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Autore: Daisy    06/09/2004    15 recensioni
Sullo stile di: “weasly? È una parola” una fic che racconta le piccole avventure dei piccoli di Molly e Arthur ancor prima che Hogwarts entrasse nelle loro vite. La famiglia parte per un weekend tra i babbani.... prende l'aereo... immaginate cosa possono combinare Fred e George in un aereoporto? una fic a piccoli capitoli incalzanti...
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Molly, Weasley, Percy, Weasley, Ron, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Fred

 

 

 

 

Piccole grandi pesti

 

 

-Fred! George! Siete impazziti?-

 

-hanno fatto così tutto il pomeriggio mamma!-

 

La informò Percy con espressione corrugata seduto sulla panchina del giardino con un libro in mano

 

-ho provato a fermarli ma a me non mi ascoltano!-

 

-non ascoltano nessuno Perce… oddio-

 

Sospirò Molly fissando esasperata i gemelli impegnati a versare litri d’acqua nelle tane degli Gnomi da giardino.

 

-Dov’è Papà?-

 

-l’ho appena chiamato per Fred e George ma era occupato a dare la pappa a Ginny, mentre Charlie insegnava a volare a Ron….-

 

Il bambino seienne indicò una parola stampata sul libro

 

-cosa vuol dire gn-occa?-

 

-ma Ron ha due anni!-

 

Urlò la signora Weasly precipitandosi verso la cucina per fermarsi sulla soglia e tornare a passi frettolosi verso Percy

 

-chi ti ha dato questo libro?-

 

-Bill-

 

Rispose il bambino

 

-ha detto che se dovevo imparare a leggere che almeno imparassi qualcosa d’importante-

 

Il viso della signora Weasly si colorò lentamente di rosso mentre prendeva velocemente il volume

 

-non ti piace-

 

Spiegò velocemente per precipitarsi nuovamente in casa sentendo gli urletti di Ron che provenivano dalla tana.

 

Arthur era seduto in cucina di fronte a Ginny che sgambettava nel seggiolone mentre Ron, in precario equilibrio sulla vecchia scopa giocattolo di Bill, sfrecciava nel salotto alternando urletti di gioia a versi di vero e proprio terrore.

Charlie lo seguiva tranquillamente indicandogli indicazioni tecniche sulla postura del busto e sul modo di piegare le gambe

 

-Ron!-

 

Urlò Molly seguendolo e prendendolo al volo mentre la scopa andava convinta ad infilarsi su per il camino, fortunatamente spento.

 

-dio! Cosa ti è saltato in mente?-

 

Urlò rivolta a Charlie che scendeva tranquillamente fissando con sufficienza Ron che aveva già rivolto la sua attenzione verso l’orologio.

 

-mamma! Uffa! Io ho imparato presto! E poi mica è colpa mia se è negato!-

 

-ti ho detto mille volte di non volare in casa, pazzo incosciente!-

 

-ci stavo attento!-

 

Molly sospirò profondamente per calmarsi.

 

Charlie non aveva più colpa dell’uomo che in cucina stava imboccando Ginny

 

-non farlo mai più-

 

Si limitò a dire tornando in cucina

 

-ARTHUR-

 

-…e arriva l’espresso di Hogwarts-

 

Esclamò placido suo marito infilando l’omogeneizzato nella bocca impiastricciata nella piccola.

 

-mammma!-

 

Gorgogliò Ginny con pronuncia infantile

 

-ciao cucciola. Cosa ti è saltato in mente di permettere a Ron di volare qui in casa?-

 

-eh?-

 

-oh lo sai benissimo! Arrivo e…-

 

Fece un gesto esasperato verso la finestra che dava sul giardino

 

-poi entro e Ron sta volando sulla vecchia scopa di Bill!-

 

-oh ma… Charlie mi ha detto che avrebbe fatto un giretto sulla scopa con Fred! Ron è in giardino a giocare con George…-

 

-NO!-

 

-come no?-

 

-ho voato papà-

 

Disse Ron con una voce buffa soffocata dal ciuccio che teneva in bocca

 

-oh porca miseria! Ometto non si fa!-

 

Sussurrò l’uomo

 

-Molly mi dispiace…-

 

-mmh mmh… e lo sai cosa stanno facendo Fred e George?-

 

Chiese Molly appoggiando sul tavolo il latte che era appena andata a comprare

 

-George mi ha detto che avrebbero… innaffiano i fiori?-

 

-no Arthur-

 

-oh…. Per avere quattro anni mente benissimo-

 

-già-

 

Mugugnò la signora Weasly a denti stretti indicandoglieli dalla finestra aperta.

