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Autore: Crea_my    12/05/2013    1 recensioni
Salve a tutti ^^ volevo semplicemente dire che sono un fan del kpop da pochissimo tempo e i gruppi che amo di più sono i B.A.P e i Bigbang, inizialmente tifavo per il TOPRi (se si dice così lol) ma poi ho approfondito i miei "studi" su Zelo e Ri e li trovo carinissimi ;;
"trovava affascinante il modo in cui digrignava i denti quando quelle ciocchette di capelli gli coprivano imperterrite gli occhi e la strana maschera che portava sul collo e che gli copriva anche il mento di sicuro portava con sé una motivazione, o forse era per far scena, comunque sia intorno a quelle poche caratteristiche si creava un bel personaggio. Un personaggio che a SeungRi piaceva e si spaventava pensando a quanto questo sarebbe potuto durare."
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capita. Fin troppe volte nella vita, a volte gli amori vengono stroncati sul nascere per evitare squilibri, complicazioni. Altri amori nemmeno vengono riconosciuti, ancor prima che si scopra che è amore ci si separa. Ogni amore ha la sua fine, ma tutti hanno una fine.

Dopo quella loro prima volta Zelo e SeungRi non si rividero più. Fecero coppia nel programma e nulla più, mesi e mesi senza vedersi né sentirsi.

Quella mattina di Maggio Seung era uscito per prendere al suo ragazzo uno splendido anello, a dir la verità voleva prenderne due, due fedine per rendere saldo il loro rapporto.
la strada per la gioielleria non era affatto lunga, doveva giusto girare l’angolo e se non fosse stato per quella scarpa slacciata non si sarebbe nemmeno fermato, ma dovette inginocchiarsi lungo il marciapiede proprio per allacciarla.

-centoventiquattro messaggi.-

Una voce fin troppo familiare costrinse Seung a distrarsi da ciò che stava facendo, a terra era proiettata un ombra maschile, snella e slanciata. Nel momento in cui alzò lo sguardo un gancio destro lo colpì dritto sul naso e, accompagnato dai respiri mozzati e lo stupore della folla, cadde a terra coprendosi il viso che già grondava di sangue, attraverso gli spazi tra le dita riuscì a riconoscere la sagoma di un viso dipinto da un’espressione furiosa, i capelli azzurri-bluastri gli ricadevano lisci sulla fronte, spinti verso il basso da un cappello bianco. Il misterioso ragazzo corse via senza aggiungere altro.

 

SeungRi dovette rinunciare all’idea di comprare quelle fantomatiche fedine e se ne tornò a casa con il viso imbrattato di sangue, il dormitorio era vuoto e lui ne approfittò per spogliarsi lanciando la maglietta macchiata a terra e dirigendosi verso il bagno per pulirsi, in passato aveva visto qualche film americano dove i ragazzi bullizzati si infilavano pezzi di cotone nel naso per raccogliere il sangue, così prese un cilindro di cotone e lo infilò nella narice destra sperando che uno bastasse a bloccare tutto. Si guardò allo specchio digrignando i denti e lanciando una maledizione a bassa voce, altra traccia del pugno era un brutto livido violaceo a un lato del naso. L’aveva sfigurato, per un po’ non sarebbe potuto apparire in tv.

 

All’improvviso qualcuno suonò alla porta e pensando che fosse un membro del gruppo il povero maknae non si fece problemi a dirigersi verso l’ingresso in quelle condizioni aprendo poi la porta con un mezzo sorriso, ma ciò che ricevette fu una spinta tale che lo fece indietreggiare dentro casa e così la misteriosa persona ebbe il tempo e il modo di entrare a sua volta sbattendosi la porta alle spalle.

 

-centoventiquattro messaggi, bastardo! Non ti sei degnato di rispondere nemmeno a uno!- Zelo prese a battergli l’indice sul petto in segno di colpevolezza e lo colse tanto di sorpresa con quella comparsa e quei gesti da farlo cadere sul divano di schiena

-Non volevo complicare le cose..-

-Ma quali cose e quali cose? Tu mi hai usato!-

-Non è così! Io ci tenevo a te..-

-E poi hai smesso! Vaffanculo, SeungRi, vaffanculo davvero.-

Zelo non sembrava volersi decidere ad abbassare la voce nonostante i vari segni che il maggiore gli faceva con le mani invitandolo a diminuire di qualche tacca il volume, ma per dispetto l’adolescente gli schiaffeggiava le mani, preso coraggio il maknae dei bigbang lo tirò dal polso facendolo ricadere su di sé, ma il ragazzino iniziò a dimenarsi e infine tanta era l’agitazione che scoppiò in un pianto isterico.

