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Autore: Bellafifi1986    28/04/2013    2 recensioni
Violetta ha quindici anni, è "la principessa rinchiusa nella torre" senza poter esprimere idee, sogni e desideri ma l'incontro con due ragazzi cambierà la sua vita.
Leon e Diego due ragazzi diversi tra loro e con due modi d'amare.
La vita di Violetta cambia completamente insieme a loro. Una vita piena di amici, musica, libertà, pazzia e forti emozioni.
Violetta troverà il coraggio di vivere i suoi sogni e di amare fino in fondo?
E' una storia particolare.
Dedicata a Dolceluna83 e in secondo luogo a Allegra e syoita.I
Genere: Commedia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Leon, Violetta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Threesome
Capitoli:
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Il profumo di un'amicizia 
 
 
Buongiorno mamma, 
sono in macchina con papà, stiamo andato dai suoi amici e con la scusa vado alla pista di motocross.
Stanotte ho fatto un sogno su Leon e lui mi baciava in un luogo speciale e mai visto prima.
Era così romantico, dolce e meraviglioso.
Però ho fatto un sogno anche su Diego e anche lui mi baciava sul mio letto.
Era diverso da quello con Leon. Non so come descrivertelo.
Comunque non ci sto capendo più niente.
La mia mente è confusa.
Leon o Diego?
A proposito di quest'ultimo, alla fine abbiamo preso veramente quel gelato, un gelato in due. Perché ha iniziato a leccare il mio gelato dalla parte opposta alla mia, una scena da manga e devo dirlo mi ha sorpreso e mi è piaciuta anche come cosa.
Ah Leon mi ha mandato la buonanotte ieri sera. E' stato dolcissimo.
Questo batte è il momento con Diego.
Però Diego mi attrae.
...
Finalmente sono alla villa, mamma. 
Una cosa positiva: Jade non c'è. 
Saluto Esmeralda e suo marito.
Papà stranamente mi dice di fare un giro. Strano. Molto Strano però prendo la palla a balzo e corro alla pista di motocross.
Non vedo l'ora di vedere Leon.
Questa volta entro dall'entrata principale per evitare problemi a Leon, vado al bar dove c'è la vista sulla pista di motocross e guardo attentamente in cerca di lui.
Che delusione!
Non c'è nessun motocrossista in rosso.
Forse oggi è allo Studio On Beat.
Prendo il cellulare per chiamarlo, squilla ma lui non risponde.
Forse sta facendo lezione.
Sono proprio sfortunata.
Entro nel bar e ordino un succo di frutta al mirtillo. Il preferito di Leon.
Vado a pagare ma nella borsa non trovo il mio portafoglio.
E adesso che faccio?
Sono in panico.
Oggi sono davvero sfortunata mamma.
-Metti una cannuccia doppia, Juan-disse una voce familiare alle mie spalle.
Mi giro di scatto e c'è Leon con un bellissimo sorriso.
Mamma, ritiro tutto.
Sono felice. 
Siamo nello stesso tavolino di ieri, gustiamo il succo di mirtillo insieme e la cosa mi piace.
E' cosi romantica, mamma.
-Leon, io non sono la ragazza che pensi-dissi io con coraggio, staccandomi dalla cannuccia.
Leon mi guarda un po' confuso e mi chiede:-Cosa vuoi dire?-
-Hai presente la favola di raperonzolo-aggiungo io con un sospiro.
Lui fa segno con la testa.
-Aggiungi alla matrigna, un padre severo che non ti permette di fare nulla, che non puoi cantare, che non puoi andare a cavallo, che non puoi ascoltare nessuna musica tranne quella da programma scolastico, che non puoi esprimere i tuoi pensieri, che non puoi uscire con ragazzo o avere degli amici. Questa sono io, Leon. Non sono speciale. Sono una ragazza debole e per nulla coraggiosa. Una principessa rinchiusa nella torre per il resto della sua vita.-
Ora che sa la verità, non gli piacerò più.
Mi sento triste a questo pensiero ma merita di sapere chi sono veramente.
Non ho il coraggio di guardarlo in faccia. 
Ho paura, mamma. 
Sento la sua mano alzare il mio viso con dolcezza e mi disse:-Sai cosa io vedo invece, una ragazza speciale con tanti sogni e con una voglia d'amore che si sente incatenata, che lotta per uscire e che vuole trovare il suo posto nel mondo ma è un po' sparita. Ha solo bisogno di un qualcuno che le mostri il mondo e voglio essere io quella persona. Perché mi sono innamorato di te, Violetta e non permetterò che tu sia infelice in quella torre-
Mamma, sto piangendo per la felicità.
Mai nessuno mi ha detto questo cose.
Questa è una dichiarazione d'amore.
