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Autore: Eternity_in_love    29/04/2013    2 recensioni
Prologo: lei ha perso la memoria appena lui è andato via, dimenticandosi di ciò che hanno fatto e di ciò che sono stati. Lui è andato via e ha raggiunto la fama, ma si ricorda di lei che non ricorda nulla. Cose dette, fatte, pensate e le azioni da loro compiute si ripercuotono nella loro mente come le scene di un film di cui sono stati protagonisti, ma di cui non hanno mai saputo il finale. Lei: Nicole. Lui: Niall.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 2: Destroy that memory.                                 (Distruggi quel ricordo)
Niall e Nicole rimasero abbracciati  per circa un minuto, magari due.
Flaschback:
-Niall, ho freddo, cazzo-disse Nicole battendo i denti
-Dici così solo perché non sai pattinare e vuoi uscire dalla pista-le disse Niall ridendo e facendole la linguaccia
-Vaffanculo Niall, sei cattivo, lo sapevi che non sapevo pattinare e mi hai portata qui, bello!-disse Nicole sarcastica
-Ohh, dai, non è così male…-disse Niall
-Resta il fatto che ho freddo-disse
-Odio quando hai il ciclo. Sei suscettibile-disse il biondo.
Nicole abbassò la testa nascondendo le guance che ora erano dipinte di rosso
-Dai, andiamo a casa. Un film, il cinese e le coccole sul letto ok?-chiese Niall
-Ti amo-disse lei abbracciandolo
-Anche io-disse lui baciandole le labbra.
Fine Flaschback
Nella mente di Niall quella scena si era ripetuta mille volte. Sarà che la ragazza che amava si era dimenticata di lui, oppure per il fatto che non l’aveva più sentita, ad ogni modo, lui stava male e ci stava anche adesso. Mentre la teneva stretta tra le braccia. Avrebbe voluto prenderla per un fianco e farle fare la giravolta, vederla ridere di quell’azione e poi prenderle il viso tra le bìmani e baciarla come poche volte aveva baciato qualcuno. Aveva avuto altre storie in quei due anni. Sempre se si può chiamare “storia” le toccate e fuga, i baci senza sentimento, le carezze senza passione e le occhiatine senza malizia. Si poteva chiamare amore quello che aveva provato e che forse provava ancora per Nicole? La bruna dagli occhi verdi…Ah, quegli occhi. Se ne era innamorato. Appena la vide pensò che raramente aveva visto occhi così belli da così vicino.
-grazie-disse Nicole debolmente arrossendo- a volte non la smetto di parlare.-
-capita anche a me, spesso-disse Niall
-Sai, Niall, volevo dirti grazie-disse poi con un sorriso
-per cosa?-disse il biondo sedendosi su una panchina e invitando a sedere anche Nicole.
-per tutto. Per tutto ciò che tu e i ragazzi avete fatto per me.-disse
-oh, per quello. Figurati.E’ grazie a voi directioner che andiamo avanti-disse Niall sincero
-beh, io adesso devo proprio andare-disse Nicole
-posso sapere il tuo nome?-
-Nicole-disse lei
-Allora, spero di rivederti,Nicole.-
Nicole sorrise e si diresse verso casa sua. Niall sapeva bene dove abitava, in quella casetta rossa alla fine della strada. Quella dove a sei anni aveva scoperto i pop corn nel micoonde. Quella dove a dodici aveva iniziato a vedere Nicole come un’amica speciale. Quella dove a sedici avevano fatto l’amore. Quella dove ancora oggi vive la ragazza che non è più sua.
Quando ci manca una persona, ci ostiniamo a credere che sia abitudine ma forse dietro l'abitudine di averla sempre accanto c'è la consapevolezza che fare a meno di quella persona significherebbe vivere a metà. Dire che le mancava era poco, davvero poco. E gli era mancata per tutti gli anni. Ogni giorno, anche solo per un attimo pensava a lei..Così, come è solito fare in quei momenti in cui lo assale la tristezza prese il telefono e chiamò l’unica persona che forse lo avrebbe capito.
-Pronto?-
-Liam..-
-Forza, cos’è successo?-
-ricordi, il concerto di Manchester?-
-Mhm..-Annuì Liam
-c’era una ragazza, una bellissima ragazza.-
-Niall, sai quante ragazz…-
-No! In prima fila, alla destra del palco…-
-Ahhhh! Quella bruna con gli occhi grandi e verdi-disse Liam
-Si, lei.-
-ahh…bella ragazza davvero, ad ogni modo…-
-Lei è Nicole!-disse il biondo appena entrato in camera sua
-quella Nicole?-
-Quella.-
-E ci hai parlato?-
-non ho potuto-
-Come?- chiese stupito
-Lei, mia madre mi ha detto che pochi giorni dopo la mia partenza, due anni fa, lei e un’amica hanno avuto un incidente e lei ha perso la memoria. Oggi l’ho rivista ma è stato come ricominciare da capo. Tutto ciò che abbiamo detto e fatto è svanito nel nulla.-
-Quindi non era arrabiata con te, aveva solo dimenticato tutto-
-Solo??-disse scettico- solo tutto???-
-vabbhè era per dire, idiota-
-comunque sia, lei è qui, e cercherò di parlarle il più possibile in questi giorni..-
-E come?-
-E’ una directioner, per lei sarà un sogno, immagino-
-Beh, buona fortuna allora-
-Mi servirà-
-D’accordo irlandese…cia-
-Ah, Liam, Grazie.-
-Di nulla Niall.-
-Ciao-
Niall si sedette alla scrivania e ne estrasse dal lato sinistro un cassetto. Dentro c’era una pila di foto. Le estrasse da esso e le dispose sulla scrivania. Ogni foto, o almeno la maggior parte lo ritraeva con lei, così, mentre sfogliava le foto un’onda acida di malinconia gli entrò nello stomaco, nella mente e nel cuore.
Avrebbe voluto distruggere tutto,tutto ciò che aveva davanti, ma sapeva benissimo che non avrebbe mai avuto il coraggio di distruggere quelle foto.
Cos’era l’amore? L’amore è le notti sveglie passate a pensare a lei. L’amore è l’odore dell’erba che ti fa ricordare le giornate passate al parco insieme. L’amore è ridere pensando ai guai combinati alle feste, come quando ad Halloween tiri la carta igienica ai vicini. L’amore è un sorriso dentro un bacio che precedentemente era stato dato a causa di un sorriso. L’amore è stare vicini e sentirsi protetti, ma soprattutto strare lontani e sentirsi vicini. L’amore…L’amore per Niall, è Nicole che sorride, inconsapevole di tutto, e che va avanti, nonostante non avesse ricordi.
Solo Dio poteva sapere in quel momento quanto gli mancasse Nicole. Sembrerà monotono, sempre lo stesso pensiero, ma forse la verità era che quello era un pensiero fisso, solido e che respirava. Come lui stesso.
Non passò molto tempo che le palpebre di Niall divennero pesanti, fino a chiudersi.
Nicole, invece, era seduta sul suo letto, concentrata sull’ennesimo libro gigante.
-Nicole, a tavola!-disse la madre dal piano di sotto.
La mora si fiondò di sotto e divorò il pranzo per poi risalire e leggere il libro ancora e ancora. Poi si fermò, perché il suo occhio cadde negli occhi di Niall, o almeno del poster di Niall. Si addormentò ancora.
  
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