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Autore: amailove    14/05/2013    0 recensioni
[Anime/manga Inventati][Anime/manga Inventati][Anime/manga Inventati]Amai ragazzina di 9 anni costretta a vivere con il padre in una isola poco lontana del Giappone, il giorno del suo compleanno riceve la notizia da sua madre donna di successo e famosa in tutto il mondo che può lasciare quell'isola alla sola condizione che per un periodo di tempo andrà a studiare nel collegio per giovani ereditieri dove lei e preside.... Amai accetterà di vivere in un collegio dove stanno i figli dei più ricchi uomini del mondo? leggete e scoprite :) Questa storia è un manga inventato interamente da me.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Sintesi del capitolo precedente:
Amai finalmente incontra il famigerato Ran ma l’incontro tra i due non è dei migliori e si dichiarono guerra a vicenda. Ran non sopporta gli intrusi e Amai non gradisce il suo comportamento da presuntuoso.
 
CAPITOLO 7

 
 
                                       IL SEGRETO SVELATO
 
 
Per  Amai quel mese passato nel collegio fu un vero inferno, e non perché doveva recuperare quasi tutte le materie per colpa della vecchia scuola che frequentava che aveva un programma molto inferiore a quest’altro, il vero inferno aveva il nome di Ran Kurai che stava letteralmente mantenendo la promessa di farla impazzire, gli faceva scherzi di tutti i tipi come spegnere la sveglia oppure metterla indietro di due ore cosi che doveva recuperare l’ora persa nel pomeriggio e lei non aveva mai occasione di recuperare le materie che stava indietro, oppure scambiare i libri del giorno seguente, far scomparire i temi che i professori la assegnavano come compiti, farla cadere in mensa d’avanti a tutti gli altri studenti e l’ultimo fu la goccia che fece cadere il vaso aveva scambiato il suo compito in classe con quello di un altro, Amai non sapeva come ci fosse riuscito e non lo voleva neanche sapere ma era sicura che la sua calligrafia non era quella e le risposte che aveva dato a quel test non erano quelle, ma adesso l’avrebbe pagata cara.
 
Amai aveva sorvolato su tutti questi scherzi stupidi ma su quello proprio non la passava liscia facilmente, lei si impegnava a fondo per non deludere le aspettative di sua madre e passava quasi tutte le notti insonni per mettersi a pari merito con i suoi compagni di classe aveva fatto anche il sacrificio di non andare per due week end a casa sua per studiare quel test e lui si permetteva di farle questo quando lei non lo pensava neppure.
 
- DOVE SEI BRUTTO DEF….. – Amai era entrata come una furia nella camera di Ran con l’intenzione di dirgli quattro parole, ma si era bloccata sulla porta con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca spalancata per la sorpresa, d’aventi a lei nella camera di Ran stava senza maglietta una ragazza ma non una ragazza qualunque, la ragazza in questione aveva dei capelli corti  di colore rosa carne, occhi color palissandro che la guardavano sorpresi e spaventati e pelle abbronzata.
- K…Karu? Sei proprio tu? Ma n…non eri un ragazzo? – chiese stupita Amai
- Alla fine lo hai scoperto – disse Karu con un sospiro
- Scoperto? –  chiese non capendo
- Che sono una ragazza –
- Si ma… perché ti travesti a maschio? Oh… scusa non sono affari miei –
chiese timorosa
- Non fa niente tanto lo sei venuta a sapere – rispose Karu rimettendosi la camicia
- Come sai io, Ran e Oji siamo fratellastri ma abbiamo cognomi diversi, (Ran Kurai, Karu Kagoyaku e Oji Yume) non ti sei mai chiesta il perché? – chiese con mezzo sorriso sedendosi sulla poltroncina vicino al letto facendo segno ad Amai di accomodarsi poi riprese a parlare
- I miei genitori (Maya e Luis Kagoyaku) sono marti in un in incidente stradale quando avevo sei anni, i miei non avevano nessun parente perché scapparono di casa quando erano molto giovani e facendosi la loro fama da soli conoscendo Zukasa Kurai che era diventato molto amico di mio padre, e visto che io sono minorenne e non avevo nessuno dovevo andare in un orfanotrofio o in una casa famiglia, Zukasa avendo avuto un profondo legame con i miei genitori e un grande affetto per me decise di adottarmi, da allora vivo a casa sua ma tenendo il mio cognome, qualche tempo dopo venne Oji perché Zukasa si sposò con la madre –
- Non ho capito ancora il motivo della tua decisione di vestirti a maschio –
disse diretta Amai curiosa
- Vedi Amai avendo due fratellastri maschi e tu da sola ti senti esclusa, poi alcuni di loro dicevano che sarebbe stato perfetto se io fossi nato maschio per l’eredità che mi hanno l’asciato i miei genitori e quella che un giorno mi lascerà anche Zukasa, cosi all’età di otto anni decisi di vestirmi cosi, infondo non è un grande sacrificio io mi trovo bene in questi panni – disse sorridendo ad Amai affettuosamente
- E tu? Perché sei entrata come una furia nella camera di Ran? – chiese gentilmente facendo riscuotere Amai dai propri pensieri e facendogli ricordare il vero motivo della sua visita e il ricordo gli fece salire anche la rabbia
- PERCHE’ QUELLO STUPIDO A PASSATO IL LIMITE – la ragazzina accorgendosi da aver alzato la voce moderò la rabbia – mi sono stancata dei suoi giochetti, io sono qui per rendere orgogliosa mia madre, e c’è la sto mettendo tutta ad andare pari passo con le lezioni ma lui continua a rendere i miei sforzi vani e sono stanca – disse rattristandosi facendo un espressione tenera che fece intenerire anche Karu
- Se voi ci parlo io con lui – disse compressivo
- D’avvero? Lo faresti d’avvero? – disse allargando i suoi grandi occhi azzurri di contentezza
- Si, ma voglio che tu non dica a nessuno del mio segreto –
- D’accordo, infondo non avevo nessuna intenzione di spifferarlo in giro, e grazie –
disse uscendo dalla camera per la contentezza.
 