Sono tanto felice, cosi felice che non riesco a trattenermi, lascio la sedia e mi tuffo tra le sue braccia.
Sto qui tra le sue braccia, non so da quanto tempo ma sto in paradiso.
Poi Leon mi sussurra all'orecchio:-Andiamo, ti porto in un posto-
Non so dove mi vuole portare ma qualunque posto sarà bellissimo insieme a lui.
Andiamo verso una moto nera, lui mi mette bene il casco e mi fa salire su di essa, poi si mette il suo per salire e mettere in moto.
-Tieni forte a me, principessa-mi avverti Leon con un sorriso.
Metto le braccia intorno al suo corpo forte, non ho paura mamma perché mi fido di lui.
Sono su una moto mamma. Papà non approverebbe questa cosa ma non mi importa, sto cosi magnificamente bene stretta a lui e la velocità non mi spaventa, anzi mi piace.
 Sento il profumo della libertà, mamma. E' bellissimo.
-Tutto bene? Non vado troppo forte?-mi chiese Leon premuroso.
-No, sto bene-dissi io contenta, appoggiata contro di lui.
Non potrebbe mai andare male con un ragazzo come lui.
Leon si ferma dopo un po', mi fa scendere e resto sorpresa.
Vedo un recinto dove ci sono i cavalli.
-Ti piace?-mi chiede lui bello come il sole, togliendomi il casco.
-Sei unico-dissi io contenta con un abbraccio cosi forte da farci cadere a terra.
Mi trovo a cavalcioni su di lui con le braccia a collo e arrossisco subito quando me ne accorgo.
-Scusami, non volevo-dissi io imbarazzata.
-Tranquilla, sei molto bella quando sei felice-mi disse lui con uno sguardo da farmi battere il cuore ancora di più.
Quante emozioni in poco tempo. 
Sono tutta rossa in viso.
-Sei anche molto adorabile con queste guance rosse-aggiunge lui avvicinandosi al mio viso per baciarle entrambe.
tum-tum-tum-tum
Mi alzo di scatto dalla grande emozione, se un solo bacio sulla guancia mi provoca questo figuriamoci il mio primo bacio.
Oddio io non so baciare e se faccio qualcosa di sbagliato.
Non voglio fare la parte di quell'imbranata.
Lui avrà baciato tantissime ragazze e fatto anche altro.
Sono così inesperta.
Leon mi abbraccia da dietro, mi da un bacio sulla testa e mi disse dolcemente:-Smettila di pensare, troppo pensare fa male e tu hai bisogno di altro-
Sa sempre la parola giusta da dire o da fare.
Mi capisce come nessun altro.
Ho sentito dire che quando ami qualcuno, capisci l'altra persona senza neanche parlare.
All'improvviso lui si allontana da me, non faccio tempo a girarmi e mi benda con la tua sciarpa. Pensavo di averla persa invece no. Ha un profumo diverso, quello tuo mischiato con quello di Leon e mi piace molto.
-Ti fidi di me?-mi chiese Leon all'orecchio.
-Si mi fido-dissi io senza esitazioni.
Con lui andrei in capo al mondo.
Leon mi guida con la mano verso qualcosa, sento un muscuglio di odori e una pace assoluta. Non vedo l'ora di levarmi questa benda, sono così eccitata come una bambina in un negozio di dolciumi.
Dopo un po' lui si ferma, mi toglie la benda e... 
-Sorpresa-esclamarono in coro i ragazzi di ieri sera della stanza, lanciando dei coriandoli.
Sono gli amici per Leon, c'è un gran striscione con la scritta "Benvenuta, Violetta" e io resto sorpresa e commossa.
E' la prima volta che qualcuno fa qualcosa del genere per me.
Lara si avvicina a me insieme a cinque ragazze e mi danno un abbraccio.
-Siamo così felici di conoscerti Violetta-dissero le altre cinque ragazze con molto affetto.-Questa è la tua festa di benvenuto alla "Fattoria 21", speriamo che ti divertirai-
Mamma, in due giorni ho trovato due ragazzi interessati a me e tanti amici.
La mia vita si sta trasformando pian piano, quello che ho sempre desiderato e immaginato ora è proprio qui e non voglio rinunciarci.
Francesca, Camilla, Ludmilla, Nata e Lena sono fantastiche, sono diverse tra loro però insieme formano un bel gruppo e ora ne faccio parte anch'io.
Anche se non sono la fidanzata di Leon, Lara mi adora lo stesso e convinta fermamente che io e lui formeremo una coppia perfetta.
Il gruppo dei ragazzi: Maxi, Andrés, Brodwey, Marco e Federico sono molto simpatici, allegri e molto scherzosi. Mi fanno ridere come una matta mai quanto Leon, a lui non lo batte nessuno in battute e trovate.
