I
fell better in his arms.
“Zoe,
Zoe svegliati!”
Strofinandomi
gli occhi li aprii
e vidi Perrie che mi
fissava.
“Humm,
che c’è?”
“Sono
le 8 e possiamo andare a
fare visita a Niall, cioè puoi…”
Mi
guardò mentre cercavo di
focalizzarla meglio e mi sorrise; ovviamente ricambiai.
“Sei
così dolce Perrie, grazie
per avermi chiamata. Mi preparo e partiamo.”
“Ok,
chiamo Zayn così ci da un
passaggio, credo che anche lui voglia sapere come sta Niall.”
“Perfetto,
torno fra 10 minuti.”
Cercai
di fare più in fretta
possibile. Avevo una
voglia di rivederlo che non avevo mai avuto. Volevo che
sapesse che io ci sarei stata comunque.
Andai
in bagno mi vestii, mi
truccai un po’ e mi misi le scarpe. Un pettinata ai capelli
ed ero pronta.
Perrie era sul ciglio della porta di ingresso che mi aspettava.
“Zayn
è già fuori, era qui
vicino.”
Le
sorrisi. Uscimmo ed entrammo
nella macchina di Zayn che si trovava proprio sul marciapiede di fronte
alla
casa. Perrie si mise nel sedile anteriore di fianco a lui e io mmi misi
dietro.
“Buongiorno
ragazze. Dormito
bene?” disse lui dando un bacio a Perrie.
“Si
si, tutto bene grazie.”
Senza
aspettare altro tempo Zayn
premette il piede sull’acceleratore e dopo 20 minuti circa
eravamo
all’ospedale.
Mi
piombai subito fuori dalla
portiera appena arrivammo nel parcheggio. Entrai frettolosamente
nell’ospedale.
“Salve,
posso aiutarla?” mi disse
una dottoressa con un viso molto dolce.
“Ehm
si, cercavo la stanza di
Niall, Niall Horan.”
“Oh
si, vieni seguimi.”
Proprio
in quel momento entrarono
Zayn e Perrie, che si misero a seguire me e la dottoressa.
“Eccolo
qui. Per fortuna si è
ripreso bene e non era niente di grave” disse lei con un
sorriso raggiante.
Restai
ferma per un po’ dietro la
porta a fissarlo.
“Emm,
noi ora ce ne andiamo a prendere
un caffè, ci vediamo dopo” dissero Perrie e Zayn.
Non
feci neanche in tempo a
girarmi per salutarli che se ne erano già andati via. Rimasi
quindi ancora un
po’ li a guardare quell’angelo che stava riposando.
Come
faceva ad essere così
perfetto anche quando dormiva?
Aprii
poi la porta e lo svegliai.
“Buongiorno!”
Mi
avvicinai a lui e gli lasciai
sulle labbra un bacio a stampo.
“Buongiorno
a te principessa”
disse lui con un sorriso.
“Come
stai Niall?”
“Bene
dai, stanotte la testa mi
ha fatto un po’ male, ma mi è passato velocemente
il dolore. Tu invece?”
“Io
sto bene perché tu stai bene.
Mi sento così in colpa Niall, non puoi neanche
immaginare…”
“Non
sei tu quella che mi ha
tirato un pugno e mi ha fatto
cadere,
non è colpa tua” mi disse, mentre mi prendeva la
mano destra.
“Ma
avrei almeno potuto cercare
di fermarlo.”
“Tu
hai fatto il possibile.”
Mi
diventarono gli occhi un po’
lucidi, non riuscivo a capacitarmi di quello che mio padre aveva fatto
alla mia
ragione di vita.
“Zoe,
non piangere ti prego. Io
sto bene, davvero.”
Lo
guardai e poi mi buttai a
capofitto fra le sue braccia. Non volevo
lasciarlo per nessuna ragione al
mondo.