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Autore: izayoi007    28/11/2007    10 recensioni
Nuova pubblicazione dalla vostra carissima (mica tanto...T_T) Izayoi007.
Questa volta mi cimenterò in un "opera" un pò particolare...ne vedremo il risultato!!!
Ed ora...chi mi ama mi segua!!!
Mi aspetto una marea di commenti!!!bacioni Izayoi007
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP.2 “RESCUE”

 

Udì il telefono squillare un numero indefinito di volte e finalmente una voce maschile, impastata dal sonno, mi rispose infastidita.

- Pronto…-

- Pronto, Shirogane sono Ichigo…-

- Ichigo?! Che diavolo vuoi a quest‘ora?! - in effetti erano le quattro di notte…

- Ho un problema…-

- E dovevi proprio chiamare me?! Non potevi disturbare il tuo…- mamma mia, stava per farmi saltare i nervi! Il bello era che in parte era lui il responsabile di tutta questa storia.

- Sto per buttarmi giù dalla torre di Tokyo! - dall’altro lato del telefono non udì più alcun rumore.

 

***

 

- Ichigo, torna a dormire…! -

- NO! Aspetta Shirogane, non sto scherzando! - mi sfuggì un singhiozzo, in parte a causa del discorso precedente ed in parte per la paura di essere abbandonata al mio destino. Insomma: un po’ per ciò che sentiva quella pazza della mia vicina e un po’ per la fifa. Sta di fatto che a quel punto probabilmente il biondo capì perché sentì che era ancora in linea.

- Sentiamo allora Ichigo…perché ti vorresti buttare giù dalla torre di Tokyo? - il suo tono era leggermente annoiato, cantilenato, quasi parlasse con una bambina delle elementari; era evidente che non era ancora del tutto convinto.

- Boh! Non lo so, penso sia per quella storia dell’empatia…insomma, la mia vicina di casa si vuole buttare di sotto e io sento di voler fare altrettanto, ma in realtà non voglio…no, aspetta, cioè…insomma! Uffa, non so come spiegartelo!! - un suono indistinto, di stizza mi uscì dalle labbra. Ero chiaramente frustrata, non sapevo come spiegarmi ed intanto la voglia di gettarmi da quella dannata torre cresceva a dismisura, facendomi muovere altri passi verso il bordo.

- Calmati! Ho capito…sto arrivando! Tu nel frattempo cerca di “fermarti” in un qualche modo…- esordì lui, ora chiaramente preoccupato.

- E in che modo dovrei fare secondo te?! - quella frase mi uscì con un gridolino fastidiosissimo, come quelli che lanciava Mint ogni tanto, quando era davvero infastidita.

- Non lo so…prova a far ragionare la tua vicina…trattienila il più possibile! - chiuse la conversazione prima che potessi ribattere, ed a quel punto, non sapendo più che altro fare, decisi di seguire il suo consiglio. Mi voltai lentamente verso di lei, che non sembrava aver avvertito la mia presenza.

- E-ehi! - la chiamai titubante, non volevo spaventarla, ma l’effetto ottenuto non fu quello sperato: la vidi fare un sobbalzo così spaventato che quasi non cadde giù sul serio! Ma bene, invece di trattenerla il più possibile la stavo spedendo dritta dritta tra del braccia della Morte!

- I-Ichigo?! - biascicò lei incerta ma sorpresa. Annuì lentamente.

- Che ci fai qui?! - mi chiese, quasi imbarazzata ed ancora più sorpresa che in precedenza. Feci un gesto vago con la mano.

- Lunga storia…lei piuttosto…che vuole fare, sig.ra Takuso?! - arrossì di botto e mi guardò colpevolmente, come un ladro colto sul fatto.

