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Autore: Horrorealumna    16/05/2013    1 recensioni
[ You Better Watch Out - Serie ]
Bambini, ragazze e ragazzi morti per puro divertimento.
Puro intrattenimento e un reality senza regole o limiti. L'ultimo in piedi è il vincitore, gli altri sono destinati a soccombere, chi in maniera veloce e indolore, chi lentamente e con dolore.
Per loro... eroi dei loro Distretti... i loro ultimi istanti e i loro ultimi pensieri nella quarantunesima Edizione degli Hunger Games.
Una canzone mai cantata... e la loro storia.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You Better Watch Out'
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Nothing But Shadows
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Echo - Liam Burtom
 

Hello, hello 
Anybody out there?
'cause i don't hear a sound
Alone, alone
I don't really know where the world is but I miss it now

 

Non so cosa fare! Sono confuso!
Dove mi trovo?
In tutta la mia vita non ho mai visto un’Arena del genere: siamo tutti sulla cima di una collina abbastanza alta, coi piedi che si muovono incerti tra erba fresca e sassi appuntiti. Il sole - anche se non sono sicuro sia vero - irradia una luce quasi abbagliante e rende l’ambiente caldo e, all’apparenza, quasi esotico. Credo di non essere il solo con le idee confuse.
Vedo i miei compagni e i miei nemici, sparpagliati attorno alla Cornucopia.
Alcuni si sono dati alla fuga, altri indugiano.
Strizzo le palpebre, accecato dalla luce e dal cielo troppo blu. Troppo.
Quattro o cinque strani volatili hanno preso a seguirmi; allo scoccare del numero zero, sulla Cornucopia, quegli strani e vivaci animali avevano smesso di cinguettare, mentre ora riprendono a cantare proprio sopra la mia testa, vorticando a spirale nell’aria.
Sento il fruscio delle loro penne multicolore e credo persino che uno di loro si sia abbassato in volo, sfiorandomi il collo con una delle loro lunghe code piumose.
Per quanto fossero belli e strani... mi incutono timore.
Non so ben spiegare la ragione...

 
Sometimes when I close my eyes I pretend I'm alright 
But it's never enough 
'cause my echo, echo 
is the only voice coming back 
My shadow, shadow 
is the only friend that I have 

 
Non ho sponsor.
Non ho alleati.
Anzi, in realtà li avevo... un po’ di tempo fa.
Beatriz è una tipa solitaria, non avevamo legato molto e parlare con lei, negli ultimi giorni, si era rivelato un dolore per entrambi. Le ultime parole erano state quella maledetta notte di incubi. La notte interrotta bruscamente dalla ragazza dai capelli colorati, così simili a quelli di una capitolina.
E’ lì. La vedo allontanarsi dalla Cornucopia e dai tanti colpi di cannone, con uno zainetto in spalla e la giacca a vento nera che svolazza qua e là. Corre veloce, sola, verso la salvezza, più veloce di una scheggia.
Io sono in mezzo alla battaglia.
A far niente.
Non ho sponsor, non ho alleati e nemmeno un arma con cui difendermi.

 

Listen, listen 
I would take a whisper if 
that's all you have to give 
But it isn't, isn't 
You could come and save me 
Try to chase it crazy right out of my head 

 
Poi... vedo il corpo di Marina sull’erba, col sangue che le sgorga copioso dal petto, gli occhi sbarrati e la pelle grigiastra nel pallore della morte.
Il cuore mi esplode. Mi sento morire anche io.
E chiudo gli occhi... per qualche secondo...
Marina? Marina?!
Li riapro e vedo, al posto della mia dolce migliore amica, il cadavere della ragazza bionda del tre. E solo a qualche metro di distanza da lei, riposa anche il suo compagno di Distretto. Avrei tanto voluto stringere alleanza con lui: lo vedevo come un ragazzo forte e coraggioso, pronto a tutto. Ma ora giace là, nella polvere, con un piccolo pugnale incastrato, profondo, nel cranio.
Mi rifiuto di guardarlo ancora: la sola visione di tutto quel sangue mi fa star male. Strano. Sarà l’aria dei Giochi.
Mi muovo, lateralmente, pronto a scattare sulla difensiva: stare immobili è un invito alla morte.
Immagino che il Distretto 9 sia concentrato su di me, data la fuga di Triz.
Altro colpo di cannone e un urlo lontano.
Marina...
- Permesso! - grida qualcuno al mio fianco, interrompendo i miei pensieri.
E’ Xaber, il ragazzino del Distretto 4, che corre verso di me, spingendomi verso sinistra per non intralciare la sua corsa. Anche lui ha scelto la fuga: si volta a guardarmi per un secondo, sorridendomi innocentemente, per poi rivolgersi verso i suoi alleati.
Io sono solo.

 

I don't wanna be down and 
I just wanna feel alive and 
get to see your face again once again 
Just my echo, my shadow 
you're my only friend 

 
Oddio.
Sono solo! Letteralmente!
Sono inerme, senza armi e senza idee... solo ricordi a cui aggrapparmi e... i Favoriti che si muovono. Verso di me!
Lavinia, la piccola letale Favorita, mi schernisce, quando nota che cerco disperatamente di tornare indietro, di voltarmi verso il pendio e la salvezza:
- Guardate quello! Ti sei perso? Ahahahah! Scommetto che lo becco dritto al cuore con un solo colpo - ride insieme ai suoi compagni.
No! No!
La sento grugnire per lo sforzo e, in attimo, mi ritrovo il coltello nella schiena. Al cuore.
Non sento dolore, ma solo sangue bagnarmi la pelle.
Infine... cado.

 

Hello, hello
Anybody out there?

 
 

- Perché hai una spiga di grano tra i capelli, Marina? - chiese con dolcezza il bambino dai capelli neri alla sua compagna di merenda.
- Me l’ ha messa in testa mia nonna - sorrise lei - Perché? Non ti piace?
- No, ti dona. E’ d’oro, proprio come i tuoi capelli.
Marina sorrise compiaciuta, sull’altalena dove riposava i piedini nudi. Era estate, al Distretto del grano, e non era insolito scoprire bimbi e ragazzi correre per le strade e per i campi senza scarpe. Era anche un modo per far risparmiare le famiglie, soprattutto quelle meno agiate.
- E perché tua nonna te l'ha messa tra i capelli? - chiese ancora Liam.
- E’ felice.
Il bambino rimase in silenzio, chiudendo i vispi occhi chiari e godendosi il caldo pomeriggio; comunque non dette freno alla sua curiosità:
- Perché è felice?
Marina sbuffò:
- E perché vuoi sapere tutti i perché?
Liam scoppiò a ridere. Stare insieme a quella bambina era divertente. Era la sua vera migliore amica e in cuor suo sapeva che niente e nessuno li avrebbe mai separati.
- E va bene, te lo dico: perché, stamattina, alla Mietitura, mia sorella maggiore non è stata pescata. Perciò non parteciperà agli Hunger Games. E nostra nonna, quando è tornata a casa con i miei genitori, sana e salva, ci ha messo questa spiga tra i capelli, per festeggiare. Contento? - spiegò lei tutto d’un fiato.
Liam annuì:
- E’ davvero qualcosa da festeggiare.
Marina gli sorrise di rimando, alzando le spalle, e con la mano destra districò la spiga dalla piccola treccia bionda infilandola amichevolmente tra i rari ricci del piccolo Liam.
 

ANGOLO AUTRICE:
E questo era il povero Liam :( Sono così sorry...
Comuuuunque... canzone di Walker Jason, intitolata appunto "Echo". 
A presto con Tom! :D

   
 
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