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Autore: NiraMalfoy    03/12/2007    1 recensioni
"No. Non aveva voluto vedere più nessuno di loro dopo quel brutto incidente. Non sarebbe stata capace di affrontarli e di guardarli negli occhi. Non sarebbe stata capace di dire loro che per colpa sua adesso lui non c’era più e non ci sarebbe mai più stato."
Una delle prime Fanfic che sono riuscita a concludere, ed anche quella a cui sono più affezionata in assoluto!
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hanamichi Sakuragi, Ryota Miyagi
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qui anche oggi con un nuovo chappy ^^
Avevo detto che i capitoli sarebbero stati 5, ma invece saranno 4. Quanto segue, infatti, sono due capitoli unificati, perchè altrimenti sarebbero stati troppo corti ^_^''.
Detto questo auguro una buona lettura a tutti.

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Quel Natale trascorse diversamente quell’anno.

Non era come se l’era immaginato; lei pensava che lui fosse cambiato, ma infondo aveva scoperto che era rimasto sempre lo stesso. Sì, adesso lo sapeva per certo, Ryota Miyagi non era diventato uno sconosciuto.
I due ragazzi camminavano l’uno accanto all’altra in quella giornata grigia, su quel marciapiede pieno di negozi addobbati di decorazioni luminose, attorniati da gente spensieratamente felice. E loro, a testa china, avanzavano in perfetto silenzio, facendosi compagnia l’un l’altra.

- E … Ayako … che fine ha fatto? - chiese lei, mentre i due attraversavano una strada affollata.
Lui continuò a tenere lo sguardo basso anche quando rispose: - Non l’ho più vista dopo le superiori, ma ormai mi è passata quella cotta. - un lieve sorriso percorse il suo viso.
- Insomma, quindi neanche tu hai più notizie degli altri?
Ryota scosse la testa senza dire niente.
- E tu? Che hai fatto in tutto questo tempo? - domandò ancora lei. Non avrebbe dovuto fare tutte quelle domande, e lo sapeva; non avrebbe dovuto ricominciare a frequentare quel giovane a cui era rimasta tanto affezionata, sapeva anche quello. Da molto tempo ormai aveva deciso che non avrebbe più avuto legami, eppure era più forte di lei …
- Niente di speciale. - rispose lui.

Ancora silenzio trai due. Finché non giunsero al bivio di una strada deserta e lui finalmente alzò lo sguardo su di lei. Ma il volto della giovane era difficile da osservare, Ryota non riusciva a capire perché, ma le ricordava terribilmente Hanamichi … e quella, per lui, era ancora una ferita aperta e dolorosa. Neanche lui, così come l’amica, era ancora riuscito ad accettare la morte del rossino, ma di sicuro se la cavava meglio di Sachiko e ne era consapevole.
- Io giro qui … - disse il ragazzo, infilando le mani gelate nelle tasche del giubbotto.
Lei annuì in silenzio. Non voleva dirgli addio ancora una volta, proprio ora che si erano appena ritrovati. Ed evidentemente anche lui la pensava nella stessa maniera perché, subito dopo averla osservata, dubbioso per un attimo, estrasse da una tasca un biglietto spiegazzato e glielo porse: - Me lo faresti un favore? - le chiese rivolgendole un sorriso speranzoso.

- Vieni a vedere questa partita …? - continuò lui, mentre la giovane prendeva quel biglietto tra le mani e l’osservava con stupore. Infine annuì, anche se leggermente incerta.
Andare a vedere una partita di basket con Ryota … non credeva sarebbe stata esattamente una buona idea. Troppi ricordi le sarebbero riaffiorati alla mente, ma nonostante tutto accettò.
Lui le rivolse ancora un sorriso, questa volta più entusiasta: - Bene. Allora ci vediamo domani allo stadio. Probabilmente farò un po’ tardi ma tu aspettami, intesi? - e senza darle il tempo di controbattere si voltò e svoltò in quella piccola stradina sterrata, probabilmente diretto verso casa.

E Sachiko sorrise, quasi commossa ...


***


Osservava quella zona con aria spaesata. Non era mai stata lì. Non era mai andata in quello stadio dove giocavano solo ed esclusivamente le squadre di basket più forti del Giappone.
Ma, nonostante lo smarrimento, si fece forza e si accodò alla fila di gente che aspettava per entrare. Ryota le aveva detto di aspettarla all’interno e lei l’avrebbe fatto.

La nostalgia la colse alla sprovvista, mentre il suo sguardo si posava inevitabilmente sul campo da basket occupato ora dalle cheerleader delle due squadre avversarie. Le ragazze ballavano e saltavano mentre Sachiko, sedendosi al suo posto, immaginava quel campo con i giocatori dello Shohoku … e una delle fenomenali schiacciate di Hanamichi.
E poi sorrise. Lui sarebbe stato felice se Sachiko non avesse mai lasciato il basket. Dopotutto pensò che stesse facendo la cosa migliore, andando a vedere quello scontro.

Erano passati dieci minuti e ancora Ryota non si faceva vedere, ma lei era tranquilla: sapeva che, presto o tardi, sarebbe arrivato.
Lanciò uno sguardo al tabellone che, una volta iniziata la partita, avrebbe tenuto il conto dei punti segnati dalle due squadre. E poi un sobbalzo quando scoprì che uno dei due team era quello per cui loro, l’intero club di basket dello Shohoku, tifavano ai tempi del liceo: il Ryonan (lo so, ho poca fantasia XD).