-Tu lo sapevi che ci sarei rimasto male e l’hai fatto apposta!-

-Jun, non ti avrei mai lasciato, credimi-

-Ma guarda un po’ l’hai fatto! Non ti perdonerò mai.-

-L’ho fatto perché dentro di me sentivo crescere un certo sentimento quella volta nel camerino..-

-Seung, quel sentimento di cui parli…- Jun, campione di recitazione, abbassò lo sguardo serio, quasi fosse tornato tutto normale e fingendo un sorriso tornò a guardarlo portandosi le mani accanto al viso. –Al paese mio si chiama eccitazione!!- urlò rabbiosamente tirandogli uno schiaffo tale da costringerlo a coprirsi il viso con entrambe le braccia.

-Oddio, scusami Seung….scusami, scusami. Fammi dare un’occhiata. Ti ho fatto tanto male?-

-No no, è tutto ok..-

-E ma vai al diavolo! Ti devo fare male!-

 

Andarono avanti così per circa dieci minuti, JunHong non faceva altro che tirargli sberle su sberle e Seung era sul punto di piangere, e non per il dolore ma per l’umiliazione, per la sofferenza dell’animo, Dio solo sapeva quanto gli era mancato quel ragazzo.
Ad un certo punto però il più piccolo, stanco di sbraitare, si lasciò andare solo a quello stesso pianto schiacciando la testa contro il suo petto.

-Lo so che è difficile credermi, ma io davvero non avrei mai voluto abbandonarti..-

-Invece l’hai fatto e hai tradito la mia fiducia. Sei una delusione. Non ti perdonerò.-

-E allora che senso aveva venire qui per dirmi cose che già so?-

-Cosa? Beh…non lo so…volevo…volevo..-

-Vedermi..- Seung gli prese il viso con due dita tirandolo leggermente verso di sé e incatenando i loro sguardi ipnotici alla stessa maniera

-Cosa dici! Sei solo un bastardo imbroglione..-

-Eppure sei qui. Non sai quanto io sia felice di vederti.-

A quelle parole il più piccolo storse le labbra abbassando lo sguardo per fargli percorrere le intersezioni fra una mattonella e l’altra del pavimento. Ci furono almeno venti secondi di silenzio, trascorsi questi Seung fece il primo passo e tirando ancora di più il suo visetto finì per imprimere sulle sue labbra esangui un bacio struggente, di quelli da film. Jun con trasporto si lasciò andare prendendo a muovere la bocca su quella affilata del compagno, talvolta dei mugolii lievi spezzavano il silenzio imbarazzante, ad accompagnarli il suono del tessuto dei loro indumenti che si sfregavano fra loro ogni qualvolta finivano per stringersi.

Chissà come e perché era finita così, nessuno dei due sapeva dire se quello era un bacio di addio o un bacio che avrebbe segnato un inizio, ma entrambi si sentivano privi di forza per separarsi.
Era una cotta strana quella, si sarebbero ripresi sempre, il famoso filo rosso che legava i loro mignoli li avrebbe costretti a rincontrarsi anche dopo quarant’anni. Era struggente. Vederli così, avvinghiati l’uno all’altro come non ci fosse un domani o una ragione abbastanza valida per scendere da quel divano. Erano un insieme di spigoli e angoli aguzzi, nocche con capelli, gomiti con anche, ginocchia con cosce, due profumi differenti, un’acqua di colonia che sapeva di lusso e una spruzzata volante di giovanile One Million, il primo dato con cura, servendosi di tutto il tempo di cui si aveva bisogno e il secondo dato di fretta in un attimo svolazzante che sarebbe stato catturato meglio da una farfalla piuttosto che da un ragazzino meticoloso. Un intreccio sadico di lingue e lacrime che continuavano a mischiarsi insieme a sapori e ricordi mancati.

-Seung io voglio…-

E li calò un silenzio tombale. I bigbang erano rientrati. Il più vecchio del gruppo fissava il fidanzato avvinghiato a quel sedicenne di cui aveva sempre avuto paura, sulla faccia del leader si espresse una delusione tale da far incupire anche gli altri due rimasti semplicemente attoniti.



[Ancora una volta vi devo chiedere le mie scuse più sentite per quest’assenza prolungata, la scuola in quest’ultimo period mi sta uccidendo e capirete bene che è alquanto dura pensare di portare Avanti una ff in condizioni simili ;; comunque le acque si sono calmate /anche se poco/ quindi vedrò di portare Avanti questa storia. Fatemi sapere se la trovate ancora interessante!]

  
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