto. Gli Angeli del Sangue… anche se a volte veniamo chiamati Angeli dal Sangue Puro oppure semplicemente identificati come l’Aristocrazia dei Vampiri. Non ci piace mescolarci a vampiri da quattro soldi, che spargono tanto sangue ma alla fine si fanno uccidere da un po’ di luce. Siamo abbastanza superbi. Così ho trovato una nuova famiglia e ho deciso di restare con loro. Ho continuato a seminare il terrore per l’Europa, ma non ho mai avuto il coraggio di trasformare qualcuno. Non ho mai avuto il coraggio di condannare qualcuno a ciò che mi era toccato in sorte. Mi coprivo davanti alla mia famiglia dicendo che non avevo trovato nessuno degno dell’Angelo della Notte. Solo Grin, il mio capostipite, sapeva tutto. Poi… beh, poi mi sono innamorata e ho smesso di fare stragi. Uccido solo per mangiare o quando è proprio necessario.

T- Wow… che storia. Chi è il santo a cui dobbiamo rendere grazie perché non ci mangerai?

V- Tuo fratello.

T- Bill?!

V- Quanti fratelli hai, Tom?

T- Certo che sei diretta, Verity. Verity… mi piace. Ma non è un nome molto comune.

V- Il mio nome completo sarebbe Verity Amethyst Viktoria Lissa… Ma nella mia famiglia mi chiamavano tutti Verity e le mie amiche mi chiamavano Lissa.

Ge- Che è successo alla tua famiglia?

V- Li ho uccisi. Loro, le mie amiche e i loro amici… quella notte viene ancora ricordata dalle persone come la Notte della Verità. A dire il vero, in origine era la Notte di Verity… ma poi a forza di tradurre continuamente… adesso si chiama la Notte della Verità e nessuno sa perché, insomma, nessuna verità è stata mai svelata!

Vedo che i ragazzi mi stanno guardando con orrore, non più con curiosità. Beh, come potrei dar loro torto? Hanno ragione, sono un mostro. Lo sono ancora. Quando alzo lo sguardo non ci sono più.

Sento una porta sbattere.

Hanno davvero l’agilità di un vampiro.

 

 

Spero che vi sia piaciuto, questo capitolo! Diciamo che i miei capitoli sono abbastanza corti… questo per due motivi:

  1. mi piace dividerli in base a quello che succede
  2. devo lasciarvi un po’ sulle spine, NO?

 

Beh, comunque… stavo dicendo! Ah no, niente, ho finito…

 

Billa 93: quanto adoro il tuo nick?? E quanto adoro Bill?? La risposta è sempre la stessa: troppo! Hai visto che l’ho continuata? Mi fa davvero tanto tanto tanto piacere che ti piaccia come scrivo… e mi fa anche piacere che ti piaccia la storia! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto… mi raccomando, fammi sapere che ne pensi!! Baci!

  
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