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Autore: DyneJay    25/04/2013    0 recensioni
"Cosa ne sarà di questa nuova vita?"
Crystal è una ragazza semplice,odia essere al centro dell'attenzione.
E' costretta a vivere con la madre,in quanto il padre l'aveva abbandonata prima che nascesse; il suo sogno è quello di poter abbracciare quell'uomo a lei sconosciuto.
Crystal passa le giornate insieme a Jennifer,la sua migliore amica,e insieme a Nick il suo ragazzo,fino a che un avvenimento non la costringerà a cambiare abitudini.
Sarà costretta a fare una scelta,che le cambierà per sempre la vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi sentii chiamare, ma non risposi,non volevo smettere didormire questo sonno profondo; Jen iniziò cosi a farmi il solletico e misveglia definitivamente.

«Sveglia!Sono le 7 di mattina,dobbiamo andare a fare la spesa e a montare la tenda neltuo giardino! Hai dimenticato la giornata romantica con Nick?»

Mi misi a sedere sul letto appena Jen smise di farmi ilsolletico,mi strofinai gli occhi e sbadiglia non educatamente,ma avevosonno,ero stanca morta e volevo continuare a dormire,ma ciò non sarebbe statopossibile,dovevo organizzare tutto dato che da li a poco Nick avrebbe ricevuto lalettera.

Jen era già vestita quando mi ha svegliato,lasciandomi cosil’opportunità di dormire un’altra mezzora.

Andai in bagno e mi vestii il più veloce possibile,un pocodi trucco solo per non andare in giro con un aspetto cadaverico.

Jenny era già giù che mi aspettava con in mano due briochecalde,non avevamo tempo di sederci a mangiarle tranquillamente,così lemangiammo velocemente mentre andavamo verso il garage per prendere la tenda,chelei gentilmente mi avrebbe prestato,e suo motorino; mi porse un casco e me lomisi.

«Sali,dainon vorrai fare tardi?! »

«Jen,sonoappena le otto,Nick viene alle 11!Non ci vorranno ore per comprare dei panini equalcosa con cui riempirli! »

«Dobbiamo montarela tenta,e tu dovrai pur prepararti no? »

Sospirai annuendo e salii dietro di lei sul suo scarabeonero; parti a razzo verso il supermercato.

Arrivammo dopo cinque minuti,data la vicinanza delsupermercato e entrammo.

Dopo 10 minuti di frustrante ricerca delle cose da comprare citrovammo alla cassa a pagare per poi prendere il motorino e andare verso casa mia.

 

Ore 9:30

 

Avevamo già montato la tenda in giardino e sistemato dentrodelle coperte e dei cuscini per stare più comodi,adesso stavamo iniziano a farei panini.

«Jen,comecredi che la prenderà Nick? »

Jenny era quel tipo di ragazza positivo, gioioso eallegro,mentre io ero un po’..la ‘nera’ dei duo.

«Cry, secondome capirà benissimo,ti ama. »

Sospirai speranzosa e continuai ad riempire panini conmarmellata,e due con il prosciutto.

Il tempo scorse velocemente ed erano già le 10.15.

«Cry,sonole 10 e 15 minuti,ora io vado tu preparati,vedrai che andrà tutto bene,capito? »

Mi abbraccio istintivamente per darmi conforto,la strinsi ame annuendo con la testa.

«Sì,andràbene. »

Dissi più a me,che a lei.

Se ne andò salutandomi con un bacio sulla guancia eraccomandandosi di mettere qualcosa di sexy.

Corsi in bagno facendomi una doccia al volo,avrei sceltodopo i vestiti da mettere.

Dopo circa 15 minuti uscii dalla doccia,mi avvolsi nell’accappatoioe inizia ad asciugarmi facendo il prima possibile,per poi correre in camera,edaprii i cassetti osservandoli.

Decisi di dare in parte ascolto a quello che mi aveva dettoJen,così misi il completino intimo che Nick adorava e sopra decisi di mettereun paio di jeans con la felpa che mi aveva regalato,dato che era la miapreferita.

Decisi di vestirmi così sportiva, in quanto non dovevamouscire,ma stare a coccolarci nel nostro rifugio in giardino,senza preoccuparcidi mia madre,dato che aveva lasciato un bigliettino con su scritto che sarebbetornata circa verso le 18.

Tornai in bagno truccandomi il meno possibile,a Nick piacequando sono naturale,mentre stavo per finire di truccare l’altro occhio,sentiisuonare il campanello e imprecai a me stessa di quando lui fosse preciso e cheavrei dovuto stare meno sotto la doccia.