- Io…beh…lunga storia…- mi sfuggì una lieve risata a fior di labbra, lei fece altrettanto, ma la sua non fu per nulla una risata allegra: era triste e senza gioia.                Rimanemmo in silenzio per diversi minuti, fino a che non decisi che quel silenzio mi infastidiva. Non ero mai stata una persona particolarmente silente.

- Signora…perché si vuole buttare di sotto? - la vidi sussultare nuovamente, come se l’avessi distratta da pensieri molto intensi.

- Non puoi capire…- mugugnò amaramente -…sei ancora troppo giovane…- concluse. Quella frase mi offese un tantino; avevo vent’anni e nonostante non fossi esattamente “vecchia”, non si può dire che in quegl’anni non fossi maturata abbastanza, soprattutto visto tutto ciò che ho passato!

- Provi lo stesso…magari, chissà, la posso aiutare…- cercai di non apparire irritata, ma il mio tono leggermente piccato mi tradì, ma mi parve che lei non se ne fosse accorta.

- Sai…non credo cara…comunque, se proprio lo vuoi sapere…mio figlio è morto una settimana fa, in un incidente d’auto e mio marito mi ha lasciata, incolpandomi di essere stata una madre incapace…- riassunse brevemente, in quel momento una nuova ondata di dolore mi travolse, ma questa volta, al suo, si aggiunse una parte del mio. Seppur ricolma di dolore, rimasi allibita dalla sfortuna di quella donna.                                                  So che non è molto carino da dire e me ne vergogno anche un pò, però la prima cosa che mi venne in mente fu: che sfiga!

- Mi dispiace…- non seppi che altro dire ed in quel momento mi resi conto di quando fosse stata patetica la mia uscita. Insomma: avevo detto che magari avrei potuto aiutarla, e tutto quello che sono riuscita a dire è stato uno stupidissimo “mi dispiace”. Di sicuro questo non l’avrebbe aiutata!                                                                                                      In effetti lei mi guardò quasi a dire “allora, cosa ti avevo detto?”                                      Abbassai il capo, tra l’imbarazzato e lo sconfitto, non sapendo più che altro aggiungere. Insomma, non potevo certo dirle che non volevo che si buttasse di sotto perché altrimenti lo avrei fatto anche io! Oltre a suonare totalmente assurdo, mi sembrava anche molto egoistico.

- Ichigo! - scorsi la figura di Shirogane corrermi velocemente incontro e dietro di lui quelle di Akasaka-san e delle mie compagne.

La scena fu alquanto comica perché, mentre Ryo, Keiichiro, Mint e Zakuro erano vestiti in modo quasi accettabile (per carità, mai che Mint avesse qualcosa fuori posto!) , Pudding e Lettuce erano rispettivamente in un buffo pigiama giallo con delle tenere paperelle disegnate sul petto e una camicia da notte molto lunga, quasi da “nonna” (Lettuce non l’avrei mai capita sotto quel punto di vista).

Se non fosse stato per il fatto che stavo per ammazzarmi, ci avrei fatto su una risata.

- Ichigo-san! Stai bene? - Lettuce fu la prima a preoccuparsi per me. Ne fui veramente felice, com’era cara quella ragazza.

- E voi chi siete?! - anche la mia vicina si era accorta della loro presenza, e sentivo che era parecchio spaventata. Entrambe facemmo un altro passo verso il vuoto.

- Fermi, per carità, non avvicinatevi! - ho gridato, e subito li vidi bloccarsi all’istante, Lettuce naturalmente cadde rovinosamente a terra, dopo essere inciampata nei suoi stessi piedi. Per un istante mi parve di stare giocando a “un-due-tre stella!”.

- Si può sapere che diavolo sta succedendo qui?! Perché questa pazza vorrebbe buttarsi di sotto?! - esordì Mint, indicando la sig.ra Takuso, con aria scocciata.

- Mint!!! - gridai.

Vidi Shirogane portarsi una mano al viso e scuotere il capo esasperato.

