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Autore: jeess    04/05/2013    1 recensioni
Nulla è per sempre, nulla è perduto. Si dice che l'unica cura capace di salvare i cuori, anche quelli più dannati, sia il vero amore. Dopo svariate ricerche in giro per il mondo si accorgeranno che la loro unica salvezza si trova proprio nelle loro mani. Devono solo scoprilo.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tutte le strade portano a New York
 
 

New York

L’aria gelida di New York mi colpisce in pieno viso. Sono ancora un po’ stanca nonostante abbia dormito durante il lungo viaggio. Sono mesi che non mi fermo, esattamente otto mesi e non ho intenzione di farlo finché non raggiungo il mio obiettivo: trovarla e ucciderla. 
Sono fuori l’aeroporto con in mano il mio unico bagaglio, con pochi vestiti, giusto il necessario. Fermo un taxi chiedendogli di portarmi in un B&B in centro. Devo trovarla in una città enorme, richiederà tantissimo tempo. Mi sistemo sul taxi e prendo un respiro cercando di calmare la mia rabbia,  Il mio telefono  squilla ma io  so già chi è:
- Dove sei quest’oggi?- La voce di Alan è più ironica del solito. Lui è l’uomo che si è preso cura di me e mio fratello quando restammo senza nessuno a causa dei vampiri. Mia mamma era una strega, ho ereditato  questa caratteristica, mentre essere una cacciatrice l’ho ereditato da mio padre,  questo li uccise;  come ucciderà me, lo so.
- Sono a New York -,  Lo sento fischiare.
- Ho sempre sognato di visitarla!-, dice divertito.
- Se fai il bravo ti ci porto!-, rido anche io.
- Cerca di far  la brava-, mi chiede con fare paterno.
- Parola di scout- .
- Non sto scherzando- dice diventando serio.
- So proteggermi, lo sai-, cerco di rassicurarlo.
- Quando hai la mente lucida e non offuscata dalla rabbia-.
- Come va lì?- , cerco di cambiare discorso
- Cerchiamo di fare il possibile, ma la tua mancanza si sente-, anche loro mi mancano.
- Tornerò- , dico immergendomi nei ricordi,- Adesso devo andare, state attenti- , blocco la chiamata. Chiudo gli occhi, mi sento così vuota, così triste.
 
