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Autore: _nekochan_    22/04/2013    1 recensioni
Quante volte i maghi di Fairy Tail hanno ricevuto lettere e multe dal Concilio? Di certo tante. Ma se questa volta il Concilio inviasse una richiesta d'aiuto a tutte le gilde?
Premetto che è la mia prima fanfiction ç_ç
Vabbè buona lettura :)
{Accenni della Nalu}
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati pochi minuti dall’annuncio del master, ma lo stupore generale aleggiava ancora nelle gilda.
Si sentì qualcuno esclamare :<<  Zeref? Sembra pericoloso! >>
Qualcun altro invece mormorò :<< Siamo sicuri che sia una buona idea mandare quei cinque? Di sicuro più  che recuperare la reliquia, la distruggono >>.
Purtroppo nessuno poté obbiettare nulla, visto che il master era già immerso nella sua botte di sakè e ubriaco quanto Cana.
Gray, accanto al bancone con Natsu, era leggermente sotto shock, ma poi si riprese e guardò il ragazzo con aria frustata.

<<  Ma perché devo sempre capitare in squadra con questo idiota? >>
Si, a volte sembrava che a Gray piacesse davvero provocare Natsu.

<<  L’idiota sei tu, Re Mutanda I ! >> urlò quest’ultimo e tirò un potente gancio destro al mago del ghiaccio che finì dall’altra parte del bancone.
Quando si rialzò, aveva il viso pieno di rabbia, con un piccolo livido, appena percettibile, sotto l’occhio.
“Oh-oh” pensarono all’unisono tutti.
In effetti, era raro vedere Gray così arrabbiato.
<<  Bastardo.. >> iniziò ad avvicinarsi al rosato, che dal canto suo sembrava quasi spaventato.
<<  Ehm… oh andiamo, non era poi così fort.. >> fu interrotto dal calcio dell’ alchimista, che lo lanciò contro il muro della Gilda.
Altro che rissa, quella stava diventando una vera e propria guerra a giudicare dallo sguardo pieno di sete di vendetta di Natsu.
Saltò dal tavolo sul quale era atterrato e si diresse verso Gray.
A quel punto, una ragazza in armatura, dai capelli rosso scarlatto, si fece avanti tra tutta la folla della sala. A giudicare dal suo sguardo, non era per niente felice di ciò che vedeva.
Beh, dopotutto due dei tavoli della gilda erano distrutti, una delle pareti era ammaccata, sul bancone c’erano vetri rotti e per terra alcool rovesciato sul quale, in quel momento dormiva quell’ubriacone del master.
Una vena di rabbia le attraversò la fronte e prima che potessero rendersi conto di ciò a cui erano andati in contro, sia Natsu che Gray ora giacevano svenuti ai piedi della maga, con un grande bernoccolo in testa.
<<  Smettete di litigare! Dobbiamo incontrare le altre gilde che partecipano alla missione. Partiremo per il punto d’incontro domani mattina, quindi andate a casa e riposatevi >> disse con un tono severo.
<<  Ma Erza, è mattina… >> commentò sottovoce Happy, ma a quanto pareva la ragazza non l’aveva sentito.
Il piccolo exceed si ritrovò a tirare un sospiro di sollievo: criticare le decisioni di Erza arrabbiata era come un suicidio.
Un’altra persona invece, stava letteralmente esplodendo di gioia per le parole della rossa.
<<  SI! RIPOSO! NON VEDEVO L’ORA!! >> urlò Lucy, accorgendosi solo dopo di tutti gli sguardi della Gilda puntati su di lei. Imbarazzata, aggiunse balbettando: <<  D-di iniziare la m-missione. Non intendevo il r-riposo… n-no… >>
Visto che gli sguardi non calavano, uscì a testa bassa dalla Gilda  si diresse a casa.

“ Riposo, ahh sento già il letto chiamarmi. Per colpa di  QUALCUNO, mi sento già stanca a prima mattina. Forse dovrei mettere dei lucchetti in tutta la casa…ma sono sicura che alla fine li distruggerebbe comunque. Ah beh almeno posso avere qualche ora di sonno”. Mentre rifletteva, Lucy salutò i soliti ragazzi di fronte casa, aprì la porta e si lanciò sul letto, di nuovo troppo caldo.
<<  No, adesso basta! >>
Alzò le coperte e trovò ancora una volta il dragon slayer, stavolta sveglio.
Se fosse entrata bevendo qualcosa, di sicuro l’avrebbe sputato tutto.
<<  Come diavolo hai fatto ad arrivare qui prima di me? >>
<<  Happy! >> rispose in tutta calma il rosato, indicando il gattino blu appoggiato sul davanzale della finestra.
<<  Per una volta che volevo dormire come si deve! >> disse la bionda.
<<  Beh, che problema c’è? Entra nel letto e riposa! >>
Questa frase fece arrossire non poco la proprietaria della stanza. Si sentiva avvampare, anche se non ne comprendeva bene il motivo e pronunciò solo un “ I-idiota…”
Nonostante ciò si infilò nel letto accanto al ragazzo.
<<  Ecco vedi? Non ci vuole mica tanto! >> esclamò Natsu e dopo qualche minuto si addormentò con un sorriso smaliante stampato in faccia.
“ Dio quant’è stupido” pensò Lucy, voltandosi dalla sua parte. “ Però è carino quando dorme…NO! Lucy ma che vai a pensare?!...Riposo.  Ho bisogno. Di. Risposo.” E fu così che cadde in un sonno profondo.
Nell’intera camera calò il silenzio, interrotto solo da Happy che sussurrò: <<  Si pppiiaaaaccccioonoo! >>

