Sedevo su una poltroncina abbastanza scomoda del posto 13C, ecomomy. L'aereo stava per decollare, ero abbastanza terrorizzata, durante il viaggio sorseggiai un po di succo all'albicocca tra una turbolenza all'altra, poi misi le cuffiette nelle orecchie e ascoltai un po di musica fin quando non mi addormentai. SIGNORE E SIGNORI, VI INFORMIAMO CHE CI STIAMO PREPARANDO PER EFFETTUARE L'ATTERRAGGIO: SIETE PREGATI DI ASSICURARVI CHE LO SCHIENALE DEL VOSTRO SEDILE SIA IN POSIZIONE ERETTA E IL TAVOLINO DELLA POLTRONA DI FRONTE A VOI SIA CHIUSO. SIETE INOLTRE PREGATI DI ALLACCIARE LA CINTURA DI SICUREZZA E POSIZIONARE IL BAGAGLIO A MANO SOTTO LA POLTRONA DI FRONTE A VOI O NELL'APPOSITO ALLOGGIAMENTO SOPRA LA VOSTRA POLTRONA. VI RICORDIAMO CHE E' SEVERAMENTE VIENTATO L'USO DI QUALSIASI DISPOSITIVO ELETTRONICO FINCHE' L'AEREOMOBILE GIUNGERA' ALL'AREA DI PARCHEGGIO DELL'AEREOPORTO DI DESTINAZIONE. GRAZIE. Dopo qualche minuto finalmente arrivammo a destinazione, in quell'aeroporto di Stansted quel giorno c'era piu movimento del solito. C'erano molte ragazzine con le macchine fotografiche. Avevano l'espressione stanca, dovevano stare lì da parecchio tempo pensai. Prelevai i bagagli al ritiro e mi diressi verso l'uscita. -Mikaaa, Oh my god...- urlò una ragazza bassotta piangendo. Mi girai di scatto e i miei occhi furono abbagliati da flash. Le ragazzine pronunciavano qualcosa di incomprensibile. Mika? Abbandonai per qualche secondo il bagaglio e mi avvicinai, ma proprio in quel momento vidi la folla venire verso di me. Rimasi intrappolata fra le tante ragazzine che spingevano e piangevano. Riuscì solo a decifrare un ragazzo, il più bello di tutti, rimasi quasi incantata. Era bello come il sole, occhi lucidi e capelli come un angelo, aveva delle labbra morbide e carnose. Mi guardai intorno e il mio bagaglio di L.L.Bean nero era sparito. Lo ritrovai dall'altra parte dell'aeroporto dopo qualche minuto. Lo afferrai e mi diressi verso l'hotel nella quale alloggiavo. -Oh, merda- esclamai Appena aperto il mio bagaglio ho subito capito che c'era qualcosa che non andava. Quel groviglio di vestiti ammucchiati nella valigia non erano i miei... C'era qualche giacca, un paio di jeans (S), qualche T-shirt bianca con degli altri pantaloni sporchi (chi mette i pantaloni in valigia senza lavarli?)- Niente a confronto con i miei vestitini stile hippie e qualche completino intimo appena acquistato dal negozio di Victoria's Secret alla Galeries Lafayette di Parigi. Cavoli! Dovevo assoltamente tornare all'aeroporto e recuperarla... Ma niente, non ce l'hanno. -Non è possibile dev'essere qui, io ho bisogno delle mie cose"- urlai alla signora dietro al bancone che si limitò a farmi spalline. -Pensa che potrebbero averla rubata?- chiesi -Puo essere- mi rispose quasi divertita dalla faccenda in cui mi trovavo. -Dove devo andare per i bagagli smarriti o rubati?- -Laggiù- mi rispose e si allontanò con in mano alcuni moduli, poi si rigirò verso di me -Oppure potete compilare il modulo online su internet- la signora pian piano sparì tra la folla.. -Merda- diedi un calcio alla valigia, facendo cadere uno di quei cartellini sulla quale scrivere il nome e l'indirizzo. Nome: Michael. Cognome: Penniman. Contatti: @Mikasounds. Uscì per la seconda volta da quel maledetto posto in cerca di un internet cafè. Effettuai l'accesso su twitter e lo cercai. Mika? 338.389 followers? Wow e chi era Johnny Depp? Non ebbi tempo per controllare il suo profilo, poichè avevo pagato solo pochi minuti per stare online, e allora arrivai al dunque. @Mikasounds -Ho trovato il tuo contatto di twitter sul cartellino appeso vicino alla valigia, che ho preso per sbaglio questa mattina all'aeroporto di Stansted, credendo fosse quella giusta. Penso di aver dimenticato di mettere il nome sulla mia, non è che per caso ce l'hai tu(dovrei mettere un punto interrogativo ma non riesco a trovarlo in questa tastiera)- Mandai più di un tweet dato che non si possono scrivere più di 140 caratteri, sperando capisse, ma per fortuna rispose dopo qualche minuto. @CocoLewis Signora Lewis, -grazie davvero per avermi fatto sapere che ha lei la mia valigia. Mi dispiace per lo scambio, se tra i miei vestiti trova qualcosa che vuole mettere lo faccia pure, io tornerò domenica prossima.- Dopo qualche minuto mi seguì anche. Mi scollegai e chiamai il notaio. -Signor Allen sono la signorina Lewis si ricorda? Potremo fissare un appuntamento per l'indomani per discutere di quella faccenda?- -Buongiorno, come vedo ha seguito il mio consiglio, grazie per essere venuta, domani verso le 10.00 nel mio studio a Oxford le va bene?- -Certo, allora a domani- e terminai la chiamata. Tornai in camera e mi feci una doccia, il pomeriggio visitai un po la città e mi ricollegai a Facebook per avvisare Elisèe, Dahlia e Sean che era tutto a posto (quasi), alemeno io ero sana e salva. Verso le 20.30 cenai con Fish and Chips poi tornai in albergo. Ne avevo già abbastanza di questo viaggetto, appena avrei risolto sarei subito tornata a Parigi, a casa mia.