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Autore: xingchan    23/04/2013    8 recensioni
Per sfuggire dalle grinfie di una squinternata ragazzina e per tener fede ai suoi unici grandi amori Akari ed Akane, Ryoga si ritroverà 'legato' a quest'ultima per un normalissimo (?) frainteso. I due dovranno fingersi fidanzati, a causa dell'assenza della dolce allevatrice di suini.
La cosa peggiore, almeno per la giovane Tendo, è che dovranno dimostrare entrambi di amarsi. Al contrario, il ragazzo maiale avrà l'occasione che aspetta da una vita: confessare ciò che prova per lei.
Ranma? Beh, lui non può fare altro che soffrire in silenzio, o quasi.
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Avevano camminato per lungo tempo finchè non decisero di fermarsi in un parco, sicuri che nè Ranma nè Hikari potessero raggiungerli. La minore delle Tendo aveva addirittura rischiato di perdersi per cercare di far perdere le sue tracce al ragazzo con il codino.
 
Ma non erano di certo soli. Hikari aveva assistito a tutta la scena, compresa la trasformazione di Ranma. Non se ne stupì più del necessario, essendo a conoscenza della leggenda di Jusenkyo, perciò aveva continuato a seguire Ryoga e Akane. Dapprima ebbe l'intenzione di aiutare il fratellone della ragazza, però non poteva perdere di vista il giovane Hibiki.
 
Inoltre, non doveva assolutamente occuparsi di un altro uomo. Sarebbe stato come un tradimento nei confronti del giovane con la bandana.
 
In quel momento Ranma era ancora una ragazza. Shan Pu non accennava a scostarsi dalla sua faccia e Ranma-chan aveva smesso di agitarsi, essendo sul punto di gattizzarsi. Ma per mero caso, verso il quale il giovane Saotome non sapeva se provare puro odio o una sorta di riconoscenza, qualcuno gli strappò la gattina dal viso appena in tempo.
 
"Dolcissima ragazza con il codino! Il tuo è un tempismo perfetto!". La sua voce aveva fin troppi indizi di familiarità, e, riconoscendolo, la rossina assunse una maschera di terrore. Tatewaki stava per prenderla in braccio, ne era convinta.
 
E, come previsto, ciò avvenne.
 
La stritolò con tutta la forza che possedeva, riducendola per poco a gelatina. Tanto che Ranma-chan avvertì alcune ossa che s'incrinavano, sperando che fosse solo una sua impressione. Dopo qualche minuto passato in quello stato, si accorse che Kuno stava piangendo. In un ultimo disperato tentativo di dimenarsi, la giovane con la treccia con un calcio lo mandò pochi metri più in là, cercando di capire per quale ragione stesse frignando.
 
"Ehi, Kuno! Kuno?!" lo chiamò non ricevendo inizialmente alcun tipo di risposta. "Ma che cavolo hai?" proseguì avvicinandosi.
 
L'altro intanto aveva il volto riverso a terra e versava un fiume di lacrime che a momenti sarebbe diventato un lago. Se non fosse stato per un calcio di Ranma-chan che lo ribaltò da capo a piedi, probabilmente si sarebbe addirittura addormentato, come un bambino sfinito dopo una serie interminabile di strilli causati dai capricci. Prese a guardare il cielo, con le lacrime che ancora gli rigavano le gote. "Quel fiore gentile di Akane Tendo è in compagnia di un plebeo peggiore di Saotome! Non posso tollerare una simile onta!" concluse, ma lei non riuscì a replicare perchè Kuno le si avventò nuovamente addosso dicendo: "Ma non ho nulla di cui preoccuparmi se sono con te, amore della mia vita!!".
 
"AAAAAAAAHHH!!!"
 
Altre grida si levarono al cielo, seguite da tonfi che facevano pensare ad un continuo susseguirsi di calci e pugni talmente violenti da stendere un elefante, figuriamoci l'imbattibile Tatewaki Kuno!
 
"Non ho tempo da perdere con te, idiota!".
 
***
 
"Cosa volevi dirmi, Ryoga?".
 
La vocina della più piccola delle sorelle Tendo pareva come centinaia di campane in festa per il giovane maialino. Premurosamente, lo aveva incitato a proseguire ciò che quell'imbecille di Ranma un'ora prima aveva interrotto.
 
Ormai una mezza conferma della sua gelosia ce l'aveva, nonostante lui lo volesse negare fino alla fine. Non si spiegava invece la sua assoluta deficienza riguardo al fatto che avevano un impegno da mantenere con il loro amico. O forse aveva anche quella spiegazione. Ed era sempre la stessa.
 