 

-oh… omioddio!-

 

-già!-

 

Ripetè Molly mentre Ron si arrampicava su una sedia, intingeva il dito nell’omogeneizzato di Ginny e lo assaggiava con una buffa espressione assorta.

 

Arthur si mise le mani tra i capelli

 

-non ci posso credere… poveri gnomi!-

 

Molly fissò sconsolata Arthur che si precipitava fuori per la nobile missione di salvare gli gnomi mentre si sedeva per continuare a imboccare Ginny

 

-buoono-

 

-sì Ron? Ti piace?-

 

-buono-

 

Ripetè il bambino guardando fuori dalla finestra

 

-papà?-

 

-Sì hai visto papa? Ron dov’è Bill?-

 

Ron si girò indicando le scale che portavano al piano superiore.

 

-Charlie!-

 

Chiamò Molly infilando il cucchiaino nel barattolo vuoto di omogeneizzato

 

-sei ancora arrabbiata?-

 

Chiese il bambino di otto anni entrando in cucina

 

-hai raccontato una bugia a papà-

 

-sì… ma solo per insegnare a Ron a volare!-

 

-poteva farsi male-

 

Tentò di spiegare la donna con lo stesso tono

 

-sei abbastanza grande per capirlo-

 

-è proprio per questo che l’ho fatto in casa! Almeno se fosse successo qualcosa ci sarebbe stato papà! Non lo farò più…-

 

-d’accordo. Ora dai un occhiata a Ginny e Ron mentre vado da Bill?-

 

Charlie assunse un aria sadica

 

-cos’ha combinato?-

 

-non ti interessa-

 

-e invece sì! Sai che Bill ha la fidanzata?-

 

Molly chiuse un attimo gli occhi.

Stavano accadendo troppe cose.

 

-d’accordo stai qui tu… torno subito-

 

Salì le scale con il leggero, noto senso d’ansia che avvertiva sempre quando stava per scoprire qualcosa su uno dei suoi bambini. Aprì la porta della stanza di Bill decisa ad affrontare il discorso di quel libro che aveva Percy.

 

-non ti ho detto mille volte di bussare?-

 

Ah che nostalgia da quando diceva semplicemente “ciao mamma!”

 

-si può sapere cos’è questa schifezza?-

 

Mormorò calma sollevando il libretto che finora aveva tenuto in tasca

 

-e si può sapere perché ce l’aveva tuo fratello?-

 

-ops-

 

-sto aspettando delle spiegazioni Bill-

 

Il bambino si mise seduto sul letto scostando dal viso i capelli rossi.

 

-ma niente è una collana per ragazzi babbani che mi ha fatto conoscere Zhack Smith…-

 

-Bill ci ho dato un occhiata. Ammesso che sia per ragazzi è certamente per ragazzi grandi. Parla anche… dell’amore da un punto di vista che sei troppo giovane per capire bene-

 

-di sesso?-

 

Sbottò con violenza Bill

 

-perché non lo chiami con il suo nome?-

 

Molly ammutolì un secondo.

 

-è per questo che li leggi? Per sapere del sesso?-

 

Disse tentando un approccio distaccato

 

-mamma esci-

 

Mormorò nervoso

 

-per favore non ho voglia di parlarne…-

 

Non disse “con te” ma le parole restarono sospese chiaramente nell’aria.

 

-vorrei che parlassi con tuo padre dopo-

 

Mormorò Molly facendo per uscire

 

-me lo prometti?-

 

Bill rimase immobile a fissare l’armadio mentre Molly sospirando chiudeva la porta.

 

Non capiva perché era così sorpresa. In fonda dieci anni è l’età in cui non puoi fare a meno di dar peso a barzellette, pettegolezzi, articoli e pubblicità che ti portassero a chiederti cos’è in realtà cosa c’era di vero e di falso sul… non riusciva però a collegare tutto questo al suo bambino.

 

Poi all’improvviso gli venne in mente una cosa. Corse nuovamente verso la camera del bambino e spalancò la porta.

