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Autore: xpaynerauhl    08/05/2013    8 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA; STO LAVORANDO AD UNA NUOVA FAN FICTION.
Ciao sono Amy e la mia migliore amica è Sar. 17 anni, italiane. Avevamo vinto un viaggio a Los Angeles, ma ci siamo ritrovate per sbaglio a Londra...
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-Grazie- afferma poi voltandosi verso di me che istintivamente sorrido
 
 
-Smettila di ringraziarmi, io non ho fatto niente di ché- lo ammonisco
 
-Ed è per questo che ti ringrazio. Perché riesci a farmi stare bene semplicemente essendo te stessa- sento qualcosa dentro il petto: i battiti del mio cuore accelerare rapidamente, un fuoco caldo e freddo allo stesso tempo che si intensifica sempre di più. Mi attraversa la trachea per poi arrivare alla gola, passa per lo stomaco rivoltandomelo. Un ghiaccio bollente mi scorre nelle vene. Sento le guance scaldarsi, probabilmente sto arrossendo.
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è la mia prima fanfiction e spero che vi piaccia :)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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volevo solo dirvi che mi dispiace davvero davvero tanto che non stiate più leggendo la storia...

Knowing each other

POV Amy
 
Finalmente in hotel con le mie adorate infradito, dopo aver portato quei trampoli infernali che mi hanno ucciso i piedi. Ma a parte questo, sono felice. 
 
-Quand'è che esci con Liam?- chiede Sar
 
-Domani. Ma non mi ha ancora detto l'ora... non so neanche dove voglia portarmi...- spiego mentre ci strucchiamo -tu che farai?-
 
-Io? Esco con Justin...-
 
-Come?- dico sorpresa fermandomi e girandomi verso di lei
 
-Alla festa mi ha chiesto di uscire... e io gli ho detto di sì- spiega arrossendo leggermente -ho fatto male?-
 
-No no, anzi, mi fa piacere- le sorrido -e dove andate?-
 
-Non lo so ancora... mi vuole fare una sorpresa-
 
-Mi racconterai dopo allora-
 
 
 
-Wow.- mi fermo a riflettere
 
-Cosa?-
 
-Siamo a Londra, abbiamo fatto nuove amicizie e dobbiamo entrambe uscire con dei ragazzi fantastici. Potrebbe andare meglio?-
 
-Già, non voglio pensarci che fra un po' dovremo andarcene...-
 
-E se.. chiedessimo ai nostri genitori di prolungare la vacanza anche a settembre?-
 
-Anche novembre se fosse per me! Domani chiamo mio padre e provo a chiedergli... ma la prenotazione dell'hotel scade... come facciamo?-
 
-Ne troveremo un'altro, dai! In qualche modo faremo... ci penseremo domani.-
 
-Hai ragione... guardiamo un po' di tv?-
 
-Sì, vediamo che c'è-
 
Dopo un po' che guardiamo la tv sento il cellulare vibrare.
 
"Stai già dormendo?" un messaggio da Liam.
 
-Dalla tua espressione deduco che sia Liam... fammi vedere- dice avvicinandosi per leggere
 
"No (:"
 
"Ti piace la natura? (:"
 
"Sì ma... che c'entra?"
 
"(: Ti voglio portare in un posto... soffri il mal d'auto per caso? C'è un'oretta di strada." mi vuole portare in un posto...
 
"Nessun problema (:"
 
"Alle 9:00 va bene?"
 
"Alle 9:00 è perfetto, vengo lì?"
 
"No, passo io (:"
 
"Va bene, a domani allora ((:"
 
"A domani splendore xx" splendore...
 
-Ti ha chiamata splendore- nota Sar con finto tono commosso 
 
-Mi ha chiamata splendore...- ripeto anch'io ad alta voce non nascondendo un sorriso
 
-Ma che carini che siete- afferma Sar. Io le sorrido di rimando.
 
Qualche minuto ed è il suo cellulare a vibrare.
 
-Justin?- chiedo
 
-Sì- risponde mentre un piccolo sorriso le appare all'angolo della bocca
 
Leggo:
 
J: "Hey bellissima, pronta per domani? (:"
 
-Come mai ha scritto 'bellissima' in italiano?-
 
-Gliel'ho insegnato io...-
 
-Ah..-
 
S: "Pronta (: Qualche anticipazione?"
 
