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Autore: demos    09/05/2013    0 recensioni
è l'anno 1000 dalla ascesa di Ahvar, in uno scenario post apocalittico, in seguito ad una delle guerre più cruente mai conosciute dalle terre dell'impero, una comunità di orfani di guerra si riunisce, per contrastare il potente tiranno della città di Escardia. dovranno affrontare un lungo viaggio, riunire un esercito di ribelli e sfidare la sorte. - quando la polvere torna alla polvere gli uomini combattono per sopravvivere- una profezia inquietante, un racconto doloroso, di una vita difficile. scritto in prima persona con uso di tempi presenti e passati. il sentiero delle ombre, le ombre che si nascondono nei nostri cuori, una via per salvarsi e un tiranno da deporre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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mi girai verso i gemelli. erano un po' feriti ma avevano abbattuto la guardia. mi sembrò stessero bene. ero confuso. mi girai verso lo straniero e vidi che anche lui aveva messo al tappeto tutte le guardie... ero confuso. non riuscivo a pensare. qualcosa mi stava sfuggendo. una nebbiolina si frappose tra i miei occhi e il resto del mondo, offuscandomi la vista. sentii gridare il mio nome. lontano. vidi dei piedi che mi si avvicinavano. mi rigirai sulla schiena. dovevo esser caduto. vidi un capannello di gente chinarsi su di me. qualcuno mi disse qualcosa all'orecchio. non sentii. 
e poi il mondo divenne buio.
 
-è svenuto-
-il ragazzo è svenuto!-
Jeiko e Reiko si fecero strada fra la gente.
-koe!-
-Koe!-
-non si sveglia!-
-Koe!- ma il ragazzo era inerme. 
- è inutile. non si sveglierà. non serve.- a parlare era stato lo straniero. fece due passi in avanti e si accovacciò accanto a Koerek. 
- strano...- sussurrò. poi, rivolto all'oste. 
- portami una bottiglia di alcol ed una pezza! veloce!-
il barista sobbalzò e corse a prendere quanto detto.
- si riprenderà?- chiese titubante Jeiko
- siete suoi amici?- controbatté lo straniero, senza levare gli occhi dal ragazzo svenuto. Jeiko annuì. poi resosi conto che quello non lo stava guardando sussurrò un -si- molto stentato.
-sì, si riprenderà- disse lo straniero. poi si alzò e guardò tutti i presenti.
- io sono Andrasil.- 
e così dicendo guardò tutti i presenti. 
- vengo dalle lontane lande del nord... dai Picchi Delle Aquile... i ribelli stanno per fare la loro mossa! sono venuto in questo posto per dirvi che potete decidere! decidere il vostro futuro. a volte l'uomo è chiamato a combattere. adesso vi dico... unitevi a noi!- sospirò, poi si guardò a torno.
- questo è l'ottavo villaggio che visito e dico a voi le stesse parole che agli altri: l'imperatore verrà. nelle vostre case. armi in pugno. e vi costringerà a combattere dalla sua parte. noi vi chiediamo solo di decidere. chiunque sia adatto alla guerra sarà ben accetto! e chi non può combattere potrà essere utile in altro! tenetevi pronti uomini!-
intanto arrivò il barista con la pezza e la bottiglia e gliele porse.
-grazie- sorrise Andrasil. poi si asciugò la fronte con la pezzetta e mormorando un -che fatica- bevve un lungo sorso dalla bottiglia. ma non si fermò molto. raccolse Koerek da terra e lo sollevò. poi si avviò verso la pota; raggiunto l'uscio si fermò.
-venite con me?- disse rivolto ai due ragazzi che erano rimasti in piedi, come pietrificati; essi annuirono e si lanciarono verso la porta.
benché stesse portando una persona su una spalla i due dovettero quasi correre per tenere il suo passo. erano entrambi preoccupati per l'amico ed entrambi si lanciavano occhiate sospettose, non sapevano se fidarsi o meno dello straniero e non sapevano dove li stava conducendo. dopo pochi minuti, ed altrettante poche parole, arrivarono ad una tenda. Andrasil fece loro segno di aspettarlo fuori poi entrò e vi depose il ragazzo svenuto.
-allora...- cominciò, uscendo dalla tenda. - da dove posso cominciare...- si strofinò le mani per cercare le parole giuste. 
- il vostro amico è svenuto- si passò una mano nei capelli, non sapeva quanto poteva dire a questi ragazzi. 
- ma si riprenderà in pochi giorni...-
-pochi giorni?- lo interruppe Reiko.
-questo vuol dire che rimarrà svenuto per giorni?-
- è ... esatto- rispose Andrasil.
-ma cos'ha?- chiese ancora Jeiko.
- bene.- sospirò il guerriero facendosi molto più serio. 
-quello che sto per dirvi... deve rimanere tra voi e me. nell'impero tali informazioni vi porterebbero a morte certa- prese fiato -quindi- riprese -se qualcuno di voi due vuole rinunciare, tornare indietro... deve farlo adesso. se invece volete venire con me, e con questo giovane, dai ribelli dovete seguirmi. innanzitutto lui verrà con me, ormai per lui l'unico posto sicuro è tra i ribelli. ma voi... siete ancora in tempo...-
i due gemelli si guardarono. lo ripeto, non erano fratelli, ma capivano al volo i propri pensieri. si girarono e guardarono lo straniero. poi Reiko disse
-siamo con lui, dove va lui andiamo anche noi.-
Andrasil sorrise. se lo aspettava. -bene- disse -allora devo cominciare ad informarvi di un po' di cose: primo. il vostro amico sta bene ma ha avuto un potente e repentino risveglio; rimarrà svenuto per qualche giorno... secondo. come vedo dalle vostre facce, e com'è logico non sapete cos'è un risveglio.-
i due annuirono.
- 1000 anni fa- cominciò a raccontare - il mondo era molto diverso da oggi. non c'era povertà, i funzionari politici non erano corrotti ed il re amava il suo popolo. ma tale trono fu usurpato. all'epoca il nostro fiorente regno contava più di centomila risvegliati. una persona su dieci si risvegliava. ma poi salì al trono lui...-


ed anche questo capitolo è andato... ho avuto problemi quindi è incomleto... pubblicherò al più presto la 2° parte...
  
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