- Ichigo…chi sono queste persone? Che ci fanno qui? Le hai chiamate tu? - il panico che sentiva lei mi attraversò il corpo come una scossa elettrica e immediatamente entrambe ricominciammo a piangere disperatamente.

- Si-sig.ra, la pre-prego! Non…non pianga!!! - la pregai, tentando di trattenermi a mia volta.

- E tu-tu…allora, per-perché piangi?! - il suo pianto accrebbe e di conseguenza anche il mio.

- NON LO SO!! - gridai, in un singhiozzo di pianto più forte degli altri, che mi smorzò la voce.

Insomma, quella situazione stava completamente degenerando nella “cosa” più ridicola e patetica di questo mondo, a cui avevo mai assistito in vita mia                                        Era tutto così assurdo da sembrarmi surreale!

- Signora…ci può dire perché è qui su? - la voce gentile di Lettuce portò l’attenzione di tutti noi su di lei. La vidi fare un passo verso di lei e trattenei il fiato.

- Io…io non ti conosco nemmeno! - piagnucolò lei in risposta. La mew verde le fece un sorriso dolce e un altro passo in avanti.

- Lo so…ma tante volte è molto più facile confidarsi con uno sconosciuto piuttosto che con una persona a noi cara…- dichiarò sicura ma dolce.                                                          Ok, forse quella forma di “psicologia improvvisata” potrà sembrarvi banale, ma in realtà fu piuttosto efficace perché sentì che la signora si stava lentamente rilassando. Se pur con voce tremante, incominciò il suo triste racconto, che più o meno fu quello che aveva detto a me.

- Capisco come ci si sente a perdere la propria famiglia…- non avrei mai creduto di sentire Shirogane aprirsi con qualcuno, forse non era poi freddo come pensavo…in quel momento mi pentii di ciò che avevo sempre pensato di lui.                                                    Era chiaro quanta fatica gli costasse pronunciare quelle parole, i suoi occhi velati di tristezza parlavano per lui. Aveva lo sguardo affranto, il capo chino e le spalle leggermente curve.

Fu tremendo vederlo così.

L’avevo sempre considerato una persona forte ed indipendente, dall’anima gelida di cui gli occhi di ghiaccio ne erano lo specchio sul mondo
Keiichiro gli posò delicatamente una mano sulla spalla, in segno di conforto ed allora lo vidi riaversi. Era tornato la persona che avevo sempre visto, ma ora sapevo che non era veramente lui. In quel momento avrei voluto provare i suoi di sentimenti, tanto per capire cosa gli passasse per la testa, una volta tanto, ma non ero ancora in grado di controllare i miei “nuovi poteri”.

- Cosa puoi saperne tu…un ragazzo…di 20? 25 anni?! - fece un sorriso amaro quasi raccapricciante, non lo avrei mai scordato.

- Ne so quanto basta - percepì lo stupore della signora, che non si rese nemmeno conto che Ryo le si era avvicinato.

Non seppi mai cosa quei due si dissero in quel momento, avvertii solo il mio cuore riempirsi di compassione, poi di comprensione e infine di ammirazione.Vidi la donna abbracciare stretto Ryo e sussurrargli qualcosa all’orecchio. Lui ricambiò, sebbene un po’ impacciato ed imbarazzato.                                                                                                                                                 
Sentii il mio cuore farsi inspiegabilmente più leggero e liberarsi dell’influenza della sig.ra Takuso. Tirai un sospiro di sollievo e feci un passo in direzione dei miei compagni ma improvvisamente mi sentii afferrare per il braccio e tirare indietro.

- Kisshu?! - aveva un ghigno divertito dipinto sul viso e i suoi occhi d’ambra brillarono pericolosamente nel buio della notte.

- Kisshu che diavolo vuoi adesso?! - Zakuro fece qualche passo verso di noi.

