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Autore: Amethyst10    10/05/2013    2 recensioni
Bella è una giovane Contessa russa, scappata dalla prima Guerra Mondiale dal suo paese per trasferirsi in Inghilterra con quel che resta della sua famiglia.
Qui decidere di rendersi utile, visto che tutte le loro ricchezze sono andate perdute, andando a lavorare in una grande Villa. Solo il Maggiordomo e la governante conoscono le sue origini. Ma cosa succederà quando il Conte farà ritorno dalla guerra? E quale sarà la sconvolgente notizia che porta con se?
QUESTA STORIA è ISPIRATA ALL' OPERA DI EVA IBBOSTON " LA CONTESSA SEGRETA" , NON è STATA SCRITTA A SCOPRO DI LUCRO.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap 2
 

 
Salve gente!
Allora io non lo so, forse è uno scherzo, infondo al primo capitolo ho capitolo ho scritto che se c’ erano 3 recensioni continuavo… 3 recensioni di numero ci sono!
Seriamente, sono allibita!
Comunque sia ,voglio ringraziare:

  • Le 18 persone che seguono la storia
  • Le 2 che l’ hanno messa in preferiti
  • E 1 che l’ ha messa in racconti ricordi
 
E ovviamente Leana e the_vampire_girl per averla recensita!
Grazie di cuore!
 
 
 
Arrivò in auto, guidando lui stesso la vecchia auto del padre.
Edward non aveva mai voluto ereditare Mersham o i fardelli del titolo.
Aveva passato tre anni a Cambridge, voleva andare col suo professore di storia in Karakorum, ma la guerra cambiò i suoi piani.
Si unì ai Royal Flyng Corps e a un gruppetto di giovani piloti.
Due anni dopo era a capo di una squadra che pilotava contro Immelmann e gli assi dell’ aria del Reich tedesco. Le probabilità di sopravvivere erano talmente vane che Mersham non erano proprio nei suoi pensieri.
Poi nell’ estate del 1918, mentre rientrava da una ricognizione solitaria, fu attaccato da uno stormo di Fokker e pur riuscendo ad abbatterne due fu colpito.
Passarono mesi, fu trasportato in diversi ospedali, sempre semi-cosciente, finchè non si risvegliò a Londra.
Lì scoprì che il suo osservatore, Johnny , era morto a causa delle ustioni, causate dai motori dell’ aereo, nello schianto.
Mentre giaceva in letto, accudito da bellissime infermiere, la guerra finì.
Fu congedato e si ritrovò Conte, proprietario dell’ enorme tenuta.
Suo padre infatti aveva avuto diversi attacchi di cuore e assieme a degli  avvocati aveva deciso di fare subito il passaggio di titolo.
E adesso, dopo aver superato tutto il viale scese dalla macchina, era a casa.
 