                                                        ***

Nonostante il cielo fosse ricoperto da nuvole sparse qua e là, il sole era ben visibile e il tempo caldo era paragonabile a quello estivo. Eppure era primavera. Erano solo le nove di mattina, ma le strade del porto di Hargeon, qualche minuto fa vuote, si stavano già animando : gente che passeggiava, qualche coppietta e bambini che si rincorrevano. Erano tutti felici, o meglio, quasi tutti.
In prossimità del porto, infatti, Cinque ragazzi e due exceed, avevano la faccia di chi doveva partire per una missione da martire.
<<  NON CI VOGLIO SALIRE! >> un ragazzo dai capelli rosa stava scalciando mentre cercava di liberarsi dalla presa degli altri quattro che tentavano di sbatterlo su una barca.
<<  ANDIAMO A NUOTO! >> urlò di nuovo.
<<  Ora basta! >> la ragazza dai capelli rossi, con fare annoiato, diede un pugno dritto nello stomaco del ragazzo, poi lo alzò e stese il suo corpo sulla barca, come se fosse morto.
Nel frattempo anche gli altri erano saliti e, sempre con la stessa espressione, si preparavano a lasciare il molo.
Secondo Erza, il viaggio sarebbe durato solo un’oretta. La destinazione era un’isola, poco più grande di Tenroujima. Il Concilio, nella richiesta, aveva espresso che tramite strani esami, avevano sentito magia oscura – la stessa di Zeref- provenire dal territorio dell’isola.
“ Speriamo che sia almeno accogliente” pensò Lucy, rigirandosi tra le mani la lettera di aiuto del Concilio.
Zeref, o qualcosa appartenente a lui, su un’isola. Zeref e isola. A nessuno della Gilda piaceva quell’abbinamento.
I lamenti di Natsu, la distrassero da quei brutti ricordi.
<<  Ugh…Wendy..fa qualcosa… >> Disse a fatica con la faccia ormai bluastra. La ragazzina lo guardava con pietà e dispiacere.
<<  Natsu-san, mi dispiace ma il mio Troia non funziona >>
<<  Ugh.. >>
Il dragon slayer, spostandosi come un cadavere, si affacciò ai lati della barca per vomitare.
<<  Ehm…Natsu-san, forse non dovresti sporgerti così tan… >>
Splash.
Troppo tardi: Salamander era già in acqua.
<<  Natsuu! >>
<<  Non ci voleva  >> commentò Erza. Si voltò verso Gray. <<  Gray, vai a riprenderlo >>.
Il mago la guardò come se stesse parlando arabo.
<<  EH? Perché io? Per me può benissimo rimanere in acqua e vagare come un naufrago per mare. >>
Qualcosa però gli fece cambiare idea. Forse lo sguardo furioso, accompagnato da un’aura demoniaca, di Titania.
Sbuffò. <<  Vado… Tsk! Ma tu guarda che mi tocca fare. >>

                                                      ***
 
Per fortuna doveva durare un’oretta il viaggio. Erano passate ore prima di raggiungere la destinazione…forse perché Natsu era caduto dalla barca. Cinque volte.
Il primo a scendere fu ovviamente lui, stupendo gli altri con la velocità in cui si era ripreso dalla nausea.
Appena sceso il colorito era scomparso dal viso, sul quale invece era comparso un sorriso da pazzo.
<<  TERRA! Urlò baciando la sabbia dorata dell’isola. <<  Ed è ferma…ferma…ferma…ferma… >> continuò all’infinito.
Erza invece si guardava intorno con un’espressione interrogativa.
“ E’ strano. Dove sono le altre Gilde? Dovrebbero già essere qui…”
Continuò a fissare l’orizzonte, finchè una voce che veniva da lontano non la disturbò.
<<  My honeeey!! MEN! >>
Un uomo basso, con  i capelli lunghi e arancioni, correva verso Erza.
<<  I-ich-ichiyaa! NOO!  >> urlò disperata e iniziò a correre.
Lucy fissava la scena disgustata.
<<  E ti pareva che c’era anche lu… >> fu interrotta da delle mani che la afferrarono per i fianchi e la schiena.
<<  Lucy sei bellissima oggi! È destino che ci rincontriamo >>
<<  Vuoi un tè? Una poltrona? Me? >>
<<  Sei carina…cioè sei nella media, ecco tutto >>
Tre ragazzi con lo stemma della Blue Pegasus sulle giacche erano apparsi all’improvviso, facendole prendere un colpo.
“ E se c’erano lui, potevano mai mancare loro? “ pensò.

