- Avanti spiegami perché eri davanti a casa mia- disse Courtney.
- Te l’ho detto, la palla mi è caduta mentre giocavo e sono finito qui-
- Uno: non hai la palla. Due: Che bisogno c’era di bussare?-
- Non dirmi ora che ti è dispiaciuto- ribatté il punk.
Courtney ripensò a quello che aveva detto Gwen e ammise – No, non mi è dispiaciuto. Ho saputo che ti sei lasciato con Gwen –
- Sì, contenta?-
- Un po’, comunque siamo tornate amiche-
- Stai scherzando?-
- No, è la verità-
- Wow, che record. Sembravate cane e gatto-
- Ahah spiritoso! Vuoi qualcosa da bere?-
- Non mi fido, potresti averla avvelenata-
Anche se a pensarci bene, l’aranciata che aveva tirato fuori Courtney, sembrava una normalissima aranciata.
- Non è così, fidati-. Alla fine Duncan accettò e bevve un lungo sorso di aranciata. Poi si alzò e salutò la sua Principessa, lasciandosi scappare di nuovo quelle dannatissime parole.
- Addio Principessa-.
 
 
 
 
- Allora, per chi è questa bellissima canzone?- chiese Gwen a Trent, finita la melodia del chitarrista.
- Per una ragazza molto speciale-
Dai, ci siamo. Dirà che sono io, lo so.
- Si chiama Mary -
Quelle parole fecero lo stesso effetto di una doccia fredda.
- Chi?!-
- Lei- Trent mostrò a Gwen la foto di una ragazza bionda, vestita di rosa, dall’aria particolarmente solare.
- E’ la tua ragazza?- mormorò la dark.
- Sì, ti piace?-
- Sì- rispose piano. Poi se ne andò, salutando il chitarrista con un cenno, trattenendo le lacrime.
Ma appena arrivò a casa, la bomba esplose.
 
Quella notte, Gwen, non chiuse occhio. Perché l’aveva fatto? Lo sapeva che era troppo tardi. Per tutto.
 
 
 
 
La mattina dopo, Courtney si alzò più tardi del solito. Era domenica, la prima soleggiata della stagione.
Si vestì tranquillamente e corse fuori.
Sapeva di trovarlo lì. E dove se no?
Duncan era nascosto dietro una panchina.
Starà per fare uno scherzo ai passanti, pensò Courtney, ridendo sotto i baffi.
Ma non era così: una ragazza arrivò e Duncan saltò fuori all’improvviso, facendola sbellicare. Era molto bella: portava i capelli neri e arancioni, che sembravano tagliati da un parrucchiere malandato, raccolti in due pennelli molto corti. Indossava una camicia nera e i pantaloni corti di jeans. Al polso un bracciale con le borchie. Una punk, molto punk.
Duncan l’abbracciò calorosamente, troppo per i gusti di Courtney, poi la prese per mano e i due iniziarono a passeggiare.
Courtney fece per seguirli, quando Gwen le si parò davanti.
- Ti devo dire una cosa-
- Sì, ma dimmela mentre seguiamo quei due. Sai chi è quella?-
- Quella ragazza? E’ uno dei motivi per cui ho lasciato Duncan -
- Cosa?!-
- Sì, si chiama Misty e stava sempre appiccicata a Duncan, era insopportabile-
- Cavolo, me lo potevi dire prima?-
- Non ci ho pensato! Scusa-
- Niente, cosa mi volevi dire?- chiese Courtney mentre si piegava di più per non farsi vedere, coperta dai cespugli.
- Trent: ieri sono stata a casa sua. Ha una nuova ragazza-
- Oh…mi dispiace. Beh, almeno hai un motivo in più per riconquistarlo!- abbozzò un sorriso, che la dark non ricambiò.
- Non credo, ormai è troppo tardi-
- Non è mai troppo tardi-
Poi gli occhi di Courtney si sbarrarono: Misty e Duncan si stavano baciando.
Gwen la guardò, triste.
- F-forse è troppo t-tardi- disse l’altra mentre cominciava a piangere.