- E questo chi è adesso?! - oh, no! Mi ero scordato della signora che nel frattempo si era portata vicino al resto del gruppo. Aveva l’aria spaventata, e chi non lo sarebbe con davanti un tizio che galleggia a mezz’aria, dalle orecchie a punta e la pelle bianca, quasi grigia?

- Kei…occupati di lei…- Shirogane scambiò un’occhiata con l’amico e poi puntò il suo sguardo sul mio. Akasaka-san fece un segno d’assenso e prese in disparte la signora, scortandola giù per la torre.
La mia attenzione si spostò nuovamente sul biondo americano e mi concentrai su di lui: magari per una volta questi miei nuovi poteri potevano tornarmi utili invece che causarmi solo disastri.

“ Cerca di distrarlo, Ichigo…forza…al resto ci pensiamo noi.” annuii lentamente e lui intuì che avevo afferrato ciò che aveva pensato.

Anche se non ero del tutto sicura di ciò che stavo per fare, mi voltai verso l’alieno, cercando di coprire, con la mia figura, la sua visuale e quindi i miei amici.

- Kisshu, posso sapere perché sei qui? La guerra è finita, i tuoi fratelli sono tornati sul loro pianeta, tutto si è risolto…perché continui ad attaccarci nonostante tutto?! - il suo sorriso si allargò notevolmente e mi guardò con il suo solito sguardo malizioso, quasi mi disgustò.

- Ma come…non l’hai ancora capito…? Sono qui per te bambolina…adesso decidi: o vieni con me o sarò costretto ad ucciderti! - lo guardai con rabbia e se non fosse che al momento era lui quello con il coltello, anzi, il tridente, dalla parte del manico e proprio puntato alla mia gola, gli avrei tirato un bel calcio in quel posto dove non batte mai il sole.

Dalla mia bocca uscì un lieve ringhio.

- Scordatelo Kisshu! - il mio sguardo ostile gli diede piuttosto fastidio, tanto che mi piazzò un bello schiaffo in pieno volto.

- Ichigo!! - mi arrivò la voce preoccupata delle mie amiche che nel frattempo si erano trasformate.                                                                                                                        
Kisshu, intimorito dalla minaccia che costituivano per lui, senza lasciare la presa su di me, mi sollevò e si allontanò lentamente, galleggiando direttamente nel vuoto ed a pochi metri dalla torre.
Li guardai tutti con le lacrime agli occhi, senza sapere che fare. Non avevo la minima intenzione di guardare giù, sapevo bene che se l’avessi fatto me ne sarei amaramente pentita subito dopo.
Shirogane fece un passo avanti, pugni e denti stretti per la rabbia. 
Un singhiozzo mi sfuggì dalle labbra.

- Maledetto, prenditela con me! - Kisshu scoppiò in una risata sguainata e io sentì la presa su di me allentarsi pericolosamente.

- Tu, umano?! Questa è una faccenda tra me e la mia gattina, non ti riguarda biondino!! - ma perché quell’alieno si era fissato proprio con me!?                                                                  Il vento mi sfiorò la pelle facendomi rabbrividire, ma in quel momento era la mia ultima preoccupazione, non era solo per quello che rabbrividivo.

- Se le fai qualcosa di male, giuro che ti uccido Kisshu!! - nemmeno le minacce di Zakuro ebbero effetto su di lui. Sentì la sua viscida mano percorrermi lascivamente la coscia, dall’esterno verso l’interno, fermandosi proprio sulla mia parte più intima.

Serrai gli occhi e strinsi i denti e un gemito di disgusto e paura mi sfuggì dalle labbra.

- No!! - gridai, sentendo che cercava di approfondire il contatto.

- Lascia andare Ichigo onee-chan!! - anche Pudding piangeva, preoccupata per me.

Non riuscii a vedere quello che facevano i miei amici, avevo gli occhi serrati per la paura e avvertivo solo le loro voci.