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Mistyc Falls
Stefan
 
Non mi sono mai posto un obiettivo così tanto importante durante tutta la mia esistenza. Oggi non voglio guardare indietro, voglio solo puntare in avanti anche senza di lei. Devo guarire la mia follia, saperti con lui ma fa impazzire ma devo dimenticarti. Oggi non è come ieri, oggi non sei con me. Ogni pensiero mi riporta a lei, ricordo come mi guardava, come adesso guardi lui. La voglia che avevi di vivere adesso si è quasi spenta e questo davvero non posso sopportarlo. Esco dalla doccia e conto di lasciare lì dentro i miei pensieri. Devo ritrovare me stesso e devo dire che in parte ci sto riuscendo. Da quando Elena ha perso il controllo ci sono stati diversi feriti, andando spesso in ospedale noto quanto la situazione sia difficile. Mi sento come responsabile quindi cerco di rendermi utile. La dottoressa Meredith apprezza molto il mio aiuto e io apprezzo molto la sua compagnia. 
- Ci sono stati altri problemi oggi?- le chiedo portandole un caffè.
- No, oggi tutto tranquillo. Tu come stai?-, mi chiede prendendo il suo bicchierino.
- Meglio, almeno oggi posso stare tranquillo-, le dico sedendomi vicino a lei.
- Dovete trovare il modo per tenerla sotto controllo-, afferma.
- Lo facciamo già, la situazione è stazionaria per adesso.- butto giù un sorso di caffè. La guardo, ha dei bei lineamenti e mi fa stare bene, mi trasmette calma e serenità, in questo momento ne ho proprio bisogno.
- Dottoressa, ma lei lavora tutto il giorno?-, le chiedo scherzando.
- Cos’è signor salvatore mi sta invitando ad uscire?-, mantiene il gioco.
- Se non le dispiace sì. Che ne dice di una bella cena?-, propongo ridendo.
- Sì, perché no, passi stasera, alle otto ho già finito il turno, mi trova già pronta-, sorride, è bella.
Ricevo una chiamata, è Damon, vuole vedermi.
- Adesso scappo, la mia tranquillità è durata fin troppo-, mi avvicino e la bacio sulla guancia inspirando il suo buon’odore.
- A stasera-, ricambia il saluto e ci allontaniamo. Salgo sulla mia macchina rossa fiammante e parto verso casa. Arrivo presto, giro le chiavi ed entro. Trovo mio fratello seduto sul divano con un bicchiere di alcool pronto per iniziare la giornata. Mi avvicino, mi versa un po’ del suo stesso bicchiere e mi siedo.
- Come hai deciso di procedere?- mi chiede.
- Partirò la prossima settimana, con Caroline stiamo cercando una scia-, rispondo atono.
- Anche io farò del mio meglio per trovare la cura-.
- Secondo me tu faresti meglio a restare qui, qualcuno deve  tenere sotto controllo Elena, non possiamo lasciarla sola in questo momento-, butto giù un sorso amaro di brandy.
- Hai ragione, a questo non ci avevo pensato-, afferma. Già, io penso sempre a lei e devo pure finirla.
- Perciò io parto, da solo, tu resti qui e tieni sott’occhio la situazione. Stanno capitando troppi casini-, affermo alzandomi.
- Quali casini?-, mi volto e trovo Elena con i capelli bagnati reduce di un bagno.
- Quelli che stai, inconsciamente, facendo. Sono passato dall’ospedale sta mattina, per fortuna non hanno trovato nessun corpo ferito o dissanguato per strada- le dico con tono serio.
- Vuol dire che sono stata più attenta,- ghigna indispettita. 
- Elena, non dovresti farlo punto e basta.-, le dice Damon avvicinandosi a lei,- Adesso andiamo su, asciugati per bene e dopo scendi-, l’accompagna di sopra e io resto solo. Non riesco più a sopportare questa situazione, prendo la giacca ed esco, vado da Caroline, prima scopriamo la destinazione e prima posso partire.
- Ehi Stefan, non ti aspettavo così presto-, non le rispondo, entro dentro e mi siedo.
- Brutta mattinata?-, mi dice sedendosi anche lei.
- Puoi immaginare. Comunque hai scoperto qualcosa?-, le domando prendo delle cartine in mano.
- Direi di si. Ho seguito gli ultimi avvenimenti e ho tracciato un percorso che credo sia quello giusto. Le vittime, le uccisioni delle ultime settimane portano direttamente qui-, dice segnandomi col dito il punto esatto.
- New York - , affermo semplicemente.
- Esatto, la nostra cara vampira si trova proprio lì. Non sappiamo fin quanto ci resterà però e devo accettarmi che sia davvero così, magari ha lasciato una scia falsa per farci sbagliare rotta-.
- Sì, dobbiamo accertarci prima di confermare una destinazione-, affermo.
- Stasera se vuoi possiamo continuare le ricerche-, mi propone.
- No stasera non posso, ho un appuntamento-, le dico sorridendo appena.
- Davvero? Con qualcuna che conosco?-, mi chiede.
- E’ la dottoressa Meredith, mi fa stare bene e credo di meritarmi dopo tutto un po’ di serenità. Adesso vado, ci aggiorniamo. Ovviamente per qualsiasi emergenza puoi chiamarmi-, la saluto e mi avvicino alla porta, la apro e..
- Stefan, volevo dirti che fai bene e che mi farebbe piacere che fossi felice anche tu-, mi volto e sorridendole esco di casa. Devo essere felice come un tempo, proprio com’ero quando accanto avevo lei.
 

