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Autore: MartaJonas    02/05/2013    5 recensioni
Nessuno dei due ragazzi sapeva che era appena cominciato a piovere e due piccole gocce d’acqua erano cadute nell’oceano.
Quanto poteva essere grande l’Oceano Atlantico? Quello stesso oceano che li separava dalla terra in cui si sarebbero trovati neanche un mese dopo.
Eppure quelle gocce erano cadute vicine, e i cerchi formatosi al contatto con l’acqua agitata si stavano allargando, e si sarebbero incontrati.
A cosa portano due cerchi d’acqua che si scontrano? che si incontrano? A tanto, a poco e a tutto. Tutto ciò può portare a nulla, e a tutto nello stesso momento.
Si tratta di incontri, si tratta di scontri, si tratta di impatti.
Quanto può compromettere uno scontro, o un’incontro in una vita? Quanto due mesi possono cambiarla?E se ci fossero tanti incontri in una volta soltanto? Se il significato di “vita” venisse messo in discussione? Se tutto quello che si pensava fosse fondamentale, non assumesse più significato?E se tutto, da un momento all’altro, a causa di due gocce cadute fin troppo vicine, cambiasse?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Chapter 27

 
I Almost do
 


 
Claire continuava a girarsi nel suo letto senza riuscire a trovare la posizione giusta per addormentarsi. Quella sera prendere sonno sembrava un’impresa impossibile.  
Non riusciva a smettere di pensarlo. Non riusciva a dimenticarlo nonostante fosse passato quasi un mese dall’ultima telefonata.
La ragazza guardò l’orologio e notò che erano le 3,14 di mattina. Sbuffò e si alzò da quel letto troppo vuoto e pieno di pensieri. Andò in cucina, prese il cartone del latte e ne verso un po’ nel bicchiere di vetro che aveva appena tirato fuori dalla credenza. Mise a posto il cartone e chiuse il frigo e andò a sedersi sulla comoda sedia affianco alla grande finestra aperta del suo appartamento di Los Angeles.
Sorseggiando il suo latte freddo, ormai rassegnata ad una notte in bianco o quasi, guardò fuori dalla finestra e si chiese se fosse ancora sveglio. Poi subito dopo si rispose: era sabato, come avrebbe mai potuto essere già a letto? Era troppo presto per uno come lui in una città come quella. Oppure sarebbe potuto essere appena tornato a casa sua, avrebbe potuto accendere le luci e avrebbe tirato un sospiro di sollievo, avrebbe messo le chiavi della sua macchina vicino all’ingresso, e sedendosi sul suo divano, guardando tra i grattacieli di quella grande città, magari, avrebbe potuto pensarla, avrebbe potuto pensare a Claire.
 

I bet this time of night you’re still up
I bet you’re tired from a long, hard week
I bet you’re sitting in your chair by the window, looking out at the city
And I bet sometimes you wonder about me


La ragazza ricordava ogni istante trascorso con quel ragazzo, così bene che pensarci ogni volta le faceva più male che altro. Non sarebbe mai stata capace di dimenticare, però, quel momento, all’aeroporto, oppure quell’ultima telefonata in cui entrambi, piangenti, erano finiti per dirsi addio.
 
-Perché mi hai fatto questo?- esordì Claire rispondendo al cellulare alla millesima chiamata del ragazzo nel giro di un’ora.
-Claire, lasciami spiegare, è tutto finito, con lei. Le ho appena finito di parlare. Ha capito, ha visto che ora sono diverso,e che la nostra relazione era ormai giunta alla fine. - le rispose il ragazzo, questa volta davvero sincero. Aveva davvero chiarito con Megan. Quel bacio all’aeroporto, però, l’aveva dovuto dare, c’era la stampa. Non dipendeva solo da lui, c’era tutto il mondo a guardarlo lì dove ogni suo passo doveva essere giustificato davanti alle telecamere.
-Chi mi garantisce che tu non stia mentendo ancora? Perché negli ultimi tempi mi stai dicendo solo bugie. – ribatté la ragazza che ancora non riusciva a fidarsi di lui.
-Te lo giuro Claire. Se ti fidassi un’ultima volta di me, lo potresti vedere con i tuoi occhi. – rispose il moro.
-Non ti credo più ormai.- disse Claire mentre una parte di sé le urlava che gli doveva dare un’altra possibilità, che se ne sarebbe pentita. Claire, però, era fatta così. Allontanava chiunque le volesse bene e nello stesso tempo poteva farle più male degli altri, proprio perché sarebbe stata lei quella che si sarebbe affezionata. Si chiudeva come in riccio, e così facendo rinunciava a un ragazzo e di conseguenza a un vera vita.
-Non voglio dirti addio, non per questa cazzata. – rispose mentre la voce cominciava a rompere e una lacrime gli solcava la guancia lentamente.
-Allora lo faccio io – disse tentando di rimanere determinata, ma quella sua voce tremante era impossibile da non notare. – Addio Joseph.
-Ti amo. – rispose il ragazzo ormai in lacrime, e come risposta sentì, dall’altra parte, soltanto il suono del telefono che era stato appena riattaccato. Joe non avrebbe mai immaginato che un cuore spezzato facesse così rumore, quando lo sentì rompersi in mille pezzi nel suo petto proprio in quel momento.
 