- Lasciarla andare dici…? - non saprei dire il perché, ma la sua voce stranamente insinuante mi fece preoccupare ancora di più - Ichigo…tu vuoi che ti lasci andare? - si rivolse a me, ed in quel momento aprii gli occhi, guardandolo come non avevo mai fatto. Il suo sguardo da pazzo mi paralizzò, non sapevo cosa rispondere, ma preferivo morire piuttosto che concedermi a lui.

- Muori bastardo!! - i miei occhi ostili e carichi di odio e determinazione puntati nei suoi ed un sibilo talmente disgustato che sorprese persino me, uscito dalla bocca con voce sicura, gli fecero perdere del tutto la ragione.

Sorrise come un pazzo ed in quel momento, come avevo precedentemente intuito, lasciò la presa su di me che cominciai la mia inevitabile discesa verso il suolo.

<> pensai, mentre le ultime lacrime rotolavano giù per le guance e di disperdevano nel vuoto accompagnate dal mio lungo grido.                                  
Non mi venne neppure in mente di trasformarmi, sapevo che sarebbe stato inutile e questa volta, neppure il cavaliere blu avrebbe potuto salvarmi: Aoyama-kun mi aveva lasciata e si era trasferito diversi mesi prima in Inghilterra.

Ormai era finita.

Inaspettatamente mi sentì afferrare per la vita e subito dopo con un forte strattone la mia discesa si arrestò bruscamente.                                                                                                   
Aprì gli occhi e mi specchiai un paio di occhi acquamarina proccupatissimi.

- Stai bene Ichigo?! - mi domandò allarmato il proprietario di quelle pozze di zaffiro; annuii lentamente, ancora incredula di essere viva.                                                          
Eravamo appesi come due salami e penzolavamo nel vuoto attaccati ad una corda, che ci sosteneva attraverso un rampino ben agganciato ad una delle travi della torre. La fune era attaccata ad una cintura che lui teneva legata in vita e nel frattempo con una mano mi sorreggeva e con l’altra si teneva aggrappato ad una trave di metallo della torre.

Dopo avermi visto precipitare, doveva essersi lanciato nel vuoto assicurato con quella fune.

- Da dove l’hai tirata fuori? - domandai scioccamente ed infatti lui mi guardò esasperato.

- Ti sembra il momento?! - sbuffò sonoramente ed io mi imbronciai - …comunque: ti devo ricordare il motivo per cui siamo su questa torre? L’avevo portata per ogni evenienza! - capii e lasciai cadere lì il discorso.

- Forza ora…vai! - mi incitò lui.

Lo guardai senza capire: mi ero del tutto dimenticata della situazione in cui ci trovavamo. Beh…devo ammettere che effettivamente non era male stare tra le sue braccia ed averlo così vicino…si stava così bene…ah…ehi! Ma che dico!! Sono impazzita?!

- Ichigo, non sei tanto leggera, ti dispiacerebbe risalire?! - =.=’’ cosa avevo appena finito di dire?!

Sbuffai e badando bene ad essere il “più delicata possibile“, risalii lungo la trave, aggrappandomi al suo corpo. Volò qualche “accidentale” gomitata.                                  
Quando fui su, aiutai lui a risalire, ma essendo io più piccola e leggera, persi l’equilibrio ed entrambi cademmo all’indietro. Mi ritrovai Shirogane praticamente steso sopra con il viso vicinissimo al mio. Potevo sentire il suo caldo respiro infrangersi sulle mie labbra. Avvertì il sangue affluire velocemente alle guance e tingermele alla medesima velocità di un roseo colorito.
Il biondo mi guardò con uno sguardo strano e sentì che stava persino sfiorando delicatamente in una carezza, il dorso della mia mano con la sua, inumidendosi inconsciamente le labbra.

Piano, lento…

Era così piacevole…

così…bello…

Così…invitante…

Così…sensuale…eccitante

Le sue labbra dovevano essere così morbide e piacevoli da baciare.

