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Autore: fakesmile    14/05/2013    0 recensioni
-E se un giorno la tua vita cambiasse di punto in bianco? Cosa penseresti se dal cielo scuro nascesse un arcobaleno all'improvviso? Beh pensaci bene, Jamie, io sono arrivata alla fine- disse con le lacrime agli occhi- ma tu hai tutta una vita davanti e mi aspetto che tu mi renda orgogliosa, anche se volerò in cielo tra poco tempo-. A queste parole, Jamie rabbrividì, provando una fitta allo stomaco che la fece sentire vuota tutto d'un tratto. Poi disse -Mamma, tu mi hai dato la vita, io stavo per sprecarla, perdonami, giuro che sarai contenta di me-. Dopo aver rassicurato la madre, Jamie, corse dalla sua chitarra e suonò fino allo sfinimento...Suonò finché sua madre non si stancò delle sue composizioni e infine, si diresse nella sua stanza e crollò sfinita.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Una canzone stridula spezzó il silenzio della stanza avvolta nel buio di una calda mattina di maggio. Jamie fece precipitare la sua radiosveglia sul pavimento inondato da cianfrusaglie varie e, dopo pochi minuti, decise di alzarsi dal letto per poi prepararsi e andare a prendere l'autobus che, come al solito avrebbe ritardato di almeno cinque minuti. Si alzò dal letto con un atteggiamento da zombie affamato e, ad un certo punto si mise a imprecare per il dolore al piede causato da un qualcosa che aveva pestato. Era già stanca, lo era sempre. La sua era una stanchezza dovuta alla monotonia delle sue giornate; non succedeva mai nulla di divertente o, magari, di insolito. Quella mattina, l'autobus ritardò più del previsto e Jamie stava seduta a pensare alla fermata. Pensava a come sarebbe stato se magari, di punto in bianco, avesse deciso di dare una svolta alla sua vita. Ebbene sì, pensava spesso a cambiare tutto di sé perché non amava se stessa e tantomeno il suo modo di apparire. Voleva cambiare, ma aveva paura che un cambiamento radicale, potesse compromettere il suo aspetto interiore e i suoi modi di pensare. Lei era una ragazza vera, una ragazza con sani e puri ideali, ma non veniva apprezzata e capita dagli individui che la circondavano. L'autobus arrivò alle 8.30 e Jamie era molto preoccupata per il ritardo, perchè avrebbe avuto compito di italiano a partire dalla prima ora. Arrivò quando tutti avevano già iniziato lo svolgimento e dovette mettersi a lavoro per far sì che il tempo le bastasse. Un compito sull'amicizia. Che doveva scrivere? Nemmeno lei lo sapeva, allora decise di raccontare la sua amicizia con Jess. Conobbe Jess quando aveva cinque anni e furono subito molto amiche; si divertivano molto insieme ed erano state buone amiche per dieci anni. Quando la madre di Jamie morì, Jess le stette vicino e ci rimase molto male quando Jamie volle allontanarsi da lei, perché non ne vedeva il motivo. La campanella della terza ora avvisò Jamie che era arrivato il tempo di consegnare e, dopo averlo fatto, Jamie decise di dirigersi nell'aula di chimica per l'ora successiva. Arrivata nel laboratorio, vide che un ragazzo, che non aveva mai visto, aveva avuto la sua stessa idea ed era seduto a ripassare. Lei, insicura, andò a sedersi in fondo alla classe per ripassare la sua materia preferita. Continuava a ripetersi in testa che aveva bisogno di ripassare, ma non riusciva a pensare che a quello strano ragazzo. Era alto, occhi scuri, capelli adorabili. Aveva un qualcosa di misterioso. Si era girato a guardarla e lei aveva avuto come la sensazione di essere sul punto di vomitare il suo cuore. Lo sentiva sobbalzare come non mai e per un attimo, aveva smesso di odiare la vita. Lui sembrava diverso.
  
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