 

-hai la fidanzata?-

 

-MAMMA!-

 

ok ok… aveva esagerato…. Commetteva molti errori con Bill, il suo primo figlio.

 

Tornò nuovamente al piano di sotto, dove Ron, in un momento dove stranamente non era geloso e Charlie, erano intenti a far ridere Ginny, seduta tra tre cuscini del divano si godeva di tute quelle attenzioni.

 

“Ecco”, pensò Molly fissando Ginny con indulgenza. Quando avrebbe avuto l’età di Bill, probabilmente avrebbe sbagliato tutto di nuovo con la sua prima bambina. Anche se forse tra donne era diverso.

I gemelli erano rientrati, completamente fradici, ma soddisfatti.

Percy stava consultando il vocabolario per scoprire cosa voleva dire la misteriosa parola che sua madre aveva ignorato e Arthur… Arthur.

Stava riordinando in cucina tentando in tutti i modi di farsi perdonare le piccole disattenzioni praticamente inevitabili con sette Weasly a carico.

 

Ad un tratto sentì che c’era bisogno di una piccola svolta, un’avventura che spezzasse la routine che facesse sfogare i bambini tutti insieme prima che Bill partisse per Hogwarts.

 

Recuperò la scopa giocattolo dalla canna del camino, spiegò con parole dolci a Percy che gnocca era un modo brutto per dire bella ragazza, (ma com’è possibile che esista un modo brutto per dire bella mamma?) cambiò i gemelli, rassicurò Charlie con una carezza sulla testa che non era più arrabbiata, pulì il faccino di Ginny degli ultimi avanzi di omogeneizzato.

Poi si diresse in cucina per parlare con Arthur, a proposito di Bill, e dell’evento che dovevano programmare.

 

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Vi avverto, non sarà composta da molti capitoli… era nata come un’one-shot anche questa fic ma come ai vecchi tempi i personaggi si sono ammutinati e il progetto iniziale che comprendeva, piccola anticipazione, solo i Weasley all’aeroporto l’ho perso di vista… Solo che i Weasly da piccoli mi piacciono troppo!

 

Ora come posso non ringraziarvi per le recensione a “malaudres and sex”? mi hanno fatto troppo piacere!

 

 

 

Riley: anch’io sono contenta di avere qualcuno che mi recensisce così spesso, grazie mille! In questo periodo scrivo abbastanza ma di solito non sono così costante a pubblicare le ff… poi quando inizierà la scu… va bè. Comunque mi fa piacere che ti sia piaciuta anche l’ultima a cui mi sono affezionata… grazie anche per avermi detto le tue parti preferite è fantastico da sentirsi dire! Sei un tesoro!

 

Hermione Weasley: Sirius l’ho sempre visto così da giovane! Codaliscia… sai che dopo aver visto il film avevo paura di sognarmi lui la notte? Altro che dissenatori! Era proprio orrendo!

p.s se ti piace Sirius sotto questa luce ti dico subito che nelle interviste mie e di Cloudy questo suo lato playboy è mooolto evidenzito!

 

Kira: in effetti un malandrino vergine a diciassette anni (tranne codaliscia) non era una cosa da tutti i giorni… ma è comunque il più maturo del gruppo! Grazie per non avermi linciato a proposito di Sara e Sirius, anche se non è detta l’ultima parola ma per ora Sara è troppo orgogliosa e lui non ha nessuna intenzione di impegnarsi!

 

Serena: sensata? Fantastico! Ti assicuro che per me ottenere un risultato simile è molto faticoso! Grazie per aver recensito!

 

Elian: allora posso solo sorridere come un ebete! Grazie mi hai reso molto felice! (nella recensione pernso che tu abbia voluto dire “Wealsey? È una parola!” scusa la precisione si capiva benissimo, era solo per evitare problemi con l’autrice)

 

TITTI: grazie per avermelo detto! È bellissimo sapere che ti piace

 

Cloudy: eh eh… i nostri discorsi al telefono! Grazie bellissima! ma quando ci vediamo?

 

Lily: grazie! Spero ti sia piaciuta anche questa!

W.J: W.J: grazie per la recensione! Sul serio sei di ischia? Mi piace molto, ho passato lì due settimane quest’estate
  
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