J: "Vedrai, ti piacerà, ma non posso svelarti molto o rovino la sorpresa..."
 
S: "Mi fido di te ;)"
 
J: "Alle dieci sul pianerottolo?"
 
S: "Yep (:"
 
J: "A domani allora ❤"
 
S: "❤"
 
-Addirittura i cuori?- dico ironica
 
-Massì.. sono così, tanto per fare...-
 
-Mmmhh...-
 
-Dormiamo, va', domani abbiamo da fare- mi fa notare sviando l'argomento, spegnendo la tv.
 
-Ok... buonanotte- dico spegnendo la luce
 
-Notte- replica
 
 
POV Liam
 
-Sei sicuro che le piacerà?- chiedo conferma, per l'ennesima volta, a Zayn
 
-Massì Liam, è la ventordicesima volta che me lo chiedi! Adesso vai o farai tardi-
 
-Ok, ciao- saluto frettolosamente.
 
Entro nell'hotel, saluto Will e poi salgo. Una volta davanti alla porta faccio un respiro profondo e busso. Tempo qualche secondo e mi apre Sar.
 
-Ciao Liam, vieni- mi sorride facendomi entrare
 
-Ciao- ricambio 
 
Vedo Amy, bellissima come sempre [cliccate qui (no cappello e no cover iPhone)]
 
-Ciao- mi saluta sorridendo timida
 
Io le sorrido di rimando.
 
Prende la borsa e mi raggiunge. -Possiamo andare- mi sorride più sicura sta volta -ciao Sar-
 
-Ciao- mi aggiungo anch'io
 
-Ciao ciao- risponde lei mentre usciamo
 
 
-Allora, dove mi porti?- chiede Amy appena entrati in macchina
 
-Eh no, non te lo dico-
 
-Uffa... io sono una tipa curiosa, dai dimmelo!-
 
-Non ci provare, lo scoprirai quando saremo arrivati-
 
-E va bene, farò uno sforzo-
 
 
-Allora, dimmi qualcosa di te- le chiedo ad un certo punto
 
-Mmm tipo?-
 
-Non lo so, parlami dell'Italia, per esempio-
 
-L'Italia... c'è tanto da dire, non vorrei annoiarti..-
 
-Non ti preoccupare, racconta-
 
-Beh l'Italia è un bellissimo Paese ma purtroppo ci sono degli stereotipi all'estero come la mafia e cose del genere che la screditano. E' vero che esiste, ma l'Italia non è solo mafia, ci sono anche tante altre cose belle che vale la pena di conoscere. Una delle cose più famose è la pizza e la cucina in generale che devo dire è molto buona, la storia, l'arte, la poesia, la moda, il calcio... gli italiani sono bravi in tante cose, ma ci sono anche tante cose negative, come per esempio la crisi economica... insomma, abbiamo pro e contro come tutti i Paesi...- conclude -ecco, lo sapevo, sto parlando troppo- aggiunge imbarazzata
 
-No, affatto, mi piace ascoltarti- la rassicuro sincero, lei mi sorride di rimando
 
-Però adesso raccontami qualcosa tu-
 
-Aspetta, stiamo arrivando e non sono praticissimo della strada, meglio se accendo il navigatore... e non posso parlargli sopra- spiega
 
-Certo, scusa-
 
-Perché ti scusi? Non hai fatto nulla di male- constato
 
-Non lo so, io sono fatta così- risponde 
 
-Va bene, ma sappi che non ce n'è bisogno-
 
Lei mi sorride e io guardo la strada sullo schermo del dispositivo. Dopo qualche minuto ci siamo.
 
-Siamo arrivati- annuncio una volta spento il motore -aspetta qui- le dico aprendo lo sportello
 
-Ok- risponde
 
Faccio il giro dell'auto e le apro la portiera.
 
-Grazie- mi sorride scendendo -quindi... dove siamo?- chiede poi guardandosi intorno
 
-Siamo in campagna- rispondo incerto. Ho paura che non le piaccia.
 
-Mi piace la campagna- afferma invece lei, per fortuna.
 
