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Autore: Salucadula    05/12/2007    2 recensioni
Chiuse gli occhi appoggiandosi contro il freddo muro del castello. Era una recluta dei Mangiamorte.Una carta determinante per vincere la partita. Calpestò il mozzicone con il tacco delle scarpe.L'ultima cosa che doveva fare era pensare a lui e a quel bacio insignificante eppure, potentemente, il ricordo scavalcò le sue difese. -Vigliacca!- se lo ripetè...
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Pansy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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cap-2

Capitolo 2

Ditemi che ne pensate, baci..

Pansy Parkinson abbandonò il contegno regale, lasciandosi cadere sul grande letto della sua stanza. Aveva lanciato una bomba ad orologeria dai possibili effetti devastanti!!

Fu un lampo d’immaginazione: la notizia sui primi giornali e da lì, rimbalzando, di rotocalco in rotocalco..C’era pure qualche possibilità di finire in un laconico trafiletto del Cavillo, di fianco ai Nargilli Schiattosi!!

-Cosa diavolo mi è saltato in mente?!!- sbuffò esasperata..Lo specchio stregato gracchiò un assonnato- Tempi duri in arrivo- e si beccò un’ elegante cuscinata, rabbiosa.

Serviva un piano, efficace per giunta…Peccato che quel piano prevedesse il consenso del diretto interessato, Harry James Potter, alias il Prescelto.

Privet Drive sonnecchiava beata alle prime luci dell’alba, i prati curati con identici, grigi vialetti e la stessa piccola familiare..Blu o nera..Nessun colore sgargiante..Solo avvolgente anonimato.

In una stanza il ragazzo meno anonimo di tutto il mondo magico gettò uno sguardo alla sveglia.

Si stiracchiò disinvolto. Era incredibilmente bello, aveva accettato tutti quei compromessi che rendono socialmente “in”, a partire dall’abbigliamento, per finire con lenti a contatto su quello sguardo intenso di giada, fisico perfetto, abbronzato.

Un insistente picchiettare sul vetro della finestra lo costrinse ad alzarsi…Una dozzina di gufi piovvero dall’esterno portando legata una copia della Gazzetta del Profeta del giorno…

Temendo si trattasse di un attacco di Voldemort, il nostro eroe ne afferrò al volo una per leggere…Che fosse uno scherzo?Decisamente, quel demente di Ron doveva aver progettato tutto per sollevarlo dall’uggia inquietante di quegli sgoccioli estivi…

Edvige tubò teneramente, appollaiandosi sulla sua spalla…

Harry Potter sorrise, divertito e decise di non rispondere a tutte quelle lettere…Se non aveva fatto male i conti, c’era un’alta probabilità di avere a colazione la regina Slytherin!!

Eh sì, si prospettava una giornata interessante!!

                                                ******

Dudley Dursley correva. L’attività fisica era parte essenziale della sua dieta ferrea. Fu lui la prima visione che ebbe Pansy Parkinson materializzandosi in quel lugubre quartiere babbano: una massa informe e lardosa fasciata in una tuta da jogging bianca, col fiatone.

Spalancando gli occhi inorridita, lo chiamò- Ehi tu!-

-Dici a me?- replicò con un vocione da orco e un’aria stordita l’atleta in questione

-Sì, senti..Sto cercando Harry Potter, so che abita da queste parti.Sai per caso dove?-

Il biondo strabuzzò gli occhi- A casa mia.E’ mio cugino-

-Quindi, mi accompagni?- rise la mora

-Sicuro- fece spallucce, più collaborativo del previsto

Le aprì la porta un omaccione ben piantato, con baffoni brizzolati e una silouette da far invidia al figlio.

-Ciao pa’!- lo salutò Dudley presentandola con un semplice- Lei cerca Harry-

Com’è che nessuno si mostrava minimamente sorpreso?

-Sei una delle sua fan?- chiese Vernon Dursley, sogghignando

-Prego?- chiese incredula

- Oh beh, ogni tanto arriva qualche sua spasimante da…Dove arrivate voi e così pensavo..-

-No- Pansy scoppiò a ridere –Sono una sua..conoscente..ecco-rimediò rapida

Da dietro lo zio, sbucò Harry Potter in persona, perfetto, rilassato, sommamente divertito, con un vago sorriso di scherno stampato sulle belle labbra.

-Mi cercavi, Parkinson?- si appoggiò allo stipite della porta fissandola pacificamente

- Sì, Potter, giusto due parole- lo salutò concisa- Non ho intenzione di trattenermi-

Lui rise- Penso che nella mia stanza avremo un po’ di privacy, sicura di non volere un assaggio di uova e bacon?-

Pansy lo fulminò con un’occhiataccia e lo seguì, stranamente mansueta.

Potter si chiuse la porta alle spalle, lasciandosi scivolare supino sul letto. Occhi negli occhi.

Lei si appoggiò all’anta dell’armadio, oscillando su un piede e sull’altro poi prese posto al suo fianco, controllandol’espressione del Gryffindor. ((Doveva. Essere.convincente))

- Quindi hai letto i giornali..Sei aggiornato sulla rassegna stampa come dice Piton, eh?- lo provocò

-Beh..- si tirò a sedere con un ghigno da far invidia a Malfoy- Non ero aggiornato sulla mia love story con te!-

D’accordo ,era chiaro che lui non volesse semplificare le cose. L’aveva in pugno e lo sapeva.

Era necessaria una resa per evitare l’umiliazione pubblica.

-Potter…Io, mi è sfuggito. Me lo ha estorto una giornalista arrivista e senza scrupoli!- si lagnò

-Difficile credere che ti possa sfuggire qualcosa…Dì pure che l’hai fatto per far rodere di gelosia il tuo bello!!- fece una pausa per godersi l’effetto delle sue parole-Quindi dirai a tutti che te lo sei inventato, nulla di grave, tra qualche anno non sarai più additata come mia fidanzata!!- rise sfacciato e arrogante

-Questo non lo farò mai!-ululò la bella Slytherin, sull’orlo dell’isteria

- Come vuoi-lui fece spallucce –Ci penserò io, ma sono disposto ad ascoltare il discorso persuasivo che ti eri preparata!-

 -Qual è il tuo prezzo, Potter?- sbottò esasperata

Il Prescelto sorrise- Chi ti dice che io ne abbia uno?-

-Altrimenti perché avresti accettato di parlarmi?- replicò furba Pansy

-L’ho fatto per inerzia e noia!- sbadigliò lui- Comunque devo ammettere che hai ragione, c’è un prezzo-

Rimasero un istante zitti, lei tesa come una corda di violino, lui provocatorio e bello da far male ..

-Un mese, Parkinson- disse lui risoluto

-Spiegati- replicò lei soave

-Un mese durante il quale Hermione prenderà le tue sembianze, un mese da Grifondoro Parkinson…-

Lei deglutì -Perché?-

-Tu ti salvi la faccia, noi spiamo Malfoy…-le rispose senza mezzi termini –Sei disposta a tanto?-

La Slytherin annuì debolmente.

Fu un patto o anche l’inizio della fine…

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