<< Benvenuto a casa , eccellenza >> disse Ermett andandogli incontro, << avrà viaggiato bene, spero. >>
Lui alzò gli occhi al cielo e gli diede un pizzicotto
 << smettila di fare tutto il pomposo, siamo amici da tanto e sono appena tornato >>
Il maggiordomo sorrise e gli diede una calorosa stretta di mano.
<< Oh Santo Cielo! >> disse lui guardando lo scalone d’ ingresso.
Ermett seguì il suo sguardo.
Ciascuno dei due lati del grande scalone , come fossero cherubini, erano no disposti, in ordine di grado, tutti i domestici.
<< Ah, è colpa mia signore, volevo che gli dessero il benvenuto >>
Edward cercò di ricomporsi subito.
<< Signora Rose!, La trovo benissimo >>
<< Come lei, eccellenza >> mentì la giovane, lo conosceva da prima che partisse per la guerra , e solo ora vedeva i segni che questa aveva portato sul volto dell’ uomo. Aveva letto sui giornali che aveva ottenuto la croce al merito, mentre era ancora ufficiale, ed era diventato una vera leggenda fra i suoi uomini.
<< E la Signora Carmen!, Non vedo l’ ora di poter gustare qualche suo piatto di nuovo. >>
Continuò a salire le scale e a salutare tutti, face una ad Alice, informandosi poi sulla salute di James.
Ermett l’ aveva seguito per tutto il tragitto, finché non erano giunti al pianerottolo, dove gli aveva presentato la nuova domestica.
<< Lei è Bella ,signore. Viene dalla Russia e si è unita a noi provvisoriamente >>
Edward ebbe appena il tempo di scorgere due occhi scuri incorniciati da lunghissime sopracciglia ,che lei si inchinasse.
Al suo passaggio tutte le ragazze avevano accennato un inchino ma non aveva sperimentato l’ arma segreta di Bella Zarkovskij: un passo di danza , un braccio leggero, accompagnato dallo spostamento della gamba…e Bella scese lentamente, profondamente a terra.
Il panico assalì Edward. Perfino Ermett immune a al devastante effetto degli inchini di Bella, fece un passo indietro.
Quello era un omaggio, un omaggio che comprendeva offrirsi come essere umano in tutta la sua completezza.
Iniziò a cercare un boquet di fiori, che avrebbero dovuto cadere di lì a poco nella galleria, o che comunque qualcuno avrebbe dovuto portare da dietro le quinte.
Perché se Ermett aveva soltanto sofferto senza comprendere, lui aveva riconosciuto l’ origine dell’ inchino della sua domestica.
La Morte del cigno.
<< Hai studiato balletto >>disse serio.
Lieta che l’ avesse riconosciuto i suoi talenti Bella alzò lo sguardo << Si, eccellenza >> e sorrise.
Lo fece perché il Conte era gentile.
Se lo era immaginato dopo aver visto la foto, aveva un bel viso, le piacquero le piccole rughe che trasparivano, gli davano un senso di maturità e affidabilità.
Le piacque la cortesia e il suo modo di socializzare coi i suoi dipendenti.
E così sorrise.
Edward, cercando ti portare l’ incontro alla normalità chiese << Spero che tutta la tua famiglia sia riuscita ad arrivare qui sana e salva >>
<< Mia madre e mio fratello stanno bene, grazie. Mio padre è morto. >>
Fu solo quando lo sguardo di lei si velò di tristezza che lui notò di quanta luce avessero brillato.
<< Mi dispiace molto >> disse << è stata una guerra terribile.  Adesso però tu sei qui, felice, spero. >>
<< Oh, si, molto… >> disse lei cogliendo lo sguardo del maggiordomo << … eccellenza. Tutti sono gentilissimi con me, l’ unica cosa sono i bagni. >>
<< che cosa non va con i bagni? >> chiese lui allarmato.
<< Quello che non va, è’ che non ci sono >>
Resistendo all’ impulso di concedere l’ uso del proprio bagno personale alla nuova domestica, continuò a salire le scale per andare a trovare sua madre.
 
<< Oh caro, sono felice, felicissima per te! >>la voce della Contessa si era incrinata e gli occhi velati << finalmente condividerai la tua vita con qualcuno. >>
<< Lo so >> sorrise Edward, cercò per l’ ennesima volta di spostare Beck dai suoi piedi ,inutilmente.
<< Ti piacerà Tanya , sarà una bravissima proprietaria della casa, non che lei cercherà di metterti da parte >> poi prese la sua mano << Marsham è abbastanza grande per entrambe. >>
<< No, caro. Al mondo non esiste casa abbastanza grande per due donne. Ho sempre avuto intenzione di spostarmi giù nel villaggio, quando tu ti saresti sposato. Ora dimmi di Tanya , dove l’ hai conosciuta? >>
<< In ospedale, era una volontaria e sono sincero, credo che lei mi abbia salvato la vita. Era sempre calmissima, efficiente e sotto controllo, non sai quanto le sono grato >>
<< Immagino >>
<< Non sognavo neppure che lei mi guardasse come la guardavo io >>
La madre sorrise, Edward non sapeva l’ effetto che provocava col suo fascino sulle donne.
<<  è un’ ereditiera, ma non è solo quello, è bellissima e pure intellettuale! >>
<< Bionda o mora ? >> chiese il padre che era appena entrato.
<< Bionda, capelli d’ oro , occhi color azzurro scuro. >>
<< Quando sarà il matrimonio caro? E dove? Perché dobbiamo incontrare subito i suoi genitori. >> chiese la Contessa.
<< Calmati su Esme, fallo un  po’ respirare >> disse il marito
<< Io mi sto preoccupando della vita di nostro figlio!, ci sarà così tanto da organizzare. >>
<< Bè Tanya è orfana >>
<< Oh povera ragazza ! >> disse sinceramente addolorata la madre.
<< Su Esme , in realtà sei più che felice di non dover avere una suocera trai piedi >> disse il vecchio Conte accendendosi un sigaro.
<< Carlisle sei ancora qui? >> domandò lei con la faccia corrucciata.
Lui non si degnò neppure di risponderle.
<< Pensavamo di sposarci per la fine di luglio nel villaggio, una cerimonia intima pensavamo. >>
<< Oh, sarebbe perfetto, il tuo testimone, chi sarà ? >>
<< Pensavo Ermett >>
<< La damigella di lei chi sarà? >>
<< si chiama Chelsea, mi pare lavorasse anche lei all’ ospedale. >>
<< Tanya voleva anche due bambini per portare i fiori >>
<< Oh, ma per quello non dobbiamo cercare molto, no? >> disse la madre sorridendo.
<< Ma certo, Alec e Jane, sei geniale! >>
 