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New York
 

 

Finalmente dopo attimi interminabili il taxista mi porta in un b&b , piccolo ma molto carino ,mi avvicino alla reception e chiedo una camera singola. Dopo essermi sistemata e aver mangiato, il buio non tarda ad arrivare: lui arriva e io lo libero da ogni creatura malvagia della notte. Esco armata di paletto e determinazione, la troverò. È la volta buona me lo sento.
Strada facendo ho ucciso qualche vampiro, ma prima di ucciderli chiedo sempre se la conoscono, descrivendola chiedo se l’hanno vista nei paraggi  ma non parlano, sapevo che era difficile, ma non pensavo fossero così tanto fedeli. 
Cammino verso l’ingresso di un locale, dopo una nottata mi merito un cocktail. Sto per aprire la porta quando sento un fruscio dietro di me, mi volto di scatto ma non vedo nulla. Stringo forte il mio paletto, è un fruscio che conosco molto bene, il vampiro sarà da qualche parte, mi volto di nuovo verso il locale e mi ritrovo davanti un uomo. Ben vestito, ha capelli impeccabili, un viso dai lineamenti perfetti, mi piace molto. Ci guardiamo senza dirci una parola, poi lui spezza il silenzio:
- Cosi tu sei la cacciatrice?-, chiede fissandomi negli occhi
- E tu chi sei?-, rispondo.
- Elijia, l’originario.

