CAPITOLO 7
Una scoperta inaspettata
In questo capitolo i protagonisti
faranno, appunto, una scoperta inaspettata,
fondamentale per lo sviluppo
della storia, ovvero ...
Quando la luce si spense bruscamente, si trovò nella casa di fronte, nella camera delle due sorelle sue amiche. Le due ragazzine erano sveglie ma visibilmente assonate e non s’erano quasi praticamente accorte del brusco arrivo del loro amico.
Dopo circa cinque minuti, quando tutti furono abbastanza svegli e preoccupati, da dietro un angolo scuro della camera sbucò una figura inizialmente irriconoscibile, ma che pian piano prese forma in un piccolo ragazzino dalla pelle pallida e gli occhi molto scuri. Era proprio Max!
Ma la comparsa del ragazzo non fu l’avvenimento che più stupì gli sconcertati ragazzi. Ciò che li colpì intensamente fu il fatto che quella figura, che si era rivelata Max, non solo era estremamente silenziosa, ma era anche semi-evanescente: un vero e proprio fantasma!
I tre evidentemente un po’ se lo aspettavano, ma comunque rimasero molto sorpresi: certo non pensavano che Max fosse uno qualunque, ma non immaginavano nemmeno che fosse un fantasma di quelli che si vedono nei film!
I poveri ragazzini inizialmente credettero di sognare e per mezz’ora si riempirono di pizzicotti, finché non gli divennero rosse e graffiate le guance, allora si convinsero che era tutto vero e cominciarono a urlare dal terrore e a cercare di scardinare la porta che era stata chiusa a chiave.
“Calma, calma” fece il fantasma in tono tranquillo alzando una mano. Tutti tacquero improvvisamente, come per magia.
“Sono sempre io, Max” continuò.
“Ma sei un fantasma!” protestò spaventato Luigi.
“E allora?” disse il fantasma;
“L’avevamo sospettato …” rispose la coraggiosa Emily.
“Bene,proseguiamo” affermò lui “Sono venuto da voi per informarvi di una grande tragedia. Vedete, io posso attraversare le varie linee temporali e perciò sono potutoandare nel futuro e assistere ad un terribile evento. Bene ora vi spiego: fra …”
In quel momento, alle sue spalle apparve un uomo vestito con un frac nero notte, un cappello a semi cilindro anch’esso nero sulla testa, un pugnale argentato nella mano sinistra e un bastone da passeggio nella destra: era proprio quell’uomo in nero che avevano incontrato qualche giorno prima Luigi ed Emily nella traversa di Via Biline.
“Stavo dicendo” continuò ignaro di ciò Max “Che su di voi sta …” Venne interrotto bruscamente: quel malefico uomo in nero gli aveva conficcato il pugnale d’argento, unica cosa che può ferire gli spettri, fra le spalle e l’aveva colpito, probabilmente a morte. Ma il fantasma, che aveva una buona resistenza, non morì sul colpo ed ebbe tempo di ritirarsi per le dovute cure; i due spettri sparirono in un insieme di luci chiaro-scure.
Emily avrebbe volentieri mandato al diavolo quel perfido signore ,ma non riuscì a dire altro che :”Max …” in un fil di voce e Zoe cacciò un urlo. I tre poveri amici viventi svennero dalla paura.
Il giorno dopo, quando rinvennero, si trovavano stranamente ognuno nella propria camera.
Dopo essersi preparati a dovere, si incontrarono per andare a scuola, ma Max non era con loro: tutti i suoi compagni si chiedevano se fossa malato.
Per i tre amici le lezioni scolastiche di quella mattina furono spente e senza allegria a causa della sorte del loro amico fantasma; Luigi, Emily e Zoe non parlarono con nessuno dell’accaduto, per paura che non gli avrebbero creduto.
Nel pomeriggio i tre compagni ripensarono spesso a quell’uomo in nero che aveva colpito Max, a quando quel malvagio era apparso a Emily e Luigi vicino a quel lampione, alla casa del fantasma e capirono che prima o poi sarebbe successo qualcosa.