Quella sera Edward si diresse al lago insieme a Beck.
Non si aspettava di trovare qualcun altro lì.
C’era una ragazza, con l’ acqua fino alle ginocchia. Gli dava le spalle , i capelli lunghi e setosi le arrivavano fino alla vita.
Lei s’ immerse e continuò lo strano rituale.
Una dea che evocava qualche strana magia?
Poi un profumo tranquillo l’ avvolse, un profumo famigliare, di sapone.
Si stava lavando, non appena se ne rese conto capì chi era.
Ormai Bella  aveva finito.
Quando tornò a riva il cane le corse incontro tutto scodinzolante, lei iniziò a rivolgergli qualche parola in russo e lo accarezzò un po’.
Allora anche il Conte si fece avanti << hai vinto, farò costruire dei bagni >>
Tenendo ancora stretto l’ asciugamano a se lei prese i vestiti.
<< Non mi licenzierà vero? Nel libro di Seline non c’ è scritto nulla riguardo a lavarsi nel lago del proprio principale… >>
<< Non ti licenzierò , ma rivestiti subito, comincia a fare freddo. >>
Poi lui si voltò, quando Bella fu pronta e lui tornò a guardarla si chiese se quella davanti a lei non fosse la protagonista di qualche favola.
<< Esci spesso a quest’ ora? >> le chiese.
La ragazza annuì << Lavorando in casa si ci sporca parecchio, e io non capisco…voglio dire, in Russia la mia gover…in Russia ci facevamo spesso il bagno, con sette tipi di sapone. >>
Così aveva avuto una governante., la cosa non lo sorprendeva molto.
<< è qui da molto? >> chiese lei all’ improvviso << Mi ha visto nuotare…? >>
Il Conte rimase in silenzio e aspettò che la sfuriata arrivasse.
<< s-sono troppo magra? >>
Sorprendendosi  da solo , per il fervore con cui mentì, Edward disse << NO! >>
 
 
Nei giorni seguenti la notizia del fidanzamento di Edward si sparse per tutta la città.
Alec intanto si stava divertendo un mondo con Jane e Bella, a quest’ ultima era stata ormai assunta, e avrebbe così potuto partecipare al matrimonio.
<< Non ho mai visto un matrimonio inglese, non vedo l’ ora! >> disse, passando un coltello da lucidare a Jane.
<< Anche io, indosserò un vestito di pizzo, con un nastro di raso, e avrò anche un parasole! >> disse la bambina tutta eccitata mentre aiutava la giovane cameriera a pulire le posate.
<< Io non lo so, ma sinceramente non mi interessa molto, però so che dovrò portare le fedi. >> rispose Alec.
Aveva undici anni e una terribile cotta per quella ragazzina dai capelli biondi e dritti.
Appena poteva l’ andava a trovare, era sempre in camera, sola, infatti l’ anno prima aveva iniziato a curarsi da un forte male, che miracolosamente era ormai scomparso, ma l’ aveva lasciata talmente debole che raramente scendeva dal letto.
Ora però c’ era anche Bella, era una ragazza simpatica sempre pronta a portare allegria nella stanza in cui si trovava.
L’ altro giorno aveva recitato per loro una poesia in russo, e quando poi lui aveva trovato un riccio con una zampetta ferita e l’ aveva ovviamente portato a far vedere alla sua amata era stata la cameriera a curarlo e , con una votazione, avevano deciso di chiamarlo Alexander.
Dopo aver passato un pomeriggio tranquillo era sceso giù in cortile, suo fratello Marcus era venuto a prenderlo, insieme a lui c’ era Edward.
<< Alec cos’ è quella cosa che tieni in braccio? >> gli chiese il fratello.
<< è un riccio , l’ ho trovato e Bella mi ha aiutato a prendermene cura. È riuscita a nutrirlo, dice che è ormai abbastanza grande per lasciarlo tornare nei boschi. È molto gentile, e anche bellissima. >> rispose, anche Jane da grande lo sarebbe stata quanto lei , pensò.
<< Bellissima? >> disse Edward, qualcosa nel suo tono fece alzare lo sguardo del bambino.
<< Si. Sa anche delle belle poesie in russo. >>
<< Chi è questa ragazza? >> chiese Marcus, guardando curioso il Conte.
<< Una nuova domestica >>
<< Mi piacerebbe conoscerla. >>
<< La conoscerai >> rispose Edward << è quasi impossibile non incontrarla in un punto o nell’ altro di questa casa. >>
 
 
Ho finito! Finalmente anche il secondo capitolo è andato! Spero vi piaccia.
Di questo passo la storia avrà 16 capitoli, sta volta non scrivo quante recensioni devono esserci, non sia mai che mi prendiate di nuovo alla lettera -.-, spero commentiate però!
Alla prossima!

 
  

   
 
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