CONTRO OGNI DESTINO
Sartorius arriva all’Accademia, Chazz cerca
vendetta per la sorte di Eilen.
E il Cuore di Neos deciderà con chi
schierarsi…
Prima di iniziare l’atteso seguito di “Il cuore & il
destino” devo fare un gigantesco saluto a ISI e ringraziarla per avermi fatto
fare pace con l’odiato HTML!
E ora vi lascio alla lettura!
Cap.
I°
La matricola
Un mese.
Un mese esatto era
trascorso da quella maledetta sera che aveva cambiato ogni cosa.
Era a questo che
pensava Jaden guardando il calendario: un mese e le ferite non si erano ancora
chiuse. Soprattutto quelle di Chazz. Uscendo sulla terrazza, gettò un’occhiata
al super appartamento che l’amico si era fatto costruire al momento del trasferimento
nel dormitorio Slyfer: era diventato la sua gabbia dorata, in cui sfogava il
suo dolore. Poteva solo immaginare la sua sofferenza, le lacrime che versava
continuamente nel ricordo della sua amata Eilen.
Un tempo era solito
intervallare la giornata con le sue acide battute, mentre ora era chiuso dietro
un muro di silenzio e tristezza. e al brunetto faceva veramente male vederlo
così e non poter far niente per aiutarlo.
L’unica
consolazione, sua e degli amici, era che avesse ripreso a mangiare e a dormire,
restituendo un minimo di colore e di sostanza a un viso che diveniva ogni
giorno più pallido e scarno.
-Muoviti, Jaden!
Siamo in ritardo!- esclamò Syrus, distogliendolo dalle sue riflessioni.
-Arrivo!- rispose,
scendendo le scale e raggiungendo il ragazzino con gli occhiali.
-Capo…stai facendo
tardi- lo avvertì “Ojama giallo”.
Il giovane dai
capelli corvini non ribatté, rimanendo sdraiato sul divano a fissare il
soffitto.
Eilen…quanto gli
mancava. Un mese, e il ricordo di lei non accennava a sbiadire.
Se solo quella
dannata sera non si fosse addormentato, forse sarebbe riuscito a fermarla, a
impedirle di affrontare Sartorius.
Già, Sartorius…gira
e rigira il discorso finiva sempre lì, sul responsabile di quanto era accaduto.
Chazz avrebbe dato tutto ciò che possedeva pur di poter stringere il suo collo
fra le mani e premere fino a quando non esalava il suo ultimo respiro. Anzi,
era meglio una lunga tortura, una lenta agonia che lo facesse soffrire almeno
quanto stava soffrendo lui.
Ma erano destinate a
rimanere semplici immagini di vendetta impossibili da portare a termine. Quel
pazzo se ne stava ben arroccato nel suo palazzo, nascosto chissà dove…
Maledetto: aveva
giocato con le sue debolezze, con il suo desiderio di sconfiggere Jaden…e
l’aveva ingannato, facendogli credere di aver scelto liberamente la luce…se non
si fosse lasciato convincere da quel bugiardo, Eilen non sarebbe stata
costretta a rivelare la sua posizione per liberarlo.
Era anche colpa sua
se lei era svanita, rinchiusa in una carta da gioco.
-Eilen…
Si voltò su un
fianco, il viso nascosto fra le braccia, il corpo scosso dai singhiozzi. Si
sentiva perso senza la ragazza, senza l’opportunità di vendicarla…
I suoi mostri lo
guardarono, tristi e preoccupati. Quando l’abbraccio di Morfeo accolse il
ragazzo, lo coprirono con una coperta, restando a vegliarlo. Non sembrava più
lui e gli “Ojama” non sapevano come convincerlo a reagire: più che stargli
acanto, combattere e portarlo alla vittoria, non potevano fare altro. La sola
cosa che gli avrebbe dato un motivo per lottare sarebbe stato uno scontro con
Sartorius.
Sebbene gli spiriti
ne temessero il risultato.
-Non vedo Chazz…
-Non credo che
verrà, Alexis- replicò Jaden, sedendosi.
-Non pensavo potesse
ridursi così per una ragazza.
Il compagno annuì
distrattamente, spostando l’attenzione su Andros: come Chazz, anche il bambino
si era chiuso a guscio, facendosi triste e silenzioso.
-Ragazzi, fate
silenzio!- intervenne il cancelliere Krauler, entrando in aula. –Devo fare un
annuncio!
-Non vorrà aumentarci
i compiti, spero…- iniziò il bruno.
-O distruggere il
nostro dormitorio- completò Syrus.
-Sapete che
solitamente l’Accademia non accetta iscrizioni a metà anno, tranne in caso di
studenti di eccezionale talento- continuò Krauler. –Infatti la nuova matricola
si è dimostrata un duellante molto promettente, tanto da accedere
immediatamente agli Obelisc Blu…
Jaden lo ascoltava
attentamente: era lo stesso discorso che aveva recitato all’arrivo di Eilen…
-Accogliamo con un
caldo benvenuto il nuovo allievo: il signor Sartorius!
Tutti sgranarono gli
occhi: l’agente di Aster Finix aveva deciso di frequentare l’Accademia del
Duellante?!
