Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Chibi_saru    30/11/2007    4 recensioni
[Post DH] Draco ed Harry diciannove anni dopo. Perchè la fine non è ancora stata scritta.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo del capitolo: Tutto questo fra noi due
Prompt: 06. La differenza tra sogno e realtà
Capitoli: 2/30
Note: Era da tempo che volevo creare una storia post DH e beh, eccola! Ammetto che non era nata così ma non importa. La storia sarà composta da trenta capitoli, tenterò di aggiornare il più regolarmente possibile :3
Questa storia è nata, essenzialmente, come regalo per una persona meravigliosa :* La mia Lady che fa il compleanno oggi *^*/ Spero che le piaccia e non mi lanci troppi impropri XD
Ti amo!
E, beh, al prossimo capitolo :D


Tutto questo fra noi due



Draco aveva stupidamente passato la serata in bianco ed aveva stupidamente mentito a sua moglie e a tutti i suoi colleghi.
Non sapeva da cosa derivava questa agitazione ma era al terzo bicchiere di vino e non riusciva a smettere. Non gli sarebbe convenuto ubriacarsi prima dell’arrivo di Potter, lo sapeva bene, ma il rosso del vino continuava a sbattergli sugli occhi e Draco prendeva il bicchiere e ne beveva un generoso sorso, sperando che la mano smettesse di tremare.
Non c’era alcuna reale motivazione per essere così nervosi, Dio, era solo Potter. Ma, forse, era proprio Potter il problema, Potter e tutto il passato che si portava dietro; Potter e il se stesso sedicenne che mostrava una stupenda faccia disgustata dietro le sue spalle e ancora, forse, il problema era quello che Potter aveva sempre scatenato in lui.
La prima volta che aveva avuto a che fare con quel deficiente babbanofilo si era ritrovato a piangere in un bagno ed a voltare le spalle alla sua famiglia, questa volta cosa sarebbe successo?
Certo, l’assenza di Signori Oscuri rendeva tutto meno rischioso ma quello era Potter e la sfiga che si portava dietro Potter era qualcosa di risaputo.
Strinse forte il tovagliolo che aveva sulle gambe e fece per alzarsi, aveva aspettato cinque minuti che arrivasse, se avesse voluto trovarlo avrebbe dovuto essere puntuale quel dannato Potter. E sì, gli avrebbe anche fatto pagare quel magnifico vino che aveva bevuto, non che i Malfoy si facciano mai offrire qualcosa, ma quel Potter se lo meritava. Mai e poi mai lasciare un Malfoy ad aspettare.
Ma prima di potersi alzare completamente la porta di ingresso si era spalancata con un sonoro “clack” che risaltò alle orecchie di Draco come un maledetto requiem – che assomigliava terribilmente a una marcia nuziale – e Harry Potter si fece spazio tra la folla.
Draco rimase fermo, mezzo seduto e mezzo alzato, a guardarlo avanzare, e non perché fosse bello ma perché era venuto e Draco si era sentito sollevato di questo.
Uh, gli girava la testa, stupido Potter.
«Oh, Malfoy… scusa il ritardo. Ho dovuto presenziare ad una riunione che…» aveva cominciato Harry prima di essere bloccato da un Draco Malfoy ritornato in se e pronto a mordere, semplicemente perché era quello che gli riusciva meglio di fronte a Potter.
«Già, piccola star, ma ti ricordo che mi hai chiesto tu di venire qui quindi avresti almeno potuto essere puntuale» aveva sputato in faccia all’altro risiedendosi, però, meno stizzito di quanto avrebbe voluto.
Potter aveva sbuffato, sedendosi nel posto di fronte al suo, borbottando un “ma mi sono scusato…” che Draco aveva ignorato impegnato, finalmente, a rendersi conto della situazione.
«Potter, perché mi hai chiesto di uscire?» aveva sibilato, rinvigorendosi, mentre si versava ancora del vino ignorando il bicchiere teso di Potter. Lui, versare del vino a Potter… non sia mai.
«Non ti ho invitato ad uscire…» mormorò il moro arrossendo appena «… è che, ti volevo… parlare»
Draco aveva alzato un sopracciglio e poi aveva ghignato, era da tanto che qualcosa non gli veniva così naturale come, insultare Potter, era sempre stato.
«Oh, hai imparato? Dopo sette anni di scuola e diciannove a girare il mondo mi pare anche ora» aveva detto, biasciando leggermente ma con un non voluto tono di scherzo che, maledetto Potter, l’altro aveva colto perfettamente.
