Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: gia91    16/11/2007    0 recensioni
...molte volte la vita prende una via diversa e...ti ritrovi catapultato in un altro mondo,un'altra realtà e devi fidarti solo sulle tue forza...succede così anche a Mike e Jeremy che finiscono nel regno di Fìtia,dove si fronteggiano Garx e minii.Una guerra senza fine, nulla per scontrato...nei prox aggiornamenti ho in mente di far scontrare ANCHE I DUE AMICI...unico obbiettivo:l'eredità di un mondo... p.s. a me non piace l' "happy end"...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO UNO KARAK

CAPITOLO UNO  KARAK.

 

Era una notte inquieta, un grande temporale si abbatteva sulla piccola cittadina, il cui nome era Karak.

Le strade erano semi-deserte, infatti, su un lato della strada camminava a rapidi passi una figura, piuttosto alta avvolta da un mantello, il quale rivelava il suo colore nero ad ogni fulmine che illuminava il cielo.

Ad un tratto questa si fermò come se avesse visto qualcosa, o qualcuno.

Si tolse il cappuccio, con il quale si copriva dalla pioggia, e rivelò il suo volto, era un ragazzo.

Improvvisamente cadde dal cielo un gran tuono che si abbatte su un albero lì vicino, il ragazzo né indietreggiò, né fu colto da timore.

- vieni fuori, la rivoglio- disse questo- so che sei qui da qualche parte nascosto, e prima o poi ti troverò e lei sarà mia -.

Un altro tuono, ma ancora una volta il ragazzo non ne ebbe paura.

- codardo- disse - so che sei qui vicino, so che è nelle tue mani e dovrai darmela prima o poi -.

- tu credi- rispose una voce dal nulla.-tu credi- ripetè.

- tu credi che riuscirai a prendermela, no,no,tu non puoi- continuò- non sei certo in grado di gestire questa situazione-.

 -tu credi- protestò il ragazzo con aria di sfida -ne sei sicuro?vieni fuori non fare il vigliacco, come sempre,ti conosco bene-.

- anch’io ti conosco bene, sono tuo fratello, se non ti conoscessi non ti direi di rinunciare, di lasciar stare e di tornartene da dove sei venuto.Questa è una questione più complicata di quanto credi, e soprattutto è una questione privata…-sentenziò la voce.

- forse, per la prima volta hai ragione, e una questione privata…ma tra me e te- disse il ragazzo, che immobile guardava nel vuoto, o in un punto ben preciso.

Poi riprese -VIGLIACCO, CODARDO, ci hai tradito, sei la nostra vergogna, non sei più degno ormai, con il gesto che hai compiuto, di stare tra noi-.

La pioggia continuava a cadere, si faceva ancora di più persistente, il ragazzo, che sempre immobile fissava il vuoto, era completamente bagnato e tra se e se diceva -ti troverò-.

- davvero mi troverai?!- riprese la voce.

- io non ho paura di te, tanto meno se sei mio fratello-.

- io non ho paura di quelli come te- .

- NON PARAGONARMI A LORO- urlò di scatto la voce.- io non sono come loro- riprese poi con voce più calma, ma un po’ tremante.

- credo di aver scoperto il tuo punto debole fratellino- disse il ragazzo con, ormai, voce sicura e di sfida; poi riprese- il paragone, ma certo questo è il tuo punto debole e lo è sempre stato. Non vuoi essere paragonato a loro, gli Infidi…però e quello che sei. Sei diventato un infido e un Garx, anche tu-.

-NO!!- IO NON SONO UNO DI LORO- protestò urlando la voce.

-vieni fuori, allora- disse il ragazzo-se non sei né un fir, né un Infido non hai nulla di che temere…vieni fuori e restituisci quello che hai rubato-.

-vorrei- rispose la voce, nelle sue parole si leggeva un pizzico di disagio e tristezza.<

-perché sei costretto? Perché non puoi?-disse il ragazzo al fratello che ancora non riusciva a vedere.

 

Aveva smesso di piovere, era quasi l’alba e si cominciava a sentire una leggera brezza; il ragazzo che ormai era fracido, non si reggeva più in piedi, sentiva la fragilità del suo corpo, sapeva che il fratello era lì da qualche parte anch’egli bagnato e non poteva abbandonarlo.

Così proseguì: -rispondi, chi ti ha costretto- CHI?-poi urlò.

Nessuno rispose.

Ci fu un attimo di silenzio, che fu interrotto da un grido, che echeggiò in tutta la stradina semi-deserta, e da uno strano rumore di qualcosa che cadeva pesantemente a terra.

Ancora silenzio.

Ma ancora una volta ci fu un urlo, questa volta però fu un urlo sommesso seguito dal rumore di passi veloci. Sì qualcuno correva, poi si sentì ed echeggiò per tutta la stradina una voce soffice ma allo stesso tempo tremula, che disse-addio-.

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: gia91