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Autore: Rainwolf    07/05/2013    0 recensioni
{_La casa era silenziosa. Un quieto disordine legava stanza a stanza. I due presero le scale e salirono al piano superiore. Una volta in camera, Stiles si distese sul letto, distrutto. Derek sedette sulla sedia davanti alla scrivania.
“Non posso ancora credere che sia successo” mormorò Stiles. Gettò uno sguardo a Derek, che se ne stava pensieroso col volto poggiato ad un braccio puntellato alla scrivania, fissando un punto imprecisato._}
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{_“Lo sanno.” disse Stiles lapidario. Tutti lo guardavano seri, senza parole, in piedi nello studio del Dottore.
“Non possiamo smettere ora.” la signora Argent fu la prima a rompere il silenzio “Cosa sanno, signor Stilinski? Sicuramente non cosa vuol dire quello che hanno visto. Sicuramente non che un ragazzino di sedici anni con poteri da chiromante riesce a spiare le loro mosse. Sono cacciatori di lupi mannari. Qui la magia c'entra ben poco. Ci sono zanne, cani rabbiosi. E proiettili d'argento. Non di certo numeri da circo.”}
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chris Argent, Derek Hale, Isaac Lahey, Sceriffo Stilinsky, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Proiettili d'Argento

 

 

 

 

Scott, ne hai ancora per molto?” chiese, impaziente. Non era il caso di far aspettare Lydia Martin.

Scott parlò, ancora rivolto verso la gabbia dei coniglietti, armato di guanti e paletta. “Stiles, me lo hai già chiesto almeno trenta secondi fa. Sì. Sono appena le sette! Le ragazze ci aspettano al Bowling tra due ore!”

Stiles sbuffò. “Ok, ma il Dottor Deaton ti paga per stare qui fino alle sette e...”. Non riuscì a concludere la frase. Venne interrotto dal campanello della porta dello studio veterinario. Era entrato un cliente.

Ah, vado a dire che lo studio chiude alle sei e mezza”, ma fece appena in tempo a voltarsi e vedere Scott che schizzava verso la sala d'attesa. “Ma cosa...” sussurrò mentre lo seguiva. Il suo cuore saltò un battito allo spettacolo che si parava davanti ai suoi occhi. Era Isaac, ansimante e col volto tumefatto, che sorreggeva a stento Derek tra le sue braccia.

 

 

Isaac! Cosa è successo?” Scott si lanciò su di lui, si passò un braccio di Derek attorno al collo e lo aiutò a trasportarlo sul retro. Riusciva a muovere qualche passo ma non si reggeva in piedi. Scott percepì il suo lento e debole respiro levarsi dal volto contratto.

Derek! Guardami! Riesci a sentirmi?” chiese Scott concitato, ma il lupo non accennava ad aprire gli occhi.

Non credo che ti senta, Scott.” Isaac cercò il suo sguardo “Cacciatori. Nessun Argent. Almeno credo. Sono piombati dal nulla, volevano parlare, dicevano di sapere dove erano Erica e Boyd e di avere bisogno del nostro aiuto. Prima hanno colpito Derek, poi hanno preso me.” spiegò brevemente.

Con cosa l'hanno colpito?” chiese Scott, mentre aiutava Derek a sedersi e distendersi sul tavolo d'acciaio, mentre Isaac si accasciava su una sedia.

Una pistola. Quel proiettile aveva sicuramente qualcosa dentro, o sarebbe già guarito.” proferì, con lo sguardo piuttosto sconsolato.

Stiles, che era rimasto in un angolo, prese in mano il telefono di Scott:

Dobbiamo chiamare il Dottor Deaton!”

Scott afferrò il telefono e compose il numero.

 

 

Il Dottore si precipitò nello studio non appena Scott gli ebbe spiegato la situazione.

Derek era rimasto sul tavolo, quasi immobile tranne che per qualche lieve movimento del capo.

Da quanto tempo è in queste condizioni?” chiese ad Isaac, mentre indossava dei guanti in lattice.

Da un paio d'ore ormai.”

