Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: JustABitchOnAStroll    03/05/2013    6 recensioni
- Ciò non significa necessariamente che voglia parlare con te! -
- Sei proprio una bastarda -
- Sei proprio un coglione - risposi io a tono.
Dopo qualche attimo di silenzio tornò all'attacco - Come mai sei qui? -
Sbuffai - Ho ucciso un po' di gente -
Della serie " Rimaniamo sul vago "
- Ah... E ti vogliono giustiziare per così poco? -
- Sarebbe anche stato " poco " come dici tu, se non avessi ucciso anche tutti gli anziani del mio villaggio... Però è stato stranamente appagante, lo ammetto - dissi sospirando - Come ti chiami? -
- Hidan - fece una pausa - Per essere una ragazza devi aver messo su un bello spettacolo al tuo villaggio... Mi immagino tutto il sangue... - sospirò di piacere - A Jashin-sama sarebbe piaciuto -
- No, non c'è stato nessuno spargimento di sangue - commentai, parecchio scioccata dal suo commento precendente.
- COSA!? -
Rimasi convenientemente zitta.
Bhè, non è che si vedesse tutti i giorni un tizio a cui piacevano sbudellamenti e varie.
Vabbè, nel mio caso "sentisse".
Dannato Kekkei Genkai di merda.
Spero di avervi incuriosito, anche se sapete che dalla mia testolina bacata non può uscire niente di buono!!
Enjoy!
Ciauuu!
Alice_
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Love is truly blind cap 3 - Quindi tu sei quella nuova, un? - disse uno degli occupanti della sala, porgendomi la mano.
No, ero un mobile.
- Io sono Deidara, un! -
Titubante allungai la mano e lui la strinse - Io sono Haiiro, sei tu che... - mi bloccai perplessa, volgendo la testa in direzione delle nostre mani ancora strette - E' una lingua quella che mi sta leccando la mano? - chiesi con tutta calma, riportando il mio ipotetico sguardo nella sua direzione - No, perchè se non lo fosse, sarei veramente tentata di mettermi ad urlare -
- Eheh...  - ritrasse la mano alla velocità della luce - La mia arte si manifesta anche sul mio corpo, un! - replicò entusiasta.
Era una lingua voglio sperare.
Si fece avanti un altro degli occupanti della stanza, un chakra d'aqua molto potente.
Il suo possessore doveva essere alto almeno due metri.
- Io sono Kisame Hoshigaki, uno dei sette spadaccini della Nebbia. - disse con voce amichevole e io gli strinsi la mano - Non so come tu sia potuta sopravvivere con il nostro team zombie... Credevo che con il caratteraccio di Kakuzu... - non finì la frase - Benvenuta all'Akatsuki comunque! -
Almeno sembrava normale... A differenza di qualcuno di mia conoscenza che aveva cercato di accopparmi a più riprese... coughKakuzucough.
- Grazie! - risposi io sorridendo per la prima volta da quando ero stata " salvata " mettiamola così, da Hidan e Kakuzu.
- Itachi! Smettila di isolarti e vieni a salutare la nuova recluta! - urlò Kisame, facendomi prendere un semi-infarto.
Un chakra di gran lunga più potente di quello dello spadaccino e degli altri occupanti della stanza si fece avanti con il suo colore rosso vivo.
Un chakra del fuoco dunque.
E gli vedevo gli occhi.
Due punti ancora più rossi del chakra.
Ne avevo sentito parlare... Lo sharingan, l'abilità oculare per eccellenza.
Ma gli Uchiha erano tutti morti... A meno che... Oh no, per piacere...
- Sono Itachi Uchiha - disse lo sconosciuto, per poi volatilizzarsi in un battito di ciglia.
- Non... Non è mai stato particolarmente socievole - mormorò Kisame.
- Non fa niente - risposi io, rivolgendomi verso l'occupante della stanza che non aveva ancora parlato - E lui? E' silenzioso in una maniera inquietante... -
Qualcuno, che poi compresi essere Deidara, mi passò un braccio sulle spalle - Lui è il mio partner... E ha un concetto di arte a dir poco blasfemo -
Da dietro di me arrivò un mugolio - Dovevi proprio chiederlo cazzo? -
- Cosa Hidan? Ho solo chiesto chi è! -
Di lì a poco avrei capito perchè aveva fatto tutta quella scena.
In particolare quando la voce dell'ultimo occupante della stanza si fece sentire in tutta la sua agghiacciante calma - Come non ho mai smesso di ripeterti, Deidara, l'arte non è altro che una manifestazione eterna dello spirito di chi la crea -
Poco impressionato il ragazzo di fianco a me rispose a tono - E come io non ho mai smesso di ripetere, Sasori no Danna, l'arte non è altro che un momento di effimero splendore, un! -
- E' eterna -
- E' un esplosione, un! -
- Eterna -
- Esplosione -
La cosa sarebbe potuta andare avanti per ore, ma a esserci proprio in mezzo la prospettiva cambiava non poco: da fuori la cosa poteva passare per una scaramuccia e avrebbe potuto persino far ridere; dalla mia posizione però faceva solamente venire il mal di testa.