Mi morsi il labbro inferiore imbarazzata ed anche in procinto di trasformarmi in un tenero gattino dal manto nero e peloso - cosa che avrei voluto assolutamente evitare, data la situazione…- , lo scostai bruscamente da me, allontanandolo, premendo le mani sul suo petto e cacciandolo all’indietro.

- E spostati! - lo rimproverai brusca. Mi alzai e comincia ad allontanarmi da lui, dandogli le spalle.

- Tsk! Bel ringraziamento per averti salvata! - il suo tono brusco e anche infastidito mi ferirono, ma effettivamente aveva ragione...

Feci dietro-front e mi avvicinai a lui che mi guardò incuriosito.                                            
Gli sorrisi dolcemente ed il suo sguardo si fece ancora più sospettoso.                            
Quando gli fui abbastanza vicino mi sollevai sulle punte e appoggiando le mani sulle sue spalle per mantenere l’equilibrio, gli schioccai un tenero bacio a fior di labbra.                        
Mi staccai lentamente da lui che si era leggermente irrigidito ed aveva ancora gli occhi spalancati per la sorpresa, fermandomi a pochi millimetri dalle sue labbra gli soffiai un dolcissimo “arigatou”.

Rimase lì fisso come un palo mentre io mi allontanavo nuovamente.

- Che aspetti?! Dobbiamo andare ad aiutare le altre!! - affermai, fermandomi e voltandomi nuovamente verso di lui che aveva riassunto la sua aria indifferente.

Sebbene per poco, ero stranamente contenta di essere riuscita a spiazzare Ryo Shirogane almeno una volta in vita mia…

Eccovi il secondo chap. soddisfatti...ne?! 
Sono stava brava ed ho aggiornato presto, vero?
Ma sì...almeno questo concedetemelo!
Bene, ora, senza ulteriori indugi, passiamo ai miei ringraziamenti:

Hypnotic Poison:  Certo che proseguirò le altre, my dear...
Volevo chiederti una cosa: ho provato a guardare sul mio msn, ma non mi risulta nessun nuovo contatto da quando ho avuto il pc e non ti ho mai visto in linea...non è che hai sbagliato a scriverlo quando lo hai registrato?

seasons_girl,: grazie, questa tua grande fiducia in me mi lascia senza parole...sono commossa! Spero di essere all'altezza delle tue aspettative!

sakurabethovina: certo che il nostro Ryan si è preoccupato! Lui si preoccupa sempre per la rossina!

giada: come ho già detto: certo che aggiornerò! Ti ringrazio molto per i tuoi complimenti, mi fanno arrossire...!!!

Geo88: carissima! Ben ritrovata! Come sempre sono lusingata dai tuoi complimenti e ti ringrazio!

ryanforever: Beh....non so se hai letto le altre mie ff, comunque per me il biondino sarà sempre al primo posto ( sbav...sbav...°ç°) quindi la coppia non può essere che quella!

Rosy: oh...il mio club preferito è tornato! mi mancavate ragazze!! (sigh...sigh...!) Grazie a voi di commentare e seguirmi sempre! e grazie anche per la pazienza!

 anil13: Per quello che ha combinato nell'anime (preferire quell'ameba di Aoyama a Ryo! Mah! ), Ichigo meriterebbe di finire al rogo...comunque tranquilla, per ora mi accontenterò di farti schiattare di paura!

Aryuka: Wow! Quanto entusiasmo! Grazie mille, ne sono veramente felice!

alisea89: credo di averti accontentata, spero solo di non aver deluso le tue aspettative su questo chap. A proposito, ho visto che hai aggiornato una della tue storie! brava! L'ho letta subito!

gattina89: Thank you! Veramente onorata! spero che continuerai a seguirmi e commentare!!! ^_^


Bene, credo di aver concluso. Un bacione a tutti e alla prossima!!!! Izayoi007

 

  
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