Ciao a tutti!
Questa è la mia prima fanfiction e vi dico già da ora che non è molto lunga!
Vorrei ringraziare Gea_Kristh per la sua grande disponibilità nell'aiutarmi.
Ed ora leggete!
Importante: Io non conosco i My Chemical Romance, tutti i personaggi sono maggiorenni e questa storia è frutto della mia fantasia!
Capitolo Uno.
Incontro inaspettato.
Sono morto e
sono in
paradiso? Non c’è altra spiegazione per la scena
che mi si para davanti agli
occhi:
Nuvole
soffici su cui
dormire, chitarre con le ali, io che cavalco una chitarra e volo sempre
più su.
L’aria
si fa
freschetta. Poi improvvisamente appare un vecchio ranocchio schifoso
che mi
urla in un orecchio:
“Pezzo
di imbecille,
smettila di dormire! Piuttosto vai a fare la spesa!”
“Sta
zitto decerebrato
verde, rugoso, vecchio e puzzolente!” rispondo.
“Che?”
“Ranocchio!”
“Ah
sì? E’ così che si
trattano gli amici che ti ospitano in casa loro?”
Qualcuno mi ruba la “nuvola” su cui avevo poggiato la testa. Le mie chitarre-angeli spariscono.
La luce del sole mattutino mi entra negli occhi.
Ci metto poco a capire che quello di prima è stato solo un sogno, però il ranocchio sembra essere ancora qui che mi guarda interrogativo e con cattive intenzioni. Gli staccherei il collo, se potessi.
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In pigiama, alle 8 di mattina, a fare la spesa al supermercato sotto casa per quel cretino del mio amico.
Io, una rock star strafamosissima, a fare la spesa ad un cretino che per i miei gusti mi chiede troppi favori e mi rinfaccia troppe cose.
Ecco! Per colpa sua stavo anche per spezzarmi il collo! Sono appena inciampato nel bastone di una vecchiett…
Un colpo in testa.
“Ahi! Ma cos’è stato?”
“Ora te lo faccio vedere io cos’è stato!”
Dolore! Ecco cos’è stato!
“Signora si calmi!” Le dico esasperato.
“No! Tu volevi rubarmi la
borsa!” E quella continua a
suonarmele con quella maledetta borsetta!
“Ma non è vero!! Ahia!”
Sono alla cassa, finalmente. Per fortuna ho quasi finito e con un impulso d’ira strappo la lista della spesa.
La cassiera mi guarda divertita.
Una ragazza con una felpa dei My Chemical Romance mi guarda incuriosita.
Fortunatamente – o sfortunatamente – sono conciato così uno schifo, che nemmeno qualcuno della band potrebbe riconoscermi, o almeno lo spero.
Mentre rimango imbambolato nei miei pensieri con la commessa che mi guarda scocciata, la ragazza con la nostra felpa, arriva alla cassa affianco alla mia ed inizia a pagare.
Poi si avvicina a me e sorridendo perfidamente mi dice a bassa voce:
“So chi sei.”
“Chi sono?” rispondo con un tono che voleva sembrare innocente. Ma è tutt’ altro che innocente, è allarmato. Molto allarmato.
“Hai una crisi d’identità?”
La guardo, scuoto la testa, mi aggiusto gli occhiali da sole e sorrido alla cassiera sempre più scocciata.
Una luce. Un bip.
Un’altra luce. Un altro bip.
Un sorriso beffardo. Una fotocamera. Una ragazza con la felpa del gruppo in cui suono la chitarra.
‘Frank, sei proprio nella merda.’ Mi dico.
“Frank, sei proprio nella merda.” Sussurra.