Claire prese il cellulare e tornò a guardare i messaggi di Joe, che non avevano mai avuto una risposta da parte sua. Perché, nonostante tutto, Joseph aveva continuato a scriverle. Non voleva perderla, ma non sapeva neanche dove cercarla, non aveva il suo indirizzo e di “Dawson” a Los Angeles ce ne erano centinaia. La ragazza era stata milioni di volte suo punto di rispondergli, una parte di lei non aspettava altro, ma la Claire che non aveva altro che ricevuto porte in faccia dalla vita continuava a non volerne sapere di lui.

 

And I just want to tell you
It takes everything in me not to call you
And I wish I could run to you
And I hope you know that
Every time I don’t,
I almost do, I almost do


Mentre pendeva un altro sorso di latte, Claire si disse che probabilmente ora Joseph pensava che lei sarebbe andata avanti senza problemi oppure che l’avrebbe cominciato ad odiare. La ragazza, invece, non riusciva a fare nessuna delle due cose, ne voleva davvero farle.
Forse stava facendo lo sbaglio più grande della sua vita, forse stava per perdere il suo “unico grande amore”, ma fino a prima di quel viaggio lì in Africa aveva anche smesso di credere nell’amore. Eppure quel posto l’aveva cambiata: non si era mai svegliata di notte pensando un ragazzo. Forse era perché quel viaggio l’aveva resa diversa, o forse perché quello non era solo un semplice ragazzo, quello era Joseph, ed era diverso da tutti gli altri, oppure per entrambe; non ne era sicura.

 

I bet you think I either moved on or hate you
‘Cause each time you reach out there’s no reply
I bet it never, ever occurred to you that I can’t say hello to you
And risk another goodbye


Non riusciva a far passare 24 ore senza che l’immagine del suo sorriso si ripresentasse chiara nella sua mente e il suono della sua risata rimbombasse nelle sue orecchie. Continuava a sognarlo, sveglia o meno. Era incredibile come sembrasse impossibile farlo uscire dalla sua vita.
Le mancava, eppure doveva lasciarlo andare, le avrebbe continuato a far del male, se fosse successo di nuovo, le avrebbe fatto ancora più male.
 Ma l’unica cosa che continuava chiedersi in quel momento, illuminata dalle sole luci della città, era se la stesse pensando proprio come lei continuava a pensare a lui. Una parte di lei lo sperava con tutto il cuore.

 

We made quite a mess, babe
It’s probably better off this way
And I confess, babe
That in my dreams you’re touching my face
And asking me if I want to try again with you
And I almost do

 
I hope sometimes you wonder about me





 

Buonasera a tutti!
Dovete scusarmi, davvero! ç.ç
Sono scomparsa nel nulla, ma ormai sono entrata in simbiosi con i libri in questo periodo, soprattuto con quello di latino. L'odiato latino.
Ma dai, forza e coraggio, siamo a maggio. Mi faccio coraggio da sola e comincio a delirare, vedete un po' voi come sto io ç.ç
Siamo a maggio ... tra un mese faccio 17 anni ç.ç mi sto anche invecchiando, vedete?
Basta, è meglio terminare questo angolo dell'autrice molto delirante.
Un bacione grande grande a tutte, sono davvero felicissima dei vostri commenti e del fatto che nonostante tutto ci siete ancora ç.ç
Al più presto possibile. <3 

 

  
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