"Io... Io...", ripeteva il ragazzo davanti a lei, ma non riusciva ad emettere un suono diverso da quello.
 
La nuova arrivata nel frattempo li spiava da dietro una pianta, tentando di confondersi con lei. Non avendo nessunissima intenzione di essere scoperta, provò a cercarsi un nascondiglio che le avrebbe permesso di farsi notare il meno possibile. Anche se muovendosi, quelle foglie potevano destare sospetti.
 
"Credo di sapere cosa..." lo anticipò Akane sorridendo. Dapprima pensò che le avrebbe fatto una dichiarazione fittizia a causa di Hikari, ma poi, sapendo che Ryoga sotto sotto un debole per lei l'aveva, credette davvero che facesse sul serio. E si sentì completamente fuori luogo ed estremamente imbarazzata.
 
“Non… Non lo so, ma lo… lo sia quanto tengo a te…”. In un disperato mantenimento di autocontrollo, Ryoga impulsivamente l’abbracciò, incurante della primissima reazione dell’altra, che aveva indietreggiato di due passi appena.
 
Akane rimase immobile, senza rispondere a sua volta, mentre da tutt’altra parte Hikari emise un piccolo gemito di sorpresa, constatando così che l’amore, almeno da parte del ragazzo, c’era davvero, anche se la giovane con il caschetto era del tutto spaesata. Si poteva dire quasi che non fosse abituata a gesti simili, man che meno con un ragazzo. Magari non aveva abbracciato mai nemmeno suo fratello.
 
Dopo essersi risvegliata da quella che sembrava una sorta di trance, Akane cercò di richiamare Ryoga, in modo da interrompere quel contatto per liberarsi.
 
“Va bene così!” gli disse lei mormorando. “Non c’è bisogno di spingersi oltre. Hikari avrà già frainteso a tuo vantaggio!”.
 
“No,” la fermo lui “non l’ho fatto solo per sbarazzarmi di quella pazza!”. Fortunatamente, l’oggetto di conversazione non comprese tutto il dialogo fra di loro.
 
Il ragazzo maiale prese fiato e continuò: “Un giorno, non importa quando, riuscirò a sconfiggere Ranma e rendermi degno di te!”.
 
Cosa poteva rispondere una persona di fronte a quella promessa?
 

Una persona che, ora lo sapeva, era praticamente contesa fra due uomini? Di sicuro Ranma non avrebbe fatto finta di niente se avesse sentito quelle parole. Anche se avesse ripetuto quel suo componimento tutt’altro che poetico, non l’avrebbe fatta passare liscia a Ryoga.
 
***
Di tutte le cose che Nabiki normalmente sospettava, non se lo sarebbe mai immaginato un finto fidanzamento. Quella notizia le avrebbe donato una cifra molto più ingente di quelle a cui era abituata. Peccato che qualcuno ne era già a conoscenza.
 
Per esempio, già lo sapeva quel bambinetto viziato di Kuno. Fu proprio da lui che le venne la notizia. Se ne andava frignando per le strade più deserte di Nerima a lagnarsi come un cervo ferito.
 
Per carità, nulla da togliere e da paragonare Tatewaki ad un cervo, ma le cosiddette corna ricevute dalla sua cara sorellina, o almeno, era quello che lui lamentava seppur con frasettine diverse, dovevano essere ben più gravi degli affondi che gli regalava il suo futuro cognatino ogni mattina.
 
Certo, con una nuova del genere, che riguardava per di più il fidanzamento di Akane, avrebbe fatto soldi direttamente dalle tasche di suo padre, ansioso com’era di far accoppiare quei due che magari nemmeno sapevano cosa volesse dire l’enunciato ‘fare sesso’.
 
Forse doveva farsi i fatti suoi e lasciare che Ranma e Akane aiutassero quel povero ragazzo da quell’oca giuliva che si era piazzata in casa loro e che non faceva altro che sbavargli dietro, manco fosse un attore cinematografico bello da far paura o un cantante splendido, con una voce magnifica ma incompreso.
 
Ma probabilmente qualcuno di sua conoscenza avrebbe davvero sborsato una cifra esorbitante…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono costernata. Ci ho messo molto più tempo di quanto ne avessi previsto. Così tanto che ho cambiato le modalità dei dialoghi. Da ora userò le virgolette al posto dei trattini. XD
Inoltre, è da un po’ che non leggo il manga, perciò, anche se questa storia dovrebbe essere IC, sicuramente mi perderò. Confido di non andare oltre il limite, ma… boh… o.O
Spero che la stiate seguendo ancora… :P
 
 

   
 
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