Sollevò con cura la t-shirt del lupo, mentre i tre ragazzi lo osservavano col fiato sospeso, fino a scoprire il foro di un proiettile incrostato di sangue rappreso all'altezza del fianco destro.

Lo ha trapassato da parte a parte e non ha lasciato tracce. Non posso fare niente se non capisco di che si tratta. Isaac, torna dove vi hanno aggrediti insieme a Scott. Dovete trovarlo.”

Scott e Isaac annuirono. Quest'ultimo alzò timidamente lo sguardo da Derek per posarlo sul Dottor Deaton. “Lo salverà, vero?”. Questi gli posò una mano sulla spalla. “Farò il possibile, Isaac. Ora andate, il tempo stringe.”.

 

 

Quando i due ebbero lasciato lo studio, si rivolse a Stiles:

Bene, direi che possiamo cominciare da oggi il tuo apprendistato. Sempre che tu ne sia ancora convinto.” sorrise lievemente.

Stiles deglutì con forza e annuì deciso.

Con un cenno del capo, Deaton indicò il corpo del ragazzo disteso sul tavolo. “Aiutami a spogliarlo.”

Deaton gli passò un braccio dietro il collo e lo sollevò fino a metterlo seduto. Stiles cominciò a sfilargli la maglietta quando sentì Derek emettere un flebile ringhio e si bloccò. Deaton sorrise. “Andiamo Stiles, non se la prenderà con te in queste condizioni.” Stiles fece un timoroso cenno d'assenso e continuò con l'operazione. “Avrà tutto il tempo di prendersela con me dopo” mormorò. Deaton depose nuovamente il ragazzo sul piano d'acciaio, con delicatezza. “Spero davvero che ci sia un dopo, Stiles” disse piano.

Stiles scoccò un'occhiata preoccupata in direzione del volto di Derek, prima di parlare di nuovo: “Crede che se la caverà?”

Lo spero. Ti mostro una cosa. Tienigli la testa ferma.”

Stiles fece il giro del tavolo per posizionarsi dietro il capo del lupo. Afferrò la testa di Derek ai lati del volto e aspettò.

I lupi mannari sono esseri molto affascinanti. Hanno un apparato muscolare molto simile a quello umano, ma assai più sensibile e ricettivo. Hai mai sentito parlare di digitopressione?”

Stiles annuì.

E' una pratica che oggi sta diventando abbastanza comune. Diciamo che per i lupi è qualcosa di molto efficace. Stiles,” gli occhi del Dottor Deaton fissarono quelli del ragazzo per un istante “quello che sto per insegnarti...” soppesò le parole “è qualcosa che non dovrai mai usare per i tuoi fini personali. Non per manipolare qualcuno, non per ricatto. Solo ed esclusivamente in casi come questo. E soprattutto” il suo tono si fece più greve “non parlarne con gli altri membri del branco.” concluse.

Stiles era un po' agitato, ma ormai aveva deciso. Sostenne lo sguardo dell'uomo quando rispose: “Ha la mia parola.”

Cerca di memorizzare i miei movimenti” riprese il Dottore.

Pose un indice sullo sterno di Derek e spinse leggermente. La reazione di questi fu quasi immediata: tentando di puntellarsi sui gomiti fece per alzarsi, ma le mani di Stiles lo trattennero sul tavolo. Un basso ringhio si levò tra di loro.

Cosa gli ha fatto?” chiese Stiles, col tono più deciso che riuscì ad imporre alla sua voce.

Gli ho mandato un segnale. Non riesce a sentirci se gli parliamo, ma ora sa che c'è qualcuno vicino al suo corpo. Il suo istinto gli dirà che se quel qualcuno avesse voluto fargli del male, avrebbe colpito più forte, e che questo potrebbe essere solo un avvertimento. O un segnale.” le parole di Deaton erano quelle calme e misurate di un insegnante.

Capito...” mormorò Stiles.

Continua a tenerlo.” disse, mentre ora si avvicinava al volto di Derek “questo invece, è un segnale di rassicurazione”. Avvicinò la mano al naso del lupo e rimase in attesa. Nel silenzio della stanza poterono sentire il respiro del ragazzo che diventava più profondo.