Scesi velocemente le scale ed aprii la porta.

«Lo sosembro un pagliaccio con un occhio truccato e uno no, ma non ridere! »

Nick mi guardò lasciandosi scappare una risatina,mi tirò a sebaciandomi piano sulle labbra,sorrisi a quel bacio improvviso.

«Sai chepreferisco quando non sei truccata,amore. »

«Lo so, madovevo truccarmi un pochino,mi sono svegliata che sembravo un cadavere! »

«Dormitopoco? Qualche pensiero ti tormentava? »

Sembrava leggermi dentro,ma mi affrettai a smentirlo.

«No! È cheho dormito da Jenniefer e sai,serate tra donne,non si dorme mai! »

Sorrisi convincente,mentre lui continuava guardami negliocchi.

«Capisco,soliteragazze! Io invece sono stato a casa con mio fratello. »

Risi.

«Maschi e iloro giochi! Adesso se non ti dispiace vado a finire di truccare l’occhio chemi manca. »

Mi tirò nuovamente a se,baciandomi con dolcezza.

«Io dicoche potresti struccare l’altro. »

Sussurrò al mio occhio,mentre io sorrisi.

«E vabene,entra ed aspettami in salotto. »

Tornai in bagno e iniziai a togliermi il trucco dallafaccia,per poi tornare giu.

«Andiamoamore,la sorpresa che ti,ci,aspetta è fuori. »

Si alzò e mi venne incontro prendendomi per mano,uscimmodalla porta sul retro per andare in giardino e lo portai dietro l’albero doveavevo con Jen sistemato.

Mi attirò a se abbracciandomi da dietro,nel vedere la suasorpresa e mi bacio piano sul cullo.

«Il nostronido d’amore. »

Mormorai piano voltandomi verso di lui,gli presi il viso frale mani e lo baciai sulle labbra assaporando il suo sapore,amo da morire la suadolcezza.

«Sei fantastica. »

Sorrisi dolcemente.

«Entriamodai. »

Entrammo in tenda e si sorprese nel vedere che c’era unacorta,dei cuscini e del cibo,era tutto perfetto.

La tenda era abbastanza spaziosa per due persone,ci sedemmovicini mi cinse un braccio intorno ai fianchi per tirarmi a lui,restammo un po’a baciarci e a coccolarci.

 

Ore 12:30

 

Mi staccai piano dalle sue labbra e sorrisi.

«Mangiamoamore? »

Chiesi con dolcezza,indicando il piatto coperto dove erano ipanini.

«Si,sennofiniamo per lasciar marcire quel buon cibo. »

Rise,carezzandomi una guancia.

«Considerandoche l’ho fatto io,non so se è buono! »

«Non vorraimica avvelenarmi!? »

Chiese in tono scherzoso.

«Certo,sonola reincarnazione della strega di biancaneve, però invece di uccidere le bellefanciulle uccido i bei ragazzi. »

Ridemmo entrambi e gli passai un  sandwich,mangiammo e parlammo animatamenteper un bel po’,adoravo parlare con lui ed ascoltare la sua voce,potrei stareore su ore a guardarlo incantata e ad ascoltare quella melodia.

Appena finimmo di mangiare gli porsi un fazzoletto, e nepresi uno per me per pulirmi la bocca in caso ci fosse qualche macchia.

«Amore,devoconsegnarti una cosa,però prometti che la leggerai quando sei solo. »

«Sei lasolita fifona piccola,c’è qualcosa che non va? Non avere paura di dirmelo. »

«Nono! Vatutto alla grande tra noi,stai tranquillo,ti amo. »

Sorrisi convincente,porgendogli la lettera che avevo scrittola notte passata,quella dove gli raccontavo dei miei sentimenti e deltrasferimento.

«Vabene,allora la leggo quando torno a casa,anche se la curiosità mi ucciderà. »

«Ci sonoqua io a non farti pensare alla lettera. »

Spostai il piatto e i bicchieri vuoti in un angolo,e cisdraiammo in tenda accoccolati,poggiai la testa sul suo petto.

«Ancoraoggi,mi chiedo come  tu ti possa essereinnamorato di un’impacciata come me. »

Sussurrai piano,alzando la testa per cercare il suo sguardo,mentrelui sorrise alzandosi appena anche lui,sorreggendosi su un braccio.