 
 
 
 
 
Pov Karu
 
 
 
Karu sorrise nel vedere la tenerezza di quella ragazzina, si era sbagliato sul suo conto e aveva d’avvero intenzione di convincere Ran a lasciarla stare in pace.
 
 
Ancora con il sorriso sulle labbra Karu si diresse sul giardino posteriore della scuola e salendo le scale che lo portavano diritto sulla terrazza dove c’era sicuramente Ran a poltrire, e infatti lo trovo steso sul muretto con occhi chiusi
- Lo sai che non dovresti stare qui? – disse sarcastico Karu
- Ci sei anche tu a quando vedo –  rispose annoiato Ran
- Ti stavo cercando –
- Mi hai trovato. Cosa c’è che non va? –
chiese Ran aprendo finalmente gli occhi
- Amai ha scoperto il mio segreto – disse sedendosi accanto a lui
- Avevo detto che se ne doveva andare al più presto quella ragazzina – disse irritato
- Non sono venuto qui per questo – continuò Karu ignorando le parole di Ran
- Allora perché se qui con questa espressione cosi seria? – disse stupito
- Voglio che lasci stare quella ragazza – rispose serio Karu guardandolo negli occhi
- Cos’è, hai paura che riveli il tuo segreto? – chiese sarcastico
- No, non è questo. Ha detto che non lo diceva a nessuno –
- Allora perché dovrei lasciare stare quella seccatura? –
disse arrabbiato
- Ran, lei è qui per studiare e per rendere sua madre orgogliosa di lei, non è qui perché deve stare in lotta continua per te. È poi diciamo la verità non da fastidio, sta sempre nella sua camera, in biblioteca o con le sue amiche a volte c’è la dimentichiamo quasi – disse esasperato Karu
- Io voglio che se ne vada, perciò non mi arrenderò finchè non sarà cacciata da questo collegio – rispose Ran  furioso alzandosi
- Ti ricordo che la madre di Amai e la preside del collegio –
- Si, ma non c’è mai –
rispose
- Non significa niente, e lei a prendere tutte le decisioni. Ran, la madre conosce molto bene anche tuo padre, vuoi finire nei guai con lui solo per una stupidaggine? – chiese esasperato Karu
- È inutile non cambierò idea – rispose testardo andandosene con una espressione scura in volto 
- Sei un testardo – mormorò Karu scuotendo la testa e sedendosi dove prima c’era Ran.
 
 
 
 
 
 
 
FINE 7 capitolo
 
 
 
 
  
Nel prossimo capitolo si calmeranno le acque ma dopo …..
Mi spiace dovete scoprirlo voi nel prossimo capitolo

 
 
 
 
 
 
 
                                                                                   AMAILOVE
  
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