Derek riconosce il mio odore. E' come se gli stessi dicendo: “Io sono qui.”. In più, il mio modo di avvicinarmi non mi fa percepire come un nemico. Ora prova anche tu.”.

Stiles lasciò andare il capo di Derek e si spostò vicino al Dottore. Con un po' di esitazione avvicinò la mano al naso e alla bocca di Derek. Sfiorò leggermente la sua pelle e le sue labbra, sentì il suo respiro sciogliersi tra le sue dita. Rimase immobile qualche secondo, poi udì il Dottor Deaton riprendere con la sua lezione.

Bene. Gli abbiamo detto che siamo qui e che stiamo facendo qualcosa. Ora cerchiamo di alleviare un po' il suo dolore mentre aspettiamo Scott e Isaac.”.

Il Dottor Deaton trasse un profondo respiro prima di imporre entrambe le mani ai fianchi di Derek, esercitando una pressione con i pollici sul suo addome. Il viso contratto del ragazzo si rilassò un poco.

Questo serve a desensibilizzare il sistema nervoso. Non risolve il problema, ma gli fa credere che vada meglio. Per fortuna la ferita è più in basso. Se fosse stato altrimenti non avremmo potuto usufruire di questo trucchetto. Vieni qui al mio posto.”.

Stiles obbedì e poggiò le mani sul corpo di Derek. Dopo che il Dottor Deaton lo ebbe aiutato a trovare il punto esatto, iniziò a fare pressione. Sentì il suo ventre vibrare leggermente e percepì il battito cardiaco sotto le sue dita.

Sei un po' insicuro, ma non è male come inizio.” constatò Deaton.

Passarono pochi minuti, col Dottore che sfogliava alcuni libri e Stiles al massimo della concentrazione, per mantenere una presa costante.

Un sussulto smosse il corpo di Derek, che lasciò andare un rantolo e si levò improvvisamente a sedere sul tavolo, cogliendo di sorpresa sia Stiles che il Dottore.

Derek!” si lasciò sfuggire Stiles, cercando di trattenerlo come poteva, ma il Dottor Deaton lo bloccò: “Aspetta! Osservare le sue reazioni può aiutarci a capire cos'ha!”. Fu così che si trovarono ad osservare il lupo che ad occhi stretti, sedeva a gambe incrociate sul tavolo, curvo su se stesso e sulla sua ferita. Ringhi doloranti fuggivano dalla sua bocca mentre continuava ad agitarsi, i muscoli tesi, il volto chino.

Rimani a distanza.” disse il Dottore a Stiles con voce ferma.

Derek si abbracciò lo stomaco e si chiuse su se stesso, respirando pesantemente. Lasciò andare il capo sulle ginocchia e rimase fermo. Al che, Deaton si avvicinò cauto: “Derek, mi senti?”. Ma il ragazzo non si mosse. Con un paio di passi gli fu accanto. Sollevò un braccio e lo posò sulla schiena del lupo, che sussultò al suo tocco, senza alzare lo sguardo. Iniziò a parlare con voce rassicurante “Derek, sono Deaton. Siamo qui, c'è anche Stiles. Va tutto bene”. Era una cantilena che si levava tra le pareti. Si posava sui mobili, veleggiava tra le gabbie vuote, fino a raggiungere le loro orecchie, come da un luogo remoto. Stiles ne fu quasi ipnotizzato.

Il tono della voce è importante. Probabilmente non riesce a sentirci, ma anche se dovesse riuscirci potrebbe comunque non comprendere quello che diciamo. Tutto quello che percepisce è ciò che noi gli trasmettiamo al di là delle nostre parole.” spiegò.

Le labbra di Stiles si incresparono per formulare una domanda, quando, per la seconda volta quella sera, il campanello della sala d'attesa annunciò l'entrata di un altro cliente. Il dottore non fece in tempo a raggiungere la porta che il nuovo venuto entrò nello studio senza troppi complimenti. Era Christopher Argent.

 

 

Chris” il Dottor Deaton non lasciò che una sola emozione trapelasse dal suo viso.