Un mal di testa con la " M " maiuscola.
All'ennesima ribattuta di " NO, E' UN'ESPLOSIONE! " mi vidi costretta ad intervenire, più per la mia sanità mentale che per altro.
- SE NON LA SMETTETE ENTRO I PROSSIMI DUE SECONDI, GIURO SU ME STESSA CHE VI DISINTEGRO! -
Deidara spiccò un salto e Sasori si zittì.
La pace durò per dieci secondi esatti, poi mi trovai il braccio di qualcun'altro passato sopra le spalle - Cazzo ti voglio bene, mi hai salvato da una sera in compagnia di una fottutissima emicrania -
Hidan.

Circa un'ora dopo mi ritrovai nell'ufficio di Pain, il capo dell'organizzazione.
Dire che il suo chakra era potente era dire poco.
Non avevo parole, forse avevo incontrato un paio di persone che avevano un chakra vagamente simile, ma erano tutti e due 'Kage.
E a tutto quello si aggiungevano i due punti viola che erano il Rinnegan.
La cosa si prospettava inquietante.
- Benvenuta, Haiiro. -
- S-salve -
Mamma mia. Avevo raggiunto un nuovo livello di patetico.
- Non occorre essere così tesa. Adesso fai parte della mia organizzazione e, a meno di gravi atti di insubordinazione, non devi temere nessuno - fece una pausa - Ma parliamo del tuo Kekkei Genkai -
Eccolo.
Stavo aspettando solo quello.
- Dalle informazioni che sono riuscito a reperire il clan Kuragari è stato decimato. -
Annuii lentamente - Solo i portatori dello Shikaku sono stati uccisi -
- Mmm... Ma tu sei un'eccezione, dico bene? -
- Esatto Pain-sama. Quando successe avevo sette anni e ancora i segni non si erano manifestati -
- Desumo che la benda che porti sia dovuta a quello allora. -
- Esatto, anche se il problema sta nell'occhio destro -
- Spiegati meglio - disse appoggiandosi ai gomiti sul banco della scrivania
- Be'... Lo Shikaku vero e proprio è quello che ho nell'occhio sinistro, uno sguardo e il nemico è a terra in preda al dolore più atroce... Nell'occhio destro non so come, si è risvegliato il secondo livello... Ma non ho idea di come controllarlo -
- E stando ai miei documenti è quello che uccide, giusto? -
- Precisamente. -
- Vedo. - si risedette
- Un'ultima cosa... La mia abilità, allo stadio uno, non funziona contro le persone che hanno altre abilità oculari -
- E lo stadio due? -
- Fa quello che farebbe il primo stadio ad una persona normale - feci una pausa, non ero sicura di voler rivelare un ultimo particolare, ma alla fine decisi che forse era meglio farlo - In prigione per... Evitare una mia possibile fuga, hanno preso una precauzione, oltre alla benda... - dissi cominciando a slegare il nodo che la teneva legata, per poi lasciarla cadere a terra e fissare Pain con un occhio solo - Mi hanno cucito le palpebre -

Quando uscii dall'ufficio del capo tremavo come una foglia, non perchè mi avesse fatto paura o quant'altro, ma perchè c'erano certi aspetti del mio passato che non amavo particolarmante ricordare.
Venni travolta da una valanga di Hidan.
- Allora, come cazzo è anda... Oh per Jashin!! - urlò, non appena si accorse della mancanza della benda - Non... Non dovrei essere morto? .-
- Pain, ha imposto un sigillo sul mio occhio... Ora ci vedo, ma non posso farvi niente di male! - esclamai felice, trattenendomi a stento dal mettermi a saltellare sul posto
- E l'altro cazzo di occhio? -
Smisi di sorridere di botto - Non lo vuoi sapere veramente... Ma mi stai ascoltando, almeno? -
Mi allontanai un po' dalla sua faccia che si era fatta troppo vicina per i miei gusti - Che c'è? Non ti piaccio? - chiese facendo il finto offeso - Io non mi vergogno a dire che i tuoi occhi mi piacciono... E molto. -
- Err... - ero quasi certa di essere diventata dell'esatto colore di un pomodoro - Ehm... Anche i tuoi occhi sono belli... Non ne ho mai visti di questo colore -
Tre parole.
Figura. Di. Merda.
Di nuovo!