«Divertente, Malfoy» aveva risposto, senza la rabbia adeguata a quella provocazione «No, è solo che… oh, avanti Malfoy, io non mi sono comportato bene con te…» e Draco aveva sonoramente annuito venendo fulminato da Potter «… come tu con me…» e Harry aveva sorvolato sul “Ti meritavi tutto quanto” di Draco «…e quindi volevo metterci una pietra sopra, diciannove anni fa decisi di mettere una pietra sopra a tutto ma, con te, non ci sono mai riuscito»
Draco inorridì perché, tutto quello, sembrava una di quelle puttanate alla “io non mi sono mai dimenticato di te perché sei stata una parte importantissima della mia vita e bla bla bla” e, quindi, Draco sventolò una mano scandendo le parole «Acqua passata, Potter. Diciannove anni di silenzio cancellano tutto»
Potter aveva sbuffato e poi aveva preso in mano il menù e gli aveva chiesto cosa gli consigliava, Draco si era sentito strano a pensarsi a colazione con Potter, ma non a disagio e si erano, divertiti era una parola grossa, ma era stato molto meno spiacevole di quanto aveva previsto.
I loro occhi si erano incontrati spesso e, Draco, non aveva mai avuto bisogno di assumere quello sguardo freddo ed impersonale che aveva sempre avuto con Potter. Si era sentito bene e il bambino-Draco dietro Potter non si era presentato mai, togliendogli un peso dal cuore.
Erano rimasti a parlare, lui e Potter, fino alle tre e mezza prima che il cellulare del moro suonasse.
Draco si era stupito nel vedere il suo viso incupirsi mentre un “Amore…” gli usciva dalla bocca, quella era la Weasley femmina, perché avrebbe dovuto essere scontenta di sentirla?
Potter aveva riattaccato dopo un poco di “Sì, ok, vengo, sì” e l’aveva guardato imbarazzato.
«Scusa, Malfoy» aveva detto confondendo un po' le lettere «era Ginny, ha un problema devo… andare» e nel pronunciare l’ultima parola la voce di Potter aveva avuto un fremito che Draco non aveva capito.
Avevano chiamato il conto, Draco aveva ovviamente pagato per entrambi – non che Potter non ci avesse provato ma, Draco, aveva minacciato di far esplodere il locale. I Malfoy non si fanno offrire niente, mai – e poi si erano alzati uscendo nell’aria fredda di settembre.
Draco si era infilato le mani dentro la giacca nera ed aveva guardato Potter, senza alcuna espressione specifica.
«Non è stato male, Potter» disse cercando di non esprimere nulla, specialmente quella confusione che non sapeva spiegare « e sì, direi che possiamo buttare tutto alle spalle…» poi aveva sorriso di un sorriso sghembo e posato mormorando «ognuno per la propria strada, eh» Potter aveva alzato lo sguardo su di lui e Draco ci aveva letto delusione e amarezza ma pensò di esserseli immaginati perché, poco dopo, Potter gli aveva sorriso.
«Sì» disse il moro tendendo una mano verso di lui «mi sono divertito, Malfoy. Non l’avrei mai creduto»
Draco aveva guardato la mano dell’altro ed aveva alzato la sua per andare a prendere quella dell’altro ma, poi, aveva sentito una stretta forte al braccio e una bocca – la bocca di Potter – sulla sua ed aveva mugugnato, incredulo e, maledizione, sperando che non finisse mai. La lingua di Potter gli aveva accarezzato le labbra chiedendogli di entrare e forzandolo anche un po' e Draco aveva aperto la bocca contro ogni logica. Erano sposati ed erano entrambi maschi, ma, realizzò, non gli importava poi molto.
«Malfoy?» si sentì chiamare, proprio mentre i denti di Potter stavano facendo un meraviglioso lavoro sulla sua bocca, costringendolo a sbattere le palpebre.
Potter era ancora con la mano tesa e lo guardava confuso, Draco si scoprì con un braccio mezzo alzato e la mano tesa.
Oddio, aveva immaginato Potter che gli infilava la lingua in gola. Aveva spalancato gli occhi e si era affrettato a stringere la mano dell’altro.
«Arrivederci, Potter» aveva detto, ringraziando tutto il self-control dei Malfoy, ed aveva visto Potter sorridergli e voltarsi.
Draco non si era mosso passandosi la lingua sulle labbra e rabbrividendo; aveva pensato a Potter che lo baciava – da Dio, tra l’altro – e, merda, per un attimo avrebbe preferito quel sogno strano alla realtà. Fu in quel minuto che tutto il suo essere si mosse da solo.
«Potter!» aveva urlato, guardando il moro voltarsi sorpreso verso di lui «che fai domani a pranzo?»
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Chibi_saru