Deaton, sono qui per conto di Scott. Mi ha dato questo” e così dicendo, sollevò un braccio in direzione del Dottore, a palmo teso. Un piccolo sasso d'argento squillò di luce nella sua mano. Stiles trattenne il respiro. “Sono già sulle tracce degli aggressori, insieme al resto della mia famiglia. Io...non sono stato invitato.” concluse ironico.

Può darsi che la poca fiducia ora riposta nei tuoi confronti, Chris, sia la tua più grande fortuna.” sorrise Deaton, afferrando il proiettile e voltandosi verso il ripiano più vicino per esaminarlo con una lente.

Chris e Stiles si scambiarono una breve occhiata d'assenso, poi l'uomo dedicò la sua attenzione al piano d'acciaio dov'era Derek.

Come hanno fatto a ridurlo così?” domandò a voce bassa.

Radice di asfodelo triturata.” strascicò Deaton in risposta, dopo aver aperto in due il proiettile con una pinza “Non ho mai visto niente del genere. Il proiettile d'argento per non far guarire la ferita, l'asfodelo per...” volse uno sguardo preoccupato in direzione di Derek “...dargli delle allucinazioni.”

Perché dovrebbero fare una cosa del genere?” chiese Stiles.

Non riesco a capirlo neanch'io. Probabilmente speravano che cadesse in qualche dirupo, credendo di poter volare.” rispose Deaton.

E' una possibilità da non sottovalutare” intervenne Chris “Se davvero sono i cacciatori che dicono di essere, avrebbero potuto volere che la minaccia che braccavano si levasse di torno da sola.”.

Purtroppo non possiamo fare molto. Solo aspettare che i suoi sensi ritornino alla normalità. Potrebbero volerci alcune ore. Teniamo d'occhio la sua temperatura corporea: l'asfodelo potrebbe creare uno sbalzo termico.” fece Deaton, rivolto a Stiles.

 

 

Fu in quel momento che Derek sembrò mormorare qualcosa. I tre in piedi si riunirono attorno al tavolo.

Il nome di “Kate...” si levò come un ringhio dall'acciaio. Derek alzò il viso e fissò un punto imprecisato dietro Chris Argent. I suoi occhi erano lucidi, le pupille dilatate. “E' un incubo Kate” disse in un sussurro “Non puoi essere stata tu.” continuò “Dimmi che non sei stata tu!” gridò forte, facendo sobbalzare tutti i presenti, portandosi in ginocchio ed avventandosi su Chris. Lo afferrò per il bavero della giacca, strattonandolo debolmente.

Signor Argent, non è in sé” disse in fretta Stiles, preoccupato per la possibile reazione dell'uomo, che tuttavia, con assoluta calma, afferrò stretti i polsi di Derek e li allontanò senza sforzo. Deaton rimase a guardare impassibile Stiles che corrugava la fronte e cercava di non perdere il controllo e Derek continuare a ripetere “Kate...Kate...no...dimmi la verità...” sempre più disperatamente.

Deve avere associato il tuo odore a Kate.” ipotizzò Deaton.

Chris lasciò i polsi di Derek e lo spinse all'indietro con ben poca delicatezza, obbligandolo a sedersi di nuovo, lo sguardo confuso, il respiro spezzato.

E' debolissimo.” disse Chris, mentre si tirava a sedere sul piano d'acciaio, nello spazio lasciato vuoto da Derek. Si tolse la giacca e la gettò su una sedia, rimanendo in maniche di camicia.

Tu, vieni qui” ordinò in tono rude, e di nuovo afferrò Derek, tirandoselo a sé, finché non lo costrinse ad appoggiare la testa sulle sue gambe.

Ma cosa sta...” cercò di interromperlo Stiles, ma Deaton lo bloccò. “Stiles, sta' buono e osserva. Hai molto da imparare.”.

Chris afferrò con forza il volto del lupo con una mano, mentre con l'altra cercava di sollevare le sue labbra per scoprire i denti. Derek cercò di opporsi ma senza risultato. Sembrava non fare alcuna forza sulle braccia di Chris, che stava tentando di ostacolare in tutti i modi.