- Ahah! Cazzo, si vede che sei rimasta chiusa in quel buco di prigione per troppo tempo! Vieni! Ti porto dagli altri cazzoni - disse con un ghigno, prendendomi per il braccio e tirandomi dietro di sè.
Quando arrivammo nella stanza dove mi si erano presentati gli Akatsuki Hidan parlò - Guardate chi ci ha fatto l'onore della sua presenza! - e mi spinse avanti, dandomi la possibilità di osservare uno ad uno i miei nuovo compagni.
- Ehi Haiiro-chan, adesso ci vedi, un? - mi chiese Deidara, mentre scagliava in aria delle mini sculture di... Argilla?
- Secondo te? - arrivò la calmissima voce di Sasori dal divano.
A quanto pare non si era mosso.
Ma adesso che vedevo che cosa stesse facendo aveva più senso.
Per le mie modeste capacità di deduzione stava riparando una marionetta, di straordinaria fattura, aggiungerei.
Mio padre era marionettista, quindi qualcosa capivo pure io.
- Adesso non ricominciate - arrivò la voce di Kisame e mi voltai per salutarlo.
Mi ritrovai di fronte un uomo-squalo e sgranai l'occhio visibile per la sorpresa.
- Ehm... Non avere paura, non ti mangio mi... - lo zittii con una miriade di domande - Vuoi dire che non ti faccio paura? -
- Nah... Per capire cosa vuol dire avere paura, quella vera, devi provare a farti inseguire da mio padre quando hai fatto qualcosa di male... - mi guardai intorno per qualche secondo - E Kakuzu dov'è? -
- A contare i soldi presumibilmente... Fa poco altro... E' il contabile dell'organizzazione dopotutto e ha preso seriamente il ruolo. - mi spiegò Kisame.
Ah.
Ora si spiegavano molte più cose.
- No, perchè Pain mi ha detto che devo andare da lui a farmi... Insomma, devo andare da Kakuzu... Chi mi accompagna? -
- La stanza è quella in fondo al corridoio - si sentì dire Hidan - E farai meglio ad abituarti, il capo ci ha già fatto portare dentro un letto in più... Compagna di stanza - disse prima di mettersi a ridere come un pazzo.
Io rimasi sconcertata.
Sarebbe stato come quella notte alla locanda.
Mi tirai una manata in faccia e mi avviai verso la camera che avrei dovuto dividere con Kakuzu e Hidan
Oh gioia e tripudio.
Bussai e una voce parecchio irritata mi rispose di entrare.
Mi ritrovai di fronte Kakuzu che, con rapidi movimenti della mano contava mazzette di banconote e le riponeva in una valigetta di metallo.
Senza distogliere lo sguardo dal suo lavoro tedioso in una maniera impressionante parlò - Vedo che adesso riesci ad andare in giro... Che cosa vuoi da me? -
- Il capo mi ha mandato da te per farmi ricucire -
- Non mi pare che tu abbia ferite che necessitino punti di sutura -
- Non ho parlato di ferite. -
Mi tolsi la benda e incrociai il suo sguardo.
Mamma mia che occhi strani, sembravano quasi lo Shikaku, solo che lui aveva le iridi verde neon, mentre io bianco latte.
Lui sospirò, per poi sollevarsi una manica, mostrandomi in questo modo una linea di punti di sutura che percorreva tutto il braccio.
- Wow - mormorai io, prima di venire agguantata e fatta sdraiare sul letto ben poco gentilmente.
- Stai ferma o ti farà più male del necessario -
No, adesso che me lo aveva detto mi era venuta una voglia irrefrenabile di mettermi a saltare sul letto mentre armeggiava con il mio occhio.
- Va bene -
Dovette prima aprire i vecchi punti che oramai erano sdruciti e rischiavano di accecarmi sul serio.
- Perchè ti stai facendo ricucire le palpebre da me? Non ti sarebbe convenuto tenere la benda? -
- Non so se hai visto come me la cavo in ambienti rocciosi... -
Vidi il filamento che aveva usato come filo sparire sotto la sua manica - Fatto -
- Grazie... - mi ripulii la guancia da un po' di sangue che era colato dal mio occhio e mi alzai.
Feci due passi e mi rimisi la benda, in modo che mi coprisse solo l'occhio destro.
Ero arrivata alla porta quando sentii una sensazione di nausea, mista a stanchezza.
Svenni, cadendo a terra con la grazia di un sacco di patate.
________________________________________________

Ciaooooo!!
Come va? Spero solo che siate sopravvissuti a questo... coso, che io chiamo capitolo!!
Allora, adesso sapete un pochetto di più sul Kekkei Genkai di Haiiro... Contenti??
Il terzo capitolo è in fase di stesura... se tutto va come deve andare, dovrei riuscire a postarlo entro il fine settimana
Ciauuu!
Alice_
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: JustABitchOnAStroll