I prodotti della Fattoria 21 sono squisiti, assaporo il tutto con le mani per la prima volta e lascio fuori le regole di papà. Voglio fare a modo mio.
Le ragazze mi mostrano l'intera Fattoria 21, è immersa e bellissima.
La lista dei miei posti preferiti aggiungo questo e l'Hoy somos mas. 
Chissà come sarà lo Studio On Beat.
Le ragazze dicono che è il posto speciale per chi ha la musica nel sangue e nel cuore.
Mi ci vogliono portare ma oggi è chiusa e loro si esercitano qui nel tempo libero.
La Fattoria 21 è di Angie, lei infatti è anche insegnante di canto allo Studio On Beat e l'idea per ritrovarsi qui è sua.
Insieme a loro sento il profumo dell'amicizia.
Sono la più piccola insieme a Lena ma non c'è molta differenza, tutte noi abbiamo un sogno in comune: la musica.
Alcune sono fidanzate: Maxi e Nata, Federico e Francesca e Marco e Lena.
Camilla non ha ancora trovato l'amore anche se è corteggiata da Brodwey ma lei non ne vuole sapere.
Stessa cosa Lara.
Invece Ludmilla è innamorata di qualcuno ma non vuole svelare la sua identità.
Dal suo sguardo, si vede che è molto innamorata e questo ragazzo è fortunato perché per il poco che capito di lei, è una ragazza speciale anche un po' capricciosa e diva ma molto leale in amicizia e in amore. Per lei nessuno deve toccare o far del male ad un suo amico o diventa una belva e testimoni tutti di questa cosa.
Sento che io e Ludmilla diventeremo grandi amiche. Mi piace, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno proprio come Camilla e ha un sicurezza in sé fortissima. Vorrei essere come lei e affrontare papà senza alcun paura di dire quello che penso e che voglio.
Il bello viene adesso, mamma: i ragazzi e le ragazze si mettono a suonare e a cantare una canzone chiamata Ven y canta. Il ritmo, il testo e tutto mi travolge e mi unisco a loro con naturalezza.
Il canto fa parte di me proprio come te, mamma.
Non posso tenerlo dentro di me. E' impossibile e non voglio.
Apro gli occhi, Leon mi sorride e gli altri mi applaudono.
-Hai una voce unica, Violetta-mi disse Leon prendendomi in braccio e facendomi volteggiare.-Sei nata per cantare e io e gli altri ti aiuteremo ad entrare allo Studio On Beat-
Entrare allo Studio On Beat!? Sarebbe un sogno.
-Si ti aiuteremo con le diverse prove-dissero gli altri con gran entusiasmo.
-Non so che dire ragazzi... io...-
Sono così felice ma non posso. Papà non approverà mai e non mi farà mai uscire di casa.
-Si è la parola giusta-mi disse Leon tenendomi sempre in braccio.
-Scusatemi, io ci devo pensare-dissi io un po' dispiaciuta.-Non è così semplice, ragazzi-
Infatti è complicato. Se vengo ammessa, dovrò trovare tante scuse per uscire e giustificare il lungo tempo lontano da casa. 
Non è complicato, è impossibile.
-Leon, mi fai scendere-gli dissi io con degli occhi tristi.
Lui mi fa scendere controvoglia ma capisce i miei pensieri, ho bisogno di stare un po' da sola così mi scuso con gli altri e vado ai recinto dai cavalli.
Perché la mia vita deve essere complicata?
Perché non posso essere una normale ragazza della mia età?
Perché non posso avere un papà compressivo?
Perché tutto a me?
Il cellulare squilla dentro la mia borsa, lo prendo subito e immagino chi è ma mi sorprendo nel vedere il nome di Diego. 
Non gli ho dato il numero.
-Non faccio che pensare a te, principessa-mi disse Diego con voce avvolgente.-Mi manchi e ti voglio vedere. Dimmi dove sei?-
Le sue parole fanno battere il cuore, mamma.
Però non posso dirgli dove sono. 
Sono in compagnia di Leon, il ragazzo di cui sono innamorata ma allo stesso tempo sento un'attrazione per Diego e non voglio che si facciano male per me.
-Le tue parole mi fanno piacere ma non posso, scusami-gli dissi io sincera ma dispiaciuta.
-Ho capito sei con Leon ma non mi do per vinto, principessa. La prossima volta non mi scappi-mi avverti Diego sicuro di sé.
-ora mi dice perché hai quel tono triste-mi chiese Diego preoccupato.
Gli racconto la mia voglia di entrare allo Studio On Beat e gli ostacoli. Lui mi ascolta attentamente senza parlare e mi viene così naturale, confidarmi con lui.
-Ho capito il problema ma ho una soluzione-mi disse Diego sereno.
-Qual'è?-chiesi io curiosissima.