Ma vuoi stare fermo?” disse il cacciatore, mentre respingeva le braccia del ragazzo con il gomito “E apri questa bocca!”. Non ottenendo alcun risultato, si cacciò le chiavi dell'auto dai pantaloni e con queste colpì con insistenza la bocca del lupo, finché questa non si aprì per un morso a vuoto.

Attento!” esclamò Stiles, che continuava a non avere ben chiara la situazione.

Chris fu così veloce che riuscì ad introdurre due dita nella bocca di Derek. Fece leva e lo obbligò a spalancarla. “Non preoccupatevi, è così debole che non potrebbe uccidere nemmeno un pulcino. Vediamo un po'...” ispezionò i denti e la bocca di Derek per qualche secondo, poi lo lasciò andare. Il lupo chiuse la mascella con uno schiocco e si voltò in fretta dall'altra parte, con un'aria parecchio stizzita. Fece per alzarsi dalle gambe di Chris Argent, ma il cacciatore lo afferrò di nuovo e lo tenne schiacciato a sé.

Dove credi di andare? Non abbiamo finito.” riprese, e tenendogli la testa ferma con una mano, gli aprì un occhio alla volta con l'altra. Nulla potevano le unghie conficcate sulla mano stretta sul suo mento, i gemiti, i tentativi di divincolarsi. Derek dovette aspettare che Chris ebbe finito la sua ispezione, prima di essere lasciato andare. Quando il cacciatore mollò la presa, si raggomitolò dall'altra parte del tavolo, con sguardo sofferente.

E' giovane, forte, in salute” fece Chris rivolgendosi a Deaton e Stiles “Se la caverà.”

Ma...cosa gli ha fatto?” gli chiese Stiles.

Chris Argent sorrise leggermente “So come è fatto un lupo mannaro, Stiles. Riesco a capire se qualcosa è a posto o no. La cosa che può danneggiarlo di più adesso è proprio lui stesso. La ferita guarirà. Ora dobbiamo assicurarci che non si faccia del male da solo.” concluse.

 

 

Il Dottor Deaton si fece avanti di nuovo: “Stiles, puliamo quella ferita. Siediti sul tavolo e tienilo fermo.” Stiles obbedì, mentre il dottore preparava alcune garze e un recipiente d'acqua calda.

Una volta seduto sul tavolo, esitando allungò le braccia e afferrò le spalle di Derek, tirandolo a sé. Questi tentò di fare forza con le mani sul petto di Stiles per allontanarlo, ma senza risultato. “Mi dispiace Derek, cerca di stare tranquillo, è per il tuo bene.” mormorò incerto, costringendolo ad appoggiare la testa sulle sue cosce e bloccando i suoi polsi con le sue mani.

Usa questo.” Chris Argent gli porse una sottile cinghia di pelle.

Non credo che ce ne sia bisogno.” controbatté freddo il ragazzo.

Chris ghignò. “Hai ancora molto da imparare, piccolo alchimista.”

Stiles, fai come ti dice. Chris sa quel che fa.” si intromise Deaton, mentre poggiava sul tavolo le garze.

Al che, Stiles si arrese e legò senza fatica i polsi di Derek. “Non essere troppo gentile, non gli fai male!” commentò Chris, con un sarcastico sorriso stampato in volto. Derek cercava di divincolarsi il più possibile. Scalciava, graffiava, mordeva debolmente l'aria, si contorceva il più possibile. Quando l'ebbe legato, Stiles tenne fermi i polsi con una mano, e posò l'altra sul capo di Derek, ora prono, con la testa sulle sue gambe. I suoi occhi erano stanchi e arrossati. Stiles gli passò delicatamente una mano sulla fronte e tra i capelli, nel tentativo di rassicurarlo. Quando Deaton iniziò a pulire la ferita, levò un basso ringhio e chiuse forte gli occhi. Al che Stiles gli passò un braccio dietro il collo e lo strinse a sé. Derek cercava si allontanarlo, ma la presa del ragazzo era troppo salda. Il ringhio si tramutò in un gemito di dolore, quando Deaton passò del disinfettante sulla ferita. Stiles appoggiò il mento sulla testa di Derek e lo strinse più forte.