-Mi è andata bene allora- aggiungo scherzando
 
-Direi proprio di sì- concorda sorridendo
 
-Vieni, entriamo- le faccio strada
 
-Perché hai le chiavi di questa casa?- chiede una volta davanti alla porta, osservando intorno.
 
-Perché è della mia famiglia- replico
 
-Oh.. bella. Ci vieni spesso?- domanda una volta dentro.
 
-Di solito ci passiamo le estati, ma i miei lavorano, le mie sorelle stanno per conto loro e io.. beh io devo controllare che i ragazzi non combinino casini. Spesso ci vengo con loro-
 
-Hai delle sorelle?-
 
-Sì due, Ruth e Nicola, sono più grandi di me. Tu?-
 
-Ho un fratello più grande, Davide-
 
-Ti va se andiamo a fare un giro o vuoi stare a casa?- propongo
 
-No andiamo fuori dai- accetta sorridente. Sorride spesso, mi piace questa cosa, soprattutto perché lei ha davvero un bellissimo sorriso: luminoso, sincero, innocente e contagioso.
 
 
POV Sar
 
Sono le 9:45 ma il tempo sembra non passare più.
mi ero già preparata prima con Amy e adesso non so che fare fino alle dieci.
E chissà dove vuole portarmi Justin...
 
 
Mi sembra passata un'eternità ma secondo l'orologio sono solo 2 minuti, uffa. Quasi quasi esco e lo aspetto fuori, almeno sono sicura di essere puntuale.
Quando esco e me lo ritrovo davanti mi prende un collasso dalla sorpresa.
 
-Oddio Justin mi hai fatto prendere un colpo! Che ci fai qui?-
 
-Ma.. come che ci faccio qui? Ti sei scordata del nostro appuntamento?- domanda con la fronte corrucciata
 
-Certo che no! È solo che non pensavo fossi dietro la porta. E Poi è anche presto.-
 
-Mi piace essere puntuale- si giustifica
 
-Bene, anche a me-
 
-Possiamo andare allora?-
 
-Andiamo-
 
-Ah ti avviso subito di non chiedermi nulla, è una sorpresa- dichiara serio ma non troppo
 
-Ma...- tento di ribattere
 
-ah ah, niente ma- rimprovera
 
-Ok ok, posso almeno chiedere che mezzo di trasporto useremo?-
 
-Taxi e piedi-
 
-Va bene, mi fido di te-
 
 
Arriviamo in una via a me sconosciuta e scendiamo lì.
 
-Dove siamo?- domando guardandomi attorno
 
-Non siamo ancora arrivati, ora tu ti metti questa- estrae un pezzo di stoffa nera dalla tasca e me la lega intorno agli occhi.
 
-Ma cosa..?-
 
-Fa parte della sorpresa- spiega -ora prendi la mia mano- avvicina la sua mano sinistra alla mia destra e io gliela stringo -e andiamo- conclude posando l'altra mano dietro la mia schiena per guidarmi.
 
Iniziamo a camminare e dopo una decina di passi voltiamo l'angolo; dopo un'altra ventina di passi ci fermiamo.
 
-Attenta qui, c'è uno scalino a scendere- mi avvisa e mi aiuta a farlo -e un altro- facciamo pure quello -siamo arrivati, ora puoi togliere questa- continua liberandomi la benda dagli occhi, permettendomi così di vedere dove sono.
 
-Ma... siamo su una barca?- realizzo guardandomi attorno meravigliata
 
-Già... ti piace?-
 
-Da morire- confesso entusiasta buttandogli le braccia al collo. Forse sono stata un po' eccessiva, ma... dannazione, è una bellissima sorpresa!
 
-Mi fa piacere- dice ricambiando il breve abbraccio.
 
-E dove siamo?- domando poi. 
 
-Vieni- mi prende la mano e mi porta sulla parte davanti -guarda- mi indica il panorama
 
-Ma è il Tamigi! Che bello!- esclamo 
 
-Facciamo un giretto, che dici?-
 
-Sì ma... chi guida?-
 
-L'autista, è sotto coperta. Vado ad avvisarlo, aspetta qui un momento-
 
-Va bene-
 
Che dire, non me lo sarei mai immaginato. E' stata una piacevole sorpresa. Osservo il panorama, bellissimo, prima di vedere Justin tornare.
 
