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Autore: PrimPrime    04/05/2013    2 recensioni
Non poteva credere a chi aveva davanti. Impallidì e tornò come pietrificata, senza riuscir a parlare, come prima. Anche se non gli vedeva il viso, lo riusciva a riconoscere dalla voce.
“scusa, volevo fare una passeggiata con la mia nuova amica. Lei è Debra” disse al ragazzo
“sicuramente sai già chi è lui” parlò di nuovo, questa volta riferendosi a lei.
Il ragazzo davanti a loro si tolse il cappuccio, e la luce di un lampione gli illuminò il viso. Quello non poteva accadere a lei, faceva fatica a crederci. Voleva piangere, piangere di gioia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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_____Capitolo 3

L’ultima ora passò lentamente e quando suonò la campanella Debra si fiondò fuori dalla classe.

Passò davanti alla libreria e dalla vetrina riuscì ad intravedere Jake, ma non entrò: doveva andare a casa perché sua madre la stava aspettando e non voleva disturbarlo. Pranzò velocemente e andò in camera sua dove passò buona parte del pomeriggio ad ascoltare musica. Quando furono le 16, decise di uscire. Non ce la faceva più a stare in casa a far niente e di fare i compiti non se ne parlava, quindi uscire era l’idea giusta. Era una giornata piovosa e ventosa, malgrado avesse l’ombrello il vento le soffiava addosso tutta la pioggia. Pensò un po’ a dove andare e subito le tornò alla mente Jake, voleva rivederlo. Ormai quando stava lontano da lui si sentiva in preda all’ansia ed era nervosa. Camminò fino alla libreria, poi si fermò davanti alla vetrina a vedere i libri esposti, e intanto decideva sul da farsi. “entro o non entro?” si chiedeva. Pensando che l’avrebbe disturbato, decise di non entrare, ma rimase comunque ancora un po’ lì fuori. Non passò neanche un minuto che dalla libreria uscirono quattro ragazzi incappucciati e vestiti di nero, li sentiva parlare e dalla voce aveva già capito chi fossero. Ancora una volta, non le sembrava possibile. I ragazzi le passarono dietro, andando nella direzione da cui era arrivata, e lei restò un attimo a guardarli. Uno di loro, Ash, si voltò un attimo indietro e la vide
“ehi” la salutò riconoscendola
Debra restò in silenzio, bloccata dalla timidezza, e quando gli altri si voltarono incuriositi si girò per non farsi vedere. I ragazzi iniziarono a parlare tra di loro, ma lei non riuscì a sentirli
“chi è?” chiese Jinxx all’amico
“è Debra” gli rispose Ashley
“e secondo voi perché sta davanti alla libreria? Starà aspettando Jake?” prese parola Andy
“probabile” disse CC
“che ne dite, andiamo da lei a presentarci?” fece ancora Andy
“sa già chi siamo, è una nostra fan” disse Ash
“lo so, ma proprio per questo penso che le potrebbe far piacere”
Dopo essersi scambiati degli sguardi d’intesa, i quattro le si avvicinarono. Quando lei se ne accorse il suo cuore iniziò a battere veloce e si sentì bruciare da quanto era agitata ed emozionata
“ciao” la salutò Andy
Appena lo sentì parlare sbiancò e restò paralizzata. I ragazzi notarono la sua timidezza
“aspetti Jake?” le chiese Ashley per rompere il ghiaccio. Debra restò zitta e arrossì leggermente. Che avrebbe dovuto rispondergli? Se diceva di si potevano pensare che le piacesse, se diceva di no potevano pensare che non gliene importasse per niente.
“lo prendo per un si” continuò Ash
“vieni a fare un giro con noi?” la invitò Christian. Lei annuì e li seguì. Non importava dove la volessero portare, lei li avrebbe seguiti senza indugio, per lei erano importanti e avrebbe voluto passare con loro molto tempo, anzi non li avrebbe mai voluti lasciare.
Andarono in un parco e si sedettero su una panchina in un gazebo, dove iniziarono a parlare, ma lei non riusciva comunque ad aprir bocca.
“non vuoi parlare con noi?” le chiese Ashley
Debra restò in silenzio e arrossì, abbassando lo sguardo
“vogliamo sentire la tua voce” disse Christian
“non posso credere di essere qui.. con voi” riuscì a dire, prendendo coraggio. Loro scoppiarono a ridere, non si aspettavano che rispondesse, o almeno non in quel modo
“fai finta che siamo solo degli amici”
“non posso, voi non siete solo amici, non siamo neanche miei amici”
“ma lo potremmo diventare”
Lei non si sarebbe mai aspettata di diventare loro amica. Cioè, stavano cambiando molte cose, ma quello era davvero un sogno che sembrava irraggiungibile. Passò qualche minuto, poi Jake li raggiunse
“oh, ciao Debra” la salutò. Non si aspettava di trovarla lì con loro
“ciao” rispose timidamente al saluto
“che facevate?” chiese
“facevamo conoscenza con la tua nuova amica, anzi con la nostra nuova amica” disse Ash, mettendole una mano sulla testa e scompigliandole i capelli. Per lei era difficile smettere di considerarli solo come una band che adorava e iniziare a considerarli amici, invece per loro sembrò semplice e immediato. Ovviamente, non erano timidi e riservati come lei. Debra era troppo timida, non riusciva a parlare con chi non conosceva e si guardava dal rispondere a certe domande, per paura di essere presa in giro; ma con loro, sapeva di essere al sicuro, come l’avevano da sempre fatta sentire al sicuro e protetta con la loro musica.
Nei minuti che seguirono, cercò di lasciarsi andare e in parte ci riuscì. Stava cercando di parlare con loro come se  fossero degli amici, e ci stava riuscendo.
Verso l’ora di cena li salutò e si diresse a casa. Una volta arrivata, trovò già il pasto pronto e in tavola, ma sua madre non c’era. Aveva lasciato un biglietto, quindi si sedette e iniziò ad arrotolare gli spaghetti, e intanto si mise a leggerlo:

