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Autore: redeagle86    28/11/2007    0 recensioni
Sartorius arriva all'Accademia, Chazz cerca vendetta per Eilen e il Cuore di Neos deciderà con chi schierarsi... Il seguito de "Il cuore & il destino"...
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chazz Princeton/Jun Manjoume, Jaden/Judai Yuki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CONTRO OGNI DESTINO

 

Sartorius arriva all’Accademia, Chazz cerca vendetta per la sorte di Eilen.

E il Cuore di Neos deciderà con chi schierarsi…

 

Prima di iniziare l’atteso seguito di “Il cuore & il destino” devo fare un gigantesco saluto a ISI e ringraziarla per avermi fatto fare pace con l’odiato HTML!

E ora vi lascio alla lettura!

 

Cap. I°
La matricola

 

Un mese.

Un mese esatto era trascorso da quella maledetta sera che aveva cambiato ogni cosa.

Era a questo che pensava Jaden guardando il calendario: un mese e le ferite non si erano ancora chiuse. Soprattutto quelle di Chazz. Uscendo sulla terrazza, gettò un’occhiata al super appartamento che l’amico si era fatto costruire al momento del trasferimento nel dormitorio Slyfer: era diventato la sua gabbia dorata, in cui sfogava il suo dolore. Poteva solo immaginare la sua sofferenza, le lacrime che versava continuamente nel ricordo della sua amata Eilen.

Un tempo era solito intervallare la giornata con le sue acide battute, mentre ora era chiuso dietro un muro di silenzio e tristezza. e al brunetto faceva veramente male vederlo così e non poter far niente per aiutarlo.

L’unica consolazione, sua e degli amici, era che avesse ripreso a mangiare e a dormire, restituendo un minimo di colore e di sostanza a un viso che diveniva ogni giorno più pallido e scarno.

-Muoviti, Jaden! Siamo in ritardo!- esclamò Syrus, distogliendolo dalle sue riflessioni.

-Arrivo!- rispose, scendendo le scale e raggiungendo il ragazzino con gli occhiali.

 

-Capo…stai facendo tardi- lo avvertì “Ojama giallo”.

Il giovane dai capelli corvini non ribatté, rimanendo sdraiato sul divano a fissare il soffitto.

Eilen…quanto gli mancava. Un mese, e il ricordo di lei non accennava a sbiadire.

Se solo quella dannata sera non si fosse addormentato, forse sarebbe riuscito a fermarla, a impedirle di affrontare Sartorius.

Già, Sartorius…gira e rigira il discorso finiva sempre lì, sul responsabile di quanto era accaduto. Chazz avrebbe dato tutto ciò che possedeva pur di poter stringere il suo collo fra le mani e premere fino a quando non esalava il suo ultimo respiro. Anzi, era meglio una lunga tortura, una lenta agonia che lo facesse soffrire almeno quanto stava soffrendo lui.

Ma erano destinate a rimanere semplici immagini di vendetta impossibili da portare a termine. Quel pazzo se ne stava ben arroccato nel suo palazzo, nascosto chissà dove…

Maledetto: aveva giocato con le sue debolezze, con il suo desiderio di sconfiggere Jaden…e l’aveva ingannato, facendogli credere di aver scelto liberamente la luce…se non si fosse lasciato convincere da quel bugiardo, Eilen non sarebbe stata costretta a rivelare la sua posizione per liberarlo.

Era anche colpa sua se lei era svanita, rinchiusa in una carta da gioco.

-Eilen…

Si voltò su un fianco, il viso nascosto fra le braccia, il corpo scosso dai singhiozzi. Si sentiva perso senza la ragazza, senza l’opportunità di vendicarla…

I suoi mostri lo guardarono, tristi e preoccupati. Quando l’abbraccio di Morfeo accolse il ragazzo, lo coprirono con una coperta, restando a vegliarlo. Non sembrava più lui e gli “Ojama” non sapevano come convincerlo a reagire: più che stargli acanto, combattere e portarlo alla vittoria, non potevano fare altro. La sola cosa che gli avrebbe dato un motivo per lottare sarebbe stato uno scontro con Sartorius.

Sebbene gli spiriti ne temessero il risultato.

 

-Non vedo Chazz…

-Non credo che verrà, Alexis- replicò Jaden, sedendosi.

-Non pensavo potesse ridursi così per una ragazza.

Il compagno annuì distrattamente, spostando l’attenzione su Andros: come Chazz, anche il bambino si era chiuso a guscio, facendosi triste e silenzioso.

-Ragazzi, fate silenzio!- intervenne il cancelliere Krauler, entrando in aula. –Devo fare un annuncio!

-Non vorrà aumentarci i compiti, spero…- iniziò il bruno.

-O distruggere il nostro dormitorio- completò Syrus.

-Sapete che solitamente l’Accademia non accetta iscrizioni a metà anno, tranne in caso di studenti di eccezionale talento- continuò Krauler. –Infatti la nuova matricola si è dimostrata un duellante molto promettente, tanto da accedere immediatamente agli Obelisc Blu…

Jaden lo ascoltava attentamente: era lo stesso discorso che aveva recitato all’arrivo di Eilen…

-Accogliamo con un caldo benvenuto il nuovo allievo: il signor Sartorius!

Tutti sgranarono gli occhi: l’agente di Aster Finix aveva deciso di frequentare l’Accademia del Duellante?!

Un sorriso d’innocenza apparve sul volto di Sartorius, un sorriso che fece rivoltare lo stomaco a Jaden: viscido serpente…quali erano le sue intenzioni? Non aveva già causato abbastanza male?

Poi quello sguardo glaciale si posò su di lui, raggelandolo nel profondo, facendogli intuire il suo scopo: era lì per il Cuore di Neos, per Andros! Voleva distruggere l’unica arma in grado di sconfiggerlo, oppure volgerla dalla sua parte.

Ma l’espressione dura che gli restituì l’eletto non aveva bisogno d’essere accompagnata dalle parole: Jaden non gli avrebbe permesso di trovare la chiave, l’avrebbe ostacolato in ogni modo.

La loro battaglia iniziava in quel momento, ma Sartorius ne conosceva già la fina.

 

-Chazz…Chazz…

Di chi era quella voce dolcissima e suadente che lo chiamava? Di certo non erano gli “Ojama”, con la loro vocetta stridula e impertinente…

Gli sembrava quella di…ma era impossibile.

-Chazz…

Il ragazzo si trovò improvvisamente in uno strano luogo, una sorta di bosco delle favole. Intorno a lui non c’erano che alberi dalle bizzarre forme…si aspettava di veder saltar fuori il Coniglio Bianco di Alice!

E, in effetti, quello che ne uscì era bianco. Solo che non era un coniglio, ma una tunica con ricami d’oro. Chazz alzò lo sguardo e gli occhi plumbei si spalancarono. Quei capelli ramati, quelle iridi color del mare… era proprio lei.

Senza pensarci due volte, le corse incontro con la chiara intenzione di abbracciarla. Invece le passò attraverso come se non fosse altro che uno spettro. Si girò sconvolto, fissandola.

-Mi dispiace, Chazz. Questo è ciò che rimane di me: uno spirito. Purtroppo non uno spirito dei duelli: la mia esistenza è incatenata a questo luogo.

-Eilen…

-Non sai quanto mi manchi, quanto mi costa star qui, senza sapere niente di te...

-Manchi da morire anche a me.

Eilen gli sorrise come solo lei sapeva fare, con quella luce di gioia negli occhi che lo aveva fatto innamorare. Quel sorriso che riusciva a sciogliere anche il più gelido inverno.

Ma un’ombra di preoccupazione lo incrinò, cancellandone la gioia.

-Chazz, questo incontro non mi è stato concesso per buon cuore dei saggi, ma per affidarti un compito importante.

-Di cosa si tratta?- Il suo tono era brusco e freddo e la fanciulla non poteva fargliene una colpa: anche lei avrebbe desiderato solo  trovare rifugio fra le sue braccia, baciare quelle labbra che le avevano trasmesso tanto amore…

-Di Sartorius.

A quel nome si riaccese l’interesse di lui: Sartorius, il responsabile di tutto. Doveva forse sfidarlo e distruggerlo?

-È arrivato all’Accademia del Duellante con l’intenzione di soggiogare le menti degli studenti. Il tuo compito è salvarli, come io ho fatto con te- continuò. –Il suo potere diminuirà se avrà meno sottoposti e la vittoria sarà più facile.

-Come devo fare?

-Con questo- rispose, sfilandosi la catenina che aveva al collo. Un medaglione con incastonata una pietra viola vi era infilato. –Però devi stare attento: non sei un neo-spaziale, quindi il ciondolo dovrà attingere direttamente alle tue energie. Non strafare: se usato in modo eccessivo, può rivelarsi un oggetto molto pericoloso, addirittura mortale.

Il duellante rigirò il medaglione fra le mani, con in testa solo un pensiero: Sartorius era uscito dal suo nascondiglio. La vendetta era a pochi passi da lui: se allungava un braccio, poteva sfiorarla con la punta delle dita.

Si sarebbe ripreso la vita che gli era stata strappata.

-Chazz…giurami che farai attenzione…

La voce rotta di Eilen lo costrinse a mettere da parte quei propositi: non doveva farla preoccupare. Probabilmente aveva intuito le sue intenzioni. Anzi, poteva togliere il probabilmente e sostituirlo con sicuramente.

Infatti la giovane lo scrutava con ansia, spaventata da ciò che il suo ragazzo aveva in mente. Conosceva il suo desiderio di vendetta, lo leggeva nel fuoco dei suoi occhi, un fuoco molto diverso da quello che ardeva un mese prima. Non voleva che mettesse a rischio la sua vita per lei, non voleva che commettesse delle follie.

-Ti prego…

-Te lo prometto, Eilen. Cercherò di non cacciarmi nei guai.

-Sul serio, Chazz: non sottovalutare Sartorius. È un cialtrone, un bugiardo ma manipola la mente e sa usare il suo deck con una precisione spiazzante.

-Questo non posso assicurartelo…non dopo quello che ti ha fatto.

Eilen gli sfiorò una guancia con le sue dita evanescenti: costretta in quel luogo, a combattere contro il tempo tiranno, lontana da colui che amava…non esisteva punizione peggiore.

-Ti amo. Addio, Chazz.

-Eilen, no! Eilen!!

 

  
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