«Crystal telo ripeterò ogni giorno fino a che non capirai che sei la ragazza perfetta perme,e che il tuo essere spavalda mi piace da impazzire! Non sei la solitaragazza che ama i cosmetici e passa ore davanti allo specchio,tu sei quel tipodi ragazza che farebbe a gara a pallonate di neve,o che si rotolerebbe sullasabbia senza aver paura di sporcarsi i capelli,sei la ragazza che cercavo datempo. »

Sorrisi come un ebete alle sue parole,mi amava,lo amavo,comepotevo lasciarlo qua? Sorrise di rimando e mi fece sdraiare venendomisopra,inizio a baciarmi con dolcezza sulle labbra,lasciando che la passione diappartenerci ci prendesse come non mai,inizio a spogliarmi con lentezza,senzarompere quella calma e tranquillità che si era creata,ed io feci altrettantocon lui.

Ci trovammo nudi,sotto una coperta che aveva lasciato checoprisse i nostri corpi,lasciandoci cullare dalla dolcezza e passione delmomento.

 

[…]

 

Ore 18:15

 

La madre di Crystal torno a casa e non trovo la figlia,cosìtento di chiamarla e si accorse che aveva lasciato il cellulare in camera, eaffacciandosi per sbaglio dalla finestra notò la tenda in giardino,supponendoche Crystal  e la sua amica avesseroorganizzato qualcosa per essere lasciate in pace,così scese e si diresse in giardinoavvicinandosi alla tenta con lentezza.

«Crystal? »

Nessuna risposta,forse era uscita,si diceva mentre appenaarrivata alla tenda,aprì piano la tendina.

Le mancò il fiato,cercando di non farsi sentire,lascio chela tenda si  richiudesse,e tornovelocemente in casa,andando a farsi un bagno per “sblollire” lo shock di avertrovato sua figlia,nuda,tra le braccia di un ragazzo.

«Dovevoaspettarmelo,sta con Nick da quasi un anno,è una cosa normale per la loroetà,spero solo abbino fatto attenzione. »

Continuava a ripetersi frastornata.

 

Ore 19:00

 

Mi strinsi fra le braccia di Nick,sorridendo piano lasciandoscorrere qualche minuto prima di tirarmi su e svegliarlo con un bacio.

«Buongiornoamore. »

Gli sussurrai baciandolo lentamente sulle labbra,lasciandoche si svegliasse con calma,mi strinse a se e sorrise.

«Buongiorno,piccolamia. »

«Seibellissimo. »

«Tu,seibellissima. »

Lo baciai nuovamente di scatto per poi guardarmi intorno.

«Che oresono? »

Chiesi  mettendomiseduta,cercando di coprirmi il più possibile con la coperta,Nick guardo l’orologioe rispose senza riflettere.

«Le 7 disersa. »

Sgranai gli occhi.

«Cosa?!Cazzo! Mia madre! »

«Intendidire che.. si sarà accorta di noi,qui,così? »

Mi morsi il labbro sperando che non fosse venuta a cercarmi.

«Siamovivi,quindi credo di no. »

Risposi speranzosa,mentre lui annuiva.

«Dai,andiamoo ci verrà davvero a cercare. »

Ci vestimmo il meglio possibile e tornammo in casa,trovammomia madre in cucina a cucinare.

«Hei,mamma! »

«SignoraLewis. »

Disse cortesemente Nick,mia madre si volto e notai in leiqualcosa di strano.

«Ciaoragazzi,ho notato che fuori c’era la tua macchina Nick,così ho pensato chevolessi fermarti a cena! »

«Volentieri,grazie. »

Rispose cortesemente Nick.

«Vai asederti sul divano,amore,io vengo subito ad apparecchiare la tavola. »

Nick andò in salotto e presi la tovaglia,e i piatti.

«Tesoro? »

Chiese mia mamma in tono teso.

«Dimmi,mamma. »

«Dopovorrei parlarti. »

Cercai di restare tranquilla.

«Va bene. »

Sorrisi appena,andando ad apparecchiare in salotto,mentrelei continuava a cucinare.

Appena avevo finito di mettere l’essenziale sulla tavola misedetti vicino a Nick sul divano.

«Dopo vuoleparlarmi,non so di cosa,ho paura. »

Gli sussurrai nell’orecchio mordendomi il labbroinferiore,mi prese la mano e la strinse in segno di conforto.

«Tranquilla,cisono io con te. »

Rispose sorridendomi,stringendomi piano a lui. 

 

 

Spazio autrice: Ciao bellissimi lettori,ecco a voi il terzo capitolo della mia storia,spero che inizi ad appassionarvi! Aspetto ansiosa i vostri commenti,positivi e negativi. Un bacio! :)

  
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