Bene, aiutami a girarlo, Chris.” disse il dottore.

Insieme al cacciatore, afferrò le gambe e il corpo di Derek finché non fu supino. Stiles riusciva a percepire tutti i sussulti, del lupo, il freddo dell'acciaio che faceva tremare la sua pelle, il dolore provocato dalla ferita, la frustrazione di essere in balia di molte mani più forti di lui, confuso e impotente. Gli passò di nuovo una mano tra i capelli.

Una volta che il Dottor Deaton ebbe lavato e incerottato per bene la ferita, si allontanò dal tavolo per gettar via le garze sporche e togliersi i guanti. Derek si mosse per girarsi di nuovo e Stiles accompagnò i suoi movimenti, lasciando che si stendesse di nuovo prono sulle sue gambe. Il suo sguardo era ancora annacquato.

Chris si appropinquò nuovamente a Stiles, che aveva afferrato i polsi del lupo e li stava liberando.

Tu non dovresti andare a casa?” chiese preoccupato.

Stiles guardò l'orologio appeso alla parete. Erano le undici passate. Suo padre aspettava sicuramente il suo ritorno da un momento all'altro, convinto che il figlio fosse finalmente riuscito ad ottenere un appuntamento con la ragazza che adorava. Sospirò. “Sì, dovrei andare...” ma il pensiero di lasciare Derek solo in quello studio attanagliava il suo stomaco. Solo con il Dottor Deaton e... Chris Argent.

Non ho intenzione di mangiarlo, sai?” sorrise Chris, intuendo i suoi pensieri. Stiles gli lanciò un'occhiata, sollevando la testa di Derek per scendere dal tavolo e abbassandola con estrema delicatezza.

Chris posò una mano sullo stomaco di Derek. “Sono in debito. La mia famiglia gli ha fatto un torto. Ha fatto la sua parte per liberarci di Gerard. Non potrei fargli del male ora.” disse.

Stiles annuì e abbassò lo sguardo, non pienamente tranquillo, ma almeno più propenso a tornare a casa. Il Dottor Deaton, avvicinandosi, disse: “Non preoccuparti Stiles. Va' a casa, non facciamo preoccupare tuo padre più del dovuto. Se si insospettisse sarebbero guai. Non avremmo più la possibilità di agire liberamente come stiamo facendo ora. Derek è al sicuro qui. Ce ne occuperemo noi.” Stiles annuì di nuovo. Deaton prese da un armadio un cuscino e delle coperte. “Chris, dovrai farlo tu. Io devo iniziare a preparare un ricostituente, e ci vorranno alcune ore.”.

D'accordo.” rispose secco il cacciatore.

Fare cosa?” chiese Stiles, che ancora non accennava a metter piede fuori dallo studio.

Dobbiamo prevenire il possibile sbalzo termico, è meglio se dorme vicino a qualcuno. Il corpo di Chris lo manterrà caldo e così facendo potremo anche accorgerci subito se la sua temperatura cala all'improvviso.”

Chris sollevò il corpo di Derek mentre Deaton sistemava alcune coperte sul tavolo. Dopodiché si sedette sul tavolo, tirando a sedere Derek sopra di lui. Il lupo posò il capo sulla sua spalla, semi-incosciente. Chris lo circondò con le braccia, mentre Deaton avvolgeva entrambi con un'altra coperta.

Con gli occhi fissi sull'insolita scena, Stiles infilò il cappotto e varcò la porta senza parlare. Si augurò che Derek non ricordasse tutto quello che stava succedendo quella sera.

 

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Ciao a tutti! 
Non ho mai scritto una fanfiction prima d'ora, ma da quando sono entrata un po' in fissa con Teen Wolf, ho  iniziato a scrivere questo. E' un po' che dorme nel mio pc, mi dispiaceva lasciarlo incompleto, ma avevo perso l'ispirazione. Allora ho deciso di provare a pubblicarlo. Fatemi sapere che ne pensate! 

Buona giornata! :)

  
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