 
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Mistyc Falls
Stefan


E’ già sera, finisco di aggiornare il mio diario quando guardando l’orologio mi accolgo che si sono fatte già le sette. Devo sbrigarmi, poso il diario dentro il cassetto e mi avvio in doccia quando sento bussare alla porta. Non mi da nemmeno il tempo di dire avanti che la porta si apre. Sono a torso nudo, ma conosce bene ogni  parte del mio corpo, come io conosco il suo. Non si tappa gli occhi, non si gira, resta a fissarmi e poi parla;
- Scusa se ti disturbo-, mi dice facendosi piccola.
- Dimmi pure-, mantengo la mia posizione e il mio tono serio.
- Volevo scusarmi per questa mattina, davvero avvolte non so cosa mi prende-, ammette portandosi una mano alla testa.
- Non preoccuparti, non sei tu, è colpa di…quella cosa-, non voglio nemmeno più pronunciarla, non voglio più discutere.
- Già, mi sento così confusa, un momento prima  sono cosciente e dopo  dico o faccio cose che non penso-, entra e si siede sul mio letto. Stavo perendo tempo ma allo stesso modo non riuscivo a dirle di andar via.
- Questione di giorni, poi tutto finirà-, le dico con un tono più pacato.
- Sei sempre dell’idea di aiutarmi?-, mi chiede sorridendo.
- Si, ma non per lo stesso motivo per qui lo volevo tempo fa. Devo trovarla per poter proteggere le persone innocenti, capisci, tu hai bisogno della tua umanità-.
- Hai ragione, come sempre. Siamo sempre stati d’accordo su ogni cosa-, ride al ricordo di noi.
- Già, ma adesso è diverso-. La guardo, i miei occhi fissi su i suoi, avrei voglia di stringerla e baciarla, sentire il suo odore inebriarmi i sensi e invece no, non posso farlo più. Non è più mia. Quest’ultimo pensiero  mi irrita così tanto che voglio che esca e che mi lasci solo.
- Adesso se non ti dispiace vado a farmi una doccia veloce, ho un appuntamento e non voglio arrivare tardi-, le dico con gentilezza senza guardarla negli occhi.
- Davvero? E con chi?-, vedo che si morde il labro inferiore, lo fa sempre quando è nervosa.
- La dottoressa Meredith, devo passarla a prendere e non voglio fare tardi-, le dico voltandomi verso il bagno.
- Stefan, io.. – la guardo ma non dice nulla. La vedo uscire e chiudere la porta. Un moto di rabbia mi assale, sarei stato capace di annullare il mio appuntamento se solo me l’avesse chiesto. Al diavolo tutti, al diavolo lei, io, noi. Faccio la doccia velocemente, sistemo i capelli e taglio la barba ormai troppo lunga per i miei gusti. Mi vesto , spruzzo un po’ del mio amato profumo e scendo di sotto. Trovo Damon.
- Io sto uscendo-, non mi volto a salutarlo.
- Dove stai andando così in ghingheri?-, ridacchia.
- Ho un appuntamento-, vedo comparire Elena,- fattelo raccontare da lei-, gli lancio un ultimo sguardo e chiudo la porta. Respiro e chiudo gli occhi, prima di andare però sento una domanda che mi suona strana;
- Non sarai mica gelosa della dottoressa che ha stregato il cuore di Alaric e adesso di Stefan?-, chiede perplesso Damon.
- Ma no, è che, mi sembra strano-, lascio la loro conversazione e mi allontano. Cos’era gelosa? No, non poteva permettersi di esserlo, come dice sempre lei, adesso ama Damon e tanto mi basta per spingere l’acceleratore e allontanarmi da loro. 
Quando arrivo la trovo già fuori, seduta su una panchina dell’ospedale ad aspettarmi. Scendo dalla macchina e mi avvicino, con la luce tenue della luna è ancora più bella.
- Scusa, è da molto che mi aspetti?-, le domando avvicinandomi a lei.
- No, i miei colleghi sono appena andati via, sei in perfetto orario-, mi sorride e io le rispondo  alla stesso modo.
- Avrai sicuramente fame, quindi non perdiamo tempo-, le apro lo sportello e la faccio accomodare. Ci dirigiamo verso un piccolo ristorante rustico, ci accomodiamo e subito arriva un ragazzo che prende le nostre ordinazioni
- Spero che qui ti piaccia-, le chiedo.
- Sì, è la prima volta che ci vengo. Stasera oltre a farmi conoscere della cucina rustica mi stai facendo rilassare, sai ne avevo proprio bisogno-. La guardo e annuisco. La serata passa così tra una risata e l’altra riscopro il gusto di stare bene con una donna che non fosse lei. Dopo aver finito di cenare ci avviamo in spiaggia, la serata era fantastica, calda e il cielo era limpido.
- Ti andrebbe di… -, mi fa cenno con la testa indicandomi la sua idea.
- Sei sicura? Io sono un ottimo nuotatore-, rido. 
- Vediamo, ti sfido-. Così dicendo corriamo verso quel mare calmo, ci spogliamo restando in intimo e ci buttiamo dentro. L’acqua nel primo momento gelida si trasforma velocemente in acqua tiepida. Usciamo da lì poco dopo e ci buttiamo nella sabbia. 
- Hai mai fatto questa pazzia?-, gli chiedo girandomi verso di lei.
- No, questa è stata la  prima volta e sono felice che sia stata con te-, mi fissa e io desidero baciarla. Ci avviciniamo lentamente, i nostri visi si sfiorano, con una mano l’ accarezzo  e la bacio. Lei non si scosta, si avvicina a me facendo aderire i nostri corpi. Il bacio diventa sempre più lungo, le nostre lingue duellano proprio come noi. Le accarezzo il corpo bagnato e ad ogni mia carezza la sento gemere. Si mette sopra di me e inizia a mordicchiarmi l’orecchio e la baciarmi il collo. Con la mano libera le stacco il reggiseno e le accarezzo i seni. Restiamo nudi e in poco tempo entro in lei e ci muoviamo insieme,sempre più frenetici fino a quando ,stanchi, ci abbracciamo facendoci accarezzare dalla brezza marina.
- Resterei così per sempre-, afferma. Stavamo per addormentarci quando il mio telefono squilla, doveva essere di sicuro un emergenza. Avvicino i miei jeans e prendo il telefono.
- Caroline? Che succede?-.
- So dove si trova-.
Ecco l’informazione più urgente che aspettavo. 

 

 
Angolo Jeess

Buon pomeriggio ragazze, ecco finalmente il secondo capitolo!. Questa impostazione è fatta apposta, proprio per far notare come si incrociano le vicende contemporaneamente e spero di esserci riuscita. I nostro caro Stefan sembra avere una svolta, che ne pensate? E chi è quel personaggio misterioso che cerca Katherine? Spero vogliate scoprirlo insieme a me =). Graie per le recesioni e a chi semplicemente legge. Fatemi sapere che ne pensate, saluti
Jeess <3
  
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