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Autore: And if it were really so    01/05/2013    1 recensioni
cercavo di non ricambiare il suo sguardo, si aggiustò i suoi capelli biondi guardandomi dalla testa ai piedi. Mi alzai velocemente dal mio posto per andare in camera, le mie amiche mi chiesero cosa era successo ma avevo l'impressione di sbagliarmi... infondo ad un ragazzo di 20 anni cosa puòimportare di una ragazza di 13. Presi le chiavi della camera 208 dove eravamo stabilite io e le mie amiche, aprii la porta e mi gettai sul letto ripensando a quello che era successo nel ristorantedell'albergo. Amavo come mi aveva fissata, i suoi occhi sono profondi e azzurri ma di un'azzurro chierissimo. D'un tratto bussano alla porta, mi precipito ad aprire, ed era lì a fissarmi fuori dalla mia porta mi sorrise e mi porse il mio cellulare, forse l'avevo dimenticato sul tavolo, ma come faceva a sapere che soffe mio?? Ah... forse avrà visto la mia foto come sfondo. Aspettai che lui si allontanava per chiedere la porta e così feci, ritornai dentro, le mie amiche miguardavano nonci fu nessuna parola, nessun rumore era il silenzio a dominare la stanza finchè non mi arrivò un messaggio da un numeo non memorizzato in rubrica, quindi
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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"Mettew, dammi il telefono. Non scherzare" Urlai
"Faith, di chi sono questi messaggi?" Chiese arrabbiato
"Leggi il nome, coglione!" Mormorai
"E' un privato! Lo vuoi capire che sei solamente mia? Nessuno ti porterà via da me! Nessuno." Mi impose

Fortunatamente non memorizzai il numero di Niall sul mio cellulare. Era Mettew ad non aver capito nulla, eravamo amici e lui lo sapeva. Vuole essere qualcosa di più.

"Allora, questa è la chiesa di Santa Caterina" spiegò la guida
"Quindi?" Disse Antony
"Non essere maleducato!" impose la proffessoressa
"Ma che ce ne fregaa!" Rispose
"Ho capito, vi do un'ora libera" disse la guida

Tutti ci sparpagliammo per quella città, Mettew puntualmente mi afferrò la mano

"Ti offro un gelato" Disse
"Ah, se la metti in questi modi" Dissi con un tono di fastidio nella mia voce
"Senti mi dispiace. Lo sai che sono geloso, tu sei la mia piccola. Devo preteggerti" Rispose posizionandosi davanto a me

Si chinò e lasciò un lungo bacio sulle mie labbra, questa storia dei baci prima o poi mi porterà nei guai. Il  bacio durò fin quando lui non si allontanò da me, afferrandomi la mano e portandomi nella gelateria

"Due gelati per favore" Disse al gelataio
"Certo, che gusti?" Chiese
"Cioccolato e fior di latte" Dissi
"Anche per me" Continuò Mettew

Ci allontanammo dopo aver pagato, Eravamo contro sole, le nostre ombre ci seguivano.

"Jessica mi vuole con se" Disse dopo aver preso il cellulare dalla tesca per leggere il messaggio

Finalmente se ne andava e invece...





Voglio dedicare questo capitolo a "
I miss your hug" <3 Un bacio a tutti


  
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