Sono andata all’aeroporto a prendere tuo fratello, torno fra poco.
Baci, mamma


Con tutto quello che era successo, si era dimenticata che suo fratello sarebbe tornato proprio quella sera dallo stage in Francia. Continuò a mangiare e quando ebbe finito sparecchiò, per poi andare a chiudersi in camera sua ad ascoltare musica per il resto della serata.

Sentì bussare alla porta, che si aprì e nella stanza entrò suo fratello, che non vedeva da un anno. “ehi!” la salutò. Lei gli corse incontro e lo salutò con un abbraccio. “ben tornato Dimitri!”
“sono contento di essere tornato qui” le disse.
Debra e Dimitri erano fratelli gemelli, ma nessuno vedendoli vicini lo avrebbe detto, infatti erano molto diversi: Dimitri era alto, con i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi azzurri. Debra era poco più bassa di lui, con i capelli lunghi neri e gli occhi neri anch’essi. Ad accomunarli era la carnagione chiara.
“com’è la Francia?” gli chiese, mentre lo scioglieva dall’abbraccio. “scusa, ma sono stanco. Ora vado a dormire e ti racconto tutto domani, ok?”.
“certo, buona notte”. Gli diede un bacio sulla guancia, che subito lui si pulì, non aveva mai amato i baci.

La mattina dopo, quando Debra si svegliò, ricordò che sarebbe dovuta entrare a scuola alle 9 quel giorno, quindi si preparò con calma e quando arrivò in cucina sua madre era già andata a lavorare e suo fratello era uscito. Quando realizzò che stava piovendo e avrebbe dovuto andare a scuola a piedi, la colpì un forte senso di pigrizia che la incitava a restarsene a casa, ma malgrado la pigrizia, indossò la giacca e si mise in spalla lo zaino, dopodiché uscì.


   
 
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