Gray, intanto, appena sceso dall’imbarcazione, iniziò a trasportare le innumerevoli valigie di Erza e Lucy, riflettendo sul perché portarsi le valigie. Insomma, non erano in vacanza, e non dovevano alloggiare in nessun hotel, anche se aveva sentito parlare di una specie di casa, sull’isola, dove ritirarsi la notte.
“ Mannaggia a quell’idiota che si mette a baciare la terra” pensò tra sé e sé.
Il suo “caro amico” aveva ormai smesso di fare il pazzo baciatore di terre e, correndo, tentava di evitare le valigie che gli venivano lanciate contro.

<<  Gray, bastardo, che stai facendo? >>
<<  Aiutami a portare queste valigie! >>

Natsu si fermò e fisso l’ “amico”, finchè non comparse un ghigno sulle sue labbra.
<<  Nah. Mi scoccio. Fallo tu, schiavo. >> Pronunciò quell’ultima parola con enfasi , mandando in bestia l’alchimista.
Questi, aprì le valigie e iniziò a lanciargli contro le pesanti armature di Erza. A un certo punto però, arrivò a lanciare le biancherie di Lucy, tra le quali una mutandina pizzata che finì in faccia a Natsu.
Quest’ultimo divenne rosso pomodoro fino al midollo, seguito da Gray, che si accorse di avere in mano un reggiseno nero sexy.
Non ebbero nemmeno il tempo di posare quegli indumenti che Lucy arrivò e , trasformatasi in un demone, iniziò a riempire di calci il mago del fuoco.
<<  Non solo dromi nel mio letto e ti intrufoli nel mio bagno mentre faccio la doccia, ma adesso ti metti anche a giocare con la mia biancheria? BAKA!! >>
Natsu la fissava terrorizzato e sussurrò a Gray : <<  Se io sono il secondo Happy, lei è la seconda Mira, Aye! >>
<< Uh…secondo me ha preso lezioni da lei di nascosto >>

Mentre i due maghi discutevano di Lucy e Mirajane , un tappeto di velluto rosso si srotolò fino ai loro piedi.
<<  Juvia, mia adorata Juvia…dov’è la mia ragazza? >>
Da lontano si ergeva la figura di Lyon che continuava a lanciare rose rosse e blu all’aria.
Quando però si accorse dell’assenza della maga dell’acqua si avvicinò al rivale. <<  Gray, sai dov’è la mia ragazza? >>
L’espressione di Gray divenne un misto tra noia e fastidio.
<<  Non c’è. Ah…e NON È LA TUA RAGAZZA!  >>
Lyon lo guardò per un po’ cercando di capire cosa intendesse con quel tono di voce. Poi il suo sguardo si spostò sulle enormi valigie.
<<  Juvia, amore, aspettami, il tuo principe viene a salvarti! >>
<<  NO! Non aprire quella valigia!  >> urlò Gray terrorizzato.
L’allievo più anziano lo ignorò e iniziò ad aprire la valigia.
<<  Vuoi tenere Juvia tutta per te ver…  >> Non riuscì a terminare la frase che si ritrovò mutandine e reggiseni in faccia.
<<  ANCHE TU, IDIOTA! >>
Vide una maga bionda – che poi riconobbe come l’amica di Gray- avvicinarsi per poi dargli un calcio nello stomaco, che lo atterrò.
<<  Io ti avevo avvertito >> disse Gray con un sorriso soddisfatto.
Odiava quando aveva ragione.
                                                      ***

Wendy era rimasta a guardare quella scena, divertita dall’esuberanza dei suoi compagni, quando sentì qualcuno chiamarla.
<<  Wendyy >>
Una ragazzina minuta dai capelli rosa correva velocemente verso di lei.
<<  Cheria! >>
La piccola dragon slayer corse incontro all’amica e l’abbracciò.
Da quando era finito il torneo le era mancata molto. Con lei stranamente si sentiva alla pari. Era un sollievo che ci fosse anche lei lì.
                 
                                                   ***
<<  Natsu-san, finalmente ci rivediamo  >>
Un ragazzo alto, biondo, si fermò alle spalle del mago, facendolo sussultare.
<<  Sting! Che co fai qui?  >>
<<  Anche sabertooth partecipa all’incarico >>
Non fu Sting a parlare, bensì un mago vestito di nero.
<<   Ah, tu sei il tipo con un’ossessione platonica per Gajeel>>
Rogue girò la testa di scatto, mormorando qualcosa come :<< Lo ammiravo da piccolo. Tutto qui.  >>
Ora che le gilde erano riunite, non rimaneva altro che cominciare la ricerca.
   
 
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