-Allora, piaciuta la sorpresa?- mi chiede
 
-Sì, tantissimo- rispondo sorridendo
 
-Vieni, sediamoci e godiamoci il panorama- mi indica dei sedili proprio sul lato in punta della barca e ci sediamo lì 
 
-Io ti ho insegnato un po' di italiano l'altra volta, adesso dimmi qualcosa tu di dove vieni- apro il discorso
 
-Beh, io ho vissuto in tanti posti per via del lavoro di mia madre, sono nato a Stratford, in Ontario e abbiamo vissuto lì fino a che non ho finito il primo ciclo di scuole. Poi mia madre ha ricevuto una promozione e ci siamo trasferiti a Toronto per qualche anno. Non mi piaceva tanto, ma ci sono stato per mia madre. Poi in uno dei tanti viaggi aziendali ha conosciuto Lucy, la zia di Niall, anche lei faceva parte dello stesso gruppo aziendale e le ha proposto di trasferirsi a Mullingar, avrebbe avuto la vice-direzione di una delle filiali e così siamo andati lì-
 
-E tu eri d'accordo?-
 
-Insomma, i miei amici erano ancora tutti a Stratford e, bene o male, Toronto era vicina e riuscivo a continuare a vederli, ma l'Irlanda era lontanissima, si trattava di un'altro continente e non me la sentivo di lasciare tutto così e mia madre l'aveva capito, perciò avevamo deciso di rimanere lì, ma poi durante le vacanze Lucy aveva invitato tutta la sua famiglia a fare una vacanza nella sua casa sul lago Ontario e aveva chiesto anche a noi di andare. Ho conosciuto Niall e mi è stato subito simpatico, mi ha raccontato di Mullingar, di quanto bella fosse e mi ha assicurato che c'erano un sacco di ragazzi simpatici e che se mi fossi trasferito avrei fatto subito amicizia, così mi sono convinto e ci siamo trasferiti-
 
-E aveva ragione Niall?-
 
-Sì, a Mullingar ho trovato tanti nuovi amici, ma ovviamente non ho mai perso i contatti con quelli di Stratford. Li vedo meno, certo, ma gli voglio sempre un gran bene-
 
-E tu adesso vivi da solo con tua madre a Mullingar?-
 
-Sì, mio padre è in Canada con la sua nuova famiglia-
 
-Ah...- merda, ho toccato un argomento delicato... ma non posso stare zitta una volta tanto?
 
-Che c'è?- chiede intuendo, probabilmente, il mio disagio
 
- Niente, è che.. non volevo tirare fuori, sai.. questo argomento..- ammetto imbarazzata
 
-Non ti preoccupare- mi rassicura con tono dolce -mi fa piacere parlarne, soprattutto con te- continua accarezzandomi dolcemente la spalla. Io gli sorrido di rimando.
 
-Quindi, dov'eravamo rimasti? Ah si, a mio padre- riprende poi il discorso -lui e mia madre si sono lasciati quando ero piccolo e non è stato certo facile, anzi, ma ora va tutto bene: sia mia madre sia io siamo in buoni rapporti con lui e amo i due fratellini che mi ha dato dalla sua nuova compagna. E anche lei mi sta simpatica-
 
-E i tuoi fratellini quanti anni hanno?-
 
-Jazzy ha 6 anni e Jaxon ne ha 3. Ho anche le foto se vuoi- così dicendo tira fuori il cellulare e mi fa vedere quelle due meraviglie
 
-Sono stupendi- osservo sincera
 
-Lo so, hanno il mio stesso sangue- esclama ironico facendomi ridere
 
-Tu hai fratelli o sorelle?-
 
-No, sono figlia unica- rispondo -ma ho un gatta, Penny- aggiungo poi ridacchiando e trascinando anche lui. Che bel sorriso, che bella risata...
 
*** ci tengo a dire che so che si scrive 'ma sì' e non 'massì', ma è solo per enfatizzare la parola :) ***
 
RECENSITE
MI RACCOMANDO!


Ciao 

-Amy 
   
 
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