-Chiedi a tuo padre di voler prendere lezioni private di piano, rientra nel programma scolastico e così con questa scusa, ti iscrivi allo Studio On Beat e non dovrai giustificare il tempo fuori casa-mi spiegò Diego nei dettaglio.
-Ma è un idea geniale-dissi io colpita.
Cosi posso frequentare lo Studio On Beat.
Diego mi sorprende, mamma. E' molto intelligente e con il suo aiuto, mentire a papà sarà facile.
-Lo so, modestamente sono il migliore-disse Diego vantandosi.
-Quando fai così non ti sopporto-dissi io sincera.
-Io sono fatto così, principessa. Prende o lasciare?-
Già, mi attrae questa cosa. Essere sé stesso fino in fondo senza preoccuparsi del pensiero della gente a costo di essere detestato.
Sento dei passi in lontananza.
-Scusami Diego, devo andare-dissi io sottovoce.-ci sentiamo-
Ho chiuso il cellulare subito per metterlo nella borsa e voltarmi verso la persona in questione.
E' Leon.
-Stai bene?-mi chiese lui dolcemente.
Io muovo la testa in senso di si.
Perché mi sento in colpa?
Non ho fatto nulla di male, ho parlato a telefono con un amico.
Amico!?
Posso definire Diego un amico?
Boh non è il momento per pensarci, ora devo pensare a Leon. 
-Ti vedo tranquilla e un po' agitata-mi disse Leon leggendomi negli occhi.
-Io agitata!? Ma no. Sto bene, Leon-dissi io più convincente possibile.
-Se non me lo vuoi dire, va bene ma c'è qualcosa-mi disse Leon alle mie parole.
Leon capisce ogni mio stato d'animo, non se un bene o un male per la faccenda di Diego.
-Ma ora vieni, voglio portarti a cavallo-mi disse Leon con un sorriso.
A cavallo!? E' uno dei miei sogni.
-Grazie, Leon. Tu non sai quando ho desiderato questo-dissi io super felice, saltandogli addosso.
Si sono impulsiva e sta diventando un'abitudine saltagli addosso.
Le mie gambe vanno allacciarsi alla sua vita con una naturalezza assurda e lui mi tiene forte a sé.
I miei occhi sono vicinissimi ai suoi come le nostre labbra.
tum-tum-tum-tum
Leon ha uno sguardo così intento, i nostri occhi si chiudono per dare al via al nostro primo bacio e il mio con un ragazzo. Non è un ragazzo qualsiasi ma è IL ragazzo, il mio principe azzurro.
Sono così emozionata, il cuore sta per esplodere e...
Qualcosa ci crede in pieno e ci fa cadere.
-Scusatemi, non volevo-disse Brodwey dispiaciuto.-Vi siete fatti molto male?-
Leon lo guardo male, non perché il dolore ma per l'interruzione del nostro bacio.
Infatti sono arrabbiata anch'io ma non è stato mica fatto apposta.
Lui e agli altri stavano giocando a calcio e il tiro è partito.
-State più attenti la prossima volta-gli disse Leon con un tono arrabbiato.
-Scusateci-dissero tutti i ragazzi dispiaciuti per la pallonata.
-Tranquilli, ragazzi. Non ci siamo fatti tanto male-dissi io con un sorriso alzandomi con l'aiuto di Leon.
-Ora andiamo-mi disse Leon con un sorriso, sollevandomi per farmi scavalcare il recinto dove c'è un cavallo.
Mi trovo nel recinto con un cavallo, sono felice e ho paura allo stesso tempo una parte ma subito Leon salta il recinto per raggiungermi.
Mi fa vedere come fare, come avvicinarmi al cavallo, come accarezzarlo e come montarlo.
E' bello come momento, io accarezzo il cavallo dolcemente con la mano di Leon sopra la mia a guidarmi e ci sono sguardi e sorrisi tra di noi.
Ma ancora più bellissimo, cavalcare sul cavallo insieme a lui. Io sto davanti e lui dietro, sussurrandomi alcune cose da fare e altre cose dolcissime.
...
Cara, mamma,
Oggi sono soddisfatta proprio, ho dei amici, ho cantato e sono andata a cavallo ma cosa più importante è aver trascorso la mattinata con Leon.
E' stato il secondo giorno più bello della mia vita. 
Non ti ho detto che ho trovato papà a parlare con Angie in modo un po' più sereno perché mi stava cercando e subito Angie ha inventato una storia di me, Lena e la sciarpa.
Ora papà sa che io e Lena abbiamo passato la mattinata insieme.
Non ha reagito male alla notizia di un'amica, mi ha detto che posso anche invitarla qualche volta e posso tornarla a trovarla.
Sono così felice, mamma.
Ho notato certi sguardi tra loro.
Ora vado a dormire.
Buonanotte.
   
  
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