La ragazza sospirò. Aveva completamente perso di vista quello sport. Ormai non conosceva più neanche un solo giocatore di basket e non seguiva più i campionati. Non sapeva chi fosse la squadra più forte del paese, non sapeva chi fosse la star del basket più acclamata del momento. Non sapeva più niente. E, pensando a tutto quello, si sentì fuori posto in quella palestra pieni di tifosi sfegatati ed euforici, che non vedevano il momento che cominciasse la partita.
Per qualche attimo la giovane pensò di andarsene e cedere il proprio biglietto a qualche ragazzino rimasto fuori dallo stadio, desideroso di entrare. Ma, senza neanche sapere perché, non lo fece e rimase seduta al suo posto ad aspettare.

Altri dieci minuti. Il posto accanto al suo era stato occupato da un grassoccio signore dall’aria simpatica: - Mi scusi … ma questo posto dovrebbe essere occupato … - disse Sachiko rivolgendosi all’uomo.
Lui la guardò dispiaciuto, tirando fuori il suo biglietto e controllando di essersi seduto nel posto corretto e poi, con un sorriso, lo porse alla giovane: - Controlli lei stessa … qui c’è segnato proprio questo posto … - le disse.
Sachiko sospirò. In quel momento se ne sarebbe volentieri andata. Lui non sarebbe venuto …
Ma l’inizio della partita la trattenne sugli spalti. Aveva visto qualcosa che l’aveva convinta a restare, qualcosa che l’aveva completamente spiazzata.

Ora sapeva dove fosse Ryota: in campo con indosso la maglia del Ryonan. Aveva il numero quattro: la maglia del capitano. La giovane non poteva crederci. Si sporse leggermente per osservare meglio, mentre vedeva lo sguardo dell’amico cercarla freneticamente tra il pubblico. Lei sventolò la mano, urlando il nome di lui che, vedendola, ricambiò quel gesto accompagnandolo con un segno di vittoria ed un sorriso spontaneo e felice.

La giovane non riuscì a trattenere le lacrime. Allora, almeno uno di loro, era riuscito a diventare un giocatore di fama internazionale. Almeno uno di loro era riuscito ad avverare i propri sogni. Era davvero felice per il suo vecchio amico. E sapeva che anche Hanamichi ne sarebbe stato entusiasta … ed anche un po’ geloso forse …
Poi il suo sguardo si spostò sull’uomo accanto a lei, che le stava porgendo un fazzoletto di carta e sorrideva: - Così lei conosce Ryota Miyagi? - chiese lui.
- E’ un vecchio amico. - ammise lei prendendo il fazzoletto ed asciugandosi le lacrime: - Il mio migliore amico ai tempi del liceo … - quel ricordo le strappò un nostalgico sorriso.
- Oh … allora molte ragazze oggi la staranno guardando con invidia. - disse l’altro con aria divertita.
Lei l’osservò spaesato. Che lei ricordasse, al liceo, nessuna ragazza era interessata a Ryota … ma ora intuiva che le cose erano cambiare. Adesso lui era famoso ed era anche molto più alto e poi, per quanto le riguardava, era sempre stato un bel ragazzo: - Già … - rispose.

E finalmente la partita cominciò. Ryota era rimasto bravo come un tempo e, anzi, era forse diventato ancora più veloce ed agile. Ricordava che già quando erano più giovani lui aveva il titolo di giocatore più veloce tra le squadre giovanili. Inevitabilmente, esattamente come succedeva quando giocava nello Shohoku, il talento di lui portò la sua squadra alla vittoria.
Sì, non c’erano dubbi: era davvero bravissimo ed aveva una miriade di fan … sembrava così incredibile una cosa del genere. Eppure era la realtà.
Lui era riuscito a crearsi una vita … una vita che invece Sachiko non aveva e, forse inconsciamente, non voleva avere.

La partita terminò in quel momento, decretando la vittoria del Ryonan.
Sachiko aspettò sugli spalti che Ryota la raggiungesse, osservando lo stadio svuotarsi sempre di più, finchè non rimase l’unica presente.
- Mi scusi, ma non può restare qui. - le disse ad un tratto un uomo addetto alla sicurezza, mentre la sua voce rimbombava nell’eco provocato dalle mura silenziose.
- Sto aspettando Ryota Miyagi … - rispose lei senza neanche osservarlo.
Quello si mise a ridere di gusto, come se Sachiko avesse appena detto qualcosa di tremendamente divertente e lei lo guardò senza capire.
- Ragazzina … le fan di Miyagi sono tutte fuori ad aspettare che lui esca per gli autografi. - sogghignò ancora, irritante.
E lei sorrise apertamente in direzione di quello sconosciuto, ma in realtà il suo sguardo andava oltre la figura dell’uomo, fissando il punto in cui una sagoma si avvicinava a loro.
- Lasciala stare Sugihyama. - esordì Ryota, rivolgendosi all’addetto alla sicurezza: - Sai meglio di me che quella degli autografi è solo una scusa per liberarmi delle fans. - diede una fragorosa pacca sulla spalla dell’uomo: - Lei è una mia vecchia amica: Sachiko Washio. - concluse ricambiando il sorriso di lei.

**************************************

Ed infine grazie a tutti quelli che hanno letto, che leggeranno e che recensiranno.

gloglo: ciao, mi fa piacere che la storia ti stia piacendo, ne sono davvero molto felice!!! E sono anche contentissima di essere riuscita a trasmettere i sentimenti di Sachiko a chi legge (o almeno a te XD) ... era proprio quello il mio intento! Grazie per i bei complimenti ... l'unica cosa che ho potuto fare per ricambiare è stato offrirti questo nuovo capitolo, sperando che ti piaccia. A presto.


Ciao a tutti, al prossimo ed ULTIMO capitolo ^-^
Tornate numerosi!!!!! XD

  
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