Un sorriso
d’innocenza apparve sul volto di Sartorius, un sorriso che fece rivoltare lo
stomaco a Jaden: viscido serpente…quali erano le sue intenzioni? Non aveva già
causato abbastanza male?
Poi quello sguardo
glaciale si posò su di lui, raggelandolo nel profondo, facendogli intuire il
suo scopo: era lì per il Cuore di Neos, per Andros! Voleva distruggere l’unica
arma in grado di sconfiggerlo, oppure volgerla dalla sua parte.
Ma l’espressione
dura che gli restituì l’eletto non aveva bisogno d’essere accompagnata dalle
parole: Jaden non gli avrebbe permesso di trovare la chiave, l’avrebbe
ostacolato in ogni modo.
La loro battaglia
iniziava in quel momento, ma Sartorius ne conosceva già la fina.
-Chazz…Chazz…
Di chi era quella
voce dolcissima e suadente che lo chiamava? Di certo non erano gli “Ojama”, con
la loro vocetta stridula e impertinente…
Gli sembrava quella
di…ma era impossibile.
-Chazz…
Il ragazzo si trovò
improvvisamente in uno strano luogo, una sorta di bosco delle favole. Intorno a
lui non c’erano che alberi dalle bizzarre forme…si aspettava di veder saltar
fuori il Coniglio Bianco di Alice!
E, in effetti,
quello che ne uscì era bianco. Solo che non era un coniglio, ma una tunica con
ricami d’oro. Chazz alzò lo sguardo e gli occhi plumbei si spalancarono. Quei
capelli ramati, quelle iridi color del mare… era proprio lei.
Senza pensarci due
volte, le corse incontro con la chiara intenzione di abbracciarla. Invece le
passò attraverso come se non fosse altro che uno spettro. Si girò sconvolto,
fissandola.
-Mi dispiace, Chazz.
Questo è ciò che rimane di me: uno spirito. Purtroppo non uno spirito dei
duelli: la mia esistenza è incatenata a questo luogo.
-Eilen…
-Non sai quanto mi
manchi, quanto mi costa star qui, senza sapere niente di te...
-Manchi da morire
anche a me.
Eilen gli sorrise
come solo lei sapeva fare, con quella luce di gioia negli occhi che lo aveva
fatto innamorare. Quel sorriso che riusciva a sciogliere anche il più gelido
inverno.
Ma un’ombra di
preoccupazione lo incrinò, cancellandone la gioia.
-Chazz, questo
incontro non mi è stato concesso per buon cuore dei saggi, ma per affidarti un
compito importante.
-Di cosa si tratta?-
Il suo tono era brusco e freddo e la fanciulla non poteva fargliene una colpa:
anche lei avrebbe desiderato solo
trovare rifugio fra le sue braccia, baciare quelle labbra che le avevano
trasmesso tanto amore…
-Di Sartorius.
A quel nome si
riaccese l’interesse di lui: Sartorius, il responsabile di tutto. Doveva forse
sfidarlo e distruggerlo?
-È arrivato
all’Accademia del Duellante con l’intenzione di soggiogare le menti degli
studenti. Il tuo compito è salvarli, come io ho fatto con te- continuò. –Il suo
potere diminuirà se avrà meno sottoposti e la vittoria sarà più facile.
-Come devo fare?
-Con questo-
rispose, sfilandosi la catenina che aveva al collo. Un medaglione con
incastonata una pietra viola vi era infilato. –Però devi stare attento: non sei
un neo-spaziale, quindi il ciondolo dovrà attingere direttamente alle tue
energie. Non strafare: se usato in modo eccessivo, può rivelarsi un oggetto
molto pericoloso, addirittura mortale.
Il duellante rigirò
il medaglione fra le mani, con in testa solo un pensiero: Sartorius era uscito
dal suo nascondiglio. La vendetta era a pochi passi da lui: se allungava un
braccio, poteva sfiorarla con la punta delle dita.
Si sarebbe ripreso
la vita che gli era stata strappata.
-Chazz…giurami che
farai attenzione…
La voce rotta di
Eilen lo costrinse a mettere da parte quei propositi: non doveva farla
preoccupare. Probabilmente aveva intuito le sue intenzioni. Anzi, poteva
togliere il probabilmente e sostituirlo con sicuramente.
Infatti la giovane
lo scrutava con ansia, spaventata da ciò che il suo ragazzo aveva in mente.
Conosceva il suo desiderio di vendetta, lo leggeva nel fuoco dei suoi occhi, un
fuoco molto diverso da quello che ardeva un mese prima. Non voleva che mettesse
a rischio la sua vita per lei, non voleva che commettesse delle follie.
-Ti prego…
-Te lo prometto,
Eilen. Cercherò di non cacciarmi nei guai.
-Sul serio, Chazz:
non sottovalutare Sartorius. È un cialtrone, un bugiardo ma manipola la mente e
sa usare il suo deck con una precisione spiazzante.
-Questo non posso
assicurartelo…non dopo quello che ti ha fatto.
Eilen gli sfiorò una
guancia con le sue dita evanescenti: costretta in quel luogo, a combattere
contro il tempo tiranno, lontana da colui che amava…non esisteva punizione
peggiore.
-Ti amo. Addio,